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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di venerdì 29 agosto 2025

di Daniela Piana

Il Dubbio, 29 agosto 2025 Si costruiscono muri per separare un “di qua” e un “di là”. Per dare materia a una differenza. Differenza di funzionare, di gestire, di governare, di rispondere a norme, regole, aspettative, prassi. Si costruiscono muri. La vita non ne ha, ma ne trova. La persona che ha trascorso un periodo di limitazione della libertà personale si troverà a un certo punto dall’altra parte e lì troverà le condizioni nelle quali costruire il suo vivere quotidiano. Condizioni largamente non studiate con metodi scientifici che comparino fra distretti, territori, realtà. Eppure, quelle condizioni quelle culture quelle aspettative quelle capacità faranno molta differenza. Ottenere un prestito? Aprire una azienda? Comprare casa? Avere un lavoro? Laurearsi? Cosa accade davvero quando si apre il varco dal di qua verso il di là?

 

di Franco Corleone

L’Espresso, 29 agosto 2025 La polemica sul numero dei suicidi in carcere non può essere ridotta a un effetto del caldo agostano. Perciò è utile ricapitolare i fatti. Il Garante nazionale per i diritti delle persone private della libertà pubblica il report mensile sui suicidi in carcere e sugli eventi critici, riferito al periodo gennaio-luglio 2025, e un’agenzia di stampa rilancia i dati mettendo in luce la gravità del fenomeno. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, si risveglia dal torpore e dichiara che i suicidi sono diminuiti. Anche Irma Conti, a nome del Collegio del Garante, conferma la soddisfazione: solo 46 rispetto ai 58 dell’anno prima.

 

di Don David Maria Riboldi*

Il Dubbio, 29 agosto 2025 Il drammatico appello del cappellano del carcere di Busto Arsizio: “Come può il sovraffollamento fermare la strage?”. Vorrei ricordare quanto abbia affermato il ministro Nordio in visita a San Vittore lo scorso 22 luglio: “Ogni vita spezzata dietro le sbarre è una sconfitta dello Stato. Non possiamo rassegnarci alla retorica dell’inevitabile”. Dentro queste parole possiamo sentirci a casa. “Il sovraffollamento c’è, ma non si sente”. Così dissero gli amici di Nessuno Tocchi Caino, in visita al penitenziario di Busto Arsizio lo scorso 1 luglio.

 

di Eleonora Martini

Il Manifesto, 29 agosto 2025 Carcere Superati i 63 mila detenuti. Al Senato si lavora sulla detenzione domiciliare. “Con 63.019 detenuti presenti è stata sforata la soglia simbolica delle 63 mila presenze in carcere, a fronte di soli 46.705 posti disponibili, con un sovraffollamento reale del 134,93%”. E con un organico di polizia penitenziaria che soffre di oltre “20mila agenti mancanti, attese anche le assegnazioni soprannumerarie e illegittime in uffici ministeriali ed extra penitenziari”. A fare il punto dell’emergenza carceri è il sindacato di polizia penitenziaria Uilpa che ha anche diffuso la notizia di altri due detenuti che si sono tolti la vita negli ultimi giorni, a Busto Arsizio e a Barcellona Pozzo di Gotto (qui è il terzo in sei mesi). Sono 58 i suicidi in cella dall’inizio dell’anno, e 32 gli altri decessi per cause ancora da accertare.

 

di Simona Musco

Il Dubbio, 29 agosto 2025 Intervista a Patrizio Gonnella, presidente dell’Associazione Antigone. “Il linguaggio è sostanza: Quando si dice che i detenuti non devono respirare o che devono marcire in galera non è solamente l’espressione un po’ truce del politico di turno, è un messaggio politico che poi qualcuno dovrà tradurre in realtà”.

 

di Diana Ligorio

Il Domani, 29 agosto 2025 Ragazze e ragazzi dietro le sbarre del penitenziario romano raccontano le loro giornate che scorrono. Il minorile è come uno spioncino dal quale osservare i fallimenti della società e le famiglie disfunzionali. Nella biblioteca del carcere minorile l’orologio a muro è fermo alle 10.45. Nella stanza dei libri da un anno e mezzo il tempo segna sempre le 10.45. A scuola sarebbe l’ora della ricreazione. La pausa dalle costrizioni dello stare fermi in classe. Qui il carcere stesso è la pausa, ma non dalle costrizioni, di cui invece simboleggia l’immaginario per eccellenza. È l’intervallo tra il prima e il dopo, tra il dentro e il fuori. Qui le merendine non sono nello zaino, ma arrivano con il pacco durante il colloquio con i familiari.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 29 agosto 2025 Da Area a Magistratura indipendente, passando per Unicost e Magistratura democratica: i gruppi associativi, espressione della giunta dell’Anm, sono compatti nel replicare alle dichiarazioni della premier Giorgia Meloni che dal palco del meeting di Comunione e liberazione a Rimini ha assicurato che la maggioranza andrà avanti sulla riforma della giustizia “nonostante le invasioni di campo di una minoranza di giudici politicizzati” e che nessun magistrato potrà porre un freno alla politica sull’immigrazione del Governo.

 

di Alessandro Parrotta*

Il Dubbio, 29 agosto 2025 La riforma Nordio al processo penale è un episodio di alta rilevanza per il diritto italiano. Sostenerla criticamente vuol dire riconoscere il bisogno strutturale di modernizzazione, giustizia più veloce, imparziale e una direzione chiara verso sistemi più avanzati. Se accompagnata dai giusti correttivi, può rappresentare una svolta importante, un servizio alla credibilità del sistema giudiziario e dei cittadini. Chi scrive offre la seguente analisi, integrata da confronti comparati, al fine di mostrare non soltanto il “che cosa” della riforma, ma anche il “perché” valga la pena sostenerla, all’insegna di un futuro più equilibrato e funzionale del diritto processuale penale italiano.

 

di Alberto Iannuzzi

Il Dubbio, 29 agosto 2025 Fra tutte le riforme della giustizia proposte dal governo Meloni la separazione delle carriere è sicuramente quella che più fa discutere politica e magistratura. Devo confessare che quando si iniziò a parlarne ero contrario, perché, come molti magistrati, intravedevo il rischio che, indipendentemente dalle intenzioni del legislatore, si aprisse un varco pericoloso, che poteva condurre alla graduale subordinazione del pubblico ministero dal potere esecutivo, mediante la sottoposizione al controllo politico dell’attività di indagine e delle determinazioni riguardanti l’esercizio dell’azione penale. La separazione delle carriere mi appariva in contrasto con i principi, affermati anche in ambito europeo, che incoraggiano l’autonomia del pubblico ministero, quale presupposto fondamentale dell’indipendenza del potere ...

 

di Francesco Machina Grifeo

Il Sole 24 Ore, 29 agosto 2025 Per la Cassazione, sentenza n. 29735/2025, l’utilizzo è legittimo anche se l’autorizzazione è stata emessa in altro procedimento. Sì alla utilizzabilità delle conversazioni captate per mezzo della riattivazione da remoto di congegni installati in casa in base ad un’autorizzazione emessa in altro procedimento in quanto il provvedimento di autorizzazione riguarda l’intrusione e le captazioni e non anche le operazioni materiali di collocazione delle microspie. Lo ha chiarito la VI Sezione penale della Cassazione, sentenza n. 29735/2025, nell’ambito di un procedimento nei confronti di un’associazione di tipo mafioso denominata clan “Silenzio” operante prevalentemente nel quartiere di San Giovanni a Teduccio a Napoli, con ramificazioni in altri quartieri cittadini grazie ai rapporti con altre organizzazioni riconducibili ...

 

di Francesco Machina Grifeo

Il Sole 24 Ore, 29 agosto 2025 Per la Cassazione, ordinanza n. 24053 depositata oggi, lo sgombero deve sempre essere eseguito; difficoltà organizzative e bilanciamento degli interessi non integrano una causa di forza maggiore. Nessuna discrezionalità da parte della Pubblica amministrazione nel dare attuazione al provvedimento giurisdizionale che ordina lo sgombero di un immobile occupato abusivamente. In particolare, “la causa di forza maggiore”, ostativa al rilascio, “non può identificarsi nelle difficoltà intrinseche dell’esecuzione forzata né nella scelta discrezionale di posporre l’interesse all’esecuzione del provvedimento giurisdizionale ad altri interessi, pur legittimi, che la P.A. è tenuta a garantire”.

 

di Fulvio Fulvi

Avvenire, 29 agosto 2025 Sopraffatto dal dolore e dalla solitudine un altro detenuto si è impiccato nella sua cella. Aveva 61 anni, era un italiano sottoposto a misura cautelare in carcere da dieci giorni in base al “codice rosso” che si applica a chi ha commesso reati di violenza domestica o di genere. La tragedia è avvenuta mercoledì mattina nella Casa circondariale di Busto Arsizio (Varese). Ma si è saputo solo ieri. Continua, dunque, la silenziosa mattanza nelle carceri italiane. Gesti estremi inascoltati, perché mancano ancora risposte concrete e adeguate. Sono arrivati a 58 i morti per suicidio dall’inizio dell’anno e 32 risultano i decessi “per cause da accertare”.

 

di Matteo Marcon

Corriere del Veneto, 29 agosto 2025 La manifestazione a Treviso, dove era stato portato il tunisino dopo l’arresto a Vicenza. Ieri pomeriggio, poco prima che si svolgesse il presidio “Verità e giustizia per Danilo Riahi”, l’europarlamentare di Avs Ilaria Salis ha effettuato un’ispezione a sorpresa all’interno del carcere minorile di Santa Bona a Treviso. “L’Italia deve rivedere completamente il modo con cui sta declinando il sistema di giustizia minorile - ha commentato - anche in questo caso ho riscontrato come la struttura del carcere non risponda in modo adeguato a situazioni di marginalità e difficoltà, come quella emersa nel caso di Danilo Riahi”.

 

di Massimiliano Melley

milanotoday.it, 29 agosto 2025 Fine mandato per il Garante dei detenuti Maisto, è giallo sulla proroga fino a nomina successore: il posto è vacante. L’ex magistrato Maisto ha dichiarato di avere ricevuto una telefonata da un funzionario che gli comunicava la decadenza. Il suo mandato è terminato il 6 agosto. Ma il regolamento dice che il garante lavora finché non viene nominato il successore. La fine del mandato di garante dei detenuti di Milano è scattata il 6 agosto (il Comune, però, contesta questa data) e, in attesa della nomina del successore, l’ex magistrato Francesco Maisto, garante uscente, non è più in carica. Secondo quanto da lui stesso riferito, un funzionario comunale gli avrebbe telefonato per comunicargli la decadenza, contrariamente a quanto prevede il regolamento che ha istituito, nel 2012, questa figura ...

 

di Nicoletta Gigli

Il Messaggero, 29 agosto 2025 “A Sabbione il problema del sovraffollamento è atavico. Ci sono 553 detenuti a fronte di una capienza stabilita in 422 e il personale della penitenziaria, con 206 effettivi sui 262 previsti in organico, è carente”. Il procuratore generale Sergio Sottani è appena uscito dal carcere di Sabbione. Ha voluto verificare di persona ancora una volta le condizioni all’interno del penitenziario ternano prima di recarsi nel carcere di Orvieto. A Sabbione, dal primo gennaio, si sono contati un suicidio consumato e sei tentati, 33 atti di autolesionismo e 27 aggressioni al personale della penitenziaria. Il procuratore Sottani ha visitato ogni sezione e le criticità non mancano: “Nel reparto M, quello dei protetti e delle persone che hanno compiuto reati di particolare riprovazione sociale la situazione è inaccettabile.

 

di Marianna Ventura

Il Messaggero, 29 agosto 2025 Grazie al progetto Seconda Chance un ex carcerato è diventato aiuto cuoco. G. oggi cucina con la consapevolezza di chi ha attraversato la notte più buia e ha scelto di risalire, con lo sguardo fiero di chi ha affrontato il dolore e trovato una strada per ricominciare. È aiuto cuoco in un prestigioso hotel sulla costa adriatica, ma il suo percorso è iniziato in un istituto penitenziario abruzzese. Originario del Kenya, ha trascorso anni in carcere, trovando tra quelle mura una possibilità: lavorare in cucina, formarsi, mettersi alla prova.

 

di Sabrina Grilli

cremonaoggi.it, 29 agosto 2025 “Un sistema fallimentare che mina la sicurezza di tutti perché le persone che escono dal carcere sono peggio di quando entrano e non possiamo considerarle un corpo estraneo”. Le carceri italiane con il sovraffollamento dei detenuti, l’introduzione nel decreto sicurezza di 62 nuovi reati che non fanno che peggiorare la situazione, l’aumento del numero dei suicidi, 57 solo quest’anno, l’ultimo qualche giorno fa nel carcere di Cremona, è stato oggetto del dibattito che si è tenuto alla festa dell’Unità ad Ombrianello. Ad intervenire sul tema, allargato anche ai diritti e immigrazione, Valeria Verdolini, Presidente Associazione Antigone Lombardia, la deputata e Responsabile Giustizia del PD, Debora Serracchiani e l’ex sindaca di Crema, ora membro della segreteria nazionale, Stefania Bonaldi.

 

cronacadiverona.com, 29 agosto 2025 L’associazione MicroCosmo ha raccolto le testimonianze della casa circondariale di Montorio. Tra confini e luoghi di confine, proseguono al Bosco Chiesanuova gli appuntamenti della trentunesima edizione del Film Festival della Lessinia. La giornata di venerdì 29 agosto spazia dal cinema alla letteratura fino al sociale. L’incontro di Parole Alte, alle 10.30 in Sala Olimpica, è incentrato su “Il carcere come confine: inciampi, soste forzate e superamenti”. All’interno della Casa Circondariale di Verona, con il progetto “La Montagna Dentro”, l’associazione MicroCosmo ha raccolto scritti e testimonianze di persone che la vita ha portato a sconfinare per approdare infine al carcere.

 

di Mario Bovenzi

Il Resto del Carlino, 29 agosto 2025 Gli Acoustic Vibes varcano la porta dell’Arginone per regalare un’ora di concerto tra jazz e country “Esperienza molto coinvolgente, alla fine ci siamo abbracciati. Il prossimo anno saremo ancora qui”. Hanno portato la forza della musica, il suono della libertà sulle corde dei loro strumenti. Ballate e melodie, un abbraccio a chi all’interno di quelle mura deve scontare una pena, per anni il sole disegnato dalle sbarre. Kevin Marchì, Federica Mosa e Christian Falzone, i componenti di Acoustic Vibes, hanno varcato il cancello del carcere, sono entrati con i loro strumenti per regalare ai detenuti un’ora di concerto o poco più. Country americano, travolgente rock, l’eleganza della musica classica. È la stretta di mano del popolo dei buskers ai detenuti dell’Arginone.

 

di Guido Vitiello

Il Foglio, 29 agosto 2025 Tutto in carcere può diventare pagina. Si scrive per i posteri, per sé stessi, per i futuri inquilini. Potremmo sforzarci di vedere le pagine dei nostri libri come pareti di una cella in cui non sospettavamo di vivere, e poi abbracciare idealmente i nostri simili condannati. Quando sei qui con me questa stanza non ha più pareti ma pagine, pagine infinite. Prigioni laiche ed ecclesiastiche, segrete di torri e di castelli, lazzaretti e manicomi: ovunque un uomo si sia trovato recluso, nella storia, ha sempre cercato di trasformare le quattro mura in altrettante facciate su cui scrivere.

di Fiorenza E. Aini

gnewsonline.it, 29 agosto 2025 Ambientato nel 1983, parte dal trasferimento di alcune detenute che a causa delle lesioni dovute al bradisismo vengono spostate dal carcere femminile di Pozzuoli a quello minorile di Nisida. In quel periodo, il Maestro Eduardo De Filippo - che appena nominato senatore a vita dedica proprio ai ragazzi di Nisida il suo discorso di insediamento - visita spesso l’istituto, contribuendo alla creazione del teatro e delle scuole di scenotecnica e di recitazione.  In queste due storie vere si innesta l’incontro fra due giovani detenuti che per la prima volta vivono insieme l’esperienza del teatro.

 

di Ilaria Urbani

La Repubblica, 29 agosto 2025 Il film “La salita”, il primo da regista per l’attore Massimiliano, presenta la storia dell’incontro tra De Filippo e i ragazzi del carcere minorile. “Mi hanno guidato la poesia e la convinzione che il teatro sia salvifico. Anche in un luogo dove i sogni finiscono, l’arte ci fa vedere che la bellezza è ovunque”. Massimiliano Gallo alla sua prima prova da regista ci regala un film sul riscatto sociale che invoca la tragedia greca, ma non rinuncia al sorriso. L’attore presenta oggi alle Giornate degli autori nell’ambito della 82esima Mostra del cinema di Venezia “La salita”, primo film che lo vede dietro la macchina da presa con talento e sapienza.

 

di Diana Ligorio

Il Domani, 29 agosto 2025 La vicequestora Sandra Manfrè è solo uno degli ultimi casi di un fenomeno che scuote polizia e non solo. In quattro anni si sono tolti la vita in 275, uno ogni sei giorni. Da gennaio sono già 26. “Una bolla di dolore”. I rintocchi secchi della campana fendono il suono circolare e inquieto della sirena di un’auto della polizia mentre scorta il feretro di Sandra Manfrè, vicequestora aggiunta e vicecapo della squadra mobile di Brindisi, che a 41 anni l’ha fatta finita con la pistola di ordinanza. È lunedì 4 agosto, Manfrè è appena rientrata dalle ferie. Alle 7.30 arriva in questura, indossa la divisa. Chiude a chiave la porta del suo ufficio, scrive a mano un biglietto per poi compiere il gesto. Nessuno aveva capito, notato o potuto immaginare.

 

di Gianluca Nicoletti

La Stampa, 29 agosto 2025 Monitor lampeggianti, odore di tabacco e una voce che legge veloce i numeri. Tra gli anziani e i tanti stranieri che passano le ferie in queste sale dove la luce è uguale giorno e notte e nessuno parla al proprio vicino. In una serata di agosto a Roma, mi sono unito al popolo dei fantasmi della sala Bingo. In un primo timido tentativo mi sono affacciato in un paio di quei luna park per adulti, uno stava a dieci minuti a piedi dal Cupolone. C’era pochissima gente ma ne ho approfittato per togliermi di dosso quell’aria impacciata da parvenu. Una volta dentro sono stato intriso da un odore acre che non sentivo nei locali pubblici dal tempo in cui si fumava al cinema, infatti pur non fumando mi ero infilato nella sala fumatori.

 

di Francesca Del Vecchio

La Stampa, 29 agosto 2025 Matilde Madrid: “Con la nostra iniziativa contrastiamo epatite e Hiv e avviamo i tossicomani al recupero”. “Dire che la droga fa male è banale. Chi amministra ha un compito in più. È necessario confrontarsi con la realtà cercando di raggiungere anche le persone più marginalizzate”. Per l’assessora al Welfare del Comune di Bologna, Matilde Madrid, e per il sindaco Matteo Lepore (Pd), sono ore delicate dopo le polemiche innescate dalla distribuzione gratuita di pipe monouso per l’assunzione di crack. “Le critiche del centrodestra ce le aspettavamo”, aggiunge, “ma le rispediamo al mittente: studino prima di parlare”.

 

di Marco Bresolin

La Stampa, 29 agosto 2025 Il piano di riarmo Ue diventa realtà: corsa agli investimenti per la Difesa comune. Fabbriche di munizioni e di polvere da sparo che aumentano esponenzialmente le loro linee produttive. Confini blindati con campi minati e bunker per la popolazione. Governi che lanciano programmi per insegnare ai civili, bambini compresi, a pilotare un drone. Piani per allestire ospedali militari nei pressi degli aeroporti. E poi i grandi progetti nel campo dell’industria della Difesa per arrivare ad avere un unico carro armato e per sviluppare aerei da combattimento di nuova generazione, con Emmanuel Macron e Friederich Merz che ieri si sono incontrati per cercare di rivitalizzare il programma Scaf.

 

di Adekeye Adebajo*

Il Domani, 29 agosto 2025 La sicurezza umana - definita per la prima volta nel fondamentale Rapporto sullo sviluppo umano del 1994 del programma delle Nazioni unite per lo sviluppo - è un quadro innovativo post Guerra fredda che si concentra sugli individui, in contrapposizione agli stati nazionali. Da allora ha portato a una maggiore enfasi sulla protezione delle persone dalla fame, dalle malattie, dalla repressione e dai conflitti che influenzano negativamente i risultati sanitari, aggravano l’insicurezza alimentare e interrompono l’accesso all’acqua potabile.

 

DOCUMENTI

"Il carcere come extrema ratio". Atti del convegno, Trento, 20-21 dicembre 2024, a cura di Gabriele Fornasari e Antonia Menghini

Articolo. "Storie del 41-bis: legittimo negare l’acquisto di farina data la sua potenzialità esplosiva", di Vincenzo Giglio

Articolo. "Una legge sul filo del terrore?. Il DDL 1517 mescola giustizia e follia", di AA.VV.