Direttore: Ornella Favero

Redazione: Padova, Via Citolo da Perugia 35

Telefax 049.654233. Mail: redazione@ristretti.it 

Sito internet: www.ristretti.org  

 

Notiziario quotidiano dal carcere

--> Rassegne Tematiche <--

Edizione di sabato 23 agosto 2025

CARCERI

Per Gratteri dietro i suicidi in carcere c’è il potere dei boss. Giachetti (Iv): “Delmastro si dimetta”

giustizianews24.it, 23 agosto 2025 Nei giorni caldi delle polemiche sulle mille disfunzioni delle carceri italiane, segnate profondamente da suicidi e problemi di sicurezza (in pochi giorni quattro detenuti sono evasi da Poggioreale e Bolzano), arrivano le dichiarazioni del procuratore di Napoli Nicola Gratteri ad alimentare nuove discussioni sulla vita all’interno degli istituti di pena. In una intervista rilasciata pochi giorni fa, Gratteri non ha usato mezzi termini. “Preoccupato? Certo che lo sono. E come si fa a non esserlo, di fronte alla situazione delle carceri? Basta entrarci e capisci”.

 

Donne transgender: nelle carceri niente cure e zero prospettive

di Alice Dominese

Il Domani, 23 agosto 2025 Le detenute trans versano nelle “condizioni più sfavorevoli in assoluto”, come riporta Antigone. A Ivrea uno dei pochi istituti in Italia. Cosa accade in carcere alle persone transgender? A Ivrea - circa 50 chilometri a nord di Torino - si trova uno dei sei istituti di pena che (su 189) in Italia ospitano una sezione dedicata a persone transessuali. Si tratta di una popolazione detenuta composta in media da sette donne trans, in prevalenza di origine straniera, collocate all’interno del carcere maschile della città. In base alla riforma dell’ordinamento penitenziario introdotta nel 2018, “anche laddove la persona abbia ottenuto la rettificazione degli atti anagrafici, l’unico criterio di assegnazione dell’amministrazione penitenziaria resta quello legato all’apparato genitale”, spiega l’associazione Antigone.

 

La vita delle persone con disabilità in carcere: cosa sappiamo e cosa manca

di Angelo Andrea Vegliante

abilitychannel.tv, 23 agosto 2025 E chi ci pensa alle persone con disabilità in carcere? Bella domanda, a cui sembra le istituzioni non sappiano dare una risposta concrete. È quanto emerge da un’analisi collettiva, in cui abbiamo analizzato report, dati e testimonianze. Se in linea generale le persone con disabilità sembrano messe ai margini della società, i detenuti disabili vivono condizioni ancora peggiori. Dopo aver letto il nuovo report dell’Associazione Antigone, “L’emergenza è adesso”, basato su 86 visite effettuate negli ultimi 12 mesi negli istituti penitenziari italiani, ci siamo chiesti quali fossero le condizioni delle persone con disabilità in carcere. Ciò che è venuto fuori è un quadro assolutamente disumano.

 

Bennardo Bommarito, cieco e sulla sedia a rotelle, che pericolo costituisce per la nostra sicurezza?

di Emiliano Silvestri

L’Unità, 23 agosto 2025 Ha 89 anni, da 33 è rinchiuso in carcere e ora si trova nella Casa di reclusione di Opera, alle porte di Milano; i compagni di pena lo chiamano “Zio Bennardo”. Da otto anni è assiduo frequentatore dei laboratori di Nessuno Tocchi Caino - luogo di dialogo tra detenuti e “liberi”; spazio di ricerca, individuazione e ricostruzione - per gli uni, non di rado anche per gli altri - della propria identità.

 

L’impegno di Maurizio D’Ettore per un carcere più umano e giusto

di Luca Muglia

Il Dubbio, 23 agosto 2025 A distanza di un anno dalla improvvisa scomparsa del presidente del collegio del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, il calabrese Felice Maurizio D’Ettore, mi preme rivolgere ed esprimere qualche pensiero in ricordo della sua memoria. Avvocato e docente universitario stimato ed apprezzato, negli otto mesi di mandato che hanno preceduto la sua scomparsa D’Ettore ha svolto un ruolo di grande rilievo, impresa non facile e per niente scontata ove si consideri l’encomiabile lavoro svolto negli otto anni precedenti dal suo predecessore. Ma al di là dell’infaticabile impegno istituzionale e delle indiscusse capacità professionali, D’Ettore era anche e soprattutto una persona onesta, ironica e di grande umanità.

 

GIUSTIZIA

L’accumulo delle carriere

di Claudio Cerasa

Il Foglio, 23 agosto 2025 Gratteri, il frontman dell’Anm, in una campagna mediatica permanente La prima pagina del Dubbio di ieri aveva un titolo e un argomento curioso, e gustoso, per chi sia preoccupato del pessimo meccanismo mediatico che polarizza da decenni il rapporto tra i poteri della politica e quello della magistratura: “L’Anm arruola Gratteri - Sarà lui il frontman per il no alla separazione delle carriere”. Il procuratore di Napoli, figura mediaticamente arcinota fin dai tempi delle indagini, non tutte coronate dal successo, in Calabria, è notoriamente contrario a praticamente ogni virgola della riforma Nordio.

 

Perché il potere sia senza controllo serve piegare i pm

di Entico Bellavia

L’Espresso, 23 agosto 2025 È una resa dei conti con i magistrati: la riforma della giustizia non la renderà più efficiente. C’è qualcosa di profondamente evidente nella foga con cui il governo Meloni sta spingendo la cosiddetta riforma della giustizia che non riforma un bel niente. Lascia intatti i problemi che ne intralciano il corso - dai tempi alla macchina, dagli organici all’arretrato, dall’iperproduzione normativa al disastro penitenziario - e, ancora una volta, interviene per segmenti, la separazione delle carriere, inceppando un meccanismo già farraginoso, con il pastrocchio di un doppio Csm per sorteggio e l’Alta corte disciplinare.

 

Cervo: “La separazione delle carriere è fumo negli occhi”

di Antonella Ferrara e Luisa Cirillo

lamagistratura.it, 23 agosto 2025 Paola Cervo è giudice di sorveglianza a Napoli ed è componente della Giunta esecutiva centrale dell’Anm. A lei chiediamo una valutazione sulla riforma Nordio. Quali sono le maggiori criticità del ddl costituzionale che ha già ottenuto i primi due passaggi in Parlamento? “Il disegno di legge costituzionale non è una riforma ma è un un atto di strabismo istituzionale. Perché non si può parlare di riforma della giustizia senza parlare di giustizia civile. E invece questa riforma non ne parla. Perché non genera risorse. Perché non accelera i tempi dei processi. Perché è un pot pourri. E per accorgersene basta ascoltare le istanze di chi la sta sostenendo. È una riforma nella quale si va a toccare l’architrave di un ordinamento, la Costituzione, senza avere una visione chiara.

 

“Sulle carriere separate l’Anm non la dice tutta”

di Valentina Stella

Il Dubbio, 23 agosto 2025 Intervista ad Antonio Di Pietro, per il quale “la separazione delle carriere è la naturale e logica conseguenza della riforma del 1988 e dell’art. 111 Cost. sul giusto processo”. L’annullamento dell’arresto di Manfredi Catella certifica che nessuna delle sei misure cautelari disposte dal gip su richiesta della Procura milanese è stata confermata dal Tribunale del Riesame. Secondo lei, con la separazione delle carriere il presunto appiattimento del gip sull’accusa ci sarebbe stato comunque? Non credo ci sia un appiattimento del gip sul pm dovuto all’unicità delle carriere. Penso che debba esserci la separazione delle carriere in quanto colui che entra nel palazzo di giustizia deve avere la percezione concreta che avrà a che fare con due organi diversi.

 

Decreto Sicurezza e prevenzione penale: il diritto è a rischio

di Fabrizio Costarella e Cosimo Palumbo*

Il Dubbio, 23 agosto 2025 In questi giorni agostani, rarefatti e sospesi, nei quali quella che si chiama “opinione pubblica” è, giustamente, interessata alle varie vicende belliche internazionali e, sul piano interno, alle involuzioni della ennesima inchiesta “... poli” della Procura di Milano, vorremmo idealmente vestire i panni di un moderno Catone Censore. Non per dire, ovviamente, che Cartagine è ancora pericolosa e deve essere cancellata, ma per ricordarvi che le recenti riforme legislative in materia penale sono ispirate dalla logica della prevenzione e sono, dunque, l’anticamera di una assai prossima illiberalità.

 

TERRITORIO

Lazio. Permessi premio: in ritardo e con il contagocce

di Gianni Alemanno e Fabio Falbo

Il Dubbio, 23 agosto 2025 Non è stato lo stesso Ferragosto per le persone detenute permessanti, cioè quelle che hanno maturato i requisiti per ottenere i permessi premio dai magistrati di Sorveglianza. Alcune di questi permessanti hanno ricevuto l’autorizzazione all’uscita dopo due mesi dalla richiesta e quindi senza il rispetto delle date che erano state indicate. Ad altri è andata peggio: sono rimaste nella loro ‘ bella cella’ del carcere sovraffollato di Rebibbia, senza ottenere nessuna risposta, con grave nocumento per sé stessi e per i propri familiari.

 

Brescia. “Qui nel carcere non è vita: vorremo chiudere gli occhi per sempre”

di Walter Monaco

L’Unità, 23 agosto 2025 La drammatica lettera inviata al ministro Nordio da Walter Monaco, detenuto al Canton Mombello. “Sovraffollamento e suicidi sono legati. Ha preso carta e penna, esasperato, e ha scritto una vibrante lettera al ministro Nordio, pubblicata dal Giornale di Brescia. Ecco che cosa ha scritto al Guardasigilli Walter Monaco, un detenuto del carcere di Canton Mombello di Brescia, che è tra i più sovraffollati d’Italia.

 

Asti. Ferragosto dietro le sbarre: visita al carcere tra luci e ombre

di Betty Martinelli

lavocediasti.it, 23 agosto 2025 L’ispezione del radicale Daniele Robotti dell’associazione Marco Pannella, conferma alcuni progressi nella struttura, ma restano criticità su isolamento, sovraffollamento e servizi essenziali. La tradizionale visita di Ferragosto, compiuta da Daniele Robotti dell’associazione Marco Pannella di Torino, ha riacceso i riflettori sulle condizioni del carcere di Asti. L’ispezione, avvenuta ieri ed effettuata come ogni anno nelle festività simboliche per osservare migliorie e criticità, ha evidenziato una situazione fatta di passi avanti e persistenti problemi strutturali, gestionali e sociali.

 

Bologna. Fare impresa si può… anche in carcere

di Laura Branca

italiaeconomy.it, 23 agosto 2025 FiD compie dieci anni. L’impresa nata e cresciuta all’interno del carcere bolognese, che comunemente è chiamato “la Dozza”, Fid sta per “Fare Impresa alla Dozza”, fa un bilancio della sua attività e fornisce i risultati che sono stati concreti e tangibili. Fare Impresa può vantare di aver dato lavoro a cinquanta detenuti che, grazie ad un percorso formativo e ad un lavoro regolarmente retribuito, hanno avuto l’opportunità di integrarsi nella comunità locale. Ma c’è di più perché una volta scontato il periodo di reclusione gli ex detenuti hanno continuato a “rigar dritti”. Infatti si è registrato un indice di rientro in carcere intorno al 12%, contro il 68% della media nazionale.

 

Asti. Dal carcere alla mensa sociale: la solidarietà circolare passa attraverso gli ortolani

di Paolo Viarengo

La Stampa, 23 agosto 2025 I titolari degli orti comunali hanno regalato alla mensa le verdure prodotte grazie alle piantine di pomodoro donate dai detenuti. Verdure fresche a chilometro zero alla mensa sociale. Gli “ortolani” degli orti messi a disposizione dal Comune ai cittadini over 60 nei giorni scorsi hanno portato alcune cassette colme di ortaggi nella sede di via Genova. Frutta e verdura figlie di un’iniziativa di solidarietà “circolare” che si ripete da qualche anno sotto la supervisione dell’assessorato alle Politiche sociali e istruzione.

 

CULTURA

“Nella colonia penale”, il carcere agricolo diventa cinema

di Alessia de Antoniis

globalist.it, 23 agosto 2025 Locarno 78, “Nella colonia penale” premiato alla Semaine de la Critique - intervista di Alessia de Antoniis. Premiato al Locarno Film Festival con il Marco Zucchi Award, Nella colonia penale è il documentario corale diretto da Gaetano Crivaro, Silvia Perra, Ferruccio Goia e Alberto Diana, presentato nella sezione Semaine de la Critique. La giuria lo ha definito “il documentario più innovativo in termini di immagine e linguaggio cinematografico”, capace di intrecciare con uno sguardo poetico e spiazzante la vita quotidiana di detenuti, guardiani e animali nelle colonie penali della Sardegna.

 

AFFARI SOCIALI

Nello sgombero del Leoncavallo c’è lo scontro tra politica e “legalità”

di Daniele Zaccaria

Il Dubbio, 23 agosto 2025 Il Governo esulta e l’opposizione sa solo replicare: “E allora Casapound?” Ma l’ordine pubblico fa solo da sfondo all’egemonia trionfate della destra. Lo sgombero del centro sociale Leoncavallo sarebbe dovuto avvenire il 9 settembre come stabilito dal tribunale, ma i reparti della celere si sono presentati con tre settimane d’anticipo, mentre la metà dei milanesi era ancora in vacanza e la città avvolta da una sonnolenta aria da fine estate. Del blitz il sindaco piddino Giuseppe Sala non era stato minimamente informato, uno sgarbo istituzionale per un’operazione interamente condotta dal ministro Piantedosi: “Oggi è stata ristabilita la legalità”. Anche Matteo Salvini esulta a modo suo: “Finalmente si cambia, la legge è uguale per tutti”.

 

La storia silenziosa di Tarek. L’arresto, la condanna, la solidarietà

di Giuseppe Mammana

napolimonitor.it, 23 agosto 2025 Il 5 ottobre del 2025 è stata una giornata storica: migliaia di persone scesero in piazza a Porta San Paolo, a Roma. I manifestanti, sfidando i divieti del governo, reclamavano a gran voce la fine del genocidio a Gaza. Per diverse ore, sotto una pioggia torrenziale, le forze dell’ordine circondarono il presidio con i blindati permettendo l’ingresso ai manifestanti solo previa identificazione; anche nei pressi della città, nelle aree di servizio autostradali adiacenti la capitale, le forze dell’ordine impedirono ai manifestanti, tramite fogli di via, di raggiungere il presidio. In piazza, dopo una serie di provocazioni poliziesche e un fitto lancio di lacrimogeni, si arrivò agli scontri su via Ostiense. In serata venne arrestato uno studente italiano, Tiziano, portato in questura e posto agli arresti domiciliari.

 

ESTERI

Riarmo Ue, l’Eurocamera fa ricorso alla Corte di Giustizia contro von der Leyen

di Roberta Zunini

Il Fatto Quotidiano, 23 agosto 2025 “L’utilizzo della procedura d’urgenza” da parte della commissione Ue “mina la legittimità democratica agli occhi dell’opinione pubblica”. Il Parlamento europeo porta Ursula von der Leyen di fronte alla Corte di Giustizia Ue. La presidente Roberta Metsola aveva già fatto capire che l’Assemblea di Strasburgo non avrebbe lasciato passare la decisione della capa della Commissione di scavalcarla per velocizzare l’approvazione del Safe, lo strumento di azione per la sicurezza dell’Europa mediante il rafforzamento dell’industria europea della difesa. Promessa mantenuta, come ufficializzato dall’ufficio stampa dell’Eurocamera: “A seguito della raccomandazione della Commissione Affari Giuridici del Parlamento europeo - informa l’ufficio stampa dell’Eurocamera - il Parlamento ha presentato una richiesta ...

 

Stati Uniti. Addio Alligator Alcatraz: chiude la prigione-circo di Trump

di Umberto Di Giovannnageli

L’Unità, 23 agosto 2025 Costruito in fretta e furia per stipare 3mila migranti in attesa di espulsione, attorniati da alligatori, il Cpr di Donald è ai titoli di coda: “È in un’area protetta”. Era il fiore all’occhiello del tycoon, ma è appassito subito: la giudice federale degli Stati Uniti, Kathleen Williams, ha ordinato infatti la chiusura di Alligator Alcatraz, il centro di detenzione per migranti presentato dallo stesso Trump in pompa magna appena il 2 luglio scorso. Nell’ordinanza della giudice Williams si concedono 60 giorni di tempo per interrompere le attività della gabbia per migranti e rimuovere generatori, impianti gas e fognari installati nel sito.

Stati Uniti. “Alligator Alcatraz, strutture da smantellare”: l’ordine di un giudice della Florida

di Claudio Del Frate

Corriere della Sera, 23 agosto 2025 Accolto il ricorso degli ambientalisti: a rischio le Everglades. Il provvedimento ordina anche di smantellare una serie di impianti e strutture del carcere. Un giudice federale di Miami ha dato l’ordine lo stop al trasferimento di altri detenuti nel famigerato carcere per immigrati “Alligator Alcatraz”. Il provvedimento ordine inoltre di rimuovere entro 60 giorni una serie di strutture, ad esempio recinzioni, impianti di illuminazione, di raccolta dei rifiuti e di non allestire nuove tende o alloggi. Nella sentenza del giudice del tribunale distrettuale, Kathleen Williams, ha stabilito che la struttura stava causando danni gravi e irreparabili alle fragili Everglades della Florida. Williams ha anche osservato che un piano per trasformare il sito in cui è stata costruita la prigione in un enorme aeroporto turistico era ...

 

Medio Oriente. L’Onu certifica la carestia di Gaza. “Una catastrofe morale: colpa di Israele”

di Youssef Hassan Holgado

Il Domani, 23 agosto 2025 Il rapporto delle Nazioni Unite: “È una carestia provocata dall’uomo”. Netanyahu reagisce parlando di “bugia assoluta”. Fao, Oms, Wfp e Unicef chiedono un cessate il fuoco immediato e una “risposta umanitaria senza precedenti”. A Gaza mezzo milione di persone, di cui 132mila bambini sotto i 5 anni, muore di fame per colpa delle autorità israeliane. Come se non bastassero le immagini circolate negli ultimi mesi di minori, donne e anziani ridotti all’osso, ora c’è la conferma ufficiale proveniente da un organismo delle Nazioni Unite. Per la prima volta il rapporto dell’Integrated food security phase classification (Ipc) dice che a Gaza è in corso una carestia (ieri altre due persone sono morte per fame). Secondo il report, l’insicurezza alimentare ha raggiunto il livello massimo di gravità a Gaza City e dintorni, ma entro ...

 

Iran. In 8 mesi giustiziate 900 persone, quasi tutte povere e senza famiglia

di Valerio Fioravanti

L’Unità, 23 agosto 2025 L’Iran ha 90 milioni di abitanti e ad oggi ha compiuto l’esecuzione n° 904 del 2025. Nel mese di luglio, ha calcolato Iran Human Rights (e la cifra coincide perfettamente con i dati di Nessuno tocchi Caino), sono state messe a morte 110 persone. L’anno scorso, nel mese di luglio, le esecuzioni erano state “solo” 48. Secondo le Ong dei dissidenti iraniani, è evidente che la cosiddetta “guerra dei 12 giorni” con Israele ha messo paura al regime degli Ayatollah, e il regime a sua volta vuole mettere paura (di più, se ce ne fosse bisogno) alla popolazione, che non si faccia venire in mente di rivoltarsi. Questa è una teoria molto diffusa tra tutti gli analisti, ma stride con un altro dato.

 

DOCUMENTI

Articolo. "Liberazione anticipata e LPU sostitutivo: un’altra sentenza della Cassazione"

Recensione libro "Morire di Stato, nomi e storie di 365 vittime dell’Italia repubblicana", di Lorenza Pleuteri

 

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione del 25 al 31 agosto 2025

Presentazione libro "Quando l'amore diventa una truffa affettiva", di AA.VV. (Venezia, 28 agosto 2025)

Incontro-dibattito. "Dentro è notte: evento di musica e parole" (Verona, 29 agosto 2025)

Incontro-dibattito. "Dipende da me. Le dipendenze nei penitenziari" (Gorizia, 29 agosto 2025)

Progetto "Summer Days 2025" dell'Associazione CRIVOP Italia ODV (Vari istituti penitenziari, fino al 31 agosto 2025)

Convegno. "Sfide e opportunità dell’apprendimento in carcere: riflessioni a partire dalla didattica della matematica" (Bologna, 11 e 12 settembre 2025)

Convegno. "Leggi criminogene e restringimento della dialettica democratica: quali strumenti e quali spazi per il dissenso?" (Paluzza-UD, 12 - 14 settembre 2025)

Summer School. "50 anni di ordinamento penitenziario: il carcere come specchio delle trasformazioni sociali in Italia" (Torino, dal 15 al 19 settembre 2025)

Convegno: "I nodi irrisolti delle misure di sicurezza a contenuto terapeutico" (Torino, 18-19 settembre 2025)

Convegno: "Le trasformazioni del controllo sociale. Cinquant’anni di studi sulla questione criminale" (Bologna, 25-27 settembre 2025)

Incontro: "Incarcerati in un mondo in guerra. Due giorni contro il carcere, la carcerazione sociale e la guerra" (Trento, 27 e 28 settembre 2025)

Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)

56° Convegno nazionale SEAC: "Le pena e le leggi" (Bologna, 24 e 25 ottobre 2025)

"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)

 

CORSI DI FORMAZIONE

Università Padova-FISPPA: "Master in Criminologia critica e sicurezza sociale" (Scadenza preiscrizioni 7 ottobre 2025)

Università Padova: "Master in Mediatore esperto in programmi di giustizia riparativa in ambito penale - MERJ" (Data prova ammissione 13 ottobre 2025)

VIII° Corso di formazione Marcoleone Bondi. "Difesa penale ed esecuzione: una visione prospettica" (Venezia, dal 17 ottobre al 28 novembre 2025)

Università Cattolica di Milano e Fondazione per la Sussidiarietà: "Governance e Strategie per l’Amministrazione condivisa" (Milano, iscrizioni fino al 2 dicembre 2025)

 

CONCORSI  E BANDI

Master Universitario I Livello Università di Milano Bicocca: "Devianza, sistema della giustizia e servizi sociali" (Scadenza domande 19 settembre 2025)