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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di sabato 14 giugno 2025

CARCERI

Carceri, la manzoniana esperienza del cuore umano che manca

di Valter Vecellio

huffingtonpost.it, 14 giugno 2025 Il bollettino di Ristretti Orizzonti contribuisce a renderci più consapevoli e responsabili di una realtà che si tende a ignorare, rimuovere, cancellare dal nostro “orizzonte” perché scomoda e fastidiosa. L’Associazione “Granello di senape Padova - Ristretti Orizzonti” pubblica meritoriamente un bollettino quotidiano sulla situazione e la realtà carceraria. Ecco i titoli di un giorno qualunque, un giorno come tanti.

 

“Fare una passeggiata nelle carceri”, come auspicava Calamandrei

di Adriano Sofri

Il Foglio, 14 giugno 2025 Il dramma inascoltato dei detenuti è stato al centro dell’incontro a Palazzo Strozzi. Il Gabinetto Vieusseux sta dentro Palazzo Strozzi, come un gioiello discreto dentro lo scrigno più sontuoso. Mercoledì: all’ordine del giorno c’è il progetto che i magistrati alla vigilia dell’entrata in servizio trascorrano un periodo in carcere. Suona come un carnevale, è un’idea perfino ovvia. Nel 1534 Thomas More fu imprigionato nella Torre di Londra: obiezione di coscienza. Alla vigilia dell’impiccagione scrisse: “Siamo tutti imprigionati nella prigione del mondo, condannati e soggetti alla morte […] Così, quando la prigione viene amata come se non fosse una prigione, in un modo o nell’altro la morte ci porta fuori da essa”.

 

“Tossicodipendenti fuori dalle celle” dice Nordio. Ma è allarme su micro-carceri private

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 14 giugno 2025 Il ministro ha rilanciato l’idea, ma c’è il rischio che si possano bypassare le comunità accreditate. La proposta delle associazioni: implementare il sistema già esistente. Intervenendo sul palco dell’evento della Corte dei Conti dedicato al sistema carcerario, il ministro della Giustizia Nordio ha rilanciato l’idea di un’alternativa al carcere per i detenuti tossicodipendenti. In realtà, qualcosa era già stato inserito nel decreto “carcere” approvato lo scorso 7 agosto, con l’istituzione di un albo delle strutture residenziali affidato al ministero. Solo che quell’elenco esiste da decenni a livello regionale, con regole chiare, professionalità consolidate e oltre trent’anni di esperienza.

 

La Russa apre sugli sconti di pena

di Mauro Palma

La Stampa, 14 giugno 2025 Finalmente anche per il presidente del Senato certezza e fissità non sono sinonimi quando si discute dell’esecuzione penale. Nel rispondere su cosa fare per una situazione penitenziaria a livello di insostenibilità, infatti, egli riafferma la prima e però apre alla seconda. L’esecuzione penale del resto ha bisogno dell’una e dell’altra, cioè di modulare con regole certe un percorso di graduale, quindi non fisso, ritorno positivo alla società esterna. Dunque, il presidente La Russa afferma il suo appoggio alla proposta di intervento, anche retroattivo, sul tempo della pena, con un ampliamento della cosiddetta “liberazione anticipata”: non tragga in inganno questa denominazione perché si tratta solo di una riduzione di giorni di carcere, data dal magistrato a coloro che abbiano mostrato una positiva partecipazione al percorso di trattamento.

 

“Impossibile difendere i detenuti”. Se ne va l’avvocato Michele Passione

di Eleonora Martini

Il Manifesto, 14 giugno 2025 Garante nazionale dei diritti delle persone private di libertà Mauro Palma: “Senza lo storico legale, il collegio sparisce dai processi per tortura”. Ha assicurato, ininterrottamente dal 2016, la presenza del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà nei procedimenti contro esponenti delle Forze di polizia accusati di maltrattamenti o torture nei luoghi di detenzione o custodia. L’avvocato Michele Passione, che ha permesso all’autorità di costituirsi parte civile in molti processi, era stato nominato da Mauro Palma, presidente del primo collegio indipendente di garanzia di cui l’Italia si era dotata, ma aveva continuato senza alcun problema a rappresentare anche l’istituzione quando a presiederla c’era il defunto Maurizio D’Ettore, ex deputato di Fd’I. Eppure con l’attuale collegio presieduto dal magistrato Riccardo Turrini Vita non riesce proprio a lavorare. Perciò si è dimesso da ogni suo incarico.

 

Detenzioni, suicidi e rimpatri. I cittadini tunisini nelle carceri italiane

di Luna Casarotti*

napolimonitor.it, 14 giugno 2025 Al 31 maggio, i detenuti in Italia erano 62.722, a fronte di una capienza regolamentare di 51.285 posti, con un tasso di sovraffollamento del 134,29 per cento (4.579 posti sono tra l’altro indisponibili per inagibilità). Le condizioni disumane delle persone che vivono in detenzione sono ormai note a tutti: celle sovraffollate, mancanza di accesso regolare alle cure mediche e psicologiche, assenza di mediatori culturali. Per i detenuti stranieri, le barriere linguistiche e giuridiche aumentano l’isolamento e la vulnerabilità. Nel 2024 sono morte duecento quarantotto persone in carcere, per suicidio, malattia, overdose, incuria o violenza. In molti casi, si tratta di morti annunciate, frutto di una sanità penitenziaria al collasso e di una gestione che disattende le norme costituzionali e internazionali in materia di diritti umani.

 

GIUSTIZIA

La giudice Marro: “Con il decreto Sicurezza le carceri collasseranno”

di Giulia Casula

fanpage.it, 14 giugno 2025 Ora che il decreto Sicurezza è legge, il governo accelera sulle riforme, in particolare su quella della giustizia, che vorrebbe chiudere in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Tuttavia dubbi e criticità permangono. Ne abbiamo parlato con la giudice e presidente di Unicost Rossella Marro. Ora che il decreto Sicurezza è legge, il governo può tornare sul dossier riforme, o meglio sulle due superstiti, premierato e giustizia, dopo la stangata della Consulta sull’Autonomia differenziata. Il disegno di legge sulla separazione delle carriere dovrebbe arrivare in Aula la prossima settimana, come deciso dalla maggioranza che ha tutta l’impressione di voler procedere spedita.

 

Fare luce sul dolore delle famiglie delle vittime di mafia

di don Luigi Ciotti

Il Manifesto, 14 giugno 2025 Una grande mobilitazione toccherà diverse città, e avrà un momento culminante in una fiaccolata a Napoli insieme a centinaia di loro. Esiste un diritto alla verità, ed esiste un diritto alla giustizia. Perché verità e giustizia sono due pilastri sui quali poggia la convivenza umana. Quale società può funzionare senza fiducia fra le persone? La fiducia che nasce dal sapere che esistono delle regole e delle responsabilità reciproche, e se quelle regole vengono violate da parte di alcuni, spezzando il vincolo di corresponsabilità, tutti gli altri saranno pronti a ricucire la ferita, senza abbandonare le vittime al loro destino.

 

Taser, arresto alla George Floyd, morte: sequenza all’americana a Pescara

di Francesco Blasi

vocididentro.it, 14 giugno 2025 Un giorno, forse, una verità giudiziaria calerà il sipario sulla vicenda della morte a Pescara di Riccardo Zappone. Ma nessuna sentenza potrà mai sviscerare il contesto culturale in cui i fatti sono avvenuti: la cronaca rimarrà per sempre sospesa in un eterno presente irrisolto e l’inquietudine per la certezza mancata lascerà tutto aperto a beneficio di dibattiti da bar che vedranno scendere in campo i fautori di legge e ordine senza avvertenze e postille contrapposti agli obiettori tout court della violenza, tanto più quando questa emana dallo Stato.

 

TERRITORIO

Lazio. L’Università come riscatto per le persone detenute

di Eleonora Mattia

huffingtonpost.it, 14 giugno 2025 Nel Lazio ci sono 326 detenuti iscritti a un corso di laurea. Un dato che accende una speranza a beneficio di tutta la società e che abbiamo il dovere di sostenere. Ho sempre pensato che lo stato di salute di una società civile si evince da quanto essa si prenda cura delle sue componenti più vulnerabili, accogliendole e non rimuovendole. In tal senso le carceri sono un ambito d’intervento essenziale, non solo per le emergenze già tristemente note come i suicidi, il sovraffollamento e altre condizioni di disagio, ma ancora per la proposta di percorsi di recupero e reinserimento sociale, che possano dimostrare che lo Stato vuole davvero continuare a investire sul reintegro delle persone detenute.

Milano. “Scelti con scrupolo i detenuti che lavorano all’esterno”

di Giampiero Rossi

Corriere della Sera, 14 giugno 2025 A un mese dalla vicenda di Emanuele De Maria, il detenuto in semilibertà che ha ucciso la collega Chamila Wijesuriya e ne ha ferito gravemente un altro, spiega perché il “modello Bollate” è ancora valido. “Vanno a lavorare all’esterno persone nelle quali è stata riposta fiducia, non in modo aleatorio ma attraverso un percorso lungo, articolato e partecipato che è ciò che rende questo istituto unico in Italia”. Giorgio Leggieri è dal 2021 direttore del carcere di Bollate, un ambiente dove il visitatore può circolare liberamente tra i reparti con cancelli e celle aperte, faticando a distinguere chi è detenuto da chi non lo è.

 

Vigevano (Pv). Incertezza sul futuro del carcere: l’interrogazione dei deputati Pd

di Umberto Zanichelli

informatorevigevanese.it, 14 giugno 2025 Si ipotizza la chiusura della sezione femminile sostituita da una di detenuti al 41-bis. Un futuro tutto da capire. È quello della casa di reclusione di Vigevano, struttura che oggi ospita 360 detenuti contro i 226 posti disponibili a fronte di 200 agenti della polizia penitenziaria in servizio rispetto ai 315 previsti dalla pianta organica. Da qualche tempo si rincorrono voci circa la possibile chiusura della sezione femminile che sarebbe sostituita da una con detenuti al regime del 41-b, vale a dire il regime di detenzione che prevede l’isolamento dei detenuti in celle singole e controllate 24 ore su 24.

 

Roma. Tribunale di sorveglianza Roma, Coa: “La libertà può attendere”

Il Sole 24 Ore, 14 giugno 2025 Il Presidente Nesta scrive al Ministro Nordio: “Situazione drammatica, misure alternative ferme, detenuti languono in carcere per mancanza di personale”. “Gravissime carenze d’organico al Tribunale di Sorveglianza di Roma”. La denuncia arriva dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, che fa proprio l’allarme lanciato dal Presidente dell’ufficio, la dottoressa Marina Finiti. In pianta organica infatti mancano ben 22 unità amministrative sulle 77 previste. Scendendo nel dettaglio sono in servizio solo 2 cancellieri su 14 e 3 direttori amministrativi su 6. Una situazione di criticità “insostenibile” che ha spinto il Presidente del COA Paolo Nesta a scrivere al Ministro Nordio per sollecitare interventi urgenti.

 

Bologna. La visita di Extrema Ratio alla Dozza con Casini, Giachetti e Mulè: “Agire subito”

Il Dubbio, 14 giugno 2025 Una delegazione dell’associazione Extrema Ratio ha visitato ieri la Casa circondariale della Dozza di Bologna, accompagnata dal vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, dal senatore Pierferdinando Casini, dal deputato Roberto Giachetti e dalla Camera penale di Bologna “Franco Bricola”. Sovraffollamento, carenza cronica di personale e condizioni materiali inadeguate: la struttura ospita attualmente 757 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di poco più di 450 posti. Gli educatori sono soltanto 9, molte celle presentano materassi da sostituire, impianti doccia malfunzionanti e pareti segnate da muffa. Anche il corpo di polizia penitenziaria opera in forte carenza d’organico. È emersa con chiarezza una realtà che purtroppo rappresenta la regola nel sistema penitenziario italiano.

 

Roma. “Così offriamo una seconda chance a detenuti che vogliono voltare pagina”

di Giovanni Longo

Piazza San Pietro, 14 giugno 2025 Il lavoro oltre le sbarre per rinascere e non ricadere nel baratro. Un progetto sulle orme di papa Francesco. Nel cuore di Papa Francesco i detenuti hanno sempre avuto un posto speciale. “Perché è toccato a loro e non a me?” ripeteva quando visitava un carcere. Durante il suo pontificato non si contano le iniziative finalizzate alla inclusione di chi vive dietro le sbarre, l’ultima in ordine di tempo prima della scomparsa, la donazione di 200mila curo dal suo conto personale destinati al pastificio dell’istituto per minori Casal di Marmo di Roma: lavoro come leva per il riscatto di chi ha sta pagando o ha già pagato il suo conto con la giustizia.

 

Pescara. D’Alfonso (Pd) sul carcere di San Donato: “Delocalizziamolo”

ilpescara.it, 14 giugno 2025 “Lavorare sulla delocalizzazione del carcere di Pescara, raccogliendo la sfida della grande realtà metropolitana”. A sostenerlo è il deputato Pd Luciano D’Alfonso, ribadendo “i tre gravi problemi sostanziali: la carenza di personale, con 58 unità in meno e un direttore in prestito; il sovraffollamento di detenuti con un’eccedenza di 100 unità; le carenze infrastrutturali a partire da una recinzione che ha una consistenza di altezza inadeguata agli standard di sicurezza”. Delocalizzare, però, non significa prendere in considerazione, secondo il parlamentare abruzzese, solo le due città di Montesilvano e Spoltore, ma anche altri Comuni (della parte piana) della Provincia. Il parlamentare abruzzese parla di “operazione verità”, ricordando anche quanto fatto per cercare di risolvere le criticità.

 

Catania. “L’università fa bene al carcere... e viceversa”

di Alfio Russo

unictmagazine.unict.it, 14 giugno 2025 A dirlo è Giancarlo Monina, presidente della Assemblea Nazionale dei Delegati dei Rettori per i Poli Universitari Penitenziari, che ha offerto una panoramica dei poli universitari penitenziari. “I Poli universitari penitenziari sono una realtà molto consolidata. Basta considerare che siamo partiti nel 2018, all’atto della fondazione della Conferenza nazionale universitaria dei poli penitenziari, in 22 università che si sono associate per garantire il diritto allo studio alle persone private della libertà personale e in circa sette anni si è arrivati a 47”. A dirlo, con un pizzico di orgoglio, è Giancarlo Monina, presidente della Assemblea Nazionale dei Delegati dei Rettori per i Poli Universitari Penitenziari, che è intervenuto all’Università di Catania in occasione della presentazione del Rapporto 2025 della Cnupp.

 

Roma. A Rebibbia vince la speranza: grande successo per la prima olimpiade in carcere

Corriere dello Sport, 14 giugno 2025 Lo sport come strumento di rinascita e riflessione: le parole del presidente del Coni Malagò e del presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo Sport Daniele Pasquini. A Rebibbia vince la speranza: al termine di una giornata intensa, ricca di pathos, agonismo e riflessione, si è conclusa oggi, venerdì 13 giugno 2025, la prima edizione de I Giochi della Speranza. Lo sport come strumento di rinascita e riflessione, questo il cuore della manifestazione, organizzata dalla Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport, dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (Dap) e dalla rete di magistrati “Sport e Legalità”, in occasione del Giubileo degli sportivi.

 

Firenze. Detenuti e avvocati si sfidano a calcio: tutti in campo per i diritti e contro i pregiudizi

met.provincia.fi.it, 14 giugno 2025 Il terzo Trofeo Carcere si svolgerà martedì 17 giugno all’impianto “Pazzagli” di Ponte a Niccheri. L’iniziativa organizzata dalla Camera penale e dall’Ordine degli avvocati di Firenze in collaborazione con il Comune di Bagno a Ripoli. Il ricavato sarà devoluto al Calcit per l’acquisto dei kit di “primo ingresso”. I detenuti di Sollicciano in una metà campo, dall’altra una rosa di avvocati. Pronti a sfidarsi a calcio con una partita di pallone, ma tutti dalla stessa parte per tutelare i diritti delle persone in carcere. Tutto pronto per il fischio di inizio del terzo Trofeo Carcere promosso dalla Camera penale di Firenze, l’Ordine degli avvocati di Firenze in collaborazione con il Comune di Bagno a Ripoli, in programma martedì 17 giugno a partire dalle 17.00 all’impianto sportivo “Pazzagli” di Ponte a Niccheri (via di Belmonte 35).

 

Roma. Antonello Venditti ai giovani detenuti dell’Ipm: “Sappiate che qui avete un amico”

askanews.it, 14 giugno 2025 Antonello Venditti ha incontrato le ragazze e i ragazzi dell’Istituto Penale Minorile di Roma, regalando loro una versione commovente di “Notte prima degli esami” (brano che festeggia i suoi 40 anni con il tour “Cuore 40th Anniversary”). L’incontro, moderato da Francesca Fagnani e alla presenza del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, ha visto la partecipazione anche di una delegazione di studenti provenienti da tre istituti superiori della capitale. Il cantautore ha parlato con i giovani detenuti senza retorica, riflettendo sul valore della giustizia, del riscatto, dell’amore e della responsabilità personale.

 

CULTURA

“Premio Riccardo Polidoro”, per la dignità e umanità della pena

di Giampaolo Catanzariti

Il Riformista, 14 giugno 2025 Quest’anno sarà premiata Rita Bernardini, infaticabile paladina dei diritti dei detenuti. Il premio “Riccardo Polidoro”, istituito per la prima volta in occasione dell’Open day dello scorso anno, non può considerarsi un mero esercizio di memoria. Men che meno una ripetitiva ricorrenza. Benché il ricordo dell’uomo, del professionista, dell’appassionato e attento osservatore del mondo carcerario, quale è stato l’avv. Polidoro, meriti di essere celebrato, esso appartiene ai suoi cari, alla comunità dei penalisti, a chi lo ha conosciuto, a chi lo ha apprezzato, a chi gli ha voluto bene ed è stato generosamente ricambiato.

 

Il diritto penale d’autore: la logica amico/nemico dei regimi totalitari

di Alessandro Orlando*

L’Unità, 14 giugno 2025 Da quasi quattro decadi a questa parte, lo sviluppo e la potenza del modello mercantile competitivo si sono ormai incrementati indefinitamente, non soltanto in campo economico, ma anche nei settori sociali e della politica. La lenta ma inesorabile decostruzione del cittadino come “soggetto cooperativo” (attore sociale consapevole dei propri diritti e doveri, homo iuridicus) e la sua trasformazione in “individuo competitivo” (atomo produttore e consumatore, homo oeconomicus) ha accompagnato contestualmente la decostruzione dei soggetti pubblici, in particolar modo dello Stato come titolare di compiti “sociali” ed erogatore di “servizi”, restringendo, se non comprimendo del tutto, il principio di eguaglianza sostanziale, cardine e fondamento delle Costituzioni del dopoguerra, in particolare di quella italiana.

 

Giancarlo Siani è stato ammazzato 40 anni fa ma i vivi non hanno imparato niente

di Pietro Perone

L’Unità, 14 giugno 2025 Della sua morte non si smetterà di parlare, ma un po’ del suo coraggio ha contagiato chi resta? Nel suo caso la risposta è no. Negli stessi luoghi dove Giancarlo ha indagato al costo della vita, i mandanti del suo omicidio continuano a regnare. Per gentile concessione dell’autore e dell’editore, pubblichiamo qui di seguito ampi stralci del sedicesimo capitolo di “Giancarlo Siani. Terra nemica”, nuovo libro inchiesta edito da San Paolo che Pietro Perone, caporedattore centrale del Mattino, ha dedicato alla vicenda del giornalista scomodo, assassinato dalla camorra il 23 settembre del 1985 all’età di 26 anni.

 

AFFARI SOCIALI

Sono passati 14 anni dal referendum tradito sul nucleare e l’acqua pubblica

di Mario Agostinelli

Il Fatto Quotidiano, 14 giugno 2025 Quel 13 giugno 2011, segnato da una grande mobilitazione, diede un avviso chiaro sui beni comuni. Oggi Meloni-Pichetto Fratin parlano un giorno sì ed uno no di ritorno del nucleare. Mi colpisce come dallo schieramento governativo si assuma l’esito dei referendum appena svolti come una definitiva sconfitta dei quesiti posti ed una conferma della loro inattualità solo perché sancita non da un dibattito franco sui contenuti, ma dalla indebita pressione esercitata per disertare le urne. Una prova - quest’ultima - più di debolezza che di capacità di stare in un confronto in campo aperto che segni una strategia su lavoro e cittadinanza come la Cgil ha proposto in auspicabile discontinuità con tutta la politica per i prossimi anni.

 

Clima e salute. Il tempo di decidere per il futuro

di Enrico Giovannini

Avvenire, 14 giugno 2025 Sempre più evidenze scientifiche documentano il crescente impatto dei cambiamenti climatici in atto sul nostro organismo e sulla sicurezza alimentare. E impongono scelte coraggiose. Ammetto di essere un po’ sotto choc, pur occupandomi di questi temi da tempo. Infatti, questa settimana, nel corso della prima riunione della Commissione internazionale costituita dall’Organizzazione mondiale della sanità (Who) sul tema “Clima e salute” abbiamo ascoltato alcuni dei massimi esperti di cambiamento climatico e del suo impatto sulla salute umana, che hanno dipinto una situazione a tinte fosche, specialmente per il nostro continente.

 

Migranti. Appello alla Federazione nazionale degli ordini dei medici e chirurghi sui Cpr

Il Manifesto, 14 giugno 2025 La detenzione amministrativa presenta enormi criticità in materia di rispetto della dignità delle persone e dei loro diritti, incluso il diritto alla salute. La stessa World Health Organization (Who) ne ha denunciato gli effetti in quanto pratica patogena e psicopatogena. Sempre maggiori evidenze descrivono i Cpr come contesti di degrado igienico-sanitario, sofferenza fisica e mentale ed abbandono sociale, caratterizzati da un continuum di violenza auto- ed etero-inflitta sui corpi delle persone recluse. Le stesse evidenze, a distanza di 25 anni dalla loro istituzione, confermano che questi luoghi sistematicamente, da sempre, dovunque e a prescindere dal singolo gestore, sono profondamente patogeni e mettono a rischio la salute e la vita delle persone che vi vengono detenute.

 

Migranti. Il commissario Ue Brunner: cambiare la base giuridica della Cedu

di Giansandro Merli

Il Manifesto, 14 giugno 2025 Immigrazione Si allarga il fronte contro la Corte di Strasburgo. “Dobbiamo creare la base giuridica affinché la Corte possa giudicare in modo diverso”. Il fronte contro la Corte europea dei diritti dell’uomo si allarga ogni giorno: ieri lo ha raggiunto il Commissario Ue per gli Affari interni Magnus Brunner, che ha lanciato il suo affondo durante il consiglio dei ministri dell’Interno Ue. Agli Stati e ora anche alle istituzioni comunitarie non piacciono le sentenze sui cittadini stranieri, ritenute troppo garantiste. A torto perché la Corte da tempo adotta orientamenti restrittivi sui diritti fondamentali dei migranti, come mostra anche la decisione che giovedì scorso ha escluso responsabilità italiane nei respingimenti subappaltati alle milizie libiche.

 

Non ci si può abituare alle bombe

di Raffaella Romagnolo

La Stampa, 14 giugno 2025 La prima cosa che ho pensato ieri mattina al risveglio, la reazione immediata del mio cervello quando, dal Medio Oriente, è arrivata sullo schermo del mio smartphone appena acceso la notizia di una nuova guerra, è stata: “Ovvio”. Intendiamoci: so poco di queste faccende, giusto quel che conosce una cittadina minimamente informata circa quanto che sta accadendo nel pezzo di mondo dove vive. So che Israele e Iran stanno su fronti contrapposti, hanno cioè interessi in conflitto. Che Iran e Hamas sono vicini. Che gli Stati Uniti c’entrano. Che l’Iran è sotto sanzioni. Che esiste una vicenda annosa, serissima, paurosissima, che ha a che fare con le armi nucleari. Che ci sono stati altri scontri lo scorso anno, l’eliminazione di un importante capo militare, il lancio di missili e droni.

 

DOCUMENTI

Il Riformista-PQM: "Idee da penalisti. Si conclude oggi a Rimini l'Open day delle Camere Penali Italiane. In scena idee, progetti e speranze dei penalisti italiani"

Articolo: "Carcere, democrazia, desiderio a partire da L’Amore in gabbia. La ricerca della libertà di un reduce dal carcere di Donatella Stasio", di Riccardo De Vito

"Europa, politiche migratorie e diritti umani". L'appello degli accademici di Les Printemps du Droit in risposta alla "lettera aperta" dei Governi europei per una interpretazione restrittiva delle convenzioni internazionali sui diritti umani

Radio Carcere, di Riccardo Arena. "Acqua dal soffitto, sovraffollamento, abbandono e sporcizia". Ecco come si sopravvive nel carcere di Vigevano

 

APPUNTAMENTI 

Spettacolo teatrale e tavola rotonda: "Il ruolo della giustizia riparativa nel recupero relazionale" (Padova, 14 giugno 2025)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 16 al 22 giugno 2025

Incontro online sulla sentenza Corte Costituzionale n. 76 del 30.5.2025 in merito alla tutela della persona sottoposta a TSO (16 giugno 2025, ore 16.00)

Convegno. "Il lavoro apre le porte opportunità economiche e sociali" (Casa di Reclusione Milano Opera, 17 giugno 2025)

Seminario. "Recidiva zero. Studio, lavoro e formazione in carcere e fuori dal carcere - II edizione" (Roma, 17 giugno 2025)

Corso di formazione Cooperativa La Ginestra: "Giustizia riparativa e informazione" (Padova, 18 giugno, 25 giugno e 2 luglio 2025)

Presentazione libro: "Respiro. Il carcere oggi tra condanna e riscatto", di Luisa Bove (Milano, 19 giugno 2025)

Convegno. "Esecuzione penale e ordinamento penitenziario: 1975-2025, tra norme, riforme, di ritti e realtà" (Roma, 20 giugno 2025)

Incontro-dibattito. "Non ci sono poteri buoni: Fabrizio De Andrè e il potere giudiziario" (Livorno, 20 giugno 2025)

Incontro. "Custodire, accompagnare, reinserire: volontariato e istituzioni insieme per una giustizia dal volto umano" (Paola-CS, 21 giugno 2025)

Incontro-dibattito presentazione libro "Populismo punitivo. Critica del discorso penale moderno", di Alejandro Nava Tovar (Roma, 26 giugno 2025)

Serata di presentazione del giornale "Mabul", con partita di calcio e spazi di discussione (Milano, 5 luglio 2025)

Convegno. "Sfide e opportunità dell’apprendimento in carcere: riflessioni a partire dalla didattica della matematica" (Bologna, 11 e 12 settembre 2025)

Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)

"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Rovigo, 13 e 14 novembre 2025)

 

PODCAST

"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)

  

CONCORSI  E BANDI

Associazione Museo Nazionale del Cinema. Concorso nazionale "LiberAzioni Festival 2025" (Scadenza 15 giugno 2025)

Associazione Artisti Dentro: premio "Pittori Dentro" (Scadenza 20 giugno 2025)

Concorso Internazionale di Scrittura Femminile Città di Trieste. Sezione dedicata ai racconti scritti dalle donne detenute (Scadenza 30 giugno 2025)