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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di venerdì 15 agosto 2025
di Franco Corleone
L’Espresso, 15 agosto 2025 La Corte costituzionale è ancora una volta intervenuta per ribadire umanità della pena e finalità. La crisi della politica è profonda e porta con sé la marginalizzazione del Parlamento ridotto a mettere il bollo ai decreti legge. Si comprende così perché si ricorra sempre più alle Corti, nazionali o internazionali, ma non ci si può illudere che facciano la parte del legislatore. La Corte costituzionale ha compreso la sollecitazione a essere un’àncora di salvezza della democrazia e, negli ultimi anni, ha prodotto sentenze coraggiose nei contenuti e nella costruzione delle disposizioni. Il 29 luglio scorso è stata depositata la sentenza n. 139, relatore Francesco Viganò, sull’esclusione dalle pene sostitutive dei condannati per reati ostativi.
di Patrizio Gonnella*
Il Manifesto, 15 agosto 2025 In passato sulle pagine di questo giornale a più riprese avevamo sottolineato l’evidente mancanza di indipendenza di chi è stato nominato al vertice di tale struttura. Che pena, che tristezza, che vergogna e quante mistificazioni! È penosa ogni minimizzazione del numero dei suicidi e dei morti in carcere da parte del ministro della giustizia Carlo Nordio. È triste vedere che non c’è alcuna differenziazione nella maggioranza. E che vergogna leggere che il Garante delle persone private della libertà, con un comunicato di una delle componenti del collegio, si accodi a quell’interpretazione, per evitare ogni conflitto con chi li ha nominati.
di Maria Brucale
L’Altravoce, 15 agosto 2025 L’indipendenza del Garante nazionale delle persone private della libertà è, ormai chiaramente, sotto attacco. Il rischio è la compromissione definitiva del senso stesso della Istituzione ossia porsi quale sentinella sull’operato della pubblica amministrazione tutta e quale organo di denuncia delle situazioni di violazione dei diritti delle persone a qualunque titolo ristrette, riscontrate visitando, con pieni poteri ispettivi e con accessi a sorpresa. ognuno dei luoghi di detenzione o di limitazione della libertà personale. Il 10 agosto il Garante ha pubblicato un report sui suicidi e sulle morti in carcere manifestando seria preoccupazione e ha evidenziato come la marginalizzazione sociale, la assenza di prospettive future, di occasioni di lavoro, possano tradursi in perdita di speranza.
di Giunta e Osservatorio Carcere dell’Unione Camere Penali Italiane
camerepenali.it, 15 agosto 2025 Quando la “pezza” del Garante Nazionale dei diritti dei detenuti è peggio del “buco” del Governo sulle condizioni delle carceri italiane, è forse giunto il momento di ricorrere ai rimedi istituzionali. Dell’attività svolte dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà, nella sua ultima ricomposizione, avevamo apprezzato la pubblicazione periodica di analisi e dati statistici, a cura dell’Osservatorio penitenziario Gnpl, guidato dal dott. Giovanni Suriano, denominati “Focus suicidi e decessi in carcere” e “Report analitico rispetto della dignità della persona privata della libertà personale”, che comunque ci hanno consentito, in un’epoca di scarsa trasparenza, di analizzare alcune specifiche criticità del nostro sistema penitenziario.
di Gennaro Grimolizzi
Il Dubbio, 15 agosto 2025 I Radicali italiani chiedono di verificare eventuali responsabilità penali in capo a Nordio, per istigazione o aiuto al suicidio. L’anno scorso ci provò Nessuno Tocchi Caino. Agosto, tempo di vacanze, di riflessioni sulla condizione dei detenuti nelle carceri e anche di esposti alla Procura della Repubblica. Come un anno fa, al centro dell’iniziativa, questa volta dei Radicali Italiani, troviamo il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Il segretario dei Radicali Italiani, Filippo Blengino, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica “per chiedere di verificare se il ministro della Giustizia Carlo Nordio possa essere penalmente responsabile, anche a titolo di concorso omissivo, dei reati di istigazione o aiuto al suicidio in relazione all’emergenza suicidi nelle carceri italiane”.
di Franco Insardà
Il Dubbio, 15 agosto 2025 Il deputato di Forza Italia chiede più interventi su custodia cautelare e liberazione anticipata, ma il sottosegretario respinge ogni misura deflattiva. Giachetti: “Spettacolo indegno”. “È ora di fare meno chiacchiere”. Non ha usato mezzi termini il deputato di Forza Italia Tommaso Calderone, membro della commissione Giustizia della Camera, davanti alla drammatica emergenza suicidi nelle carceri italiane. “È passato un altro anno - ha dichiarato - e continuiamo ad assistere a decine di detenuti che si suicidano. Non abbiamo risolto il problema e sono i freddi numeri a dirlo. Occorre riflettere sul tema della custodia cautelare, delle misure alternative e sulla liberazione anticipata. La certezza della pena deve essere indiscutibile ma è necessario mettere mano a tali riforme”.
di Susanna Marietti*
Il Fatto Quotidiano, 15 agosto 2025 Danilo è morto in ospedale, dopo 48 ore di agonia. Il Governo lo conteggerà tra le morti in carcere? No. Ecco perché. Aveva 17 anni. Si è impiccato con i suoi jeans nella cella del centro di prima accoglienza annesso al carcere minorile di Treviso. Si chiamava Danilo Rihai e veniva dalla Tunisia. Era un minore straniero non accompagnato, di cui oggi sono pieni gli istituti penali per minorenni. Ragazzini per i quali mancano strutture di accoglienza e che si ritrovano a vivere per strada di piccoli espedienti. Sono mesi e mesi che lo denunciamo: le carceri minorili fanno schifo. È la prima volta nella storia che sono sovraffollate come quelle degli adulti e si fatica a prestare ai giovani detenuti le attenzioni individualizzate che il percorso di un adolescente necessita.
di Alessandro Parrotta*
Il Dubbio, 15 agosto 2025 Le parole di Gianni Alemanno dal Braccio G8 di Rebibbia non possono essere liquidate come un semplice sfogo personale. Rappresentano, piuttosto, la voce di un’intera comunità dimenticata, composta da uomini e donne reclusi in un sistema penitenziario che, invece di assolvere alla funzione costituzionale di rieducazione, troppo spesso diventa un luogo di abbandono, degrado e disperazione. In Italia, la condizione delle carceri è da anni oggetto di denunce da parte di organismi internazionali, associazioni, garanti e giuristi. Celle sovraffollate, strutture fatiscenti, personale insufficiente e carenza di programmi trattamentali: queste criticità si intrecciano in una spirale che colpisce indistintamente detenuti e operatori.
di Ettore Jorio
Gazzetta del Mezzogiorno, 15 agosto 2025 “Sotto ostaggio dei giudici”, è il termine più ricorrente nel linguaggio politico per testimoniare due cose: la voglia della magistratura di intervenire sull’esercizio delle politiche governative (l’ultima quella della Corte di giustizia su quella migratoria); l’aggressione nei confronti di esponenti della politica attiva attraverso il loro esercizio obbligatorio dell’azione penale. In entrambi i casi, il ricorso ad un siffatto linguaggio, che spesso arriva ad essere arricchito da particolari epiteti buoni per dimostrare (sic!) l’esistenza dinamica di un “partito dei giudici”, costituisce una plateale offesa alla Costituzione. Non solo. Serve forse a dissolvere l’attenzione dal “partito contro la magistratura” formatosi nelle file della maggioranza che governa il Paese.
di Giovanni M. Jacobazzi
Il Dubbio, 15 agosto 2025 Il report sui primi sette mesi del 2025 fa a pezzi la “politica della paura” che il centrodestra continua a praticare. Il dossier di fatto smentisce la narrazione del governo sul dilagare del crimine nel Paese, rendendo sostanzialmente inutile il recente decreto sicurezza. Perdono di senso, in generale, tutti i recenti inasprimenti di pena uniti alla creazione di nuovi reati. Nei primi sette mesi del 2025 i reati sono calati del 9% rispetto allo stesso periodo del 2024. I furti (-7,7%), le rapine (-6,7%) e le violenze sessuali (-17,3%) registrano diminuzioni sensibili. Sostanzialmente stabili gli omicidi, da 178 a 184. Le persone denunciate scendono a 461.495 (- 8%), di cui 91.975 in stato di arresto. Di seguito i dati essenziali degli altri “capitoli” del dossier.
di Alice Oliviero
Il Manifesto, 15 agosto 2025 Oggi, come da tradizione a Ferragosto, il Viminale rende pubblici i dati sulle attività svolte nei primi sette mesi dell’anno. Meno male che oltre alle parole ci sono anche i numeri. Era la fine di maggio quando un rapporto del Consiglio d’Europa raccomandava all’Italia uno studio uno studio sulla profilazione razziale da parte delle forze dell’ordine. La polemica fu grande, così come l’indignazione che scese dal governo e dai partiti della maggioranza. Oggi, come da tradizione a Ferragosto, il Viminale rende pubblici i dati sulle attività svolte nei primi sette mesi dell’anno e viene fuori che, in effetti, quella raccomandazione aveva una sua ragion d’essere: nel capitolo dedicato alle zone rosse si dice che, al 10 agosto, sono state controllate 928.491 persone, 389.485 delle quali straniere.
di Claudio Cecchella*
Il Dubbio, 15 agosto 2025 Alla riunione del 10 luglio 2025 della Commissione ministeriale di studi per l’entrata in vigore del Tribunale per le persone, i minorenni e le famiglie voluto, nel complesso delle riforme sulle controversie minorili e familiari, dalla legge n. 206 del 2021, con principi direttivi poi attuati dalla delega, con decreto legislativo n. 149 del 2022, il suo presidente, il sottosegretario alla Giustizia e senatore Andrea Ostellari, ha enunciato la volontà del Ministero, insieme a una proroga di un anno dell’entrata in vigore, di presentare un disegno di legge di abrogazione dell’organo, che non entrerà quindi più in vigore.
rietinvetrina.it, 15 agosto 2025
Da oggi è aperto il Bando “Costruire Futuro 2025” attraverso il quale la Regione Lazio, nell’ambito della legge regionale 7 del 2007, stanzia 250mila euro per interventi volti al miglioramento della vita detentiva e al reinserimento sociale delle persone private della libertà personale in custodia presso gli Istituti Penitenziari del Lazio. Il Bando, che scade il 30 settembre, è rivolto ad organizzazioni no profit aventi sede legale nel Lazio e che abbiano nel proprio statuto uno scopo attinente alle tematiche trattamentali. I progetti in questione sono finalizzati al sostegno della genitorialità e al miglioramento dei legami affettivi e relazionali.
Ristretti Orizzonti, 15 agosto 2025 I Garanti dei detenuti di Palermo, Messina e Siracusa hanno scritto una lettera al Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani affinché provveda al più presto alla nomina del nuovo Garante regionale. Il posto è infatti vacante dal primo aprile scorso, dopo le dimissioni del dott. Santi Consolo. La Regione Sicilia ha ben 23 istituti penitenziari: nessun’altra regione italiana ha la stessa quantità di strutture detentive (la Lombardia ne ha 18, il Lazio e la Campania 15, la Toscana 16). Attualmente i garanti territoriali sono appena tre, Pino Apprendi per il Comune di Palermo, Giovanni Villari per quello di Siracusa e Lucia Risicato per quello di Messina: solo tre garanti territoriali possono tuttavia limitarsi a lambire il disagio di migliaia di detenuti rimasti senza una figura di garanzia di riferimento.
di Francesco Brun
Corriere del Veneto, 15 agosto 2025 “Questo ragazzo aveva problemi che richiedevano attenzione e sostegno. Quali interventi sono stati attivati per il suo percorso di accoglienza e integrazione? Come mai si è ritenuto opportuno il collocamento in un istituto penale, e non in una struttura specializzata in grado di offrire supporto psicologico e sociale? Nelle decisioni prese, si è tenuto conto dei traumi che molti minori portano con sé nel loro viaggio verso l’Italia?”. Domande alle quali è fondamentale trovare una risposta quelle poste, in particolar modo alle istituzioni vicentine, da Emanuela Natoli, presidente dell’associazione Movimentiamoci Vicenza.
La Nazione, 15 agosto 2025 È successo nella notte tra mercoledì 13 e giovedì 14 agosto. Lo comunica la Uil Polizia penitenziaria. L’uomo, in carcere per reati contro il patrimonio e la persona, ha accusato un malore nella notte ed è stato subito soccorso prima dal personale di polizia penitenziaria e poi dal personale medico e infermieristico presente nella struttura. All’arrivo del 118 tuttavia era già troppo tardi. L’uomo era già morto. “Un episodio spiacevole - commenta la Uil Polizia penitenziaria di Prato - che segna ancora una volta l’istituto cittadino.
di Jacopo Ricca
rainews.it, 15 agosto 2025 Aperto un fascicolo per omicidio colposo. L’avvocata del 45enne morto il 7 agosto: “Era in una condizione di fragilità nota all’amministrazione”. I carteggi tra i diversi uffici dell’amministrazione penitenziaria, ma anche le relazioni degli psichiatri. Sono alcuni dei documenti che saranno vagliati dagli investigatori per cercare di capire se il suicidio del 45enne genovese, trovato senza vita nella sua cella del carcere Lorusso e Cutugno di Torino giovedì 7 agosto, si potesse evitare. Il pm, Davide Pretti, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, al momento senza indagati, e dopo l’autopsia fatta lunedì dal medico legale, Alice Porceddu, la salma dell’uomo è stata messa a disposizione della famiglia.
di Rebecca De Bortoli
La Stampa, 15 agosto 2025
La denuncia di Ferragosto dei Radicali su sovraffollamento, caldo e mancanza di attività. Problemi strutturali, sovraffollamento, carenza di servizi. E il caldo che rende le celle uno scampolo di inferno in terra. Mentre a livello nazionale parte l’esposto contro il ministro della Giustizia Carlo Nordio per “concorso omissivo” sui suicidi dietro le sbarre, il Partito Radicale torinese organizza l’iniziativa ‘Ferragosto in carcere’, dove con una visita all’interno delle mura, in questo caso della casa circondariale Lo Russo e Cotugno, cerca di riaccendere l’attenzione e denunciare le condizioni in cui vivono i detenuti.
tempostretto.it, 15 agosto 2025
Ieri la deputata Marino e il segretario provinciale Hyerace hanno visitato la Casa circondariale di Gazzi. Presto un’interrogazione al ministro Nordio. “Pur presentando condizioni complessivamente migliori rispetto a molti altri istituti penitenziari - anche grazie all’impegno della direzione e del personale - la Casa circondariale di Gazzi evidenzia alcune criticità ormai strutturali del sistema penitenziario nazionale. La seria professionalità della direzione e del personale risulta tangibile, pur non senza enormi difficoltà quotidiane, ma sono tanti i problemi riscontrati”. Così, in una nota, il Partito democratico dopo l’ispezione di ieri mattina al carcere di Messina da parte della deputata Stefania Marino e del segretario provinciale del Pd Armando Hyerace.
di Christian Gaole
Corriere di Verona, 15 agosto 2025
L’iniziativa “Ristretti di agosto” con Comune e Camere Penali: ieri la visita. “Riportare il carcere dentro i confini della legalità costituzionale, restituendo dignità ai detenuti”. Questo l’obiettivo dell’iniziativa “Ristretti di agosto”, organizzata dall’Unione delle Camere Penali Italiane. Anche Verona ha voluto prendere parte al progetto, che è stato presentato ieri nella casa circondariale di Montorio. Hanno aderito all’iniziativa il sindaco Damiano Tommasi, la vicesindaca Barbara Bissoli, il garante dei detenuti don Carlo Vinco e l’avvocato Alessandro Favazza, membro del direttivo della Camera Penale di Verona.
gazzettadellevalli.it, 15 agosto 2025
La situazione nel carcere di Gardolo peggiora. Visita ispettiva alla Casa circondariale di Gardolo della consigliera provinciale Movimento Casa Autonomia, Paola Demagri, insieme al Garante dei detenuti Giovanni Maria Pavarin e alla sua collaboratrice Federica Rottaris. “La situazione peggiora, ma l’impegno non si ferma - spiega la consigliera provinciale Paola Demagri. Ogni anno mi dedico con costanza alla comunità che vive e lavora all’interno del carcere: detenuti, polizia penitenziaria, professionisti sanitari ed educatori.
araldolomellino.it, 15 agosto 2025
Il 41-bis arriverà al carcere di Vigevano? È questa l’indiscrezione che trapela sul destino del penitenziario ducale: la possibile introduzione nella casa di reclusione di Vigevano di una sezione con detenuti al regime di 41-bis causa incertezza sul prossimo futuro della struttura dei Piccolini. Secondo indiscrezioni chiuderebbe la sezione femminile che sarebbe sostituita da una del “carcere duro” che prevede l’isolamento dei reclusi in celle singole e controllate 24 ore su 24. Rosalia Marino, direttrice del carcere di Vigevano, prossima al trasferimento alla casa circondariale di Opera, riferisce che “non si sa ancora nulla di certo” riguardo al numero di detenuti in regime di 41 bis che arriverebbero nella struttura dei Piccolini, mentre sul portale del Ministero della Giustizia sono stati pubblicati gli atti per la gara terminata il 21 luglio relativa ...
di Ilaria Dioguardi
vita.it, 15 agosto 2025 Un Centro di giustizia riparativa verrà istituito nel Comune lombardo in collaborazione con l’associazione InConTra. In ogni fase dell’esecuzione penale, offrirà la possibilità di accedere a programmi, i cui esiti potranno incidere positivamente sull’ottenimento di benefici come permessi premio, lavoro esterno o liberazione condizionale. L’assessore Marcella Messina: “È importante che questo centro non sia isolato, ma attraversi tutte le aree di intervento”. Anna Cattaneo (InConTra): “Ora va potenziato il lavoro di dialogo tra i mediatori e gli operatori del diritto”
Corriere della Sera, 15 agosto 2025 Pranzo a Trastevere, cocomerate nelle carceri. Per Sant’Egidio sarà un Ferragosto pieno di iniziative che rappresentano una risposta all’abbandono e alla solitudine: un messaggio di pace e di solidarietà in un tempo segnato da guerre e violenze, ma anche da troppa indifferenza per chi ha bisogno di sostegno e di amicizia. Tanti i momenti di incontro e i pranzi, coronati dalla tradizionale cocomerata, a Roma e in altre città italiane, per gli amici di sempre: anziani soli, persone senza fissa dimora, migranti, alcuni dei quali giunti con i corridoi umanitari e ormai integrati. Saranno anche molti di loro a preparare i pasti e a servirli a tavola, tra loro, a quattro anni esatti dalla grande fuga di Kabul che cominciò il 15 agosto del 2021, alcuni afghani accolti da Sant’Egidio.
AFFARI SOCIALI
di Maurizio Ambrosini
Avvenire, 15 agosto 2025 Era da qualche tempo che i rom erano scomparsi dalle cronache, come se fossero scomparsi anche dagli interstizi urbani in cui le loro componenti più marginali cercano rifugio. Dopo essere stati il bersaglio niente meno che di un’emergenza nazionale nel non lontano 2008, con Maroni ministro degli interni e Veltroni sindaco di Roma, erano stati sostituiti da altri “diversi” sgraditi ed elevati al rango di massima minaccia all’ordine sociale: segnatamente i profughi in arrivo dal mare. Un incidente stradale dai contorni obiettivamente inquietanti, perché accaduto per colpa di ragazzini neppure legalmente imputabili, è bastato a riaccendere il fuoco dell’antiziganismo.
di Stefano Levi Della Torre
volerelaluna.it, 15 agosto 2025 Le migrazioni, spinte dalle guerre, dai cambiamenti climatici, dal divario delle opportunità tra regioni del mondo, sono un fenomeno gigantesco che non può che crescere, perché i fattori che le muovono non vanno decrescendo, ma anzi intensificandosi. La fine del compromesso bipolare del mondo negli anni Novanta e, poi, quella dell’illusione precipitosa di un mondo monopolare sotto l’egemonia delle potenze vincitrici della “guerra fredda” (Stati Uniti e, al loro seguito, Europa) hanno aperto un periodo di sconvolgimenti che non hanno ancora trovato nessun temporaneo equilibrio, costellando il pianeta di conflitti e di guerre. In Occidente, che va perdendo una centralità di secoli nel mondo, la realtà e la sensazione di perdita favorisce la destra che si pone come resistenza e difesa conservatrice ...
di Angela Gennaro
Il Domani, 15 agosto 2025 Dopo il naufragio con almeno 27 morti, decine di dispersi e 60 sopravvissuti, sull’isola “porta d’Europa” continuano gli sbarchi. Ong e opposizione rilanciano l’appello per una missione di soccorso internazionale nel Mediterraneo Centrale, dove dall’inizio dell’anno sono morte e disperse quasi 700 persone: “Le nostre navi veloci avrebbero potuto soccorrere i migranti, perché nessuno le ha allertate?”.
di Domenico Quirico
La Stampa, 15 agosto 2025 Oggi è, senza mezzi termini, un momento epocale. Ma solo potenzialmente: perché si riduce ad un attimo, a un guizzo di Storia che domani potrebbe già esser diventato un rimorso, una occasione perduta, niente. Già, ad Anchorage avrebbe potuto essere ma non fu. Il Tempo è l’essenza della politica internazionale, sapere quel è il momento opportuno; non c’è miglior definizione della abilità politica. I due leader che si incontrano oggi sono all’altezza di saper afferrare quel momento per attenuare la sorda effervescenza che, su sfondi di macerie, ha invaso il formicaio umano? O lo useranno solo per una proiezione di immagine che consolidi le loro dirigenze per motivi diversi discusse e traballanti?
di Natalia Distefano
Corriere della Sera, 15 agosto 2025 Lo scorso luglio il velista pescarese, affetto da una grave patologia oncologica, è stato assolto dall’accusa di traffico internazionale di droga. Al suo arrivo lo sfogo: “Ho tentato il suicidio, poi ho deciso di curarmi da solo”. Prima le lacrime di commozione e poi la gioia incontenibile per essere riuscito a “baciare di nuovo la terra italiana” per Carlo D’Attanasio, il velista pescarese accusato di traffico internazionale di stupefacenti e assolto a fine luglio dalla Corte d’Appello della Papua Nuova Guinea dopo cinque anni di detenzione.
ilpost.it, 15 agosto 2025 La prigione simbolo del regime iraniano, colpita a giugno: il rapporto aggiunge informazioni sulle persone uccise, sui danni e su ciò che successe dopo. Human Rights Watch (Hrw), una delle più note ong internazionali che si occupano di diritti umani, ha pubblicato un report sulle conseguenze del bombardamento israeliano sulla prigione iraniana di Evin, a Teheran, lo scorso 23 giugno, cioè il giorno prima che finisse la guerra combattuta per 12 giorni tra Israele e Iran. Sull’attacco sono state diffuse le versioni dei due governi, e nelle settimane successive sono state pubblicate delle ricostruzioni giornalistiche. Il rapporto di Human Rights Watch raggruppa le informazioni disponibili e aggiunge dettagli sulle modalità in cui è stato condotto, sui danni che ha causato e su cosa è successo dopo ai detenuti.
di Murat Cinar
Il Manifesto, 15 agosto 2025 Dallo scorso marzo in Turchia una decina di condannati per reati legati al terrorismo e con pene superiori alla soglia del 30 yıl sınırı (limite informale dei trent’anni di detenzione oltre cui la scarcerazione dovrebbe avvenire per legge) sono tornati in libertà dopo aver scontato, in media, più di tre decenni dietro le sbarre. Le liberazioni sono avvenute in un momento in cui, seppur senza un protocollo formale, è in corso un fragile tentativo di riavvio del dialogo tra lo Stato turco e il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk), con Abdullah Öcalan e il partito politico Dem come interlocutori centrali. Tra i liberati vi sono persone con gravi problemi di salute e ultraottantenni.
di Giuliano Battiston
Il Manifesto, 15 agosto 2025 Per fare un bilancio di questi quattro anni di Emirato islamico abbiamo intervistato Antonio Giustozzi, il più autorevole studioso dei Talebani, autore tra l’altro di “The Taliban at War, 2001-2021” (Hurst). Quanto è solido oggi l’Emirato? La percezione è che il regime si consolidi e che aumentino le pulsioni totalitarie da Kandahar, da dove governa l’Amir, con un numero crescente di decreti per controllare la popolazione. Sul lungo termine è rischioso, soprattutto se le regole ferree finiranno per riguardare anche gli uomini, ma per ora c’è il consolidamento: l’opposizione armata e non armata è a pezzi, lo Stato islamico è messo male, i Talebani hanno ottenuto fino a 3 miliardi di dollari con le tasse, lo sfruttamento minerario è superiore rispetto al governo precedente e i rapporti regionali sono buoni.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 17 agosto 2025
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)
56° Convegno nazionale SEAC: "Le pena e le leggi" (Bologna, 24 e 25 ottobre 2025)
"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)
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CONCORSI E BANDI