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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di domenica 31 agosto 2025

di Errico Novi

Il Dubbio, 31 agosto 2025 Il ministro replica al deputato di Italia Viva, secondo il quale “il netto di agenti in più, dal 2022 a oggi, è di appena 133 unità”. Per Nordio, invece, il saldo al 31 dicembre 2025 arriverà a +4.028 agenti. Sulle carceri italiane si accende un nuovo fronte polemico, con uno scambio durissimo tra il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il deputato di Italia Viva Roberto Giachetti. Al centro della disputa ci sono i numeri dell’organico della polizia penitenziaria e l’efficacia delle politiche messe in campo dal governo Meloni.

 

di Enrica Riera

Il Domani, 31 agosto 2025 Nuovi propositi, nuovi obiettivi. Ma anche nuovi processi. L’estate è agli sgoccioli e ci si prepara a ripartire. Anche nelle aule di giustizia dove già dal mese di settembre sono attesi imputati “eccellenti”. Tradotto: uno e più membri del governo dovranno affrontare i procedimenti in cui si trovano coinvolti e che in base all’esito rischiano di metterne a repentaglio la poltrona. Chi sono i fedelissimi della premier Giorgia Meloni che dovranno essere giudicati davanti alla scritta “la legge è uguale per tutti?”.

 

di Davide Tamiello

Il Gazzettino, 31 agosto 2025 Il Sottosegretario al Ministero della Giustizia alza ancora l’asticella nella lotta al fenomeno dei borseggi. Brugnaro ha chiesto di metterli in cella per una notte, Zaia di poterli controllare con il braccialetto elettronico. Il sottosegretario al ministero della Giustizia, il padovano Andrea Ostellari, alza ancora di più l’asticella nella lotta ai borseggiatori: superare il principale ostacolo normativo, la riforma Cartabia, ripristinando la procedibilità d’ufficio e togliere i bambini ai genitori che li mandano a rubare.

 

Italia Oggi, 31 agosto 2025 Dal 16 settembre entrerà in vigore il nuovo codice della giustizia amministrativa. Una riforma importante nel senso della trasformazione del contenzioso con la pubblica amministrazione in un “giusto processo”, che ormai poco si discosta dalle regole e dalla finalità dell’ordinario processo civile. Fino a una decina di anni fa il procedimento davanti al Tribunale amministrativo serviva in sostanza a garantire un privilegio fondamentale della parte pubblica, tanto che lo scopo era essenzialmente quello di stabilire se l’atto impugnato fosse illegittimo o meno. E anche in caso di annullamento dell’atto, spesso il cittadino non otteneva alcun ristoro.

 

di Paola Pagnanelli

Il Resto del Carlino, 31 agosto 2025 L’avvocato fa il bilancio dei suoi anni da Garante: dai detenuti ai disabili, tanti progetti in porto “Penitenziario? Piediripa la soluzione più logica, ma solo la città ducale vuole la struttura”. L’accesso agli atti delle amministrazioni pubbliche, il rispetto dei diritti dei disabili, la tutela dei minorenni e la condizione di carceri e detenuti: dal febbraio 2021 di questo si è occupato l’avvocato Giancarlo Giulianelli, garante dei diritti delle Marche. E ora, con il rinnovo del consiglio regionale in vista, per lui è tempo di bilanci in attesa che, dopo un periodo di prorogatio, la prossima amministrazione decida chi coprirà quel ruolo per i prossimi cinque anni.

 

di Gianni Santucci

Corriere della Sera, 31 agosto 2025 La notte del 2 aprile 1977, 73 detenuti immobilizzarono cinque agenti e provarono a scappare. E qualche mese dopo, all’evasione si sostituì l’invasione. Iniziarono a sparare. Mitra. Pistole. Erano arrivati in affanno e in sirena. Era passata da un po’ la mezzanotte. Alta emergenza. “I rivoltosi sono scesi nel cortile e hanno raggiunto l’uscita posteriore dell’istituto. Avevano già quasi divelto il cancello quando sono sopraggiunti alcuni equipaggi della Volante, del nucleo radiomobile dei carabinieri e della Celere che, dopo aver esploso numerose raffiche di mitra e colpi di pistola in aria, sono riusciti a convincere i giovani a desistere dal loro tentativo di fuga”. È la cronaca delle prima rivolta nel carcere minorile Beccaria. Era la notte del 2 aprile 1977.

 

di Daniela Scavino

La Stampa, 31 agosto 2025 L’annuncio del direttore della Casa di reclusione Nicola Pangallo. E i container prefabbricati? “Più nessuna comunicazione”. Ad Alba la casa di reclusione Giuseppe Montalto si prepara a una fase decisiva della sua lunga stagione di cantieri. Dopo anni di chiusure parziali e capienza ridotta, il direttore dell’istituto, Nicola Pangallo, conferma che “entro ottobre sarà completata la fase uno dei lavori, con la riconsegna della sezione detentiva principale”. Un passaggio che consentirà di riattivare 91 camere, per una capienza complessiva tra i 170 e i 180 posti.

 

ilcrotonese.it, 31 agosto 2025 Il sovraffollamento è tra i problemi più gravi: 120 detenuti a fronte di 99 posti. Solo 50 gli agenti di polizia penitenziaria su 85 previsti. “La situazione del carcere di Crotone è drammatica e non più sostenibile. Ogni giorno personale e detenuti affrontano condizioni che minano sicurezza, salute e diritti fondamentali. Serve un piano urgente e strutturale, non soluzioni tampone”. È l’allarme lanciato da Mariasole Cavarretta, coordinatrice provinciale di +Europa, e da Ivan Papasso, presidente di +Europa Cassano all’Ionio, dopo la visita alla casa circondariale del capoluogo pitagorico.

 

avellinotoday.it, 31 agosto 2025 Nella Casa circondariale di Ariano Irpino è partito un progetto che mette in contatto il mondo del carcere con quello dell’edilizia. Quattro detenuti, selezionati attraverso un percorso coordinato dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria con il supporto dell’agenzia Randstad, avranno l’opportunità di formarsi e successivamente lavorare nei cantieri della linea ferroviaria ad alta velocità Napoli-Bari.

 

di Federica Fusco

Corriere della Sera, 31 agosto 2025 Donne, api e libertà. Che si traduce in scontare il fine pena cercando di imparare un mestiere. L’argomento è grande, ma ci guida Emma (nome di fantasia), che è arrivata alla fine del suo tirocinio rieducativo, nel centro diurno di Cascina Cuccagna, a Milano. “Lavorare con le api è stata un’attività che mi è piaciuta moltissimo - ha affermato - Le api sono molto belle e piccolissime e ti permettono di stare all’aria aperta”. E l’aria in questione è quella di un’oasi inaspettata, che si svela tra palazzoni e tubi di scappamento ma offre ristoro, anche per l’anima. “Il tirocinio è durato tre mesi - riprende Emma. L’entusiasmo iniziale è rimasto uguale, anzi, più andavo avanti e più imparavo e più avevo voglia di tornare al centro giorno dopo giorno”.

di Simone Masetto

qdpnews.it, 31 agosto 2025 Lontano dagli occhi ma anche dal cuore della città, nascosto dietro cancelli, mura e qualche pregiudizio, c’è un luogo dove ogni giorno decine di donne cercano di ricominciare le proprie vite: è il carcere femminile veneziano della Giudecca. Un’isola nell’isola, dove la pena non è solo detenzione ma anche occasione di riscatto, fatica e quotidianità condivisa. Un luogo difficile, sì, ma anche sorprendentemente umano. “In carcere lavorare è essenziale. Hai molto stress, devi sopportare situazioni che fuori non ci sono”, racconta Giulia, detenuta da alcuni anni.

 

radiogold.tv, 31 agosto 2025 Dal carcere di Barcaglione arriva un nuovo gesto di solidarietà verso le famiglie bisognose di Ancona. Al Mercato di Campagna Amica di via Martiri della Resistenza, sono stati consegnati 200 chili tra pomodori e melanzane raccolti nell’orto sociale coltivato dai detenuti. Si tratta di un’iniziativa ormai consolidata, nata all’interno del progetto agricolo seguito da Coldiretti Ancona con il supporto di Antonio Carletti, tutor di una sessantina di reclusi impegnati nella cura dei campi. I prodotti vengono in parte distribuiti a chi partecipa alle attività, mentre le eccedenze sono destinate alla solidarietà.

 

di Giovanni Ognissanti

statoquotidiano.it, 31 agosto 2025 Il libro di Luigi Talienti continua a fare il giro delle principali manifestazioni letterarie nazionali. Quest’anno, oltre alla sua partecipazione al Book City di Milano, Al di là delle sbarre è stato presentato anche alla kermesse letteraria Libri nel Borgo Antico di Bisceglie, un evento che ha visto la partecipazione di ospiti di spicco come Marcello Veneziani, Nichi Vendola, Patrick Zaki e Matteo Renzi. Il messaggio lanciato dal volume d’esordio del prof. Talienti ha suscitato una risonanza importante, trattando un tema molto delicato e attualissimo. Un motivo di orgoglio non solo per l’autore, ma anche per gli organizzatori del simposio editoriale, che hanno contribuito a dare visibilità al libro.

 

di Vittorio Pelligra*

Il Sole 24 Ore, 31 agosto 2025 C’è un anello magico che ha il potere di rendere invisibile chi l’indossa. È quello di cui scrive Platone nel secondo libro della Repubblica. Si narra di Gige, un pastore al servizio del re di Lidia. Dopo un terremoto Gige scopre in una fenditura del terreno un antico cavallo di bronzo al cui interno giace il corpo senza vita di un gigante; al suo dito un anello d’oro. Gige se ne impossessa. Scoprirà quasi subito e quasi per caso, che l’anello è dotato di un potere straordinario: ruotando il castone verso l’interno, infatti, chi lo porta al dito può diventare invisibile. Gige ne approfitta: seduce la regina, congiura contro il re, lo uccide e si impadronisce del suo regno.

 

di Andrea Malaguti

La Stampa, 31 agosto 2025 Inevitabilmente sgomenti di fronte all’orrore delle guerre, ossessionati dalla violenza dittatoriale degli Orchi di un pianeta sempre più armato e cattivo, rischiamo di non vedere quello che succede ai nostri figli. Come stanno cambiando sotto i nostri occhi. Come li sta (e ci sta) condizionando l’Intelligenza artificiale. Che da qui in avanti chiamerò, ancora succube dell’egemonia americana, Ai: Artificial Intelligence. O la regoliamo e la governiamo da subito, o sarà lei a regolare e governare noi. Pensavo, stupidamente, che l’ossessione algoritmica fosse relegata a un cortile di nerd d’Oltreoceano e mi rassicurava il fatto che l’utilizzo dell’Ai salva un sacco di vite - ad esempio negli ospedali - e regola in maniera millimetrica l’uso di quasi tutte le infrastrutture ad uso civile e, ovviamente, militare.

 

di Vito Salinaro

Avvenire, 31 agosto 2025 Missionario monfortano, ha lottato contro gli aguzzini e le “dipendenze divoranti”. Nel 1994 una bomba colpì la sua parrocchia. Qualche mese fa, in un affollato convegno a Matera, ancora denunciava “le dipendenze divoranti” che affliggono la nostra società e contro le quali ha lottato per una vita: usura, che lui chiamava “la tigre”, l’azzardopatia, le mafie. E ripeteva che “si esiste per gli altri” e che, “contro il male, umilmente si può fare sempre qualcosa”. Se n’è andato venerdì sera, piegato dalla malattia, a 80 anni, un gigante della lotta all’usura, padre Basilio Gavazzeni, missionario monfortano bergamasco, che nella parrocchia Sant’Agnese della città dei Sassi ha trascorso gran parte del suo ministero di parroco.

 

di Eleonora Martini

Il Manifesto, 31 agosto 2025 Parla Caterina Pozzi della Cnca, unica del Terzo settore invitata dal sottosegretario Mantovano. E tra gli organizzatori della Controconferenza. “Se oggi è il crack una delle sostanze più abusate, ed è un gravissimo problema, non possiamo distribuire solo siringhe. Intercettare i consumatori è necessario. E scientificamente efficace”. Il Coordinamento nazionale della comunità accoglienti (Cnca) è l’unica organizzazione del Terzo settore che, a Roma il 7 e l’8 novembre prossimi, prenderà parte sia alla Conferenza nazionale sulle Dipendenze promossa dalla presidenza del Consiglio come prescritto dalla legge (si dovrebbe tenere ogni tre anni, l’ultima è stata a Genova nel 2021), che alla Controconferenza organizzata da tutte le associazioni che si occupano da anni di droghe ma che sono state ...

 

di Carlo Verdelli

Corriere della Sera, 31 agosto 2025 La missione degli Esteri andata a vuoto, il sostegno dei Regeni, il nuovo appello della madre Armanda Colusso da Venezia: “Cosa penserà mio figlio del suo Paese?”. La domanda è se stiamo facendo abbastanza per Alberto Trentini e la risposta è no. Come se la scomparsa di un italiano, preso in ostaggio dal governo venezuelano da 288 giorni e chiuso in una cella infame senza una motivazione neanche fasulla, non sia un problema nazionale, e a questo punto, dopo più di nove mesi, un’urgenza, se non una vergogna. 

 

di Pasquale Annicchino

Il Foglio, 31 agosto 2025 Il presidente americano propone sanzioni penali per chi brucia la bandiera, rompendo con la tradizione originalista difesa da Scalia, che tutelava anche espressioni offensive sotto il Primo Emendamento. E segna un passaggio dei conservatori verso dottrine più interventiste. Che non vi siano dubbi: da conservatore patriottico quale sono, detesto che si bruci la bandiera della nazione e, se fossi re, introdurrei un reato. Ma, per come intendo io il Primo Emendamento, esso garantisce il diritto di esprimere disprezzo per il governo, il Congresso, la Corte Suprema e persino per la nazione e la bandiera della nazione”.

 

di Lucia Capuzzi

Avvenire, 31 agosto 2025 Sono tanti che rifiutano ostinatamente l’equazione con il governo Netanyahu o Hamas. Un attore tutt’altro che marginale. Che chiede il sostegno del mondo. Due giorni fa la polizia di Gerusalemme ha cancellato la raccolta fondi per i civili di Gaza organizzata da Standing together, associazione tra le più attive e accreditate dalla galassia pacifista israelo-palestinese. Dopo essere stati convocati al commissariato distrettuale, i rappresentanti hanno ricevuto un foglio in cui, nero su bianco, erano riportate le ragioni del divieto.

di Marta Cariello

Il Manifesto, 31 agosto 2025 Da qualche settimana assistiamo a un cambiamento, seppure formale e sostanzialmente ipocrita, delle posizioni dei governi europei su Gaza. Si susseguono dichiarazioni e (timide) condanne contro l’operato di Israele, minacce di riconoscimento dello Stato di Palestina da parte di alcuni governi e, soprattutto, appelli affinché si ponga fine alla “crisi umanitaria”, alla carestia, ai bombardamenti sugli ospedali. Questo cambiamento potrebbe essere dovuto a una misura morale colma, dinanzi alla quale, almeno formalmente, non ci si può consegnare alla storia come silenti (restando complici, sia ben inteso), oppure all’opinione pubblica che preme e per fortuna dimostra di volersi e sapersi informare, nonostante o forse grazie alla marea di notizie in rete (e il libro di Francesca Albanese primo in classifica ...

 

DOCUMENTI

Articolo. "Il definitivo tramonto del Protocollo Italia-Albania? Commento alla Sentenza della Corte di Giustizia UE del 1° agosto", di Erik Stefano e Carlo Bodda