|
|
Telefax 049.654233. Mail: redazione@ristretti.it Sito internet: www.ristretti.org |
Notiziario quotidiano dal carcere
--> Rassegne Tematiche <--
Edizione di mercoledì 27 agosto 2025
di Elton Kalica
Ristretti Orizzonti, 27 agosto 2025 La tragica morte di Cecilia De Astis, investita da tre bambini rom alla periferia di Milano, ha immediatamente acceso i riflettori mediatici e il dibattito politico. Le prime reazioni non sono arrivate da chi, con responsabilità istituzionali, avrebbe dovuto interrogarsi sulle cause profonde di una simile vicenda, ma da chi da anni cavalca il tema della “sicurezza” come cavallo di battaglia propagandistico. Il leader della Lega ha prontamente colto l’occasione per rilanciare la sua proposta di “ruspe” contro i campi rom, trasformando la morte di una persona in uno strumento di legittimazione di odio verso un popolo.
di Luca Tescaroli
Il Fatto Quotidiano, 27 agosto 2025 Chiedere o disporre che un essere umano vada in prigione significa incidere sul bene supremo di cui dispone: la libertà. Sono dunque scelte che debbono essere attentamente soppesate e che incidono in profondità sulla coscienza di chi è chiamato a farlo e che tolgono il sonno. I nostri Padri costituenti hanno fissato un principio di civiltà democratica: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”, che costituisce il punto di partenza per avviare percorsi reali di recupero e di accesso ai valori della socialità e della legalità, che devono essere parametrati alla tipologia di detenuto, al grado di pericolosità, alla nazionalità dei ristretti e all’essere costoro provenienti da fasce di emarginazione della società.
di Luigi Mollo
osservatoriorepressione.info, 27 agosto 2025 Suicidi in carcere e mancanza di rideterminazione della pena: un’emergenza ignorata da una politica inetta tra inerzia e mancata volontà. Nel cuore delle carceri italiane si consuma una tragedia silenziosa e costante: quella dei suicidi tra i detenuti. Il sistema penitenziario, sempre più afflitto da sovraffollamento, carenza di personale e strutture inadeguate, si trasforma troppo spesso in una trappola mortale per chi vi è recluso. A questo si aggiunge una questione giuridica tanto delicata quanto urgente: la mancata rideterminazione delle pene a seguito di mutamenti normativi, che alimenta la sensazione di abbandono e ingiustizia.
di Davide Mattiello*
Il Fatto Quotidiano, 27 agosto 2025 Il riferimento ai “boss mai dissociati” rappresenta una clamorosa novità nel discorso pubblico di Fratelli d’Italia. D’accordo: in guerra e in propaganda la verità è come il panda, quasi estinta. Però a tutto dovrebbe esserci un limite, soprattutto se in ballo c’è la credibilità delle istituzioni parlamentari sul terreno del contrasto alle mafie. Invece, sul profilo Facebook (ed è tutto dire!) di Fratelli d’Italia campeggia il seguente roboante post: “Nessun premio ai boss. Nessuna apertura a chi non si è mai dissociato. Lo stop ai permessi premio, deciso dalla presidente della Commissione Antimafia Chiara Colosimo, è un segnale chiaro e netto. Con il Governo Meloni lo Stato non arretra: nessun tentennamento, nessuno sconto”.
di Ilaria Dioguardi
vita.it, 27 agosto 2025 Christian Serpelloni e Ilaria Summa, responsabili del settore penale dell’Unione nazionale camere minorili: “Quando si commette un reato, spesso la causa è da ricercare in bisogni di varia natura, che non riescono ad essere intercettati. La carenza di comunità e di risorse per minorenni è un problema che non potrà essere ignorato ancora a lungo dalle istituzioni, pena il collasso del sistema”. Dopo i recenti fatti dei quattro bambini rom che, a Milano, alla guida di un’auto rubata hanno investito e ucciso Cecilia De Astis e del diciassettenne che si è suicidato nel Centro di prima accoglienza annesso all’Istituto penale per minorenni di Treviso, l’Unione nazionale camere minorili ha preso posizione per dichiarare l’urgenza di “comprendere che le risorse per il settore della giustizia minorile, necessariamente integrata ...
di Valentina Stella
Il Dubbio, 27 agosto 2025 Il ministro Nordio rischia un testo “al ribasso” per poter blindare la separazione delle carriere. A far discutere le impugnazioni e la revisione della custodia cautelare. Oltre a quello sotto la luce del sole sulla separazione delle carriere, è in atto un altro scontro tra magistratura ed avvocatura. E si sta consumando al di là dei riflettori mediatici, nel silenzio delle stanze della Commissione Mura per la riforma del processo penale. Istituita per volere del ministro della Giustizia Carlo Nordio a maggio 2023, terminerà i lavori a settembre di quest’anno. Le aspettative sono alte, tuttavia, spifferi di via Arenula fanno sapere che la montagna molto probabilmente partorirà un topolino. Il motivo? Toghe da un lato e penalisti e accademici dall’altro non avrebbero raggiunto accordi su significative iniziative riformatrici, anzi ...
di Alessandro Parrotta*
Il Dubbio, 27 agosto 2025 La legge Pinto e i suoi correttivi, per quanto utili a tamponare le urgenze, non bastano a cambiare la percezione di un sistema che, ancora oggi, appare più lento delle sue stesse riforme. “Giustizia ritardata è giustizia negata”, così già recitava il filosofo Montesquieu nel 1700. Mai frase fu più vera di questa e si sa che il ritardo della giustizia non può ripagare, in alcun modo nessuna sofferenza e non può restituire alla persona un bene prezioso e supremo come la libertà. Eppure, in Italia il diritto a un processo di durata ragionevole continua a essere spesso una mera aspirazione. Il rimedio previsto ormai più di venti anni fa con la legge n. 89/2001, la cosiddetta legge Pinto, non ha saputo incidere significativamente sulle lentezze strutturali del nostro sistema giudiziario, limitandosi ad una riparazione ex post.
di Fabrizio Costarella e Cosimo Palumbo*
Il Dubbio, 27 agosto 2025 Ormai due anni or sono, dalle pagine di questo giornale, denunciavamo l’istituzione del “sistema Giove” da parte della Polizia di Stato: un software di polizia predittiva, basato su un algoritmo in grado di incrociare i dati di tutte le forze dell’ordine, per “prevenire e reprimere i reati di maggior impatto sociale”, mediante l’osservazione di fattori critici ricorsivi. Fattori tra i quali venivano inseriti l’etnia, l’orientamento sessuale, il credo religioso, le condizioni economiche ed altre caratteristiche individuali che, da un lato, sono tutelati dalle disposizioni legali e convenzionali in tema di diritto alla privacy e, dall’altro, hanno una impostazione dipendente dal pregiudizio che ciascuna delle dedotte condizioni reca in sé e che non pare essere un criterio affidabile sul quale poter prevedere le future azioni delle persone ...
di Giovanni M. Jacobazzi
Il Dubbio, 27 agosto 2025 Tra esoneri mai toccati e mancanza di riforme strutturali, il traguardo fissato da Bruxelles appare sempre più lontano. “In un momento quanto mai delicato come l’attuale, i magistrati, per primi, avrebbero dovuto sentire l’esigenza di dare un “segnale” anche solo simbolico. Invece non è stato così ed è un vero peccato”, afferma il togato indipendente Andrea Mirenda. Il Consiglio superiore della magistratura, la prossima settimana, si appresta ad approvare la deliberà relativa alle sedi in sofferenza per il raggiungimento degli obiettivi del Pnrr e che saranno oggetto degli interventi straordinari contenuti nel dl numero 117 dello scorso 8 agosto “Misure urgenti in materia di giustizia”.
cataniatoday.it, 27 agosto 2025 La regione Sicilia è priva del Garante regionale dei detenuti da oltre quattro mesi. Nel più totale silenzio, il governo Schifani non provvede alla nomina del Garante dopo le dimissioni di Santi Consolo, risalenti all’aprile scorso. Ho presentato un’interrogazione parlamentare urgente per chiedere che non si tergiversi ancora sulla nomina”. Lo afferma Roberta Schillaci, vice capogruppo del Movimento Cinque Stelle all’Assemblea regionale siciliana. “La nostra regione - prosegue- conta ben 23 istituti penitenziari, un numero superiore a quello di qualsiasi altra regione italiana, con migliaia di detenuti che necessitano di una costante tutela dei diritti fondamentali.
messinaindiretta.it, 27 agosto 2025 Un altro detenuto si è tolto la vita all’interno della Casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, il terzo caso registrato negli ultimi sei mesi. Una tragedia che riaccende i riflettori sulle gravissime criticità di un istituto penitenziario giudicato inidoneo e che ha spinto il procuratore di Barcellona, Giuseppe Verzera, a inviare una nuova e urgente segnalazione al Ministero della Giustizia. La vittima è un uomo di 48 anni, di nazionalità indiana, arrestato nei mesi scorsi nell’ambito di un’inchiesta per maltrattamenti in famiglia condotta dalla Procura di Patti.
cremonaoggi.it, 27 agosto 2025 “Era accaduto a febbraio di quest’anno, ed era già accaduto pochi mesi prima di allora, ad agosto 2024. È accaduto ancora. Un detenuto è morto venerdì pomeriggio nel carcere di Cremona, inalando gas. Era un’altra vita in custodia allo Stato che è stata persa. È il 57 esimo caso dall’inizio dell’anno di un detenuto che si toglie la vita. E casi di suicidio accadono con frequenza allarmante anche tra gli operatori che in carcere lavorano”. Gli avvocati della Camera Penale di Cremona e Crema “Sandro Bocchi” tornano a lanciare l’allarme sul “collasso” del sistema carcerario, “a livello nazionale con oltre 62mila detenuti su 46.700 posti disponibili e a livello locale con oltre il 140% di sovraffollamento nel carcere di Ca’ del Ferro”.
di Francesco Brun
Corriere del Veneto, 27 agosto 2025
Domani sit-in degli attivisti nella Marca. “Troppe domande restano senza riposta”. “Le autorità dovranno rispondere delle loro azioni e delle loro omissioni, perché troppi punti di domanda rimangono aperti. Adesso pretendiamo verità e giustizia: vogliamo sapere esattamente che cosa è successo al momento dell’arresto, in carcere, in ospedale, perché un ragazzo di diciassette anni è morto mentre si trovava sotto la custodia dello Stato”. Una richiesta che arriva dagli attivisti del collettivo Rotte Balcaniche e dei centri sociali Django e Arcadia. Alle 19 di domani sera, fuori dal carcere di Treviso, è previsto un sit-in per chiedere giustizia sulla morte di Danilo Rihai, il 17enne tunisino morto il 13 agosto dopo aver tentato di togliersi la vita all’interno del carcere minorile di Treviso.
corriereirpinia.it, 27 agosto 2025 “Paolo è a limite della sopravvivenza e ha diritto ad essere salvato”. “Mio nipote si deve riprendere e dobbiamo riportarlo a casa”. Il commovente appello di diversi mesi è quello di nonna Cira Russo. Chiede di trovare con urgenza, per suo nipote Paolo Piccolo, un posto in una struttura riabilitativa del Centro-Sud Italia specifica per le cure di cui necessita il 26enne originario di Barra, ridotto in fin di vita nel carcere di Bellizzi Irpino, da dieci detenuti che si sono accaniti con violenza sul corpo del giovane detenuto ad ottobre scorso.
di Francesco De Felice
Il Dubbio, 27 agosto 2025 Milano affronta una doppia emergenza: da un lato il sovraffollamento negli istituti penitenziari, dall’altro la vacanza del Garante dei diritti delle persone private della libertà, figura cruciale per dare voce a detenuti e operatori in un contesto già segnato da gravi tensioni. Dal 6 agosto, infatti, il ruolo di Garante comunale è rimasto vacante, dopo la fine del mandato di Francesco Maisto. L’ex magistrato racconta all’Agi di avere saputo della sua decadenza soltanto con una telefonata da un funzionario del Comune, senza alcuna comunicazione ufficiale. “Non sono attaccato alla sedia, sapevo che la mia esperienza era finita - spiega - ma avrebbero potuto prorogare la posizione fino alla nomina del successore, come si fa in questi casi. È grave che il posto sia vacante perché ci sono tante richieste inevase.
di Alberto Zorzi
Corriere del Veneto, 27 agosto 2025 Sopralluogo dei penalisti. Un anno fa, più o meno nello stesso periodo, il 28 agosto, i detenuti erano 260, ben più dei 159 previsti dalla capienza regolamentare. Ora la situazione non è migliorata, anzi: quando ieri una delegazione della Camera penale veneziana, guidata dal presidente Renato Alberini con vari membri del direttivo e della commissione carcere, ha varcato la soglia del penitenziario di Santa Maria Maggiore, ha trovato ben 284 persone dietro le sbarre, 24 più di un anno fa. Quasi il doppio della capienza, che sebbene non sia un record (anni fa si era arrivati anche vicini ai 350), di certo crea pesanti problemi di vita quotidiana dei detenuti: da un lato perché limita le opportunità di formazione, studio, lavoro, dall’altro per questioni igieniche, tanto più in un periodo in cui più volte è ...
rainews.it, 27 agosto 2025 Nel 2025 il carcere di Frosinone è stato segnato da due tragedie: due detenuti si sono tolti la vita, uno a febbraio e l’altro a metà luglio. Quest’ultimo, un giovane di 30 anni, è morto in ospedale dopo tre giorni di agonia. Questi episodi riportano l’attenzione sui problemi strutturali della Casa circondariale Giuseppe Pagliei, dove da tempo si denunciano condizioni insostenibili. Sovraffollamento cronico - Nell’istituto ci sono quasi 600 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 517 posti. Una pressione costante che rende difficile garantire sicurezza, percorsi rieducativi e assistenza sanitaria adeguata.
ilreggino.it, 27 agosto 2025 “Ci uniamo al grido di allarme del sindacato, ribadendo la necessità urgente di potenziare gli organici e garantire la piena titolarità delle figure dirigenziali”. “Apprendiamo con preoccupazione e rammarico dell’ennesima situazione di disordine verificatosi nella casa circondariale di Vibo Valentia dove, presso la sezione destinata ai detenuti problematici, tre di loro hanno aggredito il personale della Polizia Penitenziaria brandendo lamette e oggetti contundenti e lanciando olio bollente. Ai cinque agenti rimasti feriti - si legge in una nota diffusa dal Coordinamento provinciale di Libera Vibo Valentia - esprimiamo tutta la nostra gratitudine per il delicato lavoro che sono chiamati a svolgere e auguriamo loro una pronta guarigione. Il loro intervento tempestivo ha permesso di sedare la rivolta, circoscrivere i danni ...
quotidianomolise.com, 27 agosto 2025 Per la prima volta la Camera Penale di Isernia accede al carcere per monitorare le condizioni dei detenuti e delle strutture. La Camera Penale Circondariale di Isernia ha ottenuto per la prima volta l’autorizzazione dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (Dap) a far accedere i propri iscritti all’interno della Casa Circondariale della città. La visita, fissata per le 10 di mercoledì 27 agosto, coinvolgerà cinque avvocati penalisti che incontreranno i detenuti e verificheranno direttamente le condizioni di ristrettezza. L’iniziativa è promossa dall’Osservatorio Carcere dell’Unione delle Camere Penali Italiane, coordinato dall’avvocato Gianpaolo Catanzariti, e rientra nelle attività di monitoraggio previste dall’art. 117 del Dpr 230/2000.
lavocedialba.it, 27 agosto 2025 Il 4 settembre alla Libreria La Torre un incontro con l’autrice e importanti figure istituzionali per affrontare il tema dei giovani detenuti e la solitudine nelle carceri Il prossimo giovedì 4 settembre alle ore 21, presso la Libreria La Torre di Alba, nel portico del cortile Maddalena, si terrà la presentazione del libro “18+1 Diciotto anni e un giorno - Il perimetro del vuoto e della solitudine: giovani perduti nelle carceri per adulti” scritto da Monica Cristina Gallo. L’autrice dialogherà sull’importante tema della condizione dei giovani detenuti nelle carceri per adulti, un argomento che affronta le problematiche della solitudine e del vuoto esistenziale che questi ragazzi vivono durante la detenzione.
Famiglia Cristiana, 27 agosto 2025 A Villa Colombaia di Ischia, nell’ambito della rassegna estiva Bellissima 2025, il 31 agosto la compagnia Manovalanza, formata da attori professionisti e detenuti dell’Istituto penitenziario di Airola rappresenta “Plùma, Disadirare Project. Capitolo III”. Il progetto teatrale Manovalanza nasce dalla ricerca artistica condotta all’Ipm di Airola dal 2023. Con la Compagnia teatrale di attrici e attori professionisti insieme a persone detenute ed ex detenute, il progetto intende estendere la ricerca e creazione artistica oltre l’istituzione totale, aprendo un varco nella realtà per edificarne una nuova, alternativa a quella brutale che l’esterno ci pone come specchio.
di Barbara Sorrentini
Il Manifesto, 27 agosto 2025 Il nuovo libro di Pierfrancesco Majorino uscito per Laurana Editore è il racconto della sparizione di Marchino, un ragazzo fragile e disagiato che improvvisamente scompare da un centro d’accoglienza. Un titolo suggestivo e astratto per rappresentare la trama attraverso un’immagine, “Le stelle divorate dai cani” è il nuovo libro di Pierfrancesco Majorino uscito per Laurana Editore nel formato ultra-tascabile della nuova collana Paginescure (pp. 136, euro 10). Tra i titoli evocativi dei suoi romanzi precedenti ci sono: Dopo i lampi vengono gli abeti, Togliendo il dolore dagli occhi, Maledetto amore mio e il più recente Sorella Rivoluzione. Titoli che raccolgono in un fotogramma il senso del libro, coerenti con una scrittura in immagini che va interpretata e decodificata pagina dopo pagina, per coglierne la ...
AFFARI SOCIALI
di Vincenzo Scalia
Il Manifesto, 27 agosto 2025 Le due morti recenti di Elton Bani e Gianluca De Martis, avvenute nei giorni scorsi, hanno riportato alla ribalta del dibattito pubblico la questione relativa alla legittimità dell’utilizzo del Thomas A. Swift electronic rifle, più noto con l’acronimo di Taser, da parte delle forze dell’ordine. Un’arma introdotta per la prima volta dal governo Renzi nel 2014. All’inizio il Taser era stato dato in dotazione alle forze dell’ordine nazionali. In seguito il suo utilizzo è stato esteso, dal decreto milleproroghe emanato dal governo Draghi, anche alle polizie locali. I sostenitori dell’utilizzo del Taser fanno proprio il discorso securitario di neutralizzare le persone considerate pericolose, combinandolo con una presunta maggiore efficienza e un supposto minore impatto fisico, enfatizzando una ipotetica neutralizzazione soft.
di Luciano Casolari*
Il Fatto Quotidiano, 27 agosto 2025 I decessi dopo l’uso del taser alimentano la polemica sui Tso. Ma il problema della psichiatria è un altro. Il Tso (trattamento sanitario obbligatorio) è una pratica che limita temporaneamente, di solito 7-15 giorni, la libertà dell’individuo tramite ricovero per il bene superiore della sua salute. Secondo la legge italiana viene proposto da un medico che ha visitato il paziente, lo ha ritenuto in grave stato di alterazione psichica, non in grado di essere curato a domicilio e ha ricevuto un rifiuto delle terapie.
di Vitalba Azzollini*
Il Domani, 27 agosto 2025 Al Meeting di Rimini, il ministro Piantedosi ha parlato di “sabotaggi” delle politiche del governo in tema di migrazioni. Forse dimentica - oppure è proprio ciò che ha in mente - che la Corte di giustizia Ue ha dato torto al governo sulle procedure adottate in Albania. E magari continuerà a dare la colpa a chi “si mette di traverso” anche quando sarà palese che i centri albanesi non potranno funzionare nemmeno come Cpr, almeno fino a quando non cambierà il quadro giuridico europeo. C’è un passaggio dell’intervento del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, al Meeting di Rimini, che non è stato colto da molti. “Esiste tutto un mondo istituzionale e culturale che si mette di traverso sull’applicazione di norme che prevedono la procedura accelerata di frontiera”, ha detto, con un “sabotaggio sistematico” ...
di Rinaldo Frignani
Corriere della Sera, 27 agosto 2025 Il responsabile del Viminale ritiene che le navi delle associazioni umanitarie “favoriscono in qualche modo i trafficanti di esseri umani che spediscono i profughi su piccole barche sapendo che saranno subito soccorsi dalle ong”. La linea del governo, messa in atto dal Viminale, non cambia. E non cambierà in futuro sia nei confronti degli arrivi di migranti - aumentati da gennaio a ieri di circa un migliaio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, da 40mila a poco più di 41 mila - sia delle ong, che nelle ultime ore hanno intensificato le loro attività in acque Sar, rischiando anche grosso, come è successo alla Ocean Viking raggiunta da centinaia di colpi di mitragliatrice esplosi da una motovedetta libica. “Chi non rispetta la legge sull’assegnazione del porto sicuro - avverte lo stesso ministro ...
di Adriana Logroscino
Corriere della Sera, 27 agosto 2025 A Siracusa aperta un’inchiesta per tentato omicidio contro ignoti. Piantedosi: i soccorsi li gestisce lo Stato. Opposizioni all’attacco: ministro senza ritegno. “Il soccorso dei migranti lo gestisce lo Stato non le Ong”. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi rivendica in modo tranchant il ruolo del governo, commentando la decisione di sottoporre la nave Mediterranea a fermo per aver disobbedito alle disposizioni del Viminale, sbarcando i migranti che aveva soccorso nel porto di Trapani, anziché in quello di Genova indicato dal ministero. L’opposizione attacca il titolare dell’Interno per non aver detto niente sugli spari, partiti da motovedette libiche, che hanno raggiunto un’altra nave impegnata nei soccorsi, la Ocean Viking. Insorgono le forze politiche di minoranza e i responsabili delle ong ...
di Walter Veltroni
Corriere della Sera, 27 agosto 2025 Per il nuovo potere l’informazione è un problema. Oggi si vuole togliere il bisogno di leggere, di sapere, di capire. Mariam Abu Dagga, reporter vittima dell’attacco all’ospedale di Gaza, consapevole del rischio connesso al suo lavoro, ha lasciato al figlio una bellissima lettera in cui scrive: “Voglio che tu tenga la testa alta, che studi, che tu sia brillante e distinto, che diventi un uomo che vale, capace di affrontare la vita, amore mio”. Questa donna, abituata a fissare le cose del mondo attraverso l’obiettivo di una macchina fotografica, mette così in relazione due principi da trasmettere a suo figlio, rendendoli conseguenziali: “Studia, per diventare un uomo che vale, capace di affrontare la vita”. Quella donna, insieme ad altri colleghi, è stata uccisa dal bombardamento deciso da Israele, uno Stato ...
di Iacopo Luzi
La Stampa, 27 agosto 2025 La sua amministrazione cercherà di applicarla in tutti i casi di omicidio a Washington DC, una mossa che potrebbe incontrare non pochi ostacoli. Chi commetterà un omicidio a Washington DC potrebbe ora affrontare la pena di morte. O, per lo meno, è ciò che vorrebbe il presidente Donald Trump. “Se una persona uccide qualcuno nella capitale, Washington DC, chiederemo la pena di morte”, ha dichiarato Trump durante una riunione con il suo Gabinetto Presidenziale questo martedì. “E questa è una misura preventiva molto forte”. Allo stesso tempo, Trump guarda a una possibile estensione del controllo federale sulla capitale, con l’aiuto del Congresso. The Donald avrebbe già discusso i piani per una proroga con il presidente della Camera Mike Johnson, e ne parlerà presto con il leader della maggioranza al Senato ...
di Luca Attanasio
Il Domani, 27 agosto 2025 Quest’estate è scattata la nuova strategia del presidente Usa per esternalizzare la questione migratoria, che mira ai paesi africani: prima il Sud Sudan, poi eSwatini, più di recente il Rwanda e l’Uganda, con cui la Casa Bianca ha stretto alcuni accordi. Prima il Sud Sudan, poi eSwatini (ex Swaziland), più di recente il Rwanda e qualche giorno fa l’Uganda. È scattata questa estate la nuova strategia di gestione esternalizzata della questione migratoria di Donald Trump, una controversa politica di vere e proprie deportazioni sperimentata fin dal suo primo mandato in America Latina e ora indirizzata a una serie di paesi africani. La scelta che ha visto fin qui la sigla di accordi con i quattro stati sopracitati, è stata impostata nel corso del mini vertice voluto dal presidente americano con alcuni leader ...
di Nadia Addezio
Il Manifesto, 27 agosto 2025 Un rapporto di Human Rights Watch denuncia il governo: torture, stupri, detenzioni arbitrarie dei migranti che attraversano il paese, “frontiera esterna” Ue. Dal 2020 a oggi, le forze di sicurezza mauritane hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani contro le persone migranti e richiedenti asilo. Lo denuncia Human Rights Watch (Hrw) nel suo ultimo rapporto, pubblicato oggi. Secondo l’organizzazione, gli abusi sono stati aggravati dai programmi di esternalizzazione delle frontiere che Unione europea e Spagna portano avanti da vent’anni in Mauritania. L’ultimo passo è stato il partenariato migratorio dal valore di 210 milioni di euro siglato a marzo 2024.
DOCUMENTI
Articolo. "Una legge sul filo del terrore?. Il DDL 1517 mescola giustizia e follia", di AA.VV.
APPUNTAMENTI
Incontro-dibattito. "Dentro è notte: evento di musica e parole" (Verona, 29 agosto 2025)
Incontro-dibattito. "Dipende da me. Le dipendenze nei penitenziari" (Gorizia, 29 agosto 2025)
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 31 agosto 2025
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)
56° Convegno nazionale SEAC: "Le pena e le leggi" (Bologna, 24 e 25 ottobre 2025)
"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)
CORSI DI FORMAZIONE
CONCORSI E BANDI