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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di domenica 17 agosto 2025
di Fulvio Fulvi
Avvenire, 17 agosto 2025 Con il detenuto di 53 anni che si è tolto la vita a Ferragosto nella Casa circondariale di Benevento, sono 55 i suicidi negli istituti di pena italiani dall’inizio dell’anno. Che si aggiungono ai 102 morti in cella per cause ancora da accertare. L’ultimo decesso, la cui dinamica è ancora da chiarire, avvenuto sempre nel pomeriggio di venerdì, è quello di un 55enne che scontava l’ergastolo a Civitavecchia. E poche ore dopo, a Regina Coeli, un egiziano di 19 anni, arrestato il giorno prima, ha tentato di impiccarsi, è stato salvato in extremis: le sue condizioni sono assai critiche. Nel principale carcere della capitale da giorni si sono superate le 1.100 presenze con un sovraffollamento quasi del 200% e una grave carenza di personale.
di Giovanni Sgobba
La Difesa del Popolo, 17 agosto 2025 Mentre il ministro Nordio annuncia un piano per risolvere il sovraffollamento, Ornella Favero denuncia l’ennesima promessa vuota: “Due telefonate in più al mese non compensano dignità e diritti negati”. “L’estate in carcere è il contrario che in libertà: è triste, è soffocante, è angosciante. Ed è funestata dai “piani carcere”, che tornano a prenderci in giro con regolarità disarmante”. È fermo e perentorio il tono utilizzato da Ornella Favero, direttrice di Ristretti Orizzonti e presidente della Conferenza nazionale volontariato giustizia, che ha commentato l’annuncio, a fine luglio, da parte del ministro della Giustizia Carlo Nordio di un piano con l’obiettivo di risolvere l’annoso e critico problema del sovraffollamento negli istituti penitenziari italiani.
di Paolo Calia
Il Messaggero, 17 agosto 2025 Sul tema giustizia il Governo è sotto attacco: “Non tanto attacchi giudiziari, ma in Parlamento”. Ne è convinto il ministro trevigiano alla Giustizia Carlo Nordio, che in questi giorni deve fare fronte alla marea montante di critiche arrivate dopo il suicidio di un 17enne all’interno dell’istituto minorile di Treviso, episodio che per Nordio “non è collegato al problema del sovraffollamento”. E ancora: “Sovraffollamento e suicidi sono due problemi gravi ma non connessi tra loro”.
di David Alleganti
La Nazione, 17 agosto 2025 La tragedia delle morti in carcere arriva anche negli Istituti Penali per Minorenni. Un ragazzo di 17 anni si è suicidato, poche ore dopo il suo arresto, nell’Istituto penale minorile di Treviso. “Era stato soccorso ancora vivo e portato in ospedale dove è deceduto poche ore dopo. Si tratta di un dramma che testimonia la crisi del sistema della giustizia minorile” dice Antigone. Era dal 2003 che un ragazzo non si toglieva la vita in carcere. Un fatto tragico che arriva all’indomani delle minimizzazioni del ministro della Giustizia Carlo Nordio, impegnato in una spiacevole pratica di “contabilità mortuaria”, come dice il Garante delle persone private della libertà del Lazio Stefano Anastasia, che è “la fine di ogni politica penitenziaria”.
di Stefano Vaccari
huffingtonpost.it, 17 agosto 2025 Danilo Rihai, 17 anni di origini tunisine, aveva tentato il suicidio nella sua cella del carcere minorile di Treviso subito dopo l’arresto per una serie di reati, anche di grave entità, commessi in più occasioni. Avrebbe dovuto scontare le pene inflitte dai Tribunali. Chi sbaglia deve giustamente pagare ma c’è un però che quasi mai assume quel valore che è ben definito nella Costituzione italiana, all’articolo 27, allorché si stabilisce che la pena non può consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e deve tendere alla rieducazione del condannato. Questo principio, noto come principio rieducativo della pena, implica che il carcere non debba essere solo un luogo di afflizione, ma anche di recupero e reinserimento sociale per la persona detenuta.
di Ilaria Beretta
Avvenire, 17 agosto 2025 Le associazioni Antigone, Defence for Children e Libera raccolgono i dati sul sovraffollamento e li consegnano al Comitato sui diritti dell’infanzia. Caldo, sovraffollamento, sporcizia, pochi o inesistenti servizi educativi: la fotografia degli Istituti penitenziari minorili italiani (Ipm), un tempo invidiati al nostro Paese a livello mondiale e ora in inesorabile crisi, è uscita dai confini nostrani ed è stata inviata al Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in vista dell’esame periodico che l’organismo ha in agenda per l’Italia.
di Luca Granata e Mauro Toffetti*
altrapsicologia.it, 17 agosto 2025 “Il grado di civiltà di una società si misura dalle sue prigioni”, scriveva Dostoevskij ne “L’idiota”, riprendendo un tema centrale anche in “Memorie da una casa di morti”, opera maturata durante la sua esperienza personale nel carcere siberiano. Un’idea condivisa anche da pensatori come Voltaire e Cesare Beccaria, che nel celebre “Dei delitti e delle pene” ponevano l’accento sul trattamento dei detenuti come misura della moralità e della giustizia di uno Stato. È con questo sguardo storico, politico e umano, che a fine luglio abbiamo avuto l’opportunità di partecipare a una visita ispettiva presso la Casa Circondariale di San Vittore, a Milano.
Corriere della Calabria, 17 agosto 2025 L’estate, con le alte temperature e le poche risorse, è uno dei periodi peggiori. E crescono aggressioni e proteste. “Sono invivibili”. È la sintesi del durissimo j’accuse lanciato sulle carceri italiane da Sergio Mattarella. Un monito ancora più rilevante se arriva dal Presidente della Repubblica, che poche settimane fa, in occasione dell’incontro con il capo della polizia penitenziaria, aveva ribadito nuovamente le difficili condizioni in cui detenuti e agenti sono costretti a convivere nelle carceri italiane: sovraffollamento, carenza di personale, emergenza suicidi. Una vera e propria “trincea” dentro i confini del paese dove quotidianamente si combatte contro le criticità di cui da anni, ormai, si discute.
di Anna Santini
Corriere del Mezzogiorno, 17 agosto 2025 L’uomo aveva 53 anni. Denuncia dei Radicali Italiani che incalzano il ministro Nordio e la premier Meloni: “Misure alternative per i casi meno gravi”. Era entrato nell’istituto di pena l’11 agosto, alla sua prima esperienza detentiva. Nel carcere di Benevento, nel pomeriggio del giorno di Ferragosto, un detenuto di 53 anni si è tolto la vita. A renderlo noto sono stati oggi i Radicali Italiani che hanno lanciato un nuovo appello al governo sulla individuazione di “pene alternative” e, dove possibile, “riservando la detenzione solo ai casi più gravi”.
ildenaro.it, 17 agosto 2025 “Nel carcere di San Vittore, a Ferragosto, abbiamo trovato celle minuscole con tre o quattro persone, sovraffollamento al 200%, allarme psichiatrico e personale ridotto all’osso. La maggior parte dei detenuti è tossicodipendente, quasi la metà ha gravi disturbi psichiatrici, l’autolesionismo e i tentativi di suicidio sono quotidiani”. Così in una nota Filippo Blengino, segretario di Radicali Italiani. “Mentre Salvini sfila a Rebibbia fingendo stupore - prosegue - dimentica che le sue politiche populiste e panpenalistiche hanno trasformato le carceri in discariche sociali. Nordio resta immobile mentre i detenuti muoiono: per questo lo abbiamo denunciato per istigazione e aiuto al suicidio.
Corriere di Bologna, 17 agosto 2025 Un sovraffollamento del 174%, superiore alla media nazionale ferma al 144% circa, dato dalla presenza di 784 detenuti a fronte di una capienza massima di nemmeno 500 persone. Anzi, 400 circa, poiché da marzo un centinaio di posti sono stati sottratti e dedicati alla tanto criticata sezione dei giovani adulti, teoricamente in chiusura verso fine settembre. A fornire dati aggiornati al 15 agosto, in seguito alla tradizionale visita al carcere della Dozza, è il Partito Radicale di Bologna, che è entrato con una delegazione - accolta dalla direttrice Rosa Alba Casella - composta da Monica Mischiatti, Fausto Forti e Silvia De Pasquale. Dei presenti, 463 sono risultati stranieri e 92 donne, mai così tante.
riminitoday.it, 17 agosto 2025 A Ferragosto una delegazione del Partito Radicale guidata Ivan Innocenti, membro del Consiglio generale, accompagnato dal consigliere del Comune di Rimini Andrea Pari e da Giorgio Galavotti, garante comunale delle persone private della libertà, ha visitato la casa circondariale riminese nell’ambito della iniziativa nazionale Ferragosto in carcere. “La situazione della Casa Circondariale di Rimini presente una situazione molto grave di sovraffollamento - denuncia la delegazione - nonostante la capienza regolamentare dell’istituto sia di 118 detenuti, il Ministero indica una capienza tollerabile di 165 persone.
esperia.tv, 17 agosto 2025 “Nonostante la dedizione del personale penitenziario, la struttura vecchia e inadeguata nella quale sono ristretti priva i detenuti non solo della libertà, ma anche della dignità”. È il quadro della Casa circondariale Ugo Caridi di Catanzaro tracciato dopo la visita nell’istituto compiuta da una delegazione composta dal presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, dal presidente del Consiglio comunale Gianmichele Bosco, dal garante per i diritti dei detenuti Luciano Giacobbe e da una delegazione della Camera penale di Catanzaro guidata dal presidente Francesco Iacopino.
di Francesca Di Egidio
napolimonitor.it, 17 agosto 2025 C’è qualcosa di stonato e grottesco nei toni trionfalistici con cui è stata celebrata la riapertura dell’Istituto penale per i minorenni dell’Aquila. Bisogna avere una concezione distorta di cosa possa costituire una “giornata di gioia”, per usare le parole del sottosegretario Delmastro, presente all’inaugurazione, per festeggiare la riapertura di un carcere in questi termini, tanto più se destinato a minori. Non si trattava di locali abbandonati o inutilizzati, come si è voluto far credere, ma di un presidio pubblico pienamente attivo. Infatti, fino a poco tempo fa, i locali di Acquasanta ospitavano i corsi di economia dell’Università dell’Aquila, con una mensa utilizzata anche dagli studenti del vicino conservatorio.
forlitoday.it, 17 agosto 2025 L’associazione lancia l’idea in vista del futuro carcere di Forlì: “Crediamo sia opportuno ragionare in tempo utile sul futuro riutilizzo dell’attuale Casa circondariale”. “Nel nostro territorio manca una vera e propria Casa delle Associazioni, un luogo stabile in cui realtà culturali, artistiche, civiche ed anche sociali possano elaborare progetti, incontrarsi ed anche lavorare insieme ogni giorno dell’anno, promuovendo iniziative aperte al pubblico, continuativamente. In passato, abbiamo proposto lo spazio dell’ex Eridania come possibile sede, e in attesa che si sblocchi la situazione del rilancio dell’area, crediamo si possano valutare, già oggi, altre opportunità.
di Manuela Marziani
Il Giorno, 17 agosto 2025 Aperto da tre mesi, non è solo un locale dove trascorrere qualche ora in compagnia a pranzo e cena ma soprattutto un luogo d’accoglienza per chi cerca una chance per ricominciare. Grigliate di carne e di pesce a pochi passi dal Ticino. Niente di straordinario, è tradizione grigliare il 15 agosto. Quello che è eccezionale è il luogo, il parco degli Horti borromaici dove si intrecciano habitat naturali, arte contemporanea, riflessione culturale, impegno etico, equità e inclusione sociale. Tra opere di diversi artisti, testimonianze del passato e natura, infatti, in un cascinale seicentesco si trova Horti Bistrot, non un locale come tanti bensì un luogo di accoglienza e cura.
di Emanuele Floris
L’Unione Sarda, 17 agosto 2025 Sterilizzazione, chiusura in spazi recintati e poi affidamento ad associazioni locali. È il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria Domenico Arena ad aprire una via per la situazione dei gatti nel carcere di Bancali a Sassari. In un ordine di servizio dello scorso mese, la direttrice della struttura aveva ordinato di non dare più da mangiare ai felini vista anche la precaria condizione igienica che si era venuta a creare. Da poco Arena ha reso noto in un documento di un incontro tra la stessa direttrice, la garante comunale dei detenuti, il vicesindaco di Sassari e il direttore responsabile dell’Asl 1.
di Simona Ciaramitaro
collettiva.it, 17 agosto 2025 A Locarno il film documentario italiano sulle ultime case di lavoro, un modello ereditato dall’imperialismo europeo. Ha avuto la sua prima internazionale al 78° Locarno Film Festival il film documentario “Nella colonia penale” dei registi Gaetano Crivaro, Silvia Perra, Ferruccio Goia e Alberto Diana. Un racconto per immagini di alcune delle ultime colonie penali tuttora attive in Europa proiettato nell’ambito della Semaine de la Critique in una sezione che vuole promuovere film innovatori per tematiche e stile e che possono dare vita a costruttivi dibattiti. Nel comunicato stampa che ne dà l’annuncio, si legge che tre località sarde, Isili, Mamone, Is Arenas e fino a poco tempo fa l’Asinara, sono infatti sede di case di lavoro all’aperto, “fondate su un modello ereditato dall’imperialismo europeo, dove i detenuti ...
cinecittanews.it, 17 agosto 2025 Il documentario supportato da Cinecittà tramite il programma (In)Emergenza è stato presentato nel programma della Semaine de la Critique di Locarno 78. È stato premiato al 70° Locarno Film Festival con il Marco Zucchi Award il film Nella colonia penale, diretto da Gaetano Crivaro, Silvia Perra, Ferruccio Goia e Alberto Diana, programmato nei giorni scorsi insieme ad altri sei lungometraggi nella sezione Semaine de la Critique. Si tratta di un premio che la giuria designata dalla Semaine assegna in memoria del suo delegato generale scomparso nel 2020 ed è offerto dalla famiglia del giornalista che intende in questo modo ricordarlo “osservando i film in concorso con quel suo stesso sguardo curioso e rivolto al futuro”.
di Andrea Giuseppini
Il Manifesto, 17 agosto 2025 L’ultima Il 19 febbraio 1937, subito dopo l’attentato al viceré di Etiopia Rodolfo Graziani, viene dato il via alla rappresaglia contro gli “indigeni”. Yewinshet Beshawured aveva 6 anni quando fu confinata all’Asinara con sua madre e suo fratello. A 93, è tornata nei luoghi della deportazione degli etiopi: è probabilmente l’ultima testimone di questa storia. Sono arrivati da Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Svizzera, Germania e altri paesi ancora per conoscere i luoghi della deportazione dei loro padri, nonni e bisnonni. Sono oltre 60 gli etiopi della diaspora sbarcati il 6 agosto sull’isola dell’Asinara. Assieme a loro c’è Yewinshet Beshawured, che oggi ha 93 anni e che quando ne aveva 6 venne confinata all’Asinara assieme alla madre e a Mamo, il fratello, che di anni ne aveva 4.
di Francesca Angeleri
Corriere della Sera, 17 agosto 2025 “La caduta dell’Afghanistan è stata per me come la perdita del passato e del futuro. Sotto il regime dei talebani, la vita non è mai sicura, né umana. Rimanere lì è come vivere in una prigione, una prigione in cui ora sono confinati milioni di afghani. Non ho avuto altra scelta che accettare di nuovo l’esilio”. La poetessa, scrittrice e attivista Somaia Ramish, che ora vive nei Paesi Bassi, è stata una delle principali ospiti della V edizione del “Ju Buk” Festival la rassegna letteraria al femminile ideata e diretta da Eleonora De Nardis che si è tenuta quest’anno tra Peschici (il 29 e il 30 luglio) e Scanno (1, 2 e 3 agosto). Ju Buk è, in dialetto scannese, la bisaccia del pastore, oggi è metafora di cibo per la mente e per l’anima.
AFFARI SOCIALI
di Luigi Manconi e Marica Fantauzzi
Il Manifesto, 17 agosto 2025 Qualche giorno fa, a Roma, una casa-famiglia che ospita madri con bambini sopravvissuti a violenza domestica ha rischiato di essere coinvolta in un incendio scoppiato a poca distanza. Le fiamme si sono estese lungo l’argine del Tevere, lambendo la casa che confina con l’area boschiva da cui è scaturito il fuoco. Sul posto c’erano le mamme con i bambini, le operatrici, i volontari e una ventina di persone, tra cui dei ragazzini, provenienti dal campo rom vicino alla struttura. Il loro insediamento non era stato sfiorato dal fuoco ma, non appena intuita la direzione del vento e del fumo, quelle persone si sono precipitate a dare una mano. Sono rimaste lì, come cordone di sicurezza inamovibile, in attesa che arrivassero i pompieri. Le mamme e i bambini oggi sono al sicuro, hanno passato due notti ...
di Michele Gambirasi
Il Manifesto, 17 agosto 2025 È avvenuto in silenzio e in fretta, davanti a pochissime persone, il rito funebre delle prime undici salme dei migranti morti mercoledì scorso a poche miglia dalle coste di Lampedusa. I feretri sono giunti ieri mattina a Porto Empedocle a bordo del traghetto di linea Las Palmas da Lampedusa, dove erano approdati insieme alle sessanta persone sopravvissute al naufragio. Alle prime ore del mattino, in una zona del porto inaccessibile e riservata, sotto gli occhi di pochi giornalisti e di qualche autorità, sono state tratte fuori dai furgoni 4 delle 11 bare trasportate fuori dall’isola. Tra queste anche quella di Sihoom, la bambina somala di un anno e mezzo annegata insieme al padre quando l’isola era oramai in vista. Un breve rito interreligioso, lontano dai familiari, prima della tumulazione dispersa nella provincia siciliana.
di Giorgio Brizio
Il Domani, 17 agosto 2025 Nonostante l’attacco del governo e il rinvio a giudizio per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare una nuova barca è in servizio. È arrivata il 16 agosto al largo della Sicilia. Nonostante l’attacco del governo, lo spionaggio dei servizi segreti e il rinvio a giudizio per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare, Mediterranea Saving Humans torna in mare. Lo fa in un momento significativo, visti i naufragi degli scorsi giorni e il contemporaneo blocco amministrativo agli assetti della “flotta civile” che potrebbero evitarli - nell’ultimo mese prima Sea Watch 5, poi Aurora, per ultimo Seabird 1. La nuova nave, Mediterranea Ship, è salpata quattro giorni fa dal porto spagnolo di Burriana, base logistica di molte organizzazioni attive nel soccorso in mare.
di Ennio Vivaldi
Il Domani, 17 agosto 2025 L’obiettivo era quello di sradicarla a livello globale nel 2030: possiamo dire già che non verrà raggiunto. Un abitante del pianeta ogni 11 non ha abbastanza da mangiare. Abbiamo esempi di come si può sconfiggere il fenomeno, il Cile è uno di questi. Invece abbiamo lasciato indietro il popolo haitiano. C’è chi non soffre la fame e chi sì. Un abitante del pianeta su undici appartiene a questo secondo gruppo. Il 29 per cento della popolazione mondiale si trova in una situazione di moderata insicurezza alimentare. Se ci siamo mai posti (noi, paesi che facciamo parte di organizzazioni multilaterali come l’Onu e la Fao) l’obiettivo di sradicare la fame entro il 2030, possiamo già anticipare che questo bel proposito non si realizzerà.
di Davide Longo
Il Manifesto, 17 agosto 2025 Il governatore trumpiano annuncia un nuovo Centro di detenzione. “Rimuovere gli immigrati”. Attivisti per i diritti civili e ambientalisti in rivolta. “Stiamo compiendo un passo importante per portare a termine la missione del presidente Trump: chiudere i confini, rafforzare le leggi sull’immigrazione, rimuovere gli immigrati illegali dalla nostra società e rimandarli nei loro Paesi d’origine”. Con queste parole Ron DeSantis, governatore repubblicano della Florida, ha annunciato giovedì scorso l’apertura di un secondo centro di detenzione per migranti dopo l’inaugurazione del famigerato Alligator Alcatraz.
di Francesco Strazzari
Il Manifesto, 17 agosto 2025 Invece che impartire lezioni sui principi, rinfocolando politiche belliciste che scardinano il patto sociale, gli europei potrebbero impegnarsi in opzioni più realistiche. Il Donald Trump della pace come risultato della forza, quello che minaccia sanzioni e lancia ultimatum, non si è presentato in Alaska. A scendere la scaletta dell’aereo, zigzagando incerto sul tappeto rosso, si è affacciato l’altro Trump, quello che chiama Putin “boss” e “uomo d’acciaio”. Poco prima, Lavrov aveva indossato una felpa con la scritta CCCP: per quasi tre ore, in una sala tutta al maschile, i russi si sono impegnati a vincere l’ultima guerra, la Guerra Fredda, ragionando dell’Ucraina e del mondo a partire da come furono umiliati, quando i repubblicani Usa gettarono le nuove fondamenta della sicurezza europea e dell’ordine globale.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 18 al 24 agosto 2025
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)
56° Convegno nazionale SEAC: "Le pena e le leggi" (Bologna, 24 e 25 ottobre 2025)
"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)
CORSI DI FORMAZIONE
CONCORSI E BANDI