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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di martedì 19 agosto 2025
di Ilaria Dioguardi
vita.it, 19 agosto 2025 Tra sovraffollamento, caldo estremo, suicidi e disordini i mesi estivi negli istituti di pena italiani sono insopportabili. Sono presenti quasi 16mila detenuti in più rispetto ai posti disponibili. Dall’inizio dell’anno sono 55 i detenuti che hanno deciso di togliersi la vita e 103 le morti per “altre cause”. Tre i casi tragici solo il giorno di Ferragosto, tra cui un tentato suicidio a Regina Coeli, a cui è seguito una protesta. La garante di Roma Valentina Calderone: “Nel carcere romano, sovraffollato al 200%, celle senz’acque e temperatura proibitiva”.
di Francesco Petrelli*
Il Dubbio, 19 agosto 2025 Mentre le condizioni dei detenuti nelle nostre carceri, come era purtroppo agevole prevedere, continuano ineluttabilmente a peggiorare con un ininterrotto aumento tanto del fenomeno del sovraffollamento giunto a quota 62.728 ( si tratta di 6 detenuti in più ogni giorno secondo l’attendibile calcolo operato da Mauro Palma), con un tasso medio del 134,3 %, quanto del numero dei suicidi ( 54), credo sia necessario svelare la profonda contraddizione che caratterizza la risposta del Governo di fronte a questo scempio disumano.
di Giorgio Paolucci
Avvenire, 19 agosto 2025 La maggior parte dei 62mila detenuti è alle prese con importanti fragilità. Molti non sanno l’italiano. Altri sono nei reparti di alta sicurezza. Così, l’accesso all’impiego si riduce molto. Il lavoro è una delle leve più potenti per favorire la ripartenza umana delle persone detenute. E tutti auspicano che le poche, pochissime occasioni per praticarlo che sono oggi disponibili si moltiplichino. Ma c’è anche chi mette in guardia da facili demagogie e invita e guardare la questione con il realismo necessario. Come Nicola Boscoletto, fondatore della cooperativa sociale Giotto di Padova, pioniere e profondo conoscitore del tema, e proprio per questo critico con chi vende sogni a buon mercato.
di Martina Amante
Il Sole 24 Ore, 19 agosto 2025 Lo schema di decreto Stanziati 500mila euro per ciascun anno dal 2025 al 2027. Ecco le esperienze. È stato predisposto lo schema di decreto del Ministro della Giustizia che prevede le modalità di ripartizione del fondo per la promozione delle attività teatrali negli istituti penitenziari. Il provvedimento prevede lo stanziamento di 5oomila euro per ciascun anno dal 2025 al 2027. Le risorse rese disponibili andranno a sostegno di uno dei settori, quello teatrale, considerati decisivi per il recupero sociale e il reinserimento lavorativo dei detenuti.
di Tiziana Maiolo
Il Dubbio, 19 agosto 2025 Certo, è proprio come l’uovo di Colombo, basta schiacciarlo sul fondo e sta in piedi, la questione sovraffollamento delle carceri. Sarebbe sufficiente arrestare di meno. Non è utopia da vecchi liberali nostalgici, sono dati di fatto, e basta qualche piccola riforma. Prendiamo l’inchiesta giudiziaria che ha destato maggiore scalpore nelle ultime settimane, quella sull’urbanistica milanese. La Procura guidata da Marcello Viola aveva richiesto sei misure cautelari, quattro delle quali con detenzione in carcere e due ai domiciliari.
di Giulia Mietta e Alberto Pinna
Corriere della Sera, 19 agosto 2025 È la seconda vittima in 48 ore: indagati 4 carabinieri. I decessi a Genova e Olbia. Salvini difende l’Arma, Salis attacca. Due episodi in due giorni. Dopo il caso di Olbia di sabato notte, un’altra persona è deceduta domenica pomeriggio a Genova colpita con il taser (sempre) dai carabinieri: si tratta di Elton Bani, 47 anni, di nazionalità albanese. La sequenza e la vicinanza temporale dei due fatti hanno scatenato mille polemiche. In difesa dei militari sono scesi in campo i sindacati di polizia e il fronte politico di centrodestra. Critici invece sull’uso dello strumento i settori della sinistra. Tutto questo mentre sul fronte delle indagini i quattro carabinieri coinvolti sono stati iscritti nel registro degli indagati: un atto dovuto delle Procure per avviare subito i primi accertamenti e disporre le autopsie.
di Eleonora Martini
Il Manifesto, 19 agosto 2025 Parla la Garante regionale dei detenuti della Sardegna. “Dolori lancinanti, convulsioni, incontinenza fecale, a volte morte. È un’arma che non si può usare contro malati psichiatrici o persone alterate dalle sostanze”. Prima di Gianpaolo Demartis, morto ad Olbia sabato sera, e di Elton Bani, deceduto a Manesseno domenica sera, c’erano stati Riccardo Zappone (30 anni, Pescara) e Simone de Gregorio (35enne affetto da problemi psichiatrici, Chieti); e l’anno prima era accaduto a Barletta, a Vipiteno e a Roma. Tutti morti dopo essere stati colpiti con una pistola taser. Troppi, per non porsi almeno qualche domanda. Lo ha fatto, com’è sua abitudine, la radicale Irene Testa, Garante regionale dei detenuti della Sardegna: “Uso di scariche elettriche per contenere il disagio, provocando effetti fisici e psichici ...
GIURISPRUDENZA
di Simone Marani
altalex.com, 19 agosto 2025 Debbono essere vietati i colloqui tra familiari appartenenti alla medesima associazione mafiosa e sottoposti a regime penitenziario differenziato, qualora emergano particolari situazioni di criticità, posto che la finalità di detto regime è quella di impedire interazioni con altri detenuti appartenenti alla medesima organizzazione. Questo è quanto emerge dalla sentenza 9 giugno 2025, n. 21558 della Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione. Il caso vedeva il Tribunale di sorveglianza respingere un reclamo proposto dal DAP, ai sensi dell’art. 35 ord. penit., avverso l’ordinanza con la quale il magistrato di sorveglianza consentiva ad un detenuto sottoposto a regime penitenziario differenziato di effettuare videochiamate con il fratello, anch’egli sottoposto a regime penitenziario differenziato.
di Antonio Alizzi
Il Dubbio, 19 agosto 2025 La Suprema corte di Cassazione chiude la porta ai ricorsi straordinari ex articolo 625- bis del codice di procedura penale, proposti da imputati e terzi interessati in un complesso procedimento per associazione mafiosa, estorsioni e reati connessi, ribadendo che lo strumento per ottenere giustizia è riservato solo ai condannati. Il caso nasce dal giudizio abbreviato celebrato a Catanzaro, primo e secondo grado, nei confronti di un’articolata rete criminale legata a una cosca di ‘ ndrangheta. Dopo condanne e confische confermate in appello, vari imputati e alcuni terzi proprietari di beni sottoposti a confisca avevano impugnato in Cassazione, denunciando presunti “errori di fatto” commessi dalla stessa Corte di legittimità in una precedente pronuncia.
Il Mattino di Padova, 19 agosto 2025 La Regione Veneto apre nuovi progetti in accordo con il Ministero della Giustizia, con fondi propri ed europei. La Giunta regionale del Veneto ha approvato due delibere il 29 luglio e il 12 agosto scorsi su salute e giustizia riparativa. Il primo intervento prevede l’attivazione in Veneto di 12 posti letto presso Comunità socio-sanitarie ad alta integrazione sanitaria, destinati a minori e giovani adulti autori di reato con disagio psichico o dipendenze. Il progetto è frutto dell’accordo di programma tra la Regione e il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero della Giustizia, con una retta giornaliera di 320 euro pro-capite, ripartita tra Regione (60%) e Ministero (40%).
libertasicilia.it, 19 agosto 2025 Il segretario nazionale del Codacons, Francesco Tanasi, giurista siciliano, è la proposta delle associazioni per il ruolo di ‘Garante dei detenuti’ regionale. L’appello a Schifani: “Nomini garante, basta ‘difensori’ di facciata”. I garanti dei detenuti delle città di Palermo, Messina e Siracusa hanno inviato una missiva al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, sollecitandolo a procedere quanto prima con la nomina del nuovo garante regionale. Il ruolo è vacante dallo scorso 1° aprile, data in cui Santi Consolo ha rassegnato le dimissioni.
di Rita Bernardini*
Il Dubbio, 19 agosto 2025 Pubblichiamo il testo della diffida che Rita Bernardini ha inviato al Capo dell’Amministrazione Penitenziaria, dottor Stefano Carmine De Michele, Al Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Roma, dottoressa Marina Finiti, Al Procuratore della Repubblica di Roma, dottor Francesco Lo Voi dopo la visita a Regina Coeli. Con l’on. Roberto Giachetti il 12 agosto scorso ho visitato la VII sezione della Casa Circondariale di Regina Coeli. Ci ha accompagnati il personale dell’Amministrazione penitenziaria e il comandante. Lo stato di degrado che abbiamo trovato è indicibile, le condizioni inumane e degradanti. È una questione che si protrae da anni. L’associazione di cui sono Presidente ha più volte segnalato nei report che facciamo dopo ogni visita al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria la totale illegalità ...
di Rita Bernardini
L’Unità, 19 agosto 2025 La diffida di Nessuno Tocchi Caino e dell’on. Giachetti a Procura e DAP per denunciare le violazioni di diritti umani nella VII sezione, dove i detenuti vivono nel degrado e spesso trovano la morte. Con l’on. Roberto Giachetti il 12 agosto scorso ho visitato la VII sezione della Casa Circondariale di Regina Coeli. Lo stato di degrado che abbiamo trovato è indicibile, le condizioni inumane e degradanti. È una questione che si protrae da anni. Il giorno della visita erano presenti 1.102 persone detenute in 513 posti regolamentari disponibili con un sovraffollamento del 215%. Nella VII Sezione, in ogni cella, tre detenuti sono costretti a convivere per 23 ore al giorno in cubicoli di 8 mq complessivi, sistemati in un letto a castello a tre piani. Persino la saletta ricreativa (piccolissima) è occupata da ben sei persone detenute.
di Roberto Cavalieri e Christian Donelli
parmatoday.it, 19 agosto 2025 Caldo asfissiante con temperature che sfiorano i 40 gradi, celle strette e sovraffollate. Proteste, tentativi di autolesionismo. Ma anche storie mai raccontate, tracce di vite ‘complicatè che si possono rintracciare solo qui. Vivere all’interno di un carcere, nel mese di agosto 2025, a pochi passi da noi. In via Burla a Parma e nelle altre città dell’Emilia-Romagna. In dieci puntate la nostra nuova rubrica affronterà le tematiche dei reclusi grazie alla collaborazione tra le testate del gruppo Citynews della regione e Roberto Cavalieri, Garante dei Diritti dei detenuti della Regione Emilia-Romagna. Cavalieri racconterà, in dieci reportage esclusivi, quello che vedrà all’interno delle strutture penitenziarie, le storie con le quali verrà in contatto.
di Vinicio Marchetti
avellinotoday.it, 19 agosto 2025 Intervista all’avvocato Costantino Cardiello sulla drammatica vicenda di Paolo Piccolo, 26 anni, 24 chili, detenuto intrappolato tra l’ospedale e l’indifferenza delle istituzioni. È tornato al punto di partenza. Ancora. Un cerchio di ferro, di silenzi, di rimpalli, che stringe un corpo più fragile della dignità che gli viene negata. Paolo Piccolo. Ventisei anni. Ventiquattro chili. Ricoverato di nuovo al Moscati di Avellino. Non per scelta, non per progresso clinico, ma perché non c’era posto altrove. La struttura che doveva accoglierlo, che doveva essere salvezza, si è rivelata un’illusione.
terzobinario.it, 19 agosto 2025 Detenuto trovato morto in cella nel carcere di Aurelia a Civitavecchia nel pomeriggio di Ferragosto. Si tratta di un uomo che proprio oggi avrebbe compiuto 57 anni e che soffriva di patologie legate alla tossicodipendenza. Nel penitenziario sembrava un normale pomeriggio d’estate, con i detenuti a passeggio che all’ora stabilita devono far rientro nelle stanze di detenzione. Proprio durante quei momenti, è stato il compagno di cella ad accorgersi del dramma: lo ha trovato esanime sul letto e contestualmente ha dato l’allarme. Chiamati i soccorsi e la Polizia Penitenziaria, si è tentato il possibile per rianimarlo ma non si è potuto far altro che constatare il decesso.
di Stefano Gabbiano
lapiazzaweb.it, 19 agosto 2025 Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha annunciato ufficialmente la chiusura del carcere minorile di Treviso, al centro dell’attenzione mediatica dopo il tragico suicidio del 17enne Danilo Rihai. Il giovane, di origini tunisine, era arrivato in Italia come minore non accompagnato. Dopo un arresto a Vicenza per una serie di tentativi di rapina, si era tolto la vita in cella. Ricoverato in condizioni gravissime al Ca’ Foncello, è morto il 13 agosto. Secondo Nordio, dalle verifiche interne al ministero non sarebbero emerse negligenze da parte del personale penitenziario: “Tutto il possibile è stato fatto per salvarlo”, ha dichiarato. La procura, tuttavia, ha aperto un’indagine per chiarire le eventuali responsabilità.
di Alessandra Serio
tempostretto.it, 19 agosto 2025 Ispezione della Camera Penale e dei Radicali, che lanciano un appello al Comune: “Apra al lavoro esterno per i detenuti”. Anche nel 2025 una delegazione dei Radicali ha ispezionato il carcere messinese di Gazzi nel periodo più difficile per i penitenziari, ovvero l’estate. Il risultato della visita, effettuata stamane da alcuni componenti dell’associazione Adelaide Aglietta di Torino, conferma quanto emerso negli ultimi anni sulla struttura diretta da Angela Sciavicco: Gazzi è un istituto dove i detenuti stanno meglio rispetto alla gran parte dei penitenziari italiani, siciliani in particolare. Ma anche qui le criticità non mancano.
di Francesco Capuano
torinoggi.it, 19 agosto 2025 Caldo, cattivi odori e problemi di sicurezza nella stanza di Nicola, che soffre di problemi psichiatrici. Un detenuto nel carcere di Torino si è praticamente murato dentro la sua cella con colla e carta di alluminio. Nicola, 73enne del braccio C, il più critico di tutta la casa circondariale Lorusso Cutugno, da mesi o forse anni vive in questa condizione degradante. Per sua scelta, certo, ma Nicola è probabilmente affetto da qualche disturbo psichiatrico e dovrebbe essere aiutato, non isolato.
frosinonetoday.it, 19 agosto 2025 È stata pubblicata una nuova gara, del valore complessivo di oltre 45,6 milioni di euro, destinata all’ampliamento di nove strutture carcerarie, fra cui quella ciociara. C’è anche il carcere di Frosinone tra le strutture carcerarie che verranno ampliate con dei moduli prefabbricati grazie al programma messo in campo del Commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria. Un carcere dove la situazione dei detenuti è sempre più difficile e dove il sovraffollamento supera il 160%. È di questi giorni la notizia di una nuova gara, del valore complessivo di oltre 45,6 milioni di euro, destinata all’ampliamento di nove strutture carcerarie. Lo rende noto il ministero della Giustizia.
di Umberto Zanichelli
Il Giorno, 19 agosto 2025 Vigevano, preoccupazioni del Pd sulla creazione di un’ala per detenuti al 41-bis. Il sindaco: finora nessuna comunicazione ufficiale, ma faremo la nostra parte. Per ora certezze non ce ne sono. C’è invece la preoccupazione che le voci siano sono l’anticipazione di quello che avverrà. Esisterebbe infatti la concreta possibilità che la casa di reclusione di Vigevano possa ospitare un numero considerevole di detenuti sottoposti al 41-bis, il regime di detenzione conosciuto come “carcere duro”, che prevede celle singole, limitazione dei contatti e dei colloqui, applicato soprattutto per soggetti condannati per reati legati alla criminalità organizzata e al terrorismo.
veronasociale.com, 19 agosto 2025 Il sindaco Damiano Tommasi e la vicesindaca Barbara Bissoli si sono recati stamane in visita al carcere di Montorio nell’ambito dell’iniziativa “Ristretti di Agosto”, promossa dall’Unione Camere Penali Italiane per tenere accesi i riflettori sulla condizione delle carceri durante il periodo estivo, quando il rischio di isolamento e le criticità aumentano. “Questi sono giorni particolari, quelli in cui si dovrebbe stare con la propria famiglia. E quindi in carcere l’assenza di tutto ciò si avverte in maniera ancora più forte. La tensione si percepisce, acuita dal fatto che durante questo periodo di festività e vacanze, la carenza di personale di sorveglianza impedisce ai detenuti di usufruire pienamente degli spazi comuni e delle attività di formazione e intrattenimento che normalmente si svolgono” - ha commentato ...
udinetoday.it, 19 agosto 2025 Comincia così una lettera dai papà reclusi nella casa circondariale di Udine: ognuno ha scritto la sua versione, poi un unico testo che comprende frasi e trafiletti da ognuna è stato reso pubblico alla stampa. Una storia di mura, di errori, di tempo che non passa ma anche di redenzione. Tanti stili diversi in un collage di emozioni. Se doveste scrivere una lettera dal carcere, di cosa parlereste? Della distanza che vi separa da chi sta fuori, della colpa che provate? Di quanto stiate cambiando, giorno dopo giorno, di cosa potrete fare insieme una volta fuori? Del tempo che non passa?
art-vibes.com, 19 agosto 2025 L’Istituto Penitenziario Minorile di Casal Del Marmo a Roma ha dato il via a percorsi di sostegno e formazione attraverso l’arte contemporanea per i ragazzi e le ragazze in condizioni di detenzione. Creare un ponte tra “il dentro e il fuori” della realtà penitenziaria minorile attraverso l’arte contemporanea, per accompagnare la formazione dei giovani detenuti e sensibilizzare sulle difficoltà della condizione carceraria. È il progetto “L’arte non ha sbarre”, promosso dall’omonima Associazione giovanile L’arte non ha sbarre APS, in collaborazione con il Garante per i detenuti del Lazio e l’Istituto Penitenziario Minorile di Casal Del Marmo e la curatela di Oriana Rizzuto, con l’obiettivo di creare percorsi di sostegno e formazione per i ragazzi e le ragazze in condizioni di detenzione.
AFFARI SOCIALI
di Dacia Maraini
Corriere della Sera, 19 agosto 2025 I ragazzini agiscono seguendo un’istintiva mimesi cinetica che li porta a plagiare il comportamento degli adulti anche quando li contestano. Quattro bambini prendono possesso di una macchina, ma essendo inesperti, mettono sotto una passante. La donna muore, i bambini scappano. Ma vengono presi dopo poco. Quando si scopre che sono figli di Rom, si scatena la tempesta. C’è chi vuole mandarli in prigione. Ma la legge lo vieta. Allora, portiamoli via dalle famiglie e chiudiamoli in qualche istituto, gridano. C’è chi addirittura vorrebbe radere al suolo l’accampamento dove vivono i colpevoli coi genitori.
di Vincenzo Scalia
L’Unità, 19 agosto 2025 In seguito al tragico incidente che ha visto dei minori investire Cecilia De Astis i media si sono scatenati, incoraggiati da un governo intollerante. Il recente tragico evento di Milano, in cui ha trovato la morte la 71enne Cecilia De Astis, investita da una macchina con 4 minorenni a bordo, ha sconvolto l’opinione pubblica. È assurdo morire mentre si attraversa la strada. Lo è ancora di più se la tragedia avviene per mano di un gruppo di ragazzini che non dispongono di alcuna certificazione che li autorizza a guidare, visto che sono minori di 18 anni. La reazione dell’opinione pubblica, tuttavia, eccede la portata dell’evento tragico.
di Antonella Moretti
ilnuovoterraglio.it, 19 agosto 2025 Molto scalpore ha fatto l’arresto, poi divenuto tragicamente un suicido in carcere, di un minore non accompagnato, il tunisino Danilo Rihai. Questo perché, dopo un pomeriggio di scorribande a Vicenza, non è restato che fermarlo con il taser ed arrestarlo. Il giovane, nonostante la giovane età, aveva a carico una serie di denunce per rapina, tentata rapina aggravata, danneggiamento, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, oltraggio e atti osceni. Il minorenne, lo scorso aprile, era fuggito dal centro di accoglienza in provincia di Vicenza che lo ospitava e la sua scomparsa era stata segnalata alle autorità. Fino a sabato il giovane aveva commesso solo reati minori, poi l’istinto criminale è scattato.
di Michele Gambirasi
Il Manifesto, 19 agosto 2025 È stata accerchiata alle prime ore del mattino di ieri mentre si trovava in pattugliamento in zona Sar libica la Mediterranea Ship, la nuova nave di ricerca e soccorso dell’omonima ong, partita per la propria prima missione domenica. Intorno alle cinque del mattino, dopo essere entrata in zona Sar libica introno alle tre di notte mentre era in navigazione tra Zuara e Al Zawiyah a circa 30 miglia dalla costa, quindi in acque internazionali, cinque gommoni veloci hanno circondato l’imbarcazione. Ognuno dei essi, hanno raccontato gli attivisti dell’ong, aveva a bordo almeno sei persone, la maggior parte delle quali a volto coperto, armate con pistole e fucili mitragliatori.
di Marina Corradi
Avvenire, 19 agosto 2025 Dalla gente in piazza per il ritorno degli ultimi 50 ostaggi, di cui forse solo 20 vivi, e perché finisca la guerra un invito a non abbassare lo sguardo di fronte alle vittime della Striscia. Ora arrivano migliaia di tende. L’ordine è di evacuare Gaza City, dice il parroco della Sacra Famiglia, Gabriel Romanelli. Ma come faranno, dove metteranno due milioni e 300 mila persone, si chiede angosciato. Intanto, domenica 57 palestinesi morti, e già 17 stamattina all’alba. Più cinque morti per fame. Certo, lo dice il Ministero della Salute palestinese, ci sarà da crederci? E quelle foto della folla con le pentole in mano, in attesa di cibo, non potrebbero essere fake di propaganda?
di Chiara Cruciati
Il Manifesto, 19 agosto 2025 Il nuovo rapporto dell’organizzazione sul blocco del cibo e la distruzione del sistema sanitario, nel giorno in cui un anziano viene ucciso da un pacco paracadutato dagli elicotteri e cinque palestinesi per la denutrizione. Un anziano palestinese è stato ucciso ieri da un pacco alimentare lanciato con un paracadute. Il pallet ha centrato la tenda in cui viveva da sfollato a Khan Younis, profondo sud di Gaza. All’ospedale Nasser dove è stato portato nell’inutile tentativo di salvarlo non lo hanno ancora identificato. Ucciso da un presidio salvavita, un po’ di cibo sganciato dagli elicotteri di una coalizione di “volenterosi”, paesi che da qualche settimana hanno preso a lanciare pacchi alimentari dal cielo perché Israele lo permette.
DOCUMENTI
"La Salute mentale è un diritto". Lettera aperta del Coordinamento Nazionale per la Salute Mentale
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 24 agosto 2025
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)
56° Convegno nazionale SEAC: "Le pena e le leggi" (Bologna, 24 e 25 ottobre 2025)
"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)
CORSI DI FORMAZIONE
CONCORSI E BANDI