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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di domenica 15 giugno 2025
di Eleonora Martini
Il Manifesto, 15 giugno 2025 Parla Mario Serio, componente del collegio in quota M5S, dopo le dimissioni dell’avvocato Passione, storico legale dell’istituzione. “Addolorato sul piano personale e per i riflessi negativi che la vicenda sta provocando sulla figura del Garante nazionale”. Dopo le dimissioni dell’avvocato Michele Passione, storico legale dell’autorità di garanzia dei diritti delle persone private di libertà, la voce del professor Mario Serio - che nel collegio siede in quota M5S - si leva in perfetta solitudine.
di Elisabetta Soglio
Corriere della Sera, 15 giugno 2025 Il presidente di Spazio aperto Marco Martellucci: “Privati e Fondazioni bancarie agiscano insieme”. Sistema di contratti nazionali e giustizia riparativa. Il punto di partenza: 62mila detenuti stipati dove potrebbero starcene 45mila al massimo, un record di suicidi in carcere che supera se stesso di anno in anno, un sistema di pene che genera continuamente nuovi crimini anziché cittadini recuperati.
di Anita Fallani
Il Domani, 15 giugno 2025 Le lettere dal carcere di Torino di un gruppo di ristrette con cui chiedono lumi sulle nuove norme. Ora chi risponde alle loro richieste rischia l’istigazione alla disobbedienza delle leggi: “Pene aumentate”. “Attendiamo risposte riguardo il nuovo Decreto Sicurezza, dateci delle delucidazioni perché noi qua ne sappiamo ben poco” dice una detenuta della casa circondariale di Torino Lorusso Cotugno, conosciuta come ‘Le Vallette’, in una lettera indirizzata al comitato Mamme in piazza per la libertà di dissenso che da qualche anno intrattiene rapporti epistolari con le persone incarcerate nella sezione femminile del penitenziario torinese.
di Giacomo Puletti
Il Dubbio, 15 giugno 2025 A un convengo promosso da MI a Milano Marittima il Guardasigilli ha detto “no allo scontro di civiltà” con Parodi, che si è augurato “confronto e non conflitto”. Si è tenuto oggi il convegno sulla Giustizia promosso da Magistratura Indipendente dal titolo “La riforma costituzionale: evoluzione o involuzione? Proposte e prospettive”, un’occasione di confronto tra giuristi, magistrati, accademici e rappresentanti delle istituzioni sul disegno di riforma costituzionale attualmente in discussione. Tra gli ospiti di rilievo, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, il Presidente emerito della Camera Luciano Violante e il Presidente ANM Cesare Parodi, i quali - pur da prospettive differenti - hanno concordato sulla necessità di un confronto istituzionale serio, razionale e rispettoso.
di Ermes Antonucci
Il Foglio, 15 giugno 2025 I consiglieri laici di centrodestra al Csm hanno chiesto l’apertura di una pratica sulle critiche mosse dal pm torinese Toso contro la riforma Nordio per valutare eventuali profili disciplinari. È finito dritto al Consiglio superiore della magistratura il caso, raccontato ieri su queste pagine, del pm torinese Paolo Toso, che durante la requisitoria di un processo avrebbe attaccato la riforma costituzionale sulla separazione delle carriere in discussione in Parlamento. “Questo è un caso che rende preoccupante il progetto di separazione delle carriere dei magistrati.
di Giovanni Maria Jacobazzi
Il Dubbio, 15 giugno 2025 Se non ci sono domande per fare il presidente di sezione in Corte, la situazione per i posti di consiglieri è drammatica: gli ultimi bandi stanno andando quasi tutti deserti, anche in uffici di un certo prestigio. Sono il “buco nero” della giustizia italiana da dove chi può scappa quanto prima. Parliamo delle Corti d’appello, uffici giudiziari in passato molto ambiti ed in cui i magistrati arrivavano a fine carriera, dopo aver svolto almeno trent’anni di servizio in primo grado. Adesso, invece, sono posti da cui fuggire in tutti modi: cercando un incarico fuori ruolo al ministero della Giustizia o in qualche Commissione parlamentare, andando in pensione appena si hanno i requisiti, tornando alla originaria funzione in primo grado.
di Andrea Galli
Corriere della Sera, 15 giugno 2025 Attesa in aula per gli uomini storici delle Brigate rosse. Il processo sulla sparatoria che costò la vita a Margherita Cagol e al maresciallo Giovanni D’Alfonso. Da Maraschi a Bonisoli, le domande dei magistrati. Le testimonianze dei residenti e i giovani del dancing ancora senza identità: l’agitazione dei “vecchi” della colonna genovese. Dei tre brigatisti di sicuro presenti nella cascina Spiotta il 5 giugno 1975, una fu uccisa nello scontro a fuoco con i carabinieri (la trentina Margherita “Mara” Cagol, moglie del capo delle Brigate Rosse Renato Curcio.
TERRITORIO
torinoggi.it, 15 giugno 2025 Le relazioni delle Asl rivelano condizioni sanitarie e strutturali gravissime in quasi tutti gli istituti. Nelle carceri piemontesi regna il sovraffollamento, con strutture spesso in condizioni igienico-sanitarie e architettoniche al limite dell’inabitabilità. È quanto emerge dalle relazioni delle Aziende Sanitarie Locali, pubblicate dall’Associazione Luca Coscioni nell’ambito di un’indagine condotta a livello nazionale. I dati aggiornati al 31 luglio 2024 rivelano un tasso di sovraffollamento del 109% nella regione, con 4.186 uomini e 160 donne detenuti.
ilpescara.it, 15 giugno 2025 Approvato lo schema, ora manca solo la sottoscrizione. Lo scopo è offrire un’assistenza a 360 gradi per i ragazzi assistiti dai Servizi minorili della giustizia in Abruzzo: sia di quelli privati o limitati della libertà personale, sia di quelli sottoposti a procedimento penale. Garantire la tutela psico-fisica dei minori e dei giovani adulti assistiti dai Servizi minorili della giustizia in Abruzzo, sia di quelli privati o limitati della libertà personale, sia di quelli sottoposti a procedimento penale. Questo lo scopo dell’accordo tra la Regione Abruzzo e il Centro per la giustizia minorile per Lazio, Abruzzo e Molise, il cui schema è stato approvato dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alla Salute Nicoletta Verì. Il documento sarà ora sottoscritto dalla dirigente del competente servizio del dipartimento Sanità e dal dirigente del Centro per la giustizia minorile.
di Christian Donelli
parmatoday.it, 15 giugno 2025 È stato aperto un fascicolo d’indagine presso la Procura della Repubblica. Verrà effettuata nei prossimi giorni l’autopsia sul corpo di C.A., il 34enne originario del Burkina Faso - in un primo momento era emerso che si trattasse di un cittadino bengalese - morto all’Ospedale Maggiore di Parma nella giornata di giovedì 12 giugno dopo il ricovero, in seguito ad una caduta avvenuta all’interno di una cella del carcere di via Burla di Parma. L’uomo, che secondo le prime informazioni, aveva problemi di tossicodipendenza avrebbe avuto un malore, in seguito al quale sarebbe caduto a terra mentre si trovava all’interno della sua cella.
di Elena Scarici
Corriere del Mezzogiorno, 15 giugno 2025 Don Luigi Merola, sacerdote fortemente impegnato nella lotta alla criminalità e presidente della Fondazione “‘A voce d’e creature”, comincia una nuova avventura. Dopo un’attesa di circa 20 anni ha avuto dal Comune un altro bene confiscato alla camorra, adiacente a quello che già gestisce in via Piazzolla all’Arenaccia, la ex villa di Bambù del boss Raffaele Brancaccio, dove accoglie oltre 200 ragazzi dai 6 ai 18 anni. Il nuovo locale di 500 metri quadrati si trova in via Guglielmo Pepe, poco distante.
di Marina Lomunno
La Voce e il Tempo, 15 giugno 2025 Metti un venerdì mattina nel campo di calcio dell’Istituto penale minorile di Torino “Ferrante Aporti” un torneo tra magistrati, avvocati, allievi del Liceo Valsalice e giovani ristretti. Ecco cosa si intende quando parliamo di carcere che incontra la città, di buone prassi che incentivano l’incontro e lo scambio fra liberi e reclusi per abbattere i pregiudizi e fare in modo che l’art. 27 della Costituzione “…le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.
informacalabria.it, 15 giugno 2025 L’iniziativa offrirà ai detenuti un’opportunità di rieducazione e reinserimento sociale, attraverso l’attività fisica e percorsi formativi. “Un’opportunità concreta per riscoprire, attraverso l’attività sportiva, i valori positivi: rispetto delle regole, collaborazione, impegno e resilienza. Su questo principio è partito ufficialmente il progetto “Sport di tutti - Carceri” presso la casa circondariale di Vibo Valentia (diretta da Angela Marcello) con la Asd Libertas Serra San Bruno che, in collaborazione con altre associazioni sportive dilettantistiche, di promozione sociale e di volontariato della provincia di Vibo Valentia, hanno avviato il progetto nel mese di maggio per alcuni detenuti, “maschi e adulti”, della casa circondariale”.
di Vittorio Pelligra
Il Sole 24 Ore, 15 giugno 2025 Habermas: la giustizia, nella sua forma più profonda, è semplicemente questo: il risultato migliore che possiamo ottenere parlando insieme, onestamente, pubblicamente, responsabilmente. Cosa rende giusta una legge? È una questione di sostanza o di procedura? Di volontà popolare, o di diritti universali? Sono questi alcuni dei temi su cui riflette Jürgen Habermas nel suo Fatti e norme. Contributi a una teoria discorsiva del diritto e della democrazia (Laterza, 2013), un’opera che, in un tempo in cui le istituzioni democratiche appaiono svuotate e le procedure ridotte a formalità, rappresenta un contributo decisivo per rifondare il significato stesso che il termine “giustizia” dovrebbe avere in una società complessa. Non una giustizia che ci viene data, ma una giustizia che va conquistata, con le parole, quelle pronunciate e quelle ascoltate.
AFFARI SOCIALI
di Vito Mancuso
La Stampa, 15 giugno 2025 La questione del fine vita si determina considerando con onestà intellettuale “il fine” della vita. È cioè il fine, inteso come scopo, a disciplinare la fine, intesa come cessazione, quando si tratta della vita. E qual è il fine della vita? Lo chiedo ai politici che devono dare finalmente una legge a questo Paese che l’attende da anni: ministri, onorevoli, senatori qual è, secondo voi, il fine della vita? Perché siamo qui? Perché la natura ci ha generati, nell’attesa prima o poi di degenerarci?
di Mauro Magatti
Avvenire, 15 giugno 2025 In una società sempre più frammentata, è aumentata l’intolleranza e ogni cambiamento viene visto come una minaccia. Attrezziamoci per un mondo nuovo, sapendo però che il mondo con ci appartiene. Il periodo storico successivo alle tragedie della prima parte del XX secolo ci aveva fatto credere che l’umanità si fosse finalmente emancipata dalla necessità di ricercare nel volto dell’altro un nemico da combattere. Che il pluralismo fosse ormai un fatto acquisito. Che chi è diverso - per cultura, genere, lingua, religione, posizione sociale, visione del mondo - potesse essere parte, a pieno titolo, della vita comune. I fatti di questi ultimi anni e giorni (dopo l’Ucraina e Gaza, l’escalation Israele-Iran, quello che sta accadendo in California e in Irlanda) ci costringono a prendere atto che le cose sono più complicate.
di Simona Siri
La Stampa, 15 giugno 2025 L’analista di Eurasia Group: “Gli Usa si ritirano da garanti dell’ordine globale, il mondo è dei forti che dettano legge”. “È un attacco molto più grande dell’ultimo. La portata è significativa, ma anche il tempismo è importante perché l’Iran in questo momento è molto debole” dice Ian Bremmer. Fondatore di Eurasia Group, la principale società di consulenza mondiale sui rischi geopolitici, è l’uomo a cui tutti si rivolgono in momenti di crisi come questo per capire e analizzare.
di Anna Foa
La Stampa, 15 giugno 2025 In prospettiva solo chi ha la cittadinanza Usa potrà calpestarne il suolo. Fin dalle lontane epoche preistoriche gli esseri umani si sono spostati sulla Terra. Ma è anche vero che negli ultimi due secoli questi spostamenti si sono moltiplicati, a partire dalla seconda metà dell’Ottocento in particolare, con l’urbanizzazione e le trasformazioni sociali ed economiche della società europea. Per non parlare della precedente colonizzazione delle Americhe, e per citare solo i fenomeni più macroscopici, gli ultimi decenni dell’Ottocento, oltre ad essere l’epoca della colonizzazione del continente africano ed asiatico, sono stati anche caratterizzati da grandi fenomeni migratori, come quelli che hanno portato negli Stati Uniti milioni di ebrei dell’Est Europa, di irlandesi, di italiani.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 16 al 22 giugno 2025
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)
"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Rovigo, 13 e 14 novembre 2025)
PODCAST
"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
CONCORSI E BANDI
Associazione Artisti Dentro: premio "Pittori Dentro" (Scadenza 20 giugno 2025)