Direttore: Ornella Favero

Redazione: Padova, Via Citolo da Perugia 35

Telefax 049.654233. Mail: redazione@ristretti.it 

Sito internet: www.ristretti.org  

 

Notiziario quotidiano dal carcere

--> Rassegne Tematiche <--

Edizione di lunedì 11 agosto 2025

CARCERI

Riflettiamo su cos’è il carcere: espiazione o occasione per rinascere?

di Adriano Fabris

Avvenire, 11 agosto 2025 L’aumento dei suicidi, le condizioni indegne degli istituti penitenziari, gli agenti di custodia insufficienti: bisogna trovare il modo per agire subito, ripartendo dall’idea di giustizia. Come tutte le estati, anche in questo periodo si torna a parlare della situazione nelle carceri. È una situazione insostenibile per vari motivi. I detenuti in troppi casi sono rinchiusi in spazi ridotti, gli agenti di custodia sono in numero insufficiente, gli edifici adibiti a prigione risultano sovente inadeguati. Non stupisce quindi il fatto che periodicamente esplodano ribellioni o che la rabbia, la frustrazione, la disperazione accumulate vengano rivolte contro di sé. L’aumento dei suicidi nei penitenziari italiani - una tragedia a cui “Avvenire” ha dedicato diverse inchieste, anche raccontando le storie personali di chi non ce l’ha fatta ...

 

Nelle carceri italiane diritti e rieducazione restano lettera morta

di Nadia Conticelli*

La Stampa, 11 agosto 2025 il cinquantesimo anniversario della riforma carceraria sarebbe un’occasione per dirci se quello spirito, in una fase di grandi riforme nello spirito costituzionale, abbia trovato reale applicazione e dato i frutti sperati. E invece ci si trova a contare i suicidi, già oltre 50 e siamo a poco più di metà anno. Ai problemi endemici dell’istituzione carceraria italiana - organico carente, strutture fatiscenti e inadeguate - si è aggiunto un disinvestimento sulle attività: dai laboratori all’istruzione superiore, filo tenue che collega detenzione e orizzonte di reinserimento sociale. Tra una notizia di cronaca e l’altra i mantra del governo sono nuove carceri e solidarietà alla polizia penitenziaria. Due temi importanti, declinati però a colpi di slogan.

 

Polizia penitenziaria disarmata anche moralmente dalla burocrazia: ora sogna la fuga dal Dap

di Leo Beneduci*

Il Fatto Quotidiano, 11 agosto 2025 Tra i poliziotti penitenziari crescono sfiducia, disaffezione e fatalismo di chi ritiene che non vi sia più alcun futuro nel proprio lavoro. Polizia penitenziaria disarmata anche moralmente dalla burocrazia: ora sogna la fuga dal Dap. È ormai un dato di fatto: gli appartenenti alle Forze di Polizia che operano nelle strade hanno in dotazione strumenti e protezioni anche legali, mentre gli agenti di Polizia penitenziaria che operano nelle carceri sono disarmati di tutto e pagano in prima persona le conseguenze delle innumerevoli conflittualità-contraddizioni del sistema, comprese quelle intestine all’Amministrazione penitenziaria centrale - il Dap - per l’accaparramento delle poltrone più remunerative.

 

GIUSTIZIA

La giustizia italiana e una crisi di sistema che non si può più ignorare

di Claudio Cerasa

Il Foglio, 11 agosto 2025 Al di là dei singoli casi di conflitto con la politica, al di là delle esondazioni dei pm. È l’impianto istituzionale che, per come è costruito, espone i magistrati alla tentazione o al sospetto di agire fuori dal proprio ruolo. Con tutto il rispetto, francamente, anche basta, grazie. Con tutto il rispetto, onestamente, anche meno scemenze, grazie. Con tutto il rispetto, sinceramente, quando si parla di giustizia in Italia, forse, sarebbe il caso di togliersi gli affettati dagli occhi e iniziare a guardare la realtà per quello che è, non per quello che vorremmo vedere. E la realtà, purtroppo, ci dice qualcosa che da anni ci ostiniamo a non voler vedere. Qualcosa che non riguarda le singole inchieste della magistratura. Qualcosa che non riguarda il singolo caso oggetto di conflitto.

 

Il referendum sulla giustizia? Il Governo lo può perdere

di Alberto Gentili

huffingtonpost.it, 11 agosto 2025 Il sondaggista Antonio Noto: “La partita referendaria è un vero scoglio, su un tema sensibile, e potrebbe avere un importante impatto sul governo”. Si voterà pro o contro il Governo. E il referendum confermativo rischia di avere l’effetto di una bomba. Certo, c’è il Guardasigilli Carlo Nordio che appena può dispensa ottimismo: “Vinceremo sicuramente”. E Meloni non è stata da meno: “Gli italiani sono e saranno con me”. Ma la premier non ne deve essere così sicura, se nei giorni scorsi ha commissionato alcuni sondaggi per conoscere l’orientamento di voto degli italiani e sta aspettando trepidante i risultati. E se ha già detto chiaro e tondo che non si dimetterà, nel caso che al referendum (per il quale non è necessario il quorum) dovesse prevalere il no.

 

La sinistra e quel vizio di lasciare le chiavi dell’opposizione ai magistrati

di Paolo Delgado

Il Dubbio, 11 agosto 2025 Da Tangentopoli al caso Almasri, al di là del merito giuridico delle questioni, l’opposizione ha ceduto nuovamente alla tentazione di accodarsi alle toghe. Dalla deflagrazione nucleare di Tangentopoli sono passati 32 anni. I partiti che in quell’estate carica di tensione dominavano ancora la scena politica italiana sono scomparsi tutti da tre decenni. Un’intera generazione politica successiva ha calcato le scene, guidato a turno il governo e l’opposizione per poi sparire nella panchina dei pensionati più o meno di lusso.

 

Violenza di genere, la teoria e la pratica

di Giusi Fasano

Corriere della Sera, 11 agosto 2025 I tempi di attesa per avere un braccialetto elettronico uno vanno ben oltre i ragionevoli quattro giorni fissati dal contratto fra la Giustizia e Fastweb per attivare tecnici e apparecchio. I buoni propositi, si sa, non costano niente, e intendo nel senso economico vero e proprio. Così come non costava nulla quell’annuncio che diceva “abbiamo abolito la povertà”, è sempre a costo zero che abbiamo salutato - con favore, e stavolta credendoci molto di più - l’ipotesi dell’utilizzo massiccio dei braccialetti elettronici previsto dalla recente legge Roccella in materia di violenza di genere. “Ne abbiamo potenziato l’efficacia come strumento di controllo delle misure cautelari”, ha detto la ministra alle Pari opportunità Eugenia Roccella illustrando le novità previste dal suo provvedimento.

 

GIURISPRUDENZA

Obbligatorio l’espresso assenso del difensore all’elezione di domicilio presso il suo studio

di Paola Rossi

Il Sole 24 Ore, 11 agosto 2025 Si tratta di vera e propria condizione di efficacia dell’indicazione espressa dall’indagato di voler domiciliarsi presso il difensore d’ufficio ai fini della valida ricezione degli atti da parte dell’autorità giudiziaria procedente. Non è valido luogo di notificazione lo studio del difensore presso cui l’indagato ha inteso domiciliarsi se il legale non ha avuto modo di assentire all’elezione di domicilio. Non è quindi abnorme la restituzione degli atti al pubblico ministero se la notifica all’indagato dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari prevista dall’articolo 415 bis del Codice di procedura penale è irregolare perché è stata effettuata presso il difensore di ufficio senza che questi fosse stato interpellato e avesse di conseguenza accettato l’elezione di domicilio presso il suo studio come dichiarata da parte dell’indagato stesso.

 

TERRITORIO

Piemonte. Togliete la tassa regionale più inutile sui detenuti che studiano all’università

di Rocco Sciarrone*

La Stampa, 11 agosto 2025 Nel marzo del 2024 il Consiglio Regionale del Piemonte aveva approvato un ordine del giorno in cui si impegnava ad affrontare la questione dell’esenzione della tassa regionale per il diritto allo studio universitario degli studenti detenuti. Una misura di intervento concreto e poco onerosa sul piano finanziario, a fronte della situazione drammatica degli istituti penitenziari. Purtroppo ancora una volta il tema non è stato considerato meritevole di attenzione in occasione dell’assestamento di bilancio discusso in questi giorni in Consiglio.

 

Torino. Caro sindaco, scegli un Garante indipendente per difendere i diritti dei detenuti

di Roberto Tricarico*

La Stampa, 11 agosto 2025 Caro sindaco Lo Russo, ieri La Stampa ha raccontato ancora di un lenzuolo bianco. Triste strumento del cinquantatreesimo suicidio nelle carceri italiane, il secondo a Torino nel 2025. Un detenuto di 45 anni ha prelevato dal suo letto quel lenzuolo, è entrato nel bagno e si è tolto la vita. Più voci, compresa la tua, da sempre denunciano il sovraffollamento del carcere Lorusso e Cotugno. Una struttura che scoppia, non certo di salute. La Garante dei Detenuti del Comune, Monica Gallo, ha parlato di situazione “gravissima”. Sono d’accordo. Il carcere delle Vallette è parte della città e a noi tutti spetta il compito di prendersene cura, sindaco in primis.

Milano. Torture carcere Beccaria, le vittime chiederanno i danni al ministero

di Rosario Di Raimondo

La Repubblica, 11 agosto 2025 “Erano affidati allo Stato”. L’avvocato di uno dei 33 ragazzi maltrattati nell’istituto minorile: “Il ministero deve rispondere per la responsabilità oggettiva”. Gli avvocati dei giovani detenuti vittime del “sistema Beccaria” sono pronti a chiedere i danni. Non solo agli agenti penitenziari accusati di torture e violenze sui ragazzi ma anche al ministero della Giustizia per la sua “responsabilità oggettiva”. Questa idea accomuna diversi legali delle parti offese: 33, in tutto, quelle che la procura - con le pm Rosaria Stagnaro e Cecilia Vassena e la procuratrice aggiunta Letizia Mannella - chiede al gip di sentire durante un “incidente probatorio”, audizioni che consentiranno di cristallizzare le testimonianze per farle diventare prove.

 

Milano. Torture nel carcere Beccaria: “Compare io ti mangio il cuore”

di Anna Giorgi

Il Giorno, 11 agosto 2025 L’inquietante quadro di violenze emerge dalle carte con cui la Procura chiede l’incidente probatorio. Sono 33 le vittime il cui racconto sarà “cristallizzato” davanti al giudice, salgono a 42 gli indagati. Sputi in faccia, calci e pugni sull’intero corpo, in un caso anche un colpo alla testa con uno stivale, torture con lacci al collo dei detenuti, insulti, spesso razzisti. Emergono comportamenti “disumani” dalle carte della richiesta di incidente probatorio avanzato dalla Procura nei confronti di 42 indagati tra vertici, medici e agenti in servizio al carcere minorile Beccaria. Maltrattamenti, lesioni, falso e torture che ora vedono salire la lista dei responsabili - i primi 13 arresti risalgono all’aprile 2024 - e mettono in fila più episodi di violenza, dal 2021 al marzo 2024.

 

Milano. Violenze nel carcere Beccaria, la prima denuncia: “Brutale pestaggio per un accendino”

di Andrea Gianni

Il Giorno, 11 agosto 2025 L’avvocato Deluca assiste una delle 33 vittime “Non voleva tornare lì, i responsabili vanno puniti”. Il ricordo dell’avvocato Stefano Deluca torna al 2023, all’udienza al Tribunale per i minorenni di Milano durante la quale notò gli ematomi sul volto del suo assistito, un ragazzo all’epoca minorenne che era detenuto al Beccaria per aver tentato una rapina armato di coltello. “I poliziotti mi hanno menato - riferì quel giorno il giovane - non voglio tornare al Beccaria”. La sua è stata la prima denuncia ricevuta dalla Procura, e ora quel ragazzo è tra le 33 persone offese che dovranno comparire davanti al gip per l’incidente probatorio e confermare i loro racconti.

 

Milano. All’Ipm Beccaria non si è tradita solo la legge, ma l’idea stessa di umanità

di Romano Pesavento*

angelipress.com, 11 agosto 2025 Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime profondo sdegno e preoccupazione per quanto emerso dall’indagine della Procura di Milano sulle violenze, fisiche e psicologiche, subite dai giovani detenuti dell’Istituto Penale Minorile “Cesare Beccaria”. Le accuse, che parlano di torture, maltrattamenti aggravati, lesioni, condotte omissive, falsi referti e persino di un episodio di violenza sessuale, non raccontano solo un grave fatto di cronaca giudiziaria: descrivono un fallimento culturale ed educativo che interroga l’intera società.

 

Monza. Celle sovraffollate e con insetti: “Carceri a numero chiuso”

di Dario Crippa

Il Giorno, 11 agosto 2025 Un carcere a “numero chiuso”. Case territoriali di reinserimento sociale. Mettere mano a soluzioni come amnistia e indulto. Queste in sintesi le proposte di legge depositate dopo la visita sabato mattina del Gruppo +Europa di Monza al carcere cittadino organizzata con l’associazione “Nessuno tocchi Caino” e la Camera Penale di Monza che ha visto anche la partecipazione di alcuni consiglieri comunali e del sindaco di Triuggio, Pietro Cicardi. Visitati in particolare la sezione di Prima Accoglienza, il Reparto di Osservazione Psichiatrica, la sezione Isolamento e la sezione D (monitoraggio sanitario).

 

Napoli. Radicali e PD tornano nelle carceri: “Sistema al collasso, servono misure urgenti”

avellinotoday.it, 11 agosto 2025 Delegazione bipartisan in visita a Napoli Poggioreale e Avellino Bellizzi. Lunedì 11 agosto una delegazione di Radicali Italiani, accompagnata da Toni Ricciardi (Partito Democratico), visiterà la Casa circondariale di Napoli Poggioreale e la Casa circondariale di Avellino “Bellizzi”. Dopo la visita a Poggioreale, conferenza stampa davanti al carcere alle ore 13; ad Avellino, alle ore 18, sempre davanti all’istituto.

 

Rimini. “Le condizioni del carcere sono sempre più critiche”

riminitoday.it, 11 agosto 2025 “Le condizioni della Casa circondariale di Rimini sono sempre più critiche. Lo sostengono i sindacati del Personale Penitenziario, non da adesso, non in solitudine ma sembra ignorati dalle istituzioni”. Così Ivan Innocenti del Consiglio Genera Partito Radicale, approfondendo i numeri del sovraffollamento e le conseguenze indicate dai sindacati Sappe, Sinappe, Osapp. “Il carcere riminese prevede 118 posti regolamentari - esordisce. 23 di questi posti sono nella prima sezione, luogo che l’Ausl ha indicato a rischi salute per i detenuti e dove il magistrato di sorveglianza riconosce ai ristretti con pena definitiva il “trattamento inumano e degradante” previsto dal l’articolo 3 della Carta Europea dei Diritti Umani. Questa situazione è ormai certificata da numerosi anni”.

 

Siracusa. Carcere di Cavadonna, modello virtuoso con il Garante dei detenuti

libertasicilia.it, 11 agosto 2025 Siracusa è tra le pochissime città in Sicilia - insieme a Palermo ed Erice - ad avere già un Garante comunale dei diritti delle persone private della libertà. Un ruolo che, negli anni, ha permesso di mantenere un canale diretto con il carcere di Cavadonna, monitorando le condizioni di vita dei detenuti e segnalando criticità. Adesso anche Catania sembra pronta a colmare un vuoto istituzionale durato anni. Dopo la sollecitazione dell’ex garante regionale Santi Consolo, che aveva denunciato l’assenza di referenti nelle principali città, e l’intervento del suo predecessore Salvo Fleres, l’assessore ai Servizi sociali Bruno Brucchieri ha annunciato la stesura del regolamento per istituire la figura.

 

Torino. Rete torinese contro Cpr: “Il nuovo Garante dovrà occuparsene”

lospiffero.com, 11 agosto 2025 Il futuro Garante delle persone provate della libertà personale “dovrà occuparsi anche delle centinaia di persone trattenute contro la loro volontà e senza aver commesso reati nel Cpr di Corso Brunelleschi, che la Città vuole, come noi, chiudere. L’assenza in questo dibattito ci preoccupa e rischia di spostare l’attenzione dal chi al che cosa”. Ad affermarlo è la Rete torinese contro tutti i Cpr, in una nota “Nel mese di luglio - viene aggiunto - abbiamo chiesto e ottenuto un incontro con il sindaco Lo Russo sulla scelta del futuro garante dei diritti delle persone private della libertà personale.

 

Bologna. Il grido d’allarme degli infermieri in carcere: “Siamo reclusi anche noi, troppo stress”

di Daniela Corneo

Corriere della Sera, 11 agosto 2025 I sanitari in servizio alla Dozza denunciano: “Qui non vuol venire nessuno a lavorare e dopo anni non c’è turn over”. Il Nursind e l’Opi: “Condizioni usuranti, servono meccanismi d’incentivazione”. Il racconto di Anna. Nessuno ci vuole andare. E quelli che accettano di lavorare lì, poi sentono di non avere vie d’uscita. “Il carcere alla fine diventa un carcere anche per noi”. A lanciare un grido d’aiuto sono gli infermieri che lavorano alla Dozza, alcuni dei quali lavorano lì da anni, senza però avere una prospettiva d’uscita, nonostante le richieste di mobilità.

Milano. Insegnare arte al Beccaria: “Ma è sempre più difficile”

di Jessica Castagliuolo

Il Giorno, 11 agosto 2025 Con Albania Pereira i giovani detenuti hanno affrescato il cortile interno “Basita dall’inchiesta, i ragazzi non mi han detto nulla. Serve un cambiamento”. Il cortile interno del Beccaria, tutto intorno al giardino, è affrescato con un murale floreale e onirico. A realizzarlo sono stati i ragazzi detenuti, con l’aiuto di Albania Pereira, la docente del laboratorio di arte. Si reca all’Istituto penale minorile due volte a settimana, per aiutare i ragazzi a “esprimersi con i colori”. Ma il suo lavoro, ammette, “è sempre più difficile”. “Credo che le cose debbano cambiare a livello strutturale”, osserva, riferendosi alle difficoltà che il carcere continua ad affrontare, dal sovraffollamento al continuo aumento di minori stranieri non accompagnati, che hanno più difficoltà a integrarsi, anche tra loro.

 

AFFARI SOCIALI

Paglia: “Ruini sbaglia, sul fine vita serve una legge. Non si può lasciar decidere le Regioni”

di Giacomo Galeazzi

La Stampa, 11 agosto 2025 L’arcivescovo: “Il Parlamento a settembre è chiamato a decidere, lo faccia con la più larga maggioranza possibile”. “Il Senato sta per approvare un disegno di legge sul fine vita. È bene che una materia come questa non sia lasciata alle Regioni. Ed è bene ricordare che il tema del “fine vita” è ben più ampio della legge. Ognuno muore a modo suo”, afferma l’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente della Commissione ministeriale per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria per la popolazione anziana istituita dal dicastero della Salute e presidente emerito della Pontificia accademia per la vita. E cita Gustavo Zagrebelsky: “sulle questioni ultime si è sempre penultimi”.

 

Casarini: “Torniamo in mare a salvare i naufraghi. L’Italia in Libia sostiene i criminali”

di Marika Ikonomu

Il Domani, 11 agosto 2025 Tra i fondatori dell’ong Mediterranea Saving Humans, presto nel Mediterraneo con la seconda nave. Il fondatore è stato spiato e rinviato a giudizio. “Siamo una minaccia. Monitoriamo i rapporti tra persone come Almasri e il nostro paese”. Un rinvio a giudizio per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare, lo spionaggio da parte dei servizi, i continui fermi amministrativi alle navi delle ong e l’assegnazione di porti lontani. “Da quando siamo nati siamo sottoposti a una guerra continua da parte dei governi, di qualsiasi orientamento politico”, spiega Luca Casarini, fondatore di Mediterranea Saving Humans.

 

ESTERI

La politica dell’intollerabile, che non sappiamo più immaginare

di Sergio Labate*

Il Domani, 11 agosto 2025 A ottant’anni da Hiroshima, il presidente degli Stati Uniti non ha rilasciato alcuna dichiarazione per ricordare l’evento. Nelle stesse ore dava spettacolo sul terrazzo della Casa Bianca, facendo finta di voler installare lì sopra un arsenale nucleare. Contemporaneamente Netanyahu annunciava di voler occupare illegalmente una terra stremata. L’intollerabile è diventato l’unica agenda politica del nostro tempo. La mia generazione è l’ultima che è stata abituata a pensare che la lezione della storia indicasse due eventi intollerabili: la bomba atomica e il genocidio. Siamo stati fortunati, non li abbiamo vissuti. Ma tutta la nostra iniziazione civile era affidata alla memoria dei testimoni e segnata dalla minaccia di queste due esperienze limite, oltre le quali l’assoluta potenza dell’uomo si trasforma ...

 

È lotta tra logica e fanatismo: ora palestinesi e israeliani hanno lo stesso nemico, Netanyahu

di Anna Foa

La Stampa, 11 agosto 2025 La decisione di rioccupare Gaza scuote il Paese e riunisce le opposizioni. E così, alla fine, è successo: il governo israeliano ha deciso quella che è in sostanza una rioccupazione di Gaza e il trasferimento di un milione di palestinesi da Gaza City, con un prolungamento della guerra non quantificato, ma come ha aggiunto ieri Benjamin Netanyahu in una conferenza stampa per i giornalisti stranieri, “breve”. Mentre scrivo, le strade delle città israeliane si sono riempite di manifestanti che chiedono la pace, la liberazione degli ostaggi, la fine del massacro dei palestinesi. Ovunque, a Tel Aviv e a Gerusalemme, nelle altre città del Paese, piccole e grandi, a maggioranza ebraica o araba. La decisione del governo ha scosso tutto il Paese.

 

Crosetto: “Il governo di Israele ha perso ragione e umanità. Combattere i terroristi non è più una scusa”

di Alessandro De Angelis

La Stampa, 11 agosto 2025 Il ministro della Difesa: “A Gaza negati diritto e civiltà. Servono decisioni che obblighino il premier a fermarsi”. Appena iniziata l’intervista, Guido Crosetto riceve un messaggio: “Ministro buongiorno. Per info: AirDrop Gaza. Lanciati 16 CDS da circa 800KG l’uno per un totale di 12.800KG. Velivolo appena atterrato”. Lo legge col tono di chi ne ha fatto una questione di principio. Da giorni sta coordinando e seguendo in prima persona l’invio degli aiuti a Gaza: “Quel che sta accadendo - ci dice - è inaccettabile. Non siamo di fronte a una operazione militare con danni collaterali, ma alla pura negazione del diritto e dei valori fondanti della nostra civiltà. Noi siamo impegnati sul fronte degli aiuti umanitari, ma oltre alla condanna bisogna ora trovare il modo per obbligare Netanyahu a ragionare”.

 

Venezuela. Alberto Trentini compie 46 anni, il compleanno in carcere del cooperante italiano

di Anna Maselli

Corriere della Sera, 11 agosto 2025 L’operatore umanitario è in prigione dal 15 novembre del 2024. L’appello di chi lo conosce: “Tanti auguri Alberto, ti aspettiamo a casa”. Un compleanno diverso, amaro, senza sorrisi e candeline. Oggi, 10 agosto, Alberto Trentini compie 46 anni. L’operatore umanitario originario del Lido di Venezia, rinchiuso da 270 giorni nelle carceri venezuelane, non festeggerà con i genitori Armanda ed Ezio, con i parenti e gli amici che da quasi nove mesi promuovono una campagna di solidarietà per chiedere il suo ritorno a casa. Non si sa se lo dirà a qualche suo compagno di cella, se qualcuno gli farà gli auguri, se riuscirà per qualche minuto a trovare sollievo nonostante le terribili condizioni in cui versano i detenuti del Rodeo I (nello stato di Miranda, a 30 chilometri da Caracas).

 

Venezuela. Due giornalisti raccontano l’incubo delle carceri

di Federico Cenci

interris.it, 11 agosto 2025 Si chiamano Roberto Di Matteo, Filippo Rossi e Jesus Medina. La loro recente esperienza ha alzato, per l’ennesima volta, il velo sulla libertà di stampa calpestata in alcuni Paesi. I tre giornalisti, recatisi in Venezuela per realizzare un’inchiesta, sono stati arrestati venerdì scorso, 6 ottobre, e rilasciati quarantotto ore dopo.

 

DOCUMENTI

Garante nazionale. Report per un’analisi dei decessi in carcere. Attività di studio e ricerca: gennaio-luglio 2025

"Italia, minori dietro le sbarre". Inviato all'ONU il dossier che accusa la giustizia minorile dopo il decreto Caivano

"Solidarietà a Bruno Mellano". Appello de La Società della Ragione contro l'attacco politico contro l'ex Garante regionale del Piemonte

 

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dall'11 al 17 agosto 2025

Progetto "Summer Days 2025" dell'Associazione CRIVOP Italia ODV (Vari istituti penitenziari, fino al 31 agosto 2025)

Convegno. "Sfide e opportunità dell’apprendimento in carcere: riflessioni a partire dalla didattica della matematica" (Bologna, 11 e 12 settembre 2025)

Convegno. "Leggi criminogene e restringimento della dialettica democratica: quali strumenti e quali spazi per il dissenso?" (Paluzza-UD, 12 - 14 settembre 2025)

Summer School. "50 anni di ordinamento penitenziario: il carcere come specchio delle trasformazioni sociali in Italia" (Torino, dal 15 al 19 settembre 2025)

Convegno: "I nodi irrisolti delle misure di sicurezza a contenuto terapeutico" (Torino, 18-19 settembre 2025)

Convegno: "Le trasformazioni del controllo sociale. Cinquant’anni di studi sulla questione criminale" (Bologna, 25-27 settembre 2025)

Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)

56° Convegno nazionale SEAC: "Le pena e le leggi" (Bologna, 24 e 25 ottobre 2025)

"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)

 

CORSI DI FORMAZIONE

Università Padova: "Master in Mediatore esperto in programmi di giustizia riparativa in ambito penale - MERJ" (Data prova ammissione 13 ottobre 2025)

VIII° Corso di formazione Marcoleone Bondi. "Difesa penale ed esecuzione: una visione prospettica" (Venezia, dal 17 ottobre al 28 novembre 2025)

Università Cattolica di Milano e Fondazione per la Sussidiarietà: "Governance e Strategie per l’Amministrazione condivisa" (Milano, iscrizioni fino al 2 dicembre 2025)

 

CONCORSI  E BANDI

Premio letterario nazionale "inVISIBILI nell'INvisibile. Le parole che non vi ho detto". Edizione 2025 (scadenza 15 agosto 2025)

Master Universitario I Livello Università di Milano Bicocca: "Devianza, sistema della giustizia e servizi sociali" (Scadenza domande 19 settembre 2025)