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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di mercoledì 20 agosto 2025
di Ilaria Baraldi*
Il Manifesto, 20 agosto 2025 Da inizio anno si contano 53 suicidi dietro le sbarre. Tra le vittime anche un minorenne, deceduto alla vigilia di ferragosto dopo essersi impiccato all’Istituto penale minorile di Treviso. Si chiamava Danilo Rihai. A questo numero occorre aggiungere - a testimonianza dell’atrocità della situazione carceraria - trenta decessi per cause da accertare, che si sommano al numero dei morti per cause naturali che, come sottolineato dal rapporto del Garante nazionale per le persone private della libertà, sono l’effetto della drammatica carenza di una effettiva assistenza sanitaria in carcere.
di Gian Luigi Gatta
sistemapenale.it, 20 agosto 2025 C’è un contatore che fa male, come un pugno nello stomaco. È quello dei suicidi nelle carceri italiane. Sono già 55 quest’anno. Tra questi, pochi giorni fa, a Treviso, quello di un ragazzo di soli 17 anni. Nel 2019 i suicidi in carcere erano stati 54: uno in meno di quelli registrati quest’anno a Ferragosto. Il contatore dei suicidi, aggiornato in tempo reale, è disponibile sul sito di Ristretti Orizzonti. Una meritoria iniziativa di sensibilizzazione si deve anche all’Unione delle Camere Penali Italiane, che ha pubblicato il tragico elenco. I report statistici e gli studi non mancano. Tra i più recenti, quello di Antigone e quello del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale.
di Edmondo Bruti Liberati
La Stampa, 20 agosto 2025 L’inarrestabile sequenza dei suicidi non ci consente di chiudere gli occhi sul carcere. La linea securitaria: moltiplicazione dei reati e aumento delle pene, produce più detenuti e più sovraffollamento. Per i maitres à penser alla Delmastro la ricetta è: sempre più carceri per sempre più detenuti: una corsa senza fine. Nel frattempo nessun intervento sul sovraffollamento e, per i reati più gravi, condizioni di detenzione dure e inumane: “Una gioia non lasciare respirare chi sta nell’auto della penitenziaria”.
di Angelo Picariello
Avvenire, 20 agosto 2025 Intervista al segretario generale dell’Associazione Nazionale Magistrati. “Il sovraffollamento carcerario non è determinato, se non in una misura che è nella media europea, dalla custodia cautelare”. Rocco Maruotti, segretario generale dell’Associazione nazionale magistrati, contesta decisamente la lettura che il ministro Carlo Nordio dà in relazione al drammatico dato dei suicidi negli istituti di pena.
di Emanuele Lombardini
Avvenire, 20 agosto 2025 Le Rems, residenze per autori di reati che hanno disturbi mentali, sono solo 30 e tre regioni ne sono sprovviste. Pochi operatori, si rischia un ritorno ai vecchi manicomi. Nate dieci anni fa per sostituire gli ospedali psichiatrici giudiziari, le Rems rischiano di trasformarsi in ciò che avrebbero dovuto cancellare, cioè in veri e propri “manicomi” dove chi entra non esce migliore. L’allarme è dell’associazione Antigone che denuncia le tante carenze strutturali e di organico delle “Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza”, dove oggi vengono accolti quei soggetti affetti disturbi mentali, autori di reati, a cui viene applicata dalla magistratura la misura di sicurezza detentiva del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario o l’assegnazione a casa di cura e custodia.
di Samuele Ciambriello*
tuttieuropaventitrenta.eu, 20 agosto 2025 Sovraffollamento, suicidi, tossicodipendenti e malati di mente rivedo un copione, un canovaccio di una routine perversa fatta di numeri, pregiudizi ed indifferenza verso il mondo penitenziario. Da decenni i numeri dei suicidi, del sovraffollamento, delle pessime condizioni igieniche sanitarie, dei detenuti chiusi per 20 ore al giorno nelle celle, delle poche misure alternative al carcere, dell’eccessivo uso del carcere preventivo ci inducono a pensare che è difficile parlare di un “carcere nella Costituzione”, perché semplicemente non esiste nella realtà. Non esiste, oggi, un carcere che incarni i principi costituzionali. Il carcere della Costituzione è un luogo ideale, secondo alcuni una mera utopia irrealizzabile, sicuramente un obiettivo ancora lontano ma, almeno io credo, essenziale per ...
di Barbara Roffi
tuttieuropaventitrenta.eu, 20 agosto 2025
Le ultime proposte sulle carceri del Governo “sono una presa in giro che si ripete nel tempo” dice Roberto Giachetti, parlamentare di Italia Viva ed ex Vice Presidente della Camera dei deputati dal 2013 al 2015. Dopo una lunga militanza nel Partito Radicale, Roberto Giachetti, 64 anni, romano, è da sempre impegnato in battaglie per la difesa dei diritti civili e in particolare negli ultimi anni nel tentare di porre rimedio a quella che, in virtù del sovraffollamento e del numero crescente dei suicidi, è ormai comunemente riconosciuta come l’emergenza carceri.
di Chiara Ludovisi
vita.it, 20 agosto 2025
Luca Villa, procuratore del tribunale dei minori di Milano, commenta gli sviluppi della vicenda dei bambini rom che hanno investito e ucciso Cecilia De Astis: “Uno ha provato a fuggire dalla casa famiglia, i primi giorni è normale. All’inizio è difficile, ma tanti di questi ragazzi poi colgono l’opportunità e a 18 anni chiedono il prosieguo. Le strutture e gli educatori però vanno sostenuti”. “Un percorso rieducativo in casa famiglia è sempre possibile, bisogna sempre provare. Tanti ragazzi, collocati contro la loro volontà, hanno poi compreso, apprezzato e colto l’opportunità che veniva loro offerta. E a 18 anni hanno chiesto di poter rimanere in comunità, fino al raggiungimento dell’autonomia”: Luca Villa è procuratore del tribunale per i minorenni di Milano.
di Eleonora Martini
Il Manifesto, 20 agosto 2025 Dopo i due morti, il ministro difende senza incertezze l’intervento dei militari indagati. Il testimone oculare: “Era disarmato, l’hanno colpito con quattro scariche”. “Il taser è uno strumento imprescindibile che viene fornito agli agenti proprio per evitare l’utilizzo di armi da sparo”. Il giorno dopo aver contato ben due morti nel giro di 48 ore - a Olbia e in provincia di Genova - di persone colpite con la pistola elettrica dalle forze dell’ordine, il ministro Matteo Piantedosi non mostra alcun tentennamento quando afferma che “la sicurezza dei cittadini è il primo obiettivo che deve essere perseguito, e dalle prime ricostruzioni è esattamente la situazione in cui si sono ritrovati i carabinieri intervenuti”.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 20 agosto 2025 Dopo le due morti nel giro di 48 ore si è riaccesa la polemica sull’utilizzo dello strumento da parte delle Forze dell’ordine. “Strumento imprescindibile”: è questa l’espressione utilizzata ieri dal Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per descrivere il taser, il cui utilizzo da parte delle Forze dell’ordine è finito al centro della polemica dopo le due morti avvenute negli ultimi giorni prima ad Olbia e poi a Genova. Com’è noto sabato 16 e domenica 17 agosto, due uomini sono deceduti dopo essere stati colpiti da una scarica della pistola a impulsi elettrici utilizzata dai carabinieri durante due interventi distinti. Le autopsie verranno effettuate nei prossimi giorni.
di Gigliola Alfaro
agensir.it, 20 agosto 2025 Per il sociologo Maurizio Fiasco non si possono attribuire poteri magici a un’arma, ma è necessario un ripensamento soprattutto in un periodo difficile come quello dei mesi caldi. Taser sotto accusa dopo che nel giro di due giorni, sabato e domenica scorsi, due persone sono morte dopo aver ricevuto una scarica dalla pistola elettrica in uso alle forze dell’ordine. Ad agire in entrambe le circostanze sono stati gli uomini dell’Arma dei carabinieri, ora indagati dalle Procure di Tempio Pausania e Genova per omicidio colposo, un atto dovuto per consentire ai quattro militari - due di stanza a Olbia, il capo pattuglia e chi ha utilizzato materialmente il taser, gli altri nel capoluogo ligure - di partecipare agli accertamenti tecnici con i propri consulenti.
di Francesco Petrelli*
L’Altravoce, 20 agosto 2025 Sentire l’aggiunta della procura milanese affermare, con un sorriso accattivante, “ho una passione per la verità”, suona come un banale slogan populistico. Banale perché evoca un rapporto semplice e diretto fra verità e processo che, come ben sappiamo, non esiste affatto, essendo il processo a determinare la “sua” verità e non il contrario. Populistico perché ammicca ad un facile consenso popolare all’indagine: come non sostenere infatti una procura che scopre e accerta la verità in favore del popolo vessato, come non amare un pubblico ministero che svela impavida le magagne degli amministratori. Quello della “passione per la verità” sembra il prossimo slogan di una trasmissione televisiva. Bello ed efficace.
di Alessandro Parrotta*
Il Dubbio, 20 agosto 2025 La Suprema Corte ha ritenuto che il venir meno della norma incriminatrice esclude la necessità - e l’obbligo - di pervenire a una formula assolutoria piena. La pronuncia della Corte di Cassazione n. 29184/ 2025, emessa in seguito all’abrogazione del reato di abuso d’ufficio, ha definito con chiarezza l’assetto processuale conseguente all’ipotesi di abolitio criminis: in simili casi il giudice deve pronunciarsi con immediato proscioglimento ai sensi dell’articolo 129 c. p. p., senza procedere ad alcuna verifica nel merito circa la sussistenza del fatto o la responsabilità dell’imputato. Come saggiamente illustrato in alcuni contributi, la Suprema Corte ha ritenuto che il venir meno della norma incriminatrice esclude la necessità - e l’obbligo - di pervenire a una formula assolutoria piena ...
di Anna Larussa
altalex.com, 20 agosto 2025 Legittimo il divieto di acquisto di farina e lievito disposto per motivi di sicurezza interna, data la potenzialità esplosiva della farina (Cassazione n. 21834/2025). Un detenuto, sottoposto al regime penitenziario differenziato, aveva impugnato il provvedimento dell’amministrazione penitenziaria che vietava l’acquisto di farina e lievito nel sopravvitto, sostenendo la mancanza di motivazione e l’irragionevolezza del divieto anche alla luce del fatto che altri prodotti potenzialmente pericolosi (come l’olio) restavano acquistabili e che in altri istituti il divieto non era in vigore. Il Tribunale di sorveglianza di Sassari aveva disapplicato il divieto, ritenendo che non fossero state prospettate delle effettive ragioni di sicurezza, dovute alla asserita potenzialità esplosiva della farina.
di Marco Turco
unionemonregalese.it, 20 agosto 2025 “Servono riforme e misure alternative alla detenzione”. Lo dicono i referenti regionali di Azione, Giacomo Prandi e Cristina Peddis, dopo una visita al carcere torinese “Lorusso Cutugno” alle Vallette. “Come Azione siamo stati in visita insieme a Radicali Italiani al Carcere di Torino, - dichiara Prandi - dove solo pochi giorni fa, un detenuto si è tolto la vita all’interno della struttura torinese, segnando il 55° suicidio nelle carceri italiane nel 2025. Questa tragedia evidenzia le gravi carenze del sistema penitenziario, tra cui sovraffollamento, carenza di personale qualificato e condizioni igienico-sanitarie precarie”.
newsicilia.it, 20 agosto 2025 Il Codacons lancia l’allarme carceri al Governo e al Parlamento, sollecitando l’apertura immediata di un confronto pubblico sullo stato drammatico delle carceri italiane. Un’iniziativa che nasce da un territorio segnato da sovraffollamento, violenze e disumanizzazione, e che diventa un appello nazionale indirizzato ai decisori istituzionali. “Siamo davanti a un quadro drammatico - dichiara il Codacons - che non può essere liquidato come una sequenza casuale di episodi. Il sovraffollamento, la carenza di risorse e di personale, la totale assenza di strategie di riforma stanno trasformando le carceri italiane in polveriere pronte a esplodere. Non è più possibile fingere che tutto vada bene: i numeri parlano di un’emergenza strutturale”.
di Franco Insardà
Il Dubbio, 20 agosto 2025 Le visite in carcere delle delegazioni dei partiti e delle associazioni continuano a rivelare situazioni che vanno ben oltre l’immaginabile. Storie di degrado, di abbandono e di dolore che ledono fortemente i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione. È accaduto di nuovo a Regina Coeli, a Roma, durante la visita di “Nessuno tocchi Caino” con la presidente Rita Bernardini e il deputato di Italia Viva Roberto Giachetti. Dopo aver constatato le condizioni di detenzione, i due hanno inviato una diffida al capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, alla presidente del Tribunale di Sorveglianza di Roma e al procuratore della Repubblica, chiedendo un intervento urgente.
di Lorenzo Nicolini
romatoday.it, 20 agosto 2025 Il clima teso si registra ogni giorno. Tra Regina Coeli e Rebibbia gli episodi che riempiono le pagine delle cronache di Roma sono all’ordine del giorno. Celle strapiene, agenti di polizia penitenziaria a numero ridotto, medici e psichiatri che si contano sulle dita di una mano. In più il caldo estremo che in questi giorni ha reso le sbarre roventi. Le carceri in tutta Italia sono una polveriera e Roma, con Regina Coeli e Rebibbia, non fa eccezione. Sono sempre di più, infatti, le testimonianze e le rivolte che vanno in scena nei due più importanti penitenziari della Capitale.
di Conchita Sannino
La Repubblica, 20 agosto 2025 Intervista al procuratore di Napoli: “Il malessere di reclusi e agenti è dovuto non solo alle case di pena stracolme ma anche al potere di personaggi che ormai lì dettano legge”. “Preoccupato? Certo che lo sono”. In particolare, per cosa? “E come si fa a non esserlo, di fronte alla situazione delle carceri? Basta entrarci e capisci”. Nicola Gratteri non rinuncia ai toni franchi. Il pm nato nella Locride e diventato nel mondo simbolo della lotta alla ‘ndrangheta, una vita sotto scorta, da due anni è procuratore a Napoli. I fatti dell’altra notte, l’evasione choc da Poggioreale, sono sulla sua scrivania: il carcere dista peraltro pochi metri dagli uffici dei pm.
cronachedelsannio.it, 20 agosto 2025 “I tragici accadimenti degli ultimi giorni, anche nella nostra città, accendono i riflettori su un’emergenza complessa e delicata come quella carceraria e come spesso succede gli stessi riflettori si spengono dopo qualche giorno lasciando le situazioni immutate. La consapevolezza della complessità e delicatezza del tema impone un approccio serio, realistico, lungimirante e propositivo. Che il detenuto sconti la sua pena per i reati commessi, estinguendo il debito con la giustizia è un principio imprescindibile. Punto focale, considerando sempre (e per noi questo non è secondario), che dietro ad ogni reato c’è una vittima e la sofferenza di una o più famiglie. In un paese democratico come il nostro, la Carta Costituzionale della Repubblica Italiana è la via maestra da seguire per evitare retoriche ...
di Andrea Bucci
La Stampa, 20 agosto 2025 La decisione del tribunale di sorveglianza di Torino: sì ai domiciliari per un detenuto con patologie. “Nelle carceri piene aumenta la sofferenza”. Mentre fanno ancora discutere le dichiarazioni del ministro della Giustizia Carlo Nordio, secondo cui “non c’è alcuna correlazione tra sovraffollamento e suicidi nelle carceri”, il tribunale di sorveglianza di Torino si muove in direzione opposta con un’ordinanza “pilota” che, interpretando in modo estensivo la legge sull’ordinamento penitenziario, considera lo stesso sovraffollamento una ragione sufficiente per concedere la detenzione domiciliare a un condannato con malattie non gravi e curabili in carcere. Una decisione che tutela indirettamente anche il lavoro della polizia penitenziaria, oggi gravata da condizioni insostenibili.
torinoggi.it, 20 agosto 2025 Un’altra estate bollente per il carcere torinese, in tutti i sensi. In una settimana un detenuto si è tolto la vita e altri due sono stati salvati in extremis da due guardie carcerarie. Intanto, a livello regionale si infiamma il dibattito sulla figura del Garante delle persone private della libertà personale. Prima, la critica delle opposizioni sulla nomina della nuova Garante regionale Monica Formaiano, secondo loro troppo politica. Poi, l’attacco della destra al Garante Regionale uscente, Bruno Mellano, che non avrebbe dedicato attenzione alla figura degli agenti penitenziari. Il centrosinistra ha risposto che, per statuto, il Garante si deve occupare dei diritti dei detenuti e non degli altri soggetti che popolano il sistema carcerario, che ha comunque sempre tenuto in considerazione nei suoi rapporti.
L’Edicola del Sud, 20 agosto 2025 Dodici milioni di euro. È il budget a disposizione delle carceri pugliesi per l’avviamento di progetti di inclusione socio-lavorativa in favore dei detenuti. Tre milioni andranno al carcere di Bari. Lo ha annunciato, in occasione di una visita istituzionale nella casa circondariale del capoluogo pugliese, il senatore di Fratelli d’Italia e componente della commissione parlamentare Antimafia, Filippo Melchiorre. La somma è stata assegnata qualche giorno fa con decreto, ha spiegato Melchiorre, e “servirà per ristrutturare un’ampia ala della struttura nella quale saranno avviati corsi per diventare panettiere e pasticciere. A breve partiranno tutte le gare”.
avveniredicalabria.it, 20 agosto 2025 Da Reggio Calabria a Palermo, passando per il Parlamento, il cinema entra negli istituti penitenziari per accendere riflessioni profonde e generare un confronto autentico tra istituzioni, autori e persone detenute. “Cinema dentro e fuori le Mura” è la storica e originale sessione del Reggio Calabria Film Fest che, attraverso il linguaggio dell’arte, cerca di dare voce a chi vive privato della libertà, con l’obiettivo di favorire rieducazione e reinserimento sociale.
di Teresa Numerico
Il Manifesto, 20 agosto 2025 La tecnologia costituisce una nuova regolazione dei rapporti sociali e ambientali, ed è perciò il campo principale della lotta politica. Il volume di Asma Mhalla Tecnopolitica (Add editore, pp. 272, euro 22) ha il pregio di portare nel dibattito mainstream la profonda interconnessione tra Big Tech e il cosiddetto Big State, descrivendola come un Leviatano a due teste, mutualmente dipendenti. L’autrice, che lavora al think tank liberale dell’Institut Montaigne, concentra il focus sul carattere militare della tecnologia che si manifesta attraverso gli strumenti per una sorveglianza di massa in pace e in guerra e la costruzione di una metastruttura economica, capace di datificare i fenomeni sociali per sottometterli a sistemi algoritmici predittivi del futuro collettivo e individuale.
di Roberto Bongiorni
Il Sole 24 Ore, 20 agosto 2025 Ritratto intimo del “Mandela palestinese” attraverso gli occhi del figlio, tra sacrifici, resistenza e prospettive future. L’”ultima volta” per Arab Barghouti è un dolore freddo, un vetro spesso che divide. È un contatto mancato. Sono gli sguardi sospettosi dei secondini, le manette che segnano i polsi del padre Marwan, il leader più popolare tra i palestinesi. “Era la fine del 2020. Papà si trovava nel carcere israeliano di Hadareem, dove ha scontato 18 dei suoi 23 anni di detenzione. Come sempre ha chiesto di me, dei miei fratelli, degli amici. Di sé non ha parlato. Non si è lamentato. Poi mi ha salutato nel suo modo. Ha poggiato il palmo della mano sul vetro ed io ho poggiato la mia. Da allora non mi hanno più permesso di rivederlo”.
di Chiara Daina
Corriere della Sera, 20 agosto 2025 “Servono strumenti nuovi”. I Trattamenti sanitari obbligatori in Italia sono molti di più rispetto a quelli registrati al Ministero spesso a causa di una falla nei sistemi di comunicazione. Il professore Miravalle: “I comuni dovrebbero dotarsi di un Osservatorio”. C’è un paradosso che riguarda il trattamento sanitario obbligatorio (Tso) e rischia di essere un boomerang per la comunità: “Sui ricoveri forzati delle persone con alterazioni psichiche che rifiutano le cure, benché incidano sulla privazione della libertà individuale che è tra i diritti inviolabili dell’uomo, oggi sappiamo pochissimo: quanti sono, quanto durano, perché si fanno e quali categorie sociali coinvolgono”. La denuncia è di Michele Miravalle, professore di Sociologia del diritto all’Università di Torino e coordinatore del primo Osservatorio sui Tso ...
di Valeria Ferraro
Il Domani, 20 agosto 2025 A Lampedusa non esiste una camera mortuaria per accogliere i corpi dei naufraghi. Ammassati a terra, in attesa di una sepoltura dignitosa. Sono rimasti così, per giorni, i feretri di alcune delle vittime della tragedia di Ferragosto di Lampedusa. Simbolo di una carenza strutturale che dura da anni e per la quale sono stati proposti progetti, stanziati fondi, ma senza riuscire a trovare una soluzione Tredici bare, protette dal sole con un sottile telo bianco, fermato con dei mattoncini rossi, erano sistemate per terra, vicino ai nuovi loculi del cimitero di Cala Pisana, a Lampedusa vicino al telone della Croce Rossa e a un deposito usato come camera mortuaria. In quelle casse di legno, segnate con lettere, ci sono tutt’oggi i corpi di tredici dei 23 migranti che hanno perso la vita nel naufragio del 13 agosto 2025 ...
di Giansandro Merli
Il Manifesto, 20 agosto 2025 “Pochi migranti, ma trattenuti”. Criticità rispetto all’informativa sull’asilo, ai diritti di difesa e comunicazione. La deputata Pd Rachele Scarpa e la ricercatrice dell’Associazione per gli studi giuridici sull’Immigrazione Greta Albertari hanno realizzato ieri un’ispezione a sorpresa nell’hotspot di Pantelleria. Una struttura di cui si parla poco, lontana dalle luci mediatiche, dove negli anni scorsi si è registrato un flusso consistente di migranti, quasi tutti tunisini partiti dalle coste del nord. Dall’anno record del 2023, quando c’erano stati migliaia di sbarchi, si è registrato un calo verticale degli arrivi dal paese di Kais Saied. Nel 2025, fino a luglio, sono stati circa 400. Ieri nel centro c’erano due migranti. “Anche in una fase di sbarchi ridotti a pochissime persone gli hotpost fanno registrare criticità che rischiano ...
di Domenico Quirico
La Stampa, 20 agosto 2025 Come quei pesci degli abissi abituati alla pressione costante di molte atmosfere che quando salgono in superficie non riescono ad adattarsi alla sconosciuta levità e muoiono per insufficienza di pressione, i protagonisti dello stento negoziato per la guerra in Ucraina, rintanati comodamente da più di tre anni nei furori di reciproci vituperi sempre oltre misura, adesso che emergono alla superficie, affastellati in tavoli e tavolini negoziali, non riescono a fidarsi l’uno dell’altro. E rischiano di lasciar passare invano il breve momento buono, l’occasione per farla finita. Purtroppo questi sinedri di figure, gravi arcigne e sonnolente, mancano del nutrimento essenziale per qualsiasi accordo di pace, la fiducia e il rispetto reciproco.
di Paolo Delgado
Il Dubbio, 20 agosto 2025 La musica della Casa Bianca le piace per molte ragioni. Premia il suo ruolo con la sostanziale accettazione della strategia ideata dall’Italia sul fronte delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina, l’unico argomento di cui si sia parlato in modo più approfondito a Washington. La genuflessione dei leader europei, inoltre, allontana lo spettro di una rottura del capo occidentale, il più temuto in assoluto dalla premier italiana che intende sfruttare quanto più possibile il ruolo di ponte sull’Atlantico. Se lo è attribuito in realtà da sola, ma con il tacito e non sempre tacito assenso di Ursula von der Leyen. Ma Trump sta al gioco: nella conferenza stampa alla Casa Bianca ha voluto l’italiana vicina, le ha dato la parola per seconda, tra i leader europei, dopo Merz ma prima di Macron e Starmer, annuiva vigorosamente alle ...
di Errico Novi
Il Dubbio, 20 agosto 2025 La politica d’estate è spiazzante. Divora tutto con compulsiva indifferenza. Persino il caso Almasri è fagocitato dalla necessità di colmare l’inevitabile vuoto agostano con nuovi continui surrogati. Eppure i tornanti senz’altro decisivi attraversati dal mondo nelle ultime ore suggeriscono, molto indirettamente, un ritorno all’ordalia provocata dal militare-torturatore libico, dal suo rimpatrio e dalla conseguente richiesta, avanzata dal Tribunale dei ministri, di processare quattro componenti del governo per la gestione di quella vicenda.
di Davide Longo
Il Manifesto, 20 agosto 2025 A Houston, in Texas, decine di legali promettono l’impossibile ai migranti senza documenti, si fanno pagare migliaia di dollari e poi spariscono, lasciando i propri assistiti in balia dell’Ice. “Ti hanno detto che il tuo caso è impossibile da risolvere? Scopri come noi trasformiamo l’impossibile in un miracolo”. Inizia così un video di Alexandra Lozano, avvocata di Houston, Texas, che promette a chiunque faccia domanda l’ottenimento di un visto regolare di permanenza negli Stati uniti. Onnipresente sui social, Lozano si fa chiamare l’Avvocata dei Miracoli e si fa pagare fino a 15mila dollari a prestazione dai propri assistiti - di solito famiglie delle quali almeno un membro risiede negli Stati uniti senza un visto regolare - ai quali viene promessa una regolarizzazione del proprio status legale e addirittura l’ottenimento della ...
DOCUMENTI
"La Salute mentale è un diritto". Lettera aperta del Coordinamento Nazionale per la Salute Mentale
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 24 agosto 2025
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)
56° Convegno nazionale SEAC: "Le pena e le leggi" (Bologna, 24 e 25 ottobre 2025)
"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)
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