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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di domenica 22 giugno 2025
di Giuseppe Ariola
L’Identità, 22 giugno 2025 Il sovraffollamento delle carceri italiane è ormai una costante che ha cessato di fare notizia. Con oltre 62 mila detenuti a fronte di una capienza regolamentare di poco più di 51 mila posti, il sistema penitenziario continua a operare in condizioni estreme. Le celle sono stipate, il personale è sotto organico e addirittura l’assistenza sanitaria non è sempre assicurata. In questo contesto, l’impennata dei suicidi - oltre trenta solo dall’inizio dell’anno - è l’indicatore più tragico di un sistema arrivato al limite.
di Cataldo Intrieri
Il Domani, 22 giugno 2025 Da molte cose si può valutare lo stato della democrazia in un Paese e della salute della sinistra. In Italia un termometro efficace, ad esempio, è costituito dalle trasmissioni televisive che si occupano di problemi giudiziari. Senza particolare distinzione tra conduttori di destra e sinistra esse si caratterizzano per la diffusa ignoranza dei profili tecnici, i reiterati strafalcioni giuridici, le grossolane semplificazioni. Il campionario si arricchisce di novità. Da ultimo, dopo le sentenze e le ordinanze di custodia cautelare, la furia anti giudiziaria dei conduttori modello “rete quattro” colpisce addirittura un istituto di sicuro stampo garantista come l’avviso di garanzia.
di Luca Fazzo
Il Giornale, 22 giugno 2025 Nell’universo di regole scritte e orali che scandiscono la vita carceraria il grande assente è a volte il buon senso: la polverina magica che assegna alla norma una sua utilità pratica, separando le sacrosante esigenze di sicurezza dall’accanimento ottuso. Che ai detenuti al 41 bis siano vietati i contatti fisici durante i colloqui è inevitabile, perché la storia criminale è piena di pizzini scambiati in un abbraccio e di ordini trasmessi con un bacio. Che un difensore possa essere sanzionato, con un esposto della polizia penitenziaria all’Ordine degli avvocati, per avere salutato con affetto il suo cliente Alfredo Cospito, recluso nel reparto di massima sicurezza di Sassari, appartiene invece al regno dell’insensato.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 22 giugno 2025 Dall’istituto di Sassari partono due esposti contro i legali dell’anarchico al 41 bis. Loro: “Non rinunceremo ai gesti di umanità”. Due esposti pressoché identici firmati dal direttore vecchio e nuovo della Casa circondariale di Sassari: uno datato 16 settembre 2024, l’altro 5 giugno 2025, entrambi destinati all’Ordine degli avvocati del capoluogo sardo e a quello di Roma. Oggetto: “segnalazione comportamento”. Obiettivo? Molto probabilmente intimidire i difensori, annichilire i detenuti.
di Raffaele Marmo
Il Resto del Carlino, 22 giugno 2025 Il caso del blocco della tangenziale di Bologna da parte delle tute blu di Cgil, Cisl e Uil fa riflettere sui rischi della scorciatoia del populismo giustizialista più che securitario applicato a fenomeni sociali. Il caso del blocco della tangenziale di Bologna da parte delle tute blu di Cgil, Cisl e Uil offre l’occasione per riflettere sui rischi della scorciatoia del populismo giustizialista più che securitario applicato a fenomeni sociali e sul paradosso, innanzitutto culturale, di un governo e di una maggioranza che vorrebbero meritoriamente rimettere in equilibrio i rapporti tra politica e giustizia e che, invece, nei fatti finiscono per ampliare a dismisura il potere dei pubblici ministeri e la sfera del penale.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 22 giugno 2025 Il presidente degli avvocati all’incontro sulla giustizia organizzato dal Pd a Roma. Schlein: “Carriere separate, una ritorsione contro le toghe”. Doveva essere una mattinata “anti-governativa”, contro la giustizia del governo Meloni. Ma è stata anche l’occasione, per il Pd, di incrociare i fioretti con due leader dell’avvocatura, Francesco Greco e Francesco Petrelli, schierati su posizioni favorevoli alla separazione delle carriere.
di Andrea Marini
Il Sole 24 Ore, 22 giugno 2025 Chi aggredisce un arbitro, causandogli lesioni gravissime, rischia il carcere fino a 16 anni. Lo prevede il decreto legge Sport, approvato il 20 giugno dal consiglio dei ministri, che modifica l’articolo 583-quater del codice penale, articolo che prevede i casi di lesioni personali causate a un ufficiale o agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza nell’atto o a causa dell’adempimento delle funzioni. La modifica del governo estende la stessa pena a chi procura lesioni ai danni di un arbitro o di altri soggetti preposti alla regolarità tecnica delle manifestazioni sportive.
di Dario Crippa
Il Giorno, 22 giugno 2025 Quando decisero di chiuderlo, in stanze da 4 metri per 2 erano rinchiuse anche 4 persone per volta, stipate all’inverosimile. C’erano detenuti in ogni angolo libero del vecchio edificio a due passi dal centro di Monza, persino nella stanza comune per vedere i film, l’infermeria era in condizioni tanto precarie che persino i medici protestavano. Del resto, quel vecchio edificio di via Mentana, ora in via di demolizione per farci case, era stato pensato per ospitare non più di 50 detenuti e negli anni bui del regime fascista ce ne erano finiti anche 200.
di Luca Bonzanni
L’Eco di Bergamo, 22 giugno 2025 I numeri paiono quasi una fotocopia. L’oscillazione è minima, lo scarto non arriva nemmeno al punto percentuale: oltre l’apparenza dei dati, però, la giustizia minorile - e, più in generale, la criminalità giovanile - consegna una trasformazione più profonda, fatta di un maggior ricorso della violenza pur a fronte di una sostanziale stabilità dei reati registrati. Il nuovo report del ministero della Giustizia sui “flussi di utenza dei servizi della giustizia minorile”, pubblicato nei giorni scorsi, racconta questo.
picenonews24.it, 22 giugno 2025 Detenuti impiegati nella cura del verde pubblico come misura alternativa alla pena carceraria: l’iniziativa, già attuata a San Benedetto del Tronto in passato, è stata nuovamente attivata con il rinnovo della convenzione tra l’Ente e l’associazione “Il Germoglio Onlus” che, vista la positiva esperienza del passato, è stata ampliata prevedendo un maggior numero di ore assegnate. Grazie all’accordo, il Comune può impiegare alcuni detenuti nella cura e manutenzione dei giardini pubblici e delle aree comunali sotto la vigilanza dei volontari dell’associazione che operano su autorizzazione dei competenti uffici del Ministero della Giustizia e la supervisione del personale del Servizio Aree Verdi del Comune.
di Francesco Scandella
bergamonews.it, 22 giugno 2025 Dal 2022 l’ateneo ha avviato il Polo universitario penitenziario. Oggi conta 13 studenti, anche da altri istituti di detenzione: “Tutti hanno il dovere e il diritto di guardare oltre il passato”. “La svolta è stata il primo esame, quello di Diritto costituzionale: mi ha permesso di rivedere la luce”. Sono circa tre anni che UniBg ha avviato il Polo universitario penitenziario, una rete immateriale di servizi pensata per le persone private della libertà personale. Oggi conta 13 studenti, di cui 10 nel carcere di via Gleno, 2 a Reggio Emilia e 1 a Cremona. “Si possono iscrivere persone da qualsiasi istituto di detenzione italiano - spiega Anna Lorenzetti, docente di Diritto costituzionale e delegata del rettore al Polo universitario penitenziario.
di Sarah Valtolina
ilcittadinomb.it, 22 giugno 2025 Sono stati ventisette i detenuti che, dopo un percorso di preparazione durato alcuni mesi, hanno vissuto un’esperienza di dialogo con ospiti esterni. Soddisfatta la procuratrice Massenz. “Prendetevi tre ore, dimenticatevi gli impegni fuori, la fretta, godete della bellezza dell’incontro senza pregiudizi e senza paura. Fate domande e aspettatevi che anche il vostro libro vivente ne faccia a voi. Non siete obbligati a rispondere e non lo sarà nemmeno lui. Voi oggi rappresentate un pezzetto di normalità nella vita di queste persone detenute”. Sono state queste le “raccomandazioni” che Manuela Massenz, procuratore aggiunto della Procura di Monza e promotrice del progetto “Biblioteca vivente” all’interno della casa circondariale di Monza, ha dato ai partecipanti che lo scorso 14 giugno sono entrati in ...
di Gianni Vigoroso
ottopagine.it, 22 giugno 2025 Martedì 24 giugno 2025 alle ore 10:30 all’interno della Casa Circondariale “G. Salvia” di Poggioreale andrà in scena, presso la chiesa principale dell’istituto Penitenziario, lo spettacolo teatrale “La Macchia” regia di Riccardo Sergio. Lo spettacolo teatrale “La Macchia” è stato sostenuto dal Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, e dal Consiglio Regionale della Campania.
di Ludovica Italiano
mywhere.it, 22 giugno 2025 Si è tenuta il 20 giugno al Palazzo Reale - Cortile delle Carrozze (Napoli) Portami là fuori, serata conclusiva dei laboratori degli IPM di Nisida e Airola. Un concerto a coronamento di un altro anno di appuntamenti a cura di formatori e artisti professionisti che, due volte a settimana per 12 mesi all’anno, guidano i minori detenuti nella scrittura e nella registrazione di musica rap, nella messa in scena di spettacoli teatrali e nelle sceneggiature di cortometraggi d’autore. Può la musica superare ogni barriera? “La musica non redime, ma accende. Accende pensieri, possibilità, speranze. In carcere portiamo parole che fanno rumore dentro, per provare a cambiare il fuori”.
di Mirella Serri
La Stampa, 22 giugno 2025 “Una parola che mi viene spesso in mente è brutalità. È strano come già così giovane mi sentissi brutalizzato dagli eventi della mia vita e dalla loro natura, e come l’incarcerazione fu il colpo di grazia, il fendente che mi decapitò. Alla fine, in qualche modo, qualcuno o qualcosa di me, o in me, morì davvero”. Oggi però, per fortuna, è più vivo che mai l’ex detenuto Gianluca che ha impresso una svolta importante alla sua esistenza dopo aver trascorso parte della vita dietro le sbarre. Ora è diventato protagonista del bel libro di Donatella Stasio “L’amore in gabbia. La ricerca della libertà di un reduce dal carcere” (Castelvecchi), curato da Daniela Padoan.
AFFARI SOCIALI
di Giuliano Santoro
Il Manifesto, 22 giugno 2025 Un fiume di gente a Roma, da Porta San Paolo al Colosseo: “Sappiamo che le bombe seminano morte al fronte e impoveriscono tutti”. Il giorno più lungo dell’anno è quello del ritorno dei pacifisti. Diverse culture, tanti linguaggi, provenienze differenti si intrecciano, da ogni parte d’Italia e dalle storie disparate. L’insolita, recente, abitudine di far partire i cortei esattamente all’ora della convocazione viene ribadita quando si capisce che c’è troppa gente, non si può restare fermi nella calca sotto il sole cocente di Porta San Paolo. Dunque, alle 14 in punto il fiume di gente si muove lungo l’Aventino verso il Colosseo. È già in questo momento che i promotori capiscono che possono parlare di almeno centomila persone in piazza.
di Stefano Zamagni
Avvenire, 22 giugno 2025 Martedì a Roma il convegno dedicato all’istituzione del Ministero, organizzato da Papa Giovanni XXIII, Azione Cattolica e Acli con 15 enti della società civile. Martedì a Roma avrà luogo il convegno - primo del genere - dedicato all’istituzione nel nostro paese del Ministero della Pace. Organizzato dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, dall’Azione Cattolica e dalle Acli, in collaborazione con quindici enti nazionali della società civile in rappresentanza di centinaia di migliaia di cittadini, il fine dichiarato è quello di articolare un progetto volto a dare vita a un’Istituzione pubblica che, in seguito alla soppressione nell’immediato dopoguerra del Ministero della Guerra, avrebbe dovuto vedere la luce.
di Anita Fallani
Il Domani, 22 giugno 2025 La Corte Costituzionale il 30 maggio ha emesso una sentenza, la numero 76, che conferma un presentimento molto diffuso tra chi ogni giorno si occupa di salute mentale: il trattamento sanitario obbligatorio (TSO) è parzialmente incostituzionale. Il TSO è un provvedimento sanitario eccezionale istituito per la prima volta 47 anni fa con la legge conosciuta ai più come Legge Basaglia (anche se è fuorviante chiamarla così perché la legge porta la firma del democristiano Bruno Orsini e perché, in realtà, Basaglia con l’istituzione del TSO non era d’accordo). Si tratta di un provvedimento molto controverso, convalidare un TSO significa limitare le libertà civili di una persona e sospenderla dall’esercizio delle sue facoltà, motivo per cui per predisporlo entrano in gioco a garanzia della persona diverse figure della società civile.
di Sofia Soldà
Il Domani, 22 giugno 2025 Gli avvocati denunciano ostacoli sistemici: trasferimenti improvvisi, difficoltà di contatto, mancanza di regole precise. E i nuovi Centri in Albania peggiorano una situazione già critica sul territorio italiano. Giovanni Papotti è un avvocato specializzato in diritto dell’immigrazione. Segue diversi casi di persone trattenute nel Cpr di Torino, città in cui vive. A maggio, alcuni dei suoi assistiti sono stati trasferiti improvvisamente in Albania. Tra ritardi burocratici, telefonate intermittenti e una procedura opaca, per Papotti, “il sistema è costruito per far perdere gli avvocati”. Per i trattenuti nei dieci Centri di permanenza per i rimpatri in Italia, e ora anche nei centri albanesi di Gjadër e Shëngjin, l’assistenza legale è sancita dalla legge n° 14 del 21 febbraio 2024. Secondo le testimonianze di alcuni avvocati, il diritto alla difesa è spesso solo formale.
di Nadia Addezio
Il Manifesto, 22 giugno 2025 Violenze e arresti. La stretta effetto diretto del partenariato firmato nel 2024. La denuncia dei legali e delle associazioni: “Respingimenti puramente politici, sostenuti dalle politiche dell’Ue in materia di migrazione”. In Mauritania sono in atto delle campagne di arresto ed espulsione di persone migranti e residenti straniere verso la città di frontiera Rosso (Senegal) e il Mali. Secondo Fatimata M’baye, avvocata e presidente dell’Associazione mauritana per i diritti umani, il clima di caccia al migrante ben si lega al partenariato migratorio stretto a marzo 2024 dal paese dell’Africa occidentale con l’Unione europea. La Spagna si era fortemente spesa per promuoverne l’adozione, al fine di ridurre i flussi migratori in arrivo alle Isole Canarie attraverso la rotta atlantica.
di Ezio Mauro
La Repubblica, 22 giugno 2025 Ogni giorno di più ci stiamo inoltrando in un tempo indecifrabile, che ha cancellato tutti i punti di riferimento con cui riuscivamo a orientarci nel lungo dopoguerra di pace ormai alle nostre spalle, per consegnarci alla stagione dell’incertezza, vera cifra dell’epoca. Lo conferma l’ultima invenzione di Trump: la guerra sospesa. Il presidente americano ha aumentato la presenza di caccia, bombardieri e missili in Medioriente, ha riunito i consiglieri per la sicurezza nella situation room, ha approvato i piani di attacco all’Iran ma non ha ancora dato il via libera all’offensiva, riservandosi di decidere nell’arco di 15 giorni. In pratica, la guerra è dichiarata ma differita, in attesa che Teheran davanti alla minaccia dell’intervento americano decida di alzare la bandiera bianca della resa senza condizioni ...
di Enzo Risso
Il Domani, 22 giugno 2025 La visione predominante è rappresentata dalla costruzione della pace attraverso il dialogo e l’educazione, forte è anche l’anima che lega la pace alla giustizia sociale: il rapporto dei più giovani con la pace è molto complesso. Il conflitto tra Israele e Iran, la strage perpetua e impunita a Gaza, la prepotenza annientatrice russa sull’Ucraina, ma anche la corsa al riarmo dei paesi europei e lo sviluppo di nuove armi e prodotti micidiali per accaparrarsi il dominio dei cieli, del mare e del cyber spazio sono l’emblema della follia distruttiva che aleggia nei tempi contemporanei. Il rombo delle armi ha da tempo surclassato le flebili voci del buon senso, della diplomazia, della concordia, per lasciare spazio al dominio, all’esposizione della propria potenza, alla supremazia sull’altro.
DOCUMENTI
"Non tutti sanno". Notiziario della Casa di Reclusione di Rebibbia - Roma, numero maggio 2025
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione del 23 al 29 giugno 2025
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)
"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)
PODCAST
"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
CONCORSI E BANDI