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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di venerdì 8 agosto 2025
CARCERI
di Adriano Sofri
Il Foglio, 8 agosto 2025 Alla notizia del suicidio di Stefano Argentino, il giovane tormentatore e assassino di Sara Campanella, c’è chi si rattrista e chi si felicita con fare vendicativo. In ogni caso non c’è nulla di peggio, per un carcerato che vuole mettere fine alla propria vita, dell’accanita sorveglianza tesa a impedirglielo. Capisco le ottime intenzioni di chi si rattrista per il suicidio del giovane tormentatore e assassino di Sara Campanella, e di chi protesta per la leggerezza con la quale si è creduto che avesse rinunciato ai propositi autolesionistici e ai ripetuti tentativi.
di Desi Bruno*
Ristretti Orizzonti, 8 agosto 2025 Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha di recente incontrato al Quirinale il Capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Stefano Carmine De Michele, ed una rappresentanza della Polizia Penitenziaria in occasione del 208° anniversario della sua costituzione e ha con forza sottolineato che “I luoghi di detenzione non devono trasformarsi in palestra per nuovi reati, in palestra di addestramento al crimine”. Mancano educatori e cure sanitarie. “È drammatico il numero di suicidi nelle carceri, che da troppo tempo non dà segni di arresto. Si tratta di una vera e propria emergenza sociale sulla quale occorre interrogarsi per porvi fine immediatamente”.
di Angelo Vitale
L’Identità, 8 agosto 2025 L’Italia e il Parlamento vanno in ferie ma, come ogni anno, l’emergenza carceri diventa bollente. La situazione è a dir poco critica, con un sovraffollamento medio del 134% e un sistema che continua a versare in condizioni pesanti, accentuate dal caldo estivo senza adeguate misure di ventilazione o raffreddamento. Sul piano dei numeri, al 30 giugno i detenuti erano 62.728, in aumento rispetto all’anno precedente, mentre i posti disponibili sono circa 51.276, con una carenza di oltre 10mila posti. Una situazione peggiorata anche nel sistema penitenziario minorile, con un aumento del 50% dei giovani detenuti e condizioni degradate.
di Marco Billeci
fanpage.it, 8 agosto 2025 Come ogni estate, torna alla ribalta il tema del sovraffollamento penitenziario. Il governo ha recentemente approvato un piano carceri, che contiene varie misure, tra cui quella per creare 15mila nuovi posti negli istituti. Fanpage.it ne ha parlato con Francesco Greco, presidente del Consiglio Nazionale Forense, l’organo di rappresentanza degli avvocati, che da tempo si occupa della materia.
di Serenella Bettin
L’Espresso, 8 agosto 2025 Dalla Sicilia al Veneto, esposti e denunce dei garanti dei detenuti sulle carenze dell’assistenza. A Messina, una Tac inutilizzata perché mancano i soldi per ristrutturare la sala. Esami rinviati per mesi e anche per anni. Ma per queste persone perdere tempo significa vivere o morire, nel silenzio imbarazzante del governo che spicca per la sua inerzia, per la sua desolante assenza”. La denuncia a L’Espresso è di Lucia Risicato, garante dei diritti dei detenuti di Messina. Nel carcere di Gazzi la situazione è oltre il limite. I detenuti scontano i ritardi del servizio sanitario, quelli del reperimento dei farmaci e quelli delle uscite per esami e visite per effetto della carenza di agenti penitenziari.
di Alessandro Cozzi
ilsussidiario.net, 8 agosto 2025 Le recenti dichiarazioni di Ignazio La Russa sulle condizioni dei carcerati fanno sperare e devono far riflettere. Quest’anno ricorre il 50° anniversario della promulgazione dell’Ordinamento Penitenziario. Fu pensato e scritto in anni difficili per l’Italia, pieni di tensioni tremende, violenza, crisi a più livelli. Eppure l’Ordinamento nacque, approvato il 26 luglio di 50 anni fa; e fin dal primo articolo riporta la parola “dignità”; infatti, non vi vengono soltanto esclusi i trattamenti “degradanti”: si sottolinea il permanere dei diritti fondamentali della persona, validi anche per i detenuti.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 8 agosto 2025 Il 10 aprile scorso la Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato l’Italia per aver mantenuto al 41-bis lo storico boss ‘ndranghetista novantenne Giuseppe Morabito, nonostante il peggioramento del suo stato di salute, in particolare il decadimento cognitivo. Il governo non ha chiesto il rinvio alla Grande Camera entro i tre mesi previsti dall’articolo 43, dunque la sentenza è diventata irrevocabile e la Cedu ne ha dato notizia ufficiale. Eppure Morabito resta in carcere duro, e per giunta nonostante la diffida inviata al ministro della Giustizia dall’avvocata Giovanna Beatrice Araniti, sua legale.
Il Manifesto, 8 agosto 2025 Un dossier al Comitato ONU sui diritti dell’infanzia denuncia sovraffollamento, sezioni per minori nelle carceri per adulti, abusi nei trattamenti e perdita dell’approccio educativo. Dall’orgoglio internazionale a un caso da monitorare. Il sistema di giustizia minorile italiano, un tempo considerato un modello in Europa e nel mondo per il suo impianto educativo e rieducativo, è oggi in crisi profonda. Lo denunciano Antigone, Defence for Children International Italia e Libera in un dettagliato rapporto tematico inviato - con l’adesione fra le altre di Forum Droghe, la Società della Ragione e A Buon Diritto - al Comitato ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, in vista dell’esame periodico sull’Italia.
quotidianosanita.it, 8 agosto 2025 Il toolskit Euda ed Ecdc, include anche link a linee guida di salute pubblica pertinenti e strumenti pratici per comprendere il contesto e definire e attuare una strategia di eliminazione all’interno delle carceri. Vengono forniti esempi tratti da carceri in Germania, Spagna, Francia, Italia e Lussemburgo, che illustrano modelli di assistenza. L’Agenzia europea per la droga (Euda) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) hanno elaborato congiuntamente un kit di strumenti europeo per l’eliminazione dell’epatite virale nelle carceri. Il nuovo toolkit- lanciato vista della Giornata della Giustizia dei Detenuti del 10 agosto - è progettato per supportare l’implementazione e l’estensione degli interventi contro l’epatite B e C nelle carceri di tutta Europa.
di Roberto Mazzoli
Avvenire, 8 agosto 2025 È un viaggio silenzioso, quasi intimo quello che la statua di Maria sta compiendo nei penitenziari italiani. Don De Paoli: abbiamo accolto l’invito di papa Francesco di portare un raggio di sole. Si sta svolgendo in queste settimane un viaggio silenzioso, quasi intimo e carico di umanità che sta portando la statua della Madonna pellegrina di Fatima nelle carceri italiane. L’iniziativa, promossa dall’Apostolato mondiale di Fatima, ha preso avvio il primo luglio dall’Arghillà di Reggio Calabria. Attraverso numerosi luoghi della sofferenza, si snoderà lungo tutto il Paese per terminare domenica 31 agosto alla Giudecca di Venezia.
di Simone Canettieri
Il Foglio, 8 agosto 2025 La giustizia e il fronte del Colle: il patto di non belligeranza sulla riforma, il pasticcio del caso Almasri e la freddezza con il ministro della Giustizia Carlo Nordio. C’è la “preoccupazione” di chi segue in silenzio un dibattito fra governo e magistratura sempre più aspro. E quindi “l’auspicio che i toni si abbassino da ambo le parti”. Ma nei pensieri del presidente Sergio Mattarella c’è anche la consapevolezza che questo clima potrebbe continuare ad alimentarsi a vicenda. D’altronde ieri mattina la premier Giorgia Meloni, prima di partire per la Grecia come anticipato dal Foglio, ha bollato l’iniziativa di Avs di voler denunciare il governo alla Corte penale internazionale su Gaza come “il tentativo di provare a liberarsi degli avversari per via giudiziaria”.
di Antonio Polito
Corriere della Sera, 8 agosto 2025 Lo scontro tra governo e giudici accompagna da anni le vicende politiche italiane. Lo scoglio del “moralismo”. Giorgia Meloni ha ragione sul caso Almasri, e anche torto. Ha ragione quando dice che i suoi ministri hanno agito per “tutelare il Paese”. Ma ha torto quando aggiunge che la richiesta del processo da parte del Tribunale dei ministri è parte di un “disegno politico” della magistratura contro il governo. Sul primo punto: sembra molto difficile immaginare che Nordio, Piantedosi e Mantovano abbiano rilasciato e rimpatriato il “generale” libico, accusato di crimini orribili dalla Corte penale internazionale, perché gli stava simpatico, erano in affari con lui e ne erano stati corrotti, o per accrescere la loro popolarità.
di Giovanni Bianconi
Corriere della Sera, 8 agosto 2025 La dirigente del ministero, Cristina Lucchini: “Capii che c’erano ragioni non giuridiche”. La mattina di martedì 21 gennaio, quando il generale libico Osama Najeem Almasri era detenuto da due giorni e la corte d’appello di Roma stava per decidere se tenerlo in carcere oppure no, ai magistrati in servizio al ministero della Giustizia che lavoravano per risolvere ogni problema giuridico e consegnare il ricercato alla Corte penale internazionale, parve evidente che ne rimaneva uno per loro insormontabile. Un problema politico.
di Alberto Giulini
Corriere di Torino, 8 agosto 2025 L’uomo, 45 anni, in carcere per furto e ricettazione era stato condannato in via definitiva. Ancora un suicidio in carcere, il secondo episodio in Italia in meno di ventiquattro ore. Gabriele Dandolo, 45 anni, si è tolto la vita nella prima sezione del padiglione C della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino. L’uomo si è impiccato in cella con un cappio rudimentale ricavato da un lenzuolo. In carcere per furto e ricettazione, il detenuto aveva da poco visto la sentenza di condanna diventare definitiva. “Era un uomo fragile e di questa fragilità i genitori avevano avvisato l’amministrazione penitenziaria - spiega l’avvocata Roberta Di Meo. Chiederò al magistrato di fare chiarezza con accertamenti per verificare eventuali responsabilità e negligenze. Tuteleremo la sua memoria e i suoi familiari”.
di Caterina Stamin
La Stampa, 8 agosto 2025 Vittima un 45enne, la cui pena era da poco diventata definitiva. L’avvocato: “Un ragazzo fragile e di queste fragilità era stata informata la direzione del carcere”. L’Osapp: “Sistema allo sfascio”. Tragedia al carcere Lorusso e Cutugno di Torino. Questo pomeriggio un detenuto di 45 anni, residente a Genova, si è tolto la vita impiccandosi con un lenzuolo, nel bagno della sua cella. Era stato condannato per furto e ricettazione e la pena da poco era diventata definitiva. A trovarlo gli agenti della polizia penitenziaria, che hanno segnalato l’accaduto alle autorità competenti. “Era un ragazzo fragile e di queste fragilità era stata informata la direzione del carcere dalla famiglia - spiega l’avvocata Roberta Di Meo, che lo assisteva.
di Hermes Carbone
Quotidiano di Sicilia, 8 agosto 2025 Presa di posizione netta quella annunciata ai nostri microfoni dalla garante dei detenuti del Comune di Messina, professoressa Lucia Risicato. La morte di Stefano Argentino in carcere a un mese dall’inizio del processo, è una sconfitta per lo Stato”. Presa di posizione netta quella annunciata ai nostri microfoni dalla garante dei detenuti del Comune di Messina, professoressa Lucia Risicato. “La magistratura sta indagando - premette - quindi non mi esprimo sul merito dei fatti. Ma è evidente che un suicidio in carcere, a prescindere dal reato contestato, è il segno di un sistema che continua a non garantire abbastanza sul piano della tutela psicologica e della dignità umana”, sottolinea la garante.
di Antonio Alizzi
Il Dubbio, 8 agosto 2025 Il 27enne, reo confesso dell’omicidio di Sara Campanella, era da 10 giorni senza sorveglianza. Il legale Cultrera accusa: “Colpa dello Stato”. Il suicidio di Stefano Argentino, reo confesso dell’omicidio della studentessa Sara Campanella, ha scosso nuovamente l’opinione pubblica. Una vicenda già atroce che si è chiusa con un epilogo ancora più drammatico: la morte in cella del giovane detenuto nel carcere di Messina. Una tragedia nella tragedia che interpella la coscienza collettiva e solleva questioni scomode: il diritto alla cura, la dignità anche del colpevole, le falle di un sistema penitenziario ormai esausto.
milanotoday.it, 8 agosto 2025 Un detenuto senegalese, Makhtar Gaye, è morto nel carcere di Opera nel pomeriggio di venerdì 1° agosto. Sulle cause del decesso sono in corso accertamenti da parte della procura di Milano che ha aperto un fascicolo senza indagati per omicidio colposo. L’inchiesta è stata affidata dal procuratore Marcello Viola alla pm Ilaria Perinu che era di turno il giorno del decesso.
di Serena Termini
ilmediterraneo24.it, 8 agosto 2025 Pino Apprendi denuncia le condizioni disumane negli istituti penitenziari siciliani: carenza di personale, razionamento dell’acqua, visite mediche ritardate e strutture fatiscenti. “Il caldo estivo aggrava una situazione già drammatica”. Il sovraffollamento, il caldo, la carenza di acqua e le lentissime risposte sanitarie fanno soffrire ancora di più le persone recluse che hanno delle patologie o disabilità fisiche o psichiche. C’è la forte carenza del personale penitenziario e una sanità, completamente inadeguata, che non riesce a dare, in tempi brevi, le risposte neanche a chi è colpito da gravi patologie. A dirlo è Pino Apprendi, garante dei diritti delle persone detenute di Palermo.
Il Tirreno, 8 agosto 2025 La visita del presidente della Provincia Calamai: “Così diventa più difficile il recupero dei detenuti”. Il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai, nella sua doppia veste di presidente della Provincia di Prato, ieri mattina, 6 agosto, ha fatto visita al carcere della Dogaia. Con lui erano presenti il consigliere regionale Marco Martini, gli avvocati della Camera penale di Prato Elena Augustin, Silvia De Natale, Sara Mazzoncini, Gabriele Terranova, la presidente del Consiglio comunale di Montemurlo, avvocato Federica Palanghi, il consigliere comunale di Montemurlo, Fabrizio Botarelli ed altri esponenti politici, tra cui l’ex presidente del consiglio comunale di Prato Lorenzo Tinagli.
forlitoday.it, 8 agosto 2025 “Il nostro scopo non era solo visitare una struttura, ma testimoniare l’attenzione concreta e la vicinanza dello Stato al sistema penitenziario - le parole di Tassinari -. È così che si rafforza la fiducia nelle istituzioni”. La deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia per l’Emilia-Romagna, Rosaria Tassinari, ha effettuato una visita ispettiva al carcere di Forlì insieme ad una delegazione delle Camere Penali della Romagna. “Il nostro scopo non era solo visitare una struttura, ma testimoniare l’attenzione concreta e la vicinanza dello Stato al sistema penitenziario - le parole di Tassinari -. È così che si rafforza la fiducia nelle istituzioni”. La parlamentare ha voluto ringraziare “l’avvocato Licia Zanetti, presidente delle Camere Penali della Romagna, per aver promosso questa iniziativa, e la direttrice del carcere ...
valdinievoleoggi.it, 8 agosto 2025 Aderendo all’iniziativa “Ristretti in agosto”, promossa su tutto il territorio nazionale dall’Unione camere penali italiane, la mattina dello scorso 6 agosto, la camera penale di Pistoia, rappresentata nell’occasione dagli avvocati Daria Bresciani, Lorenzo Cerri e Maurizio Bozzaotre (rispettivamente: presidente, vicepresidente e segretario), ha fatto visita alla casa circondariale Santa Caterina di Pistoia. nDi seguito una nota del consiglio direttivo. “Il primo dato da riscontrare è che, purtroppo, la situazione in termini di presenze è assai peggiorata. Attualmente i detenuti sono più di 80 (di cui circa la metà in attesa di giudizio), con un notevole incremento verificatosi negli ultimi tempi a causa del generale sovraffollamento carcerario.
cataniatoday.it, 8 agosto 2025 La coordinatrice del Movimento per l’Autonomia di Catania, Pina Alberghina, ha commentato positivamente l’istituzione della figura del garante dei diritti del cittadino per le persone detenute, definendola una “decisione importante” e “una risposta concreta” da parte dell’amministrazione comunale e dell’assessorato alle Politiche Sociali. “La situazione delle strutture penitenziarie - ha sottolineato Alberghina - è segnata da sovraffollamento, carenza di risorse e condizioni spesso invivibili, che mettono a dura prova non solo i detenuti ma anche tutto il personale addetto, compromettendo la dignità umana e il rispetto dei diritti fondamentali”.
fuoriluogo.it, 8 agosto 2025 In occasione del ferragosto raccolta fondi promossa dal Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Udine, da La Società della Ragione e da Icaro Volontariato Giustizia ODV, con la collaborazione di Coop Alleanza 3.0. Dopo il grande successo dell’anno scorso con la raccolta fondi per l’acquisto dei frigoriferi per le celle, torna anche quest’estate l’iniziativa solidale per il carcere di Udine. L’obiettivo è semplice quanto importante: far arrivare un segnale di vicinanza e umanità alle persone detenute, attraverso la distribuzione di pacchi dono con generi alimentari e voluttuari in occasione di Ferragosto.
di Giuliana Covella
Il Mattino, 8 agosto 2025 Un’opera voluta dal Provveditorato assieme a Carcere possibile e architetti. Un campetto, una palestra, un’area relax e una zona per la socialità. Rinasce così dopo anni di abbandono uno dei cortili destinati al passeggio nel carcere di Poggioreale, dove ieri ha visto la luce un ambizioso progetto costato 70mila euro, finanziato dalla Cassa delle ammende e nato nel 2016 grazie a una rete di soggetti come l’amministrazione penitenziaria, l’associazione Il Carcere Possibile Onlus e la direzione della casa circondariale “Giuseppe Salvia”. Al taglio del nastro sono intervenuti Lucia Castellano, provveditrice amministrazione penitenziaria della Campania, Mara Esposito Gonella, presidente Il Carcere Possibile, Stefano Martone, direttore del carcere, Stefano Carmine De Michele, capo Dipartimento amministrazione ...
di Niccolò Di Francesco
tpi.it, 8 agosto 2025 Mentre altri penitenziari sono sovraffollati e registrano numeri record di suicidi, la colonia penale agricola situata nell’Arcipelago Toscano spicca come esempio di inclusione e riabilitazione. Un modello che sfida le tradizionali logiche della pena. Mentre le carceri italiane sono sovraffollate e registrano numeri record di suicidi a causa delle condizioni spesso disumane in cui si trovano i detenuti, che non ricevono nessuna formazione rieducativa, nel cuore del Mar Tirreno, a ventisette chilometri da Livorno, c’è un istituto penitenziario che negli anni è diventato un vero e proprio modello di inclusione e riabilitazione. Si tratta della Casa di reclusione di Gorgona, situata sull’omonima isola, la più piccola dell’Arcipelago Toscano.
siracusa2000.com, 8 agosto 2025 Sorrisi, giochi, colori e abbracci alla Casa Circondariale di Ragusa, dove, mercoledì si è svolto “Merenda col mio papà”, iniziativa promossa dalle associazioni i clown dottori di Ci Ridiamo Sù (referente Fabio Ferrito), Crisci Ranni (referente Cristian Modica) e Facciamo Scuola (referente Giulia Trecosta). Restituire ai detenuti e alle loro famiglie momenti di genitorialità autentica e gioiosa. Questo lo scopo che, per l’occasione, ha visto il cortile trasformato in festa: bibite, biscotti, colori, hula hoop, funi e foulard variopinti hanno fatto da cornice a un incontro carico di emozione. I bambini e gli adolescenti, protagonisti indiscussi dell’evento, hanno potuto condividere momenti di gioco libero e divertimento con i propri papà.
gazzettadellaspezia.com, 8 agosto 2025 Il progetto “Per Aspera ad Astra - Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza”, promosso da Acri, debutta quest’anno, per la prima volta, all’interno del programma bambini e ragazzi del Festival della Mente di Sarzana con “Favola di Cì (che è partito bambino e si è fermato vecchio)”, uno spettacolo per bambini dai 6 anni in su che andrà in scena venerdì 29, sabato 30 e domenica 31 agosto alla Fortezza Firmafede di Sarzana. Lo spettacolo è la produzione finale della settima annualità del progetto “Per Aspera ad Astra”, avviato nel 2018 e attualmente attivo in dodici carceri italiane, con percorsi di formazione professionale innovativa nei mestieri del teatro: attori, drammaturghi, scenografi, costumisti, truccatori, fonici, tecnici luci.
di Francesco Muser
L’Espresso, 8 agosto 2025 Una raccolta dei suoi saggi ripercorre il pensiero di Grazia Zuffa su sostanze, dipendenze e repressione. Svelando il fallimento della visione penale/morale. Il volume “Stigma e pregiudizio. Uno sguardo dissacrante sulle droghe” raccoglie alcuni saggi significativi sulla politica delle droghe e dà una idea della ricchezza dello sguardo affilato di Grazia Zuffa, parlamentare, militante, studiosa. Emerge un’elaborazione originale, capace di rompere paradigmi banali e consolidati sul senso comune e impegnata a contestare il modello penale/morale, secondo cui il consumatore di sostanze vietate è ridotto alla categoria riduttiva di “deviante” e soprattutto preda del dominio incontrollato della “droga”, impossibilitato a determinarsi e pressoché incapace di intendere e volere; un chiaro rifiuto della sua vittimizzazione.
di Gilberto Corbellini
Il Dubbio, 8 agosto 2025 Il documento dell’Accademia, presentato come contributo tecnico per il legislatore, interviene su questioni sensibili. Il documento dell’Accademia dei Lincei sul fine vita è presentato come un contributo tecnico, indirizzato al legislatore al fine di dotare il Paese di una legge sicura ed efficace. Da un’accademia scientifica ci si aspetterebbe qualcosa di meno assertivo ed esoterico, stante la natura eticamente dibattuta del tema e leggibile da cittadini con una cultura media. Un documento scritto con l’intento dichiarato dovrebbe giustificare e dire quali risultati, positivi o negativi, si possono prevedere su basi fattuali e non speculative, seguendo una o l’altra strada, tra le opzioni possibili. Se si ragiona solo in modi risoluti, si fa del diritto paternalista, o politica.
di Vitalba Azzollini*
Il Domani, 8 agosto 2025 La nota diffusa da Palazzo Chigi dopo la sentenza della Corte di Giustizia Ue in tema di paesi sicuri e un’intervista del professore sollevano alcune perplessità. Può essere utile chiarirle. Tra i molti commenti sulla sentenza con cui la Corte di giustizia dell’Unione europea ha sancito che un paese può dirsi “sicuro” solo quando lo sia per ogni categoria di persone, quelli contenuti in una nota diffusa da Palazzo Chigi e in un’intervista rilasciata dal professor Sabino Cassese sollevano alcune perplessità. Può essere utile chiarirle.
di Associazione italiana dei professori di diritto penale
Il Domani, 8 agosto 2025 Se, a livello globale, non sarà posto un freno all’indebolimento dello stato di diritto e delle società democratiche, e alla correlata crisi del diritto internazionale, il rischio, come la vicenda di Gaza mostra in modo evidente, è di un balzo indietro nella storia e di un marcato arretramento della civiltà del diritto. L’Associazione italiana dei professori di diritto penale (Aipdp) unisce la propria voce a quelle delle associazioni scientifiche, delle istituzioni pubbliche e private e delle autorità, laiche e religiose, che stanno denunciando all’opinione pubblica la situazione in atto nella Striscia di Gaza, drammaticamente sempre più grave e intollerabile.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 10 agosto 2025
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)
56° Convegno nazionale SEAC: "Le pena e le leggi" (Bologna, 24 e 25 ottobre 2025)
"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)
CORSI DI FORMAZIONE
CONCORSI E BANDI