|
|
Telefax 049.654233. Mail: redazione@ristretti.it Sito internet: www.ristretti.org |
Notiziario quotidiano dal carcere
--> Rassegne Tematiche <--
Edizione di domenica 10 agosto 2025
di Alessandra Servidori
ilsussidiario.net, 10 agosto 2025 La situazione nelle carceri italiane è drammatica e rischia di essere particolarmente grave per i più giovani. Tutti i giorni sono segnati da tragedie di uomini che uccidono donne e poi recentemente la situazione si è aggravata con alcuni di essi che, incarcerati, si tolgono la vita Non sapremo mai se è il rimorso che li devasta o sono le condizioni di carcerati che li portano al suicidio, sappiamo solo, nell’ultimo episodio, che il giovane era stato sottoposto a vigilanza continua e che il suo avvocato aveva chiesto una perizia psichiatrica che non è stata eseguita in tempo utile. Vero è che le condizioni delle carceri italiane sono caratterizzate da un sovraffollamento e da una carenza di risorse che incidono negativamente sulla vita dei reclusi e anche del personale costretto a turni pesantissimi.
di Raffaella Calandra
Il Sole 24 Ore, 10 agosto 2025 Intervista al commissario straordinario all’edilizia penitenziaria: la misura servirà a “recuperare dignità, sicurezza e funzionalità. Valutiamo lo spostamento dei detenuti in siti più moderni”. Lo paragona ad una “matrioska”, un incastro di interventi vecchi e nuovi, “in collaborazione con Dap, Giustizia Minorile e Mit, sotto la regia di Palazzo Chigi”. Per “una risposta strutturale al sovraffollamento”. Atteso da mesi, preceduto e seguito da critiche, il piano per l’edilizia penitenziaria approda in Consiglio dei Ministri con l’ambizione di “non costruire solo celle, ma recuperare dignità, sicurezza e funzionalità”, assicura il commissario straordinario all’edilizia penitenziaria, Marco Doglio.
di Alessandro Bozzano
trucioli.it, 10 agosto 2025 Sentire più campane può essere utile. A leggere i quotidiani filo governativi (tre ha anno come editore un parlamentare della Lega con vasti interessi in cliniche private convenzionate con le Asl), a seguire telegiornali e approfondimenti delle Tv berlusconiane il giudizio è tranciante. In aiuto ora ci sono pure le televisioni di Stato. Ovvero la riforma della giustizia è sempre stata invocata dal padre nobile Silvio Berlusconi, è necessaria per snellire i processi e le inchieste, la separazione della carriera tra magistrati inquirenti (PM) e giudicanti è una garanzia per il cittadino. Diciamo solo che in Italia il 25 % e anche meno dei cittadini sono seguono con attenzione le problematiche della giustizia viste da destra, da sinistra, dalla magistratura, dagli avvocati, dagli operatori di giustizia e dai loro rappresentanti sindacali.
di Daria Bonfiletti*
Il Manifesto, 10 agosto 2025 45 anni da Ustica. Molto materiale non è ancora uscito dagli archivi per essere messo a disposizione degli studiosi e dei cittadini “San Lorenzo io lo so” da questo incipit pascoliano, che in qualche modo ci rimanda a Pasolini, partiamo ogni anno a Bologna, attorno al Museo per la Memoria di Ustica, per una serata di poesia che ci conduce ad esplorare la memoria dei viaggi, di percorsi, di speranze, avendo sempre nel cuore il volo incompiuto del DC9 Itavia. Quest’anno ci affidiamo alla sensibilità artistica di Edoardo Purgatori, come a richiamare anche le descrizioni, le immagini che ci ha consegnato Andrea Purgatori sulla carta stampata e nelle immagini cinematografiche.
TERRITORIO
di Carlotta Nicoletti
telenord.it, 10 agosto 2025 La Regione uniforma l’assistenza sanitaria negli istituti di detenzione e valorizza il lavoro dei medici penitenziari. La Giunta regionale della Liguria ha approvato l’Accordo Integrativo Regionale per la medicina penitenziaria, con l’obiettivo di rafforzare e uniformare l’assistenza sanitaria nelle carceri liguri, riconoscendo un ruolo centrale ai medici che vi operano. Obiettivi - Il nuovo testo, frutto di un confronto tra la delegazione pubblica e le rappresentanze sindacali, si inserisce nell’Accordo Collettivo Nazionale della Medicina Generale 2019-2021. Tra le priorità: garantire le prestazioni incluse nei livelli essenziali di assistenza (Lea), migliorare la continuità terapeutica e favorire il reinserimento sociale del paziente-detenuto.
di Caterina Stamin
La Stampa, 10 agosto 2025 Il 45enne era nel padiglione C per furto e ricettazione. La Garante: “Sovraffollamento al 130%. D’estate la situazione delle carceri si aggrava”. Ha preso il lenzuolo bianco dal letto ed è entrato nel bagno della sua cella. Ha aspettato di essere da solo e si è tolto la vita. Aveva 45 anni, era stato condannato per furto e ricettazione e da poco tempo la sua pena era diventata definitiva. È il 53esimo suicidio nelle carceri italiane, il secondo a Torino da inizio anno. “Una tragedia senza fine” dice la garante dei detenuti, Monica Gallo. Il 45enne era residente a Genova ed era “un ragazzo fragile - spiega l’avvocata Roberta Di Meo, che lo assisteva - Delle sue fragilità era stata informata dalla famiglia la direzione del carcere. Chiederemo al magistrato di fare accertamenti per verificare eventuali responsabilità e negligenze e tuteleremo la sua memoria e quella dei suoi familiari”.
di Davide Varì
Il Dubbio, 10 agosto 2025 La procura indaga per accertare eventuali responsabilità nel caso del 27enne reo confesso dell’omicidio di Sara Campanella. Il legale: “Sarebbe dovuto stare in una Rems”. Sono sette le persone indagate dalla procura di Messina per la morte di Stefano Argentino, il 27enne reo confesso dell’omicidio della collega di Università, Sara Campanella, che si è suicidato nel carcere di Messina Gazzi il 6 agosto. La procura ha notificato sette avvisi di garanzia in vista dell’autopsia sul corpo del ragazzo. L’incarico sarà conferito il 12 agosto al medico legale Daniela Sapienza e in quella occasione gli indagati potranno nominare i propri consulenti.
ansa.it, 10 agosto 2025 Gip, accanimento indicativo spirito di crudeltà. A giugno la rivolta nel carcere genovese. Quello subito dal detenuto di 18 anni, seviziato e torturato da quattro compagni di cella a Marassi, è stato un accanimento del tutto ingiustificato, indicativo di uno spirito di crudeltà e di totale incapacità di autocontrollo. Per questo la Procura di Genova ha chiesto e ottenuto l’arresto per il gruppo: si tratta di tre egiziani di 21, 23 e 26 anni, e di un italiano di 41 anni. Sono accusati di tortura e violenza sessuale di gruppo. L’ordinanza, emessa dalla giudice per le indagini preliminari Camilla Repetto, è stata eseguita sabato 9 agosto 2025.
di Rosario Di Raimondo
La Repubblica, 10 agosto 2025 “Ora una guida stabile e progetti”. L’istituto per minori è tornato nel mirino dopo la nuova fase dell’indagine che ha fatto emergere pestaggi e omissioni. L’associazione Antigone: la situazione è drammatica. Valeria Verdolini, dell’associazione Antigone, parla di un “interregno post traumatico”, all’interno del quale si è “rotta la fiducia” tra i ragazzi e l’istituzione che dovrebbe proteggerli. Federico Papa, presidente della Camera penale di Milano, spiega che “siamo spaventati e preoccupati da quello che sta diventando la giustizia minorile”, e dice che “il Beccaria ha bisogno di una guida stabile e progetti a lungo termine”. A settembre dovrebbe essere nominato il nuovo direttore (o direttrice) dell’istituto minorile travolto da un’inchiesta che vede oltre 42 indagati, fra agenti penitenziari, ex vertici del carcere, medici e infermieri. Le accuse: torture, maltrattamenti, omissioni, falsi.
di Andrea Gianni
Il Giorno, 10 agosto 2025 “Sovraffollamento, inasprire le pene è antiscientifico”. Le indagini hanno fatto emergere una situazione “gravissima”, in un istituto penale per i minorenni che sconta ancora criticità legate al “sovraffollamento dovuto anche al decreto Caivano” e al giro di vite su alcuni reati. Un carcere minorile dove vivono una settantina di detenuti giovanissimi, con alle spalle storie di disagio e violenza. Francesco Maisto, Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Milano, trasmettendo alla Procura le segnalazioni ricevute su quanto avveniva al Beccaria, ha contribuito a dare il via alle indagini a carico di agenti della polizia penitenziaria, ex dirigenti e personale sanitario.
di Stefano Brogioni
La Nazione, 10 agosto 2025 Lo scorso 21 luglio il giudice ha firmato l’ordinanza che gli concede gli arresti domiciliari con il dispositivo elettronico, ma a causa della carenza di apparecchi è ancora dentro. La famiglia scrive al gestore. “Prigioniero” del braccialetto elettronico. È la paradossale odissea di un detenuto di Sollicciano che, nonostante un’ordinanza di alleggerimento della misura firmata dal giudice tre settimane fa, si trova ancora dietro le sbarre per la mancata disponibilità del dispositivo elettronico che dovrà vigilarlo ai domiciliari.
di Andreina Baccaro
Corriere di Bologna, 10 agosto 2025 “Ci sono criticità, ma è una misura d’emergenza”. A spiegarlo la magistrata nel provvedimento con cui rigetta il ricorso, “in via preliminare ammissibile”, di cinque detenuti contro il trasferimento. Fonti del ministero garantiscono che la sezione sarà chiusa tra settembre e ottobre- “È indubbio che il trasferimento dei giovani detenuti” nella sezione minorile della Dozza abbia comportato “una situazione disagevole e per molti aspetti peggiorativa rispetto a quella di provenienza”.
di Daniela Corneo
Corriere di Bologna, 10 agosto 2025 Appello dei sanitari alla Dozza: il lavoro qui va incentivato, scappano tutti. In un momento di grave carenza degli infermieri, da quelli che lavorano in carcere alla Dozza arriva il grido d’allarme: “Siamo reclusi anche noi, dopo anni non si agevola la mobilità, è un lavoro usurante”. La storia di Anna: “Lavoro lì da tre anni, non ce la faccio più”. Le denunce di Nursind e Ordine. La Ausl: “Disponibili al confronto, misure in arrivo per il benessere degli infermieri”.
di Marcello Tassi
Libertà, 10 agosto 2025 “Di che cosa parliamo quando parliamo di diritti in carcere?”. A questa e ad altre domande ha dato risposta il convengo “Il tempo del carcere”, ospitato martedì 26 marzo all’Open Space 360° di via Scalabrini e organizzato da Comune con Asp Città di Piacenza. Un pianeta sconosciuto ai più, un luogo che - troppo spesso - preferiamo mantenere nell’ombra. I cittadini non conoscono realmente il carcere: la vita del tenuto, la sua rieducazione e formazione, il lavoro che non sempre - per varie ragioni - è presente nelle strutture carcerarie italiane. Tematiche finite al centro del convegno, dove tra performance teatrali e interventi di numerosi esperti e realtà che lavorano a stretto contatto con il mondo delle strutture carcerarie, si è arrivati al tema portante dell’incontro: far luce su quelle persone ...
di Alessandro Benigni
La Nazione, 10 agosto 2025 L’allarme: “Presenti il doppio dei detenuti rispetto alla capienza totale”. Presto la struttura potrebbe allargarsi: nuovo locale per i semiliberi. Anche la Camera Penale di Pistoia è intervenuta sul tema del sovraffollamento della casa circondariale di Pistoia. Dopo l’allarme lanciato dal garante dei detenuti Tommaso Sannini, che nei giorni scorsi sulle nostre colonne denunciava una situazione “diventata insostenibile dallo scorso giugno, con 86 detenuti presenti a fronte di una capienza regolamentare di 43 posti”, si alza la voce del mondo dell’avvocatura.
laprimalinea.it, 10 agosto 2025 Nella mattinata di venerdì 8 agosto la senatrice Elisa Pirro (M5S) e la consigliera regionale Erika Guichardaz (Pcp) hanno effettuato una visita ispettiva alla Casa circondariale di Brissogne, accompagnate dalla direttrice, Velia Nobile Mattei e dal sostituto commissario della Polpen facente funzioni di comandante. L’ispezione, durata dalle 9 alle 13, ha permesso di verificare da vicino le condizioni della struttura e le criticità che riguardano sia i detenuti sia il personale. Durante il sopralluogo è stato svolto un controllo congiunto anche in un’area utilizzata come discarica interna (vicenda portata alla luce da Laprimalinea.it) la cui rimozione - secondo quanto riferito - sarebbe già stata assicurata dalla Direzione dell’istituto.
di Bruno Majorano
Il Mattino, 10 agosto 2025 Marco Maria Mazio dagli studi legali tra Bruxelles e Milano all’azienda tessile Paligen con le donne del carcere di Pozzuoli. Partire per poi tornare. Questione di priorità. Questione di desideri. Forti. Fortissimi. Merito di un legame con la terra di origine che alla fine vince su tutto e su tutti. Ecco il mondo secondo Marco Maria Mazio, 36enne napoletano con una laurea in giurisprudenza conseguita brillantemente alla Luiss a Roma, esperienza internazionale a Bruxelles nell’ambito delle istituzioni europee e con un futuro apparentemente già scritto nel mondo del business legato al diritto. Apparentemente, appunto. Perché un’esperienza formativa nella sua terra gli ha riacceso quel desiderio irrefrenabile di tornare.
di Antonella Palermo
vaticannews.va, 10 agosto 2025 Don Massimo Cadamuro racconta l’esperienza di cammino giubilare fino in Vaticano e all’incontro con Leone XIV, insieme a tre ristretti della Casa di Reclusione S. Maria Maggiore, a Venezia. “Una risposta concepita solo in termini repressivi non è feconda. Bisogna fare prevenzione dove è molto aumentata la tossicodipendenza, e garantire percorsi di pena alternativa” Ieri, 9 agosto, la porta del carcere si è chiusa di nuovo. È quella della Casa circondariale Santa Maria Maggiore, a Venezia, dove rientrano i tre detenuti che, in permesso speciale, hanno potuto compiere nei giorni scorsi il pellegrinaggio giubilare fino a Roma suggellato, il 7 agosto, dall’incontro in Vaticano con Papa Leone XIV.
di Simone Innocenti
La Lettura - Corriere della Sera, 10 agosto 2025 Costruita dai Medici a Montelupo Fiorentino a fine Cinquecento, l’Ambrogiana versa in abbandono. Manca la firma del ministro perché entri nel circuito del museo diffuso: “la Lettura” l’ha visitata. Qui continuano a chiamarlo manicomio perché “avranno pure tolto la targa ma tanto noi altri siamo un po’ tutti matti”, dice Andrea Ragionieri che, nato da queste parti, porta avanti la tradizione bottegaia di famiglia. Qui è Montelupo e più precisamente Villa dell’Ambrogiana che il 7 febbraio 2017 ha smesso di essere “ospedale psichiatrico giudiziario” quando l’ultimo paziente ha lasciato la struttura di proprietà del Demanio.
di Vittorio Pelligra
Avvenire, 10 agosto 2025 Ci piace l’idea che il successo sia il riflesso del talento e della fatica, la giusta ricompensa per chi ha saputo impegnarsi. Ma quando le disparità crescono, il racconto vacilla. C’è un racconto che amiamo sentirci ripetere. Un racconto che accarezza il nostro orgoglio e ci solleva dal peso della sorte. È il mito del merito: l’idea che il successo sia il riflesso limpido del talento e della fatica, la giusta ricompensa per chi ha saputo impegnarsi, l’esito naturale di un gioco equo dove le regole valgono per tutti allo stesso modo. Questo racconto è radicato a fondo nelle società occidentali, ma con differenze significative. Negli Stati Uniti, per esempio, il mito fiorisce come un vero e proprio dogma laico: chi ha, ha meritato; chi non ha, non ha fatto abbastanza.
di Roberto Contessi*
Corriere della Sera, 10 agosto 2025 In realtà siamo fermi ai metodi del passato: lezioni, compiti, interrogazioni. La narrazione corrente attribuisce alla scuola progressista i pessimi risultati degli studenti. Ma la maggior parte dei docenti ancora oggi insegna come facevano i prof quando loro erano alunni. Più e più volte ritorna nella discussione intorno ai mali della scuola italiana, la tesi secondo la quale a partire dagli anni Sessanta e Settanta si sarebbe diffuso tra i docenti di ogni grado scolastico un metodo di insegnamento, definito “progressista”, che si sarebbe concentrato sulle attività pratiche più che su quelle teoriche. Fa parte di questa narrazione, la tesi secondo la quale le aule delle scuole elementari, medie e superiori si sarebbero riempite di maestri e docenti portatori del verbo di un prete toscano, Lorenzo Milani ...
di Eleonora Camilli
La Stampa, 10 agosto 2025 Sui permessi di soggiorno la Questura di Torino si difende: “Da mesi adottate migliorie”. Il Viminale è pronto a fare appello contro la sentenza di Torino sui migranti: “Il contenuto è al vaglio, daremo mandato all’Avvocatura di Stato”. Parte l’effetto “emulazione”, pronti a fare ricorso collettivo anche in altre città. Come anticipato su La Stampa, il Tribunale civile del capoluogo piemontese ha condannato il Ministero dell’Interno per le code e le attese di chi vuole chiedere protezione internazionale: il giudice ha parlato di “prassi discriminatoria” e “condizioni mortificanti”, oltre che di “criteri” di ingressi agli sportelli “oscuri”.
di Caterina Stamin
La Stampa, 10 agosto 2025 Dopo la bocciatura del tribunale che ha definito “discriminatorie” le file davanti all’ufficio stranieri, Siulp, Siap e Fsp difendono la questura condannata. I sindacati di polizia reagiscono alla sentenza del Tribunale di Torino, che ha condannato la questura cittadina e il Ministero dell’Interno per la gestione delle cosiddette “code della vergogna” e delle procedure relative alle richieste di asilo e rinnovo dei permessi di soggiorno.
di Gianfranco Pasquino*
Il Domani, 10 agosto 2025 “Si vis pacem, para bellum”. Crediamo tutti di sapere che cosa significa questa frase latina. È il chiaro invito ad armarsi per rendere noto e evidente a tutti i potenziali aggressori che il nostro paese, pardon, la nostra nazione è pronta, forse non solo militarmente, a difendersi. Qualcuno pensa, a mio parere correttamente, che prepararsi alla guerra non voglia dire preparare la guerra, che la difesa richieda non solo armamenti, ma convinzioni, condivisioni e motivazioni, che, concretamente, più di quarant’anni (1946-1989) di preparazione alla guerra sul continente europeo abbiano garantito la pace. Certo, l’equilibrio del terrore fu il prodotto della (rin)corsa agli armamenti fra le due superpotenze: Usa e Urss, e anche della consapevolezza di entrambe che un bellum nucleare avrebbe significato ...
di Pasquale de Sena
Avvenire, 10 agosto 2025 Dibattere sulla qualificazione dei massacri in corso non è inutile, ma neppure è sufficiente. Va ribadito che tali massacri restano comunque il frutto di crimini gravissimi. Divampa, da qualche giorno, essenzialmente sulle pagine di Repubblica, ma non solo, una discussione sulla questione se i massacri di civili, in corso a Gaza, siano qualificabili come genocidio. Tutti oramai conoscono le posizioni di Grossman e Segre. Posizioni contrastanti, a questo riguardo, ma sostanzialmente coincidenti nel derivare da un peculiare punto di vista; ossia, quello proprio della comune appartenenza al popolo ebraico di chi le ha espresse. Su di esse non voglio qui tornare, anche se, dinanzi all’enormità di quanto è già accaduto, e di quel che ancora si prospetta (con la ripresa annunciata dell’occupazione militare della striscia) ...
di Davide Varì
Il Dubbio, 10 agosto 2025 La dichiarazione congiunta firmata dai ministri degli Esteri denuncia la “catastrofe umanitaria” nella Striscia. Al via la consegna degli aiuti italiani. Anche i ministri degli Esteri di Canada, Francia, Austria e Norvegia si sono uniti alla dichiarazione congiunta firmata da Italia, Australia, Germania, Nuova Zelanda e Regno Unito per respingere “fermamente la decisione del Gabinetto di Sicurezza israeliano dell’8 agosto di lanciare un’ulteriore operazione militare su larga scala a Gaza”. Al momento i Paesi che hanno aderito alla dichiarazione sono nove. Intanto è decollata questa mattina la seconda fase dell’iniziativa umanitaria ‘‘Solidarity Path Operation’’, missione della Difesa italiana volta alla realizzazione di un ponte aereo tra la Giordania e la Striscia di Gaza con l’obiettivo di garantire la consegna di aiuti...
di Eleonora Chioda
La Stampa, 10 agosto 2025 Nicolò Govoni, 32 anni, cresciuto a Cremona, bocciato due volte a scuola, vive in Kenya dove ha fondato la prima scuola al mondo certificata IB in una delle baraccopoli più difficili dell’Africa. Attivista, imprenditore sociale, fondatore di Still I Rise, Govoni ha costruito un modello educativo gratuito e d’eccellenza per i bambini più poveri. “Cambiare il mondo si può. Basta smettere di chiedere il permesso” dice. Ha fondato una scuola rivoluzionaria nel cuore di Mathare, una delle baraccopoli più difficili e sovraffollate dell’Africa, alla periferia di Nairobi, in Kenya. La prima scuola al mondo certificata IB (International Baccalaureate) nata in un contesto simile. Istruzione d’eccellenza che ovunque è privata e riservata a chi può pagare migliaia di dollari. Qui è gratuita e aperta a bambini profughi ed emarginati.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dall'11 al 17 agosto 2025
Convegno: "La funzione rieducativa della pena. Biblioteche in carcere" (Nuoro, 3 e 4 ottobre 2025)
56° Convegno nazionale SEAC: "Le pena e le leggi" (Bologna, 24 e 25 ottobre 2025)
"L'ipocrisia del carcere". Assemblea del Movimento No Prison (Assisi-PG, 13 e 14 novembre 2025)
CORSI DI FORMAZIONE
CONCORSI E BANDI