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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di mercoledì 27 novembre 2024
di Cecilia D’Elia
Il Manifesto, 27 novembre 2024 La sera del 19 novembre, a poche ore dalla Giornata mondiale dell’Infanzia, le commissioni riunite affari costituzionali e giustizia del senato discutevano gli emendamenti presentati all’articolo 15 del disegno di legge 1236, “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica”. In verità il testo si occupa molto poco di sicurezza delle cittadine e dei cittadini. Quello che disegna, inasprendo pene e prevedendo nuovi reati - ho perso il conto dei reati made by Meloni & co. - è la sicurezza dell’autorità pubblica, incontestabile, visto che anche le forme di protesta o di resistenza non violenta, vengono criminalizzate. Tutte le pratiche che i senza potere hanno per far arrivare al dibattito pubblico le loro istanze diventano reati e loro stessi dei nemici della collettività.
di Alice Oliverio
Il Manifesto, 27 novembre 2024 Il sottosegretario a Napoli rivendica ancora la frase sui soffocamenti. “Non voglio dare tregua alla mafia”. Poi rilancia: “Contrario a ogni svuota carceri”. “Ribadisco che non voglio dare tregua alla mafia”. Così il sottosegretario Andrea Delmastro torna a commentare la sua uscita sull’intima gioia che gli provoca sapere che i detenuti soffocano sul sedile posteriore dei nuovi mezzi della polizia penitenziaria. Di più, da Napoli, a margine dell’incontro organizzato dall’Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria su “Carcere e criminalità 4.0. Sfide e opportunità per la polizia penitenziaria” ...
9colonne.it, 27 novembre 2024 “Ormai il carcere è una vera e propria emergenza nazionale, e noi riteniamo che ci siano delle persone che non debbano neanche entrare in carcere: sono quei detenuti che hanno un disagio psichiatrico, hanno una dipendenza o addirittura una doppia diagnosi sia psichiatrica che di dipendenza, che in carcere non solo non possono essere curati ma che non riescono neppure a migliorare quelle che sono le loro condizioni”. Così Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Partito democratico, a margine di una conferenza stampa alla Camera sui percorsi per detenuti con dipendenze.
di Carlotta De Leo
Corriere della Sera, 27 novembre 2024 Il ministro della giustizia: il magistrato ha il diritto e alle volte anche il dovere di dare un parere tecnico sulle leggi. Ma non di entrare nel merito politico. “Un pubblico ministero ha una libertà di espressione secondo me superiore a quella del giudice perché è parte e questo lo sarà ancora di più dopo la separazione delle carriere che faremo. Un giudice, che deve apparire imparziale, meno parla meglio è perché rischia di esprimersi su argomenti sui quali magari dopo dovrà provvedere in modo giurisdizionale”. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, torna a parlare della separazione delle carriere, uno delle riforme istituzionali portate avanti dal governo Meloni.
di Errico Novi
Il Dubbio, 27 novembre 2024 I rapporti già tesi fra magistrati e maggioranza rischiano di essere definitivamente compromessi dalle nuove sanzioni disciplinari per i giudici in arrivo venerdì. Ma il presidente dell’Anm ne ha suggerito una riformulazione corretta. E oggi il ministro ha detto: “Il magistrato ha il diritto di dare un parere tecnico sulle leggi, ma non deve entrare nel merito politico”. Di giorni così tesi, fra governo e magistrati, non se ne ricordano molti, e non solo nella legislatura in corso: è dalla fine dell’era Berlusconi che non si raggiungeva una soglia simile. Non c’è da stupirsi. Il nodo è semplice: per la prima volta dai tempi di Giuliano Vassalli, dall’introduzione del codice accusatorio voluto dal guardasigilli ed eroe della Resistenza, la separazione delle carriere sembra davvero possibile.
di Daniela Preziosi
Il Domani, 27 novembre 2024 Dopo i pali presi dalla maggioranza - che l’ultima volta ha vagheggiato di eleggersi Marini da sola con qualche aiutino, salvo in extremis scoprire di non avere i numeri - stavolta gli sherpa di palazzo Chigi hanno accettato l’invito di Elly Schlein a sedersi a un tavolo a “dialogare” con le opposizioni. L’accordo “di metodo” c’è, ma per eleggere i prossimi quattro giudici costituzionali serve ancora tempo, e pazienza se il Colle ha espresso severi moniti contro il “vulnus istituzionale”. Il Parlamento è convocato giovedì a Montecitorio in seduta comune per il nono voto.
di Antonio Rossitto
Panorama, 27 novembre 2024 Grandi inchieste che finiscono nel nulla, ma nel frattempo danneggiano interessi economici e reputazioni delle imprese. Il peso di processi e sentenze sulle decisioni della politica. E ancora un’intollerabile numero di errori giudiziari che ogni anno costano centinaia di milioni di euro alla collettività. Il bilancio di una “Giustizia ingiusta” è questo. Da un legno così storto come quello di cui è fatto l’uomo, non si può costruire nulla di perfettamente dritto”. Volente o nolente, una parte della magistratura italiana sembra eternamente incagliata nel severo aforisma kantiano. Bisogna raddrizzare gli alberi, soprattutto i fusti dell’economia e della politica. Anche a costo di epocali cantonate e incalcolabili danni.
di Simona Musco
Il Dubbio, 27 novembre 2024 Nonostante assoluzioni e archiviazioni, basta una denuncia per rimanere 20 anni nelle liste “Interforze”. E ottenere la cancellazione è ormai una corsa a ostacoli. Schedati a vita, anche se la notizia di reato era infondata. È il paradosso denunciato dall’avvocato Nicola Canestrini, del foro di Rovereto, che nelle scorse settimane ha chiesto la cancellazione dei dati di tre suoi assistiti dalla banca dati del Centro elaborazione dati (Ced), istituito con l’articolo 8 della Legge / 1/ 4/ 1981, n. 121, un calderone che contiene i dati e le informazioni ricavati da indagini di polizia o nell’attività di prevenzione o repressione dei reati. Basta, dunque, anche una semplice querela per essere registrato in quella particolare lista, dalla quale, però, non è così semplice uscire.
GIURISPRUDENZA
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 27 novembre 2024 C’è una recente pronuncia della Cassazione sulla preclusione assoluta dei benefici previsti dall’articolo 4 bis, che non riguarda solo chi è stato condannato all’ergastolo. Infatti, la riforma voluta dalla pronuncia della Corte Costituzionale riguarda tutti i reati ostativi. Come sappiamo, il 4 bis non si applica soltanto ai reati di mafia o terrorismo, ma nel corso del tempo, da misura eccezionale, è diventato la norma per quei reati che, a seconda delle stagioni, vengono considerati di particolare allarme sociale. Addirittura - e ci sono nostalgici della legge “spazza-corrotti” tra le fila del M5S - l’allora Guardasigilli Alfonso Bonafede estese il 4 bis anche ai reati contro la Pubblica Amministrazione.
di Francesco Machina Grifeo
Il Sole 24 Ore, 27 novembre 2024 Lo ha stabilito la Cassazione, con la sentenza n. 43082 depositata oggi, chiarendo che l’espulsione, in alternativa al carcere, deve rispettare i criteri Cedu sulla vita privata e familiare. Il “Decreto Cutro” non rende possibile, in alternativa alla detenzione, procedere all’espulsione dello straniero irregolare che abbia commesso un reato, se la misura si risolve in una ingerenza nella vita privata, che è tutelata dalla Cedu. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza n. 43082 depositata oggi, accogliendo il ricorso di un tunisino contro l’ordinanza del Tribunale di sorveglianza di Catania che aveva confermato il decreto di espulsione a titolo di sanzione alternativa alla detenzione.
cagliaripad.it, 27 novembre 2024 Il giovane, un 27enne del Medio Campidano, era stato salvato da un medico e una guardia penitenziaria: dopo tre giorni, il suo cuore ha smesso di battere. Non ce l’ha fatta il detenuto che lo scorso fine settimana era stato ricoverato in ospedale dopo esser stato salvato da un gesto estremo in carcere a Uta. Il giovane, un 27enne residente nel Medio Campidano, era in carcere per aggressione. Lo scorso sabato era stato trovato in cella da un medico e da una guardia penitenziaria mentre tentava di togliersi la vita. Era stato soccorso e trasportato con urgenza in ospedale, date le condizioni molto gravi. Dopo tre giorni di agonia, il suo cuore ha cessato di battere.
di Francesca Achito
calabrianews24.com, 27 novembre 2024 La vicenda di Domenico Lauria, un giovane messinese di 28 anni trovato senza vita nella sua cella del carcere “Ugo Caridi” di Siano a Catanzaro, ha portato nuovamente l’attenzione sulle difficili condizioni nelle carceri italiane. Lauria, con un passato segnato da tossicodipendenza e problemi psichiatrici, stava scontando un cumulo di pene per reati legati prevalentemente a furti e resistenza a pubblico ufficiale. La sua morte, avvenuta venerdì scorso, ha sollevato interrogativi sulla gestione dei detenuti con fragilità psichiche e sulle responsabilità istituzionali.
di Ilaria Sacchettoni
Corriere della Sera, 27 novembre 2024 L’inchiesta è quella sulla Ventura, la ditta di Napoli che somministrava cibo scaduto ai detenuti e gestiva anche lo spaccio interno. Il ministero benché parte offesa non si è costituito. Frodati ma, apparentemente, indifferenti. I vertici del ministero della Giustizia, curiosamente, non hanno (fin qui) manifestato l’intenzione di costituirsi parte civile al processo nei confronti di Domenico Ventura e Achille Ventura, responsabili della ditta che, negli ultimi anni, avrebbe gestito in maniera truffaldina la fornitura di cibo ai detenuti nelle strutture di Lazio e Abruzzo.
di Sara Tirrito
Il Fatto Quotidiano, 27 novembre 2024 Nella Casa circondariale di San Vittore è emergenza freddo. Lo denunciano gli avvocati che dopo decine di segnalazioni ricevute negli scorsi giorni durante i colloqui e l’attività di sportello legale hanno lanciato un appello ai milanesi affinché facciano arrivare vestiti pesanti ai detenuti. La struttura, che ha aperto per la prima volta i battenti nel 1879, soffre da sempre di inefficienze dovute ai sistemi di riscaldamento, malfunzionamenti a cui la direzione cerca di porre rimedio, ma il problema è duplice: da un lato gli impianti sono troppo antichi e richiederebbero interventi strutturali, dall’altro le persone non hanno vestiti adatti al freddo degli ambienti.
di Antonella Tuoni*
Corriere Fiorentino, 27 novembre 2024 Egregio direttore, considerato che il Corriere Fiorentino, in questi ultimi giorni, ha ripetutamente fatto cenno alla mia persona quale direttrice di Sollicciano riportando meri rumors nemmeno corrispondenti al vero - per esempio non mi è stata applicata alcuna sanzione pari a 25 mila euro - che poco interessano ai lettori e riportando addirittura virgolettati di persona estranea all’amministrazione penitenziaria, ritengo necessario fare un po’ di chiarezza e cercare di ristabilire l’oggettività dei fatti.
di Francesco Galli
reggionline.com, 27 novembre 2024 Queste le parole dell’avvocato Michele Passione, legale del Garante nazionale dei detenuti, che auspica che la sentenza attesa per il 20 gennaio 2025 confermi le richieste fatte dalla procura. “Un’azione brutale, preordinata e di violenza assolutamente gratuita”. Sono durissime le parole con cui la Pm Maria Rita Pantani ha chiesto di condannare tutti i dieci agenti di polizia penitenziaria ritenuti coinvolti nel pestaggio dell’aprile 2023 nel carcere di via Settembrini.
ildenaro.it, 27 novembre 2024 Hanno preso ufficialmente il via le attività operative legate formazione dei detenuti, previste dal protocollo d’intesa siglato dal Dipartimento per la trasformazione digitale, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (Dap) del Ministero della Giustizia, Infratel Italia, il Consorzio Asi Caserta, Anie Sit e gli operatori Tlc Fastweb, Fibercop, Intred, Inwit, Open Fiber, Telecom Italia, Vodafone Italia, interessati all’attuazione dei Piani previsti nell’ambito dell’Investimento 3 “Reti ultraveloci e 5G” della Missione 1, Componente 2 del Pnrr, per favorire il reinserimento dei detenuti nel mondo del lavoro e nella società civile.
arci.it, 27 novembre 2024 “Futuro prossimo: nessun ragazzo in carcere”: questo il titolo della seconda edizione di “Liberare il carcere”, l’evento organizzato da Arci che quest’anno si terrà a Firenze, il 28 novembre, e sarà dedicato ai minori reclusi. Una giornata realizzata in collaborazione con Arci Firenze e Novaradio. Dopo il primo appuntamento nazionale dell’Arci sul carcere e le donne dello scorso anno, vogliamo approfondire un tema sensibile, che riguarda un pezzo del nostro futuro: i ragazzi e le ragazze di questo Paese che si sono trovati ad avere a che fare con la Giustizia.
di Bruno Romani
informatorevigevanese.it, 27 novembre 2024 Interverrà la scrittrice Anna Pozzi nell’ambito della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. L’evento è stato programmato nel teatro della Casa Circondariale di Pavia oggi, mercoledì, alle 15,30. Si chiama “Maestre di speranza, donne che trasformano il mondo” e sarà tenuto dalla scrittrice Anna Pozzi, che collabora con diverse testate giornalistiche (l’Avvenire, Jesus, Africa, la Lettura del Corriere della Sera, Vita e Pensiero) e con la trasmissione “Uomini e Profeti” di Radio3 Rai.
di Barbara Cottavoz
La Stampa, 27 novembre 2024 La rassegna a Novara con gli appuntamenti di oggi, martedì, e dei prossimi giorni. Parla di pace agli studenti e ai detenuti la professoressa e autrice Arianna Arisi Rota che dopo la mattinata al liceo classico sarà oggi, martedì, alle 14 alla casa circondariale di via Sforzesca. Gli appuntamenti rientrano nell’intenso festival “Scrittori&Giovani” che questa mattina aveva anche un altro docente universitario, Roberto Carnero, a colloquio coi ragazzi di un liceo di Novara. Giovedì, invece, la rassegna apre le porte alla città con due eventi pubblici alla biblioteca Negroni.
baritoday.it, 27 novembre 2024 Sabato 30 novembre alle ore 11.00, nell’ambito delle celebrazioni del Centenario di Uniba, si inaugura la mostra “Saltando Respiro. Fotografia fuori e dentro il Carcere” con scatti di Daniele Notaristefano e a cura di Claudia Attimonelli nella hall dell’Ex Palazzo delle Poste, il Centro Polifunzionale per gli Studenti. La serie di immagini esposte sono il frutto di un anno di attività e ricerca del gruppo di lavoro coordinato dal prof. Ignazio Grattagliano (Delegato Uniba del Magnifico Rettore per le azioni progettuali con le amministrazioni penitenziarie) in sinergia con la direttrice del Carcere di Bari, dott.ssa Valeria Piré, i quali hanno reso possibile l’ingresso in carcere del fotografo Notaristefano e della prof.ssa Attimonelli per la realizzazione delle fotografie con un gruppo di detenuti ...
di Linda Meoni
La Nazione, 27 novembre 2024 Al Polo Puccini Gatteschi nuova tappa del lungo viaggio del libro “Senza pregiudizio” nato dallo “Stabat Mater” di Electra Teatro. L’onda lunga di un successo del tutto spontaneo, come si confà a quei lavori che nascono dall’anima e che a questa combinano sensibilità e professionalità. Nuova tappa venerdì 29 novembre alle 18.30 al Polo Puccini-Gatteschi (vicolo Malconsiglio a Pistoia), del lungo viaggio iniziato ormai anni fa per il libro “Senza pregiudizio” di Giuseppe Tesi, ‘figlio’ del cortometraggio “Stabat Mater” a cura di Electra Teatro.
L’Arena, 27 novembre 2024 Ogni prigione è un’isola. Un’isola remota, con pochi contatti con il mondo circostante. Un’isola sovraffollata, però, dove tensioni, rivolte e, purtroppo, suicidi, sono all’ordine del giorno. Un tema su cui riflettere, senza pregiudizi ideologici, che verrà approfondito venerdì 29 novembre, nell’aula magna del Polo Zanotto, a partire dalle 8.30, nell’incontro promosso dal Gruppo Radici dei diritti dell’ateneo, “Carceri. Emergenza diritti”. Saranno oltre 700 i giovani delle scuole superiori veronesi che parteciperanno all’incontro, convegno annuale, giunto alla 17esima edizione, del Gruppo Radici dei diritti Univr, che vede coinvolti sette dipartimenti e il Comitato unico di garanzia dell’ateneo, oltre a numerosi insegnanti delle scuole superiori veronesi ...
di Maria Francesca Rivano
La Stampa, 27 novembre 2024 Vitari dialoga con il giornalista Enrico De Maria sul suo giallo “Il Procuratore e l’Isotta Fraschini”. L’ex procuratore Giorgio Vitari entra in carcere nelle vesti di scrittore, per inaugurare il progetto “Lib (e)ri dentro. Licenza di leggere”, nato dalla collaborazione tra la Casa Circondariale e il Comune di Vercelli. Oggi Vitari sarà al Billiemme per dialogare con il giornalista Enrico De Maria sul suo recente romanzo giallo “Il Procuratore e l’Isotta Fraschini”.
di Francesco Zanotti
corrierecesenate.it, 27 novembre 2024 È andato in scena ieri uno spettacolo proposto dagli studenti del liceo “Monti” di Cesena con i reclusi del carcere di Forlì. Sotto la regia di Sabina Spazzoli e con il sostegno del gruppo consorti del Rotary club Cesena è stato dato vita a uno spettacolo ricco di messaggi per chi è dentro e per chi è fuori. Si tratta di un progetto di alternanza scuola-lavoro.
AFFARI SOCIALI
di Paolo Foschini
Corriere della Sera, 27 novembre 2024 Oggi a Roma la celebrazione per il trentesimo anniversario della grande manifestazione “La solidarietà non è un lusso” che il 29 ottobre 1994 segnò in pratica la nascita del Forum nazionale Terzo settore. “In trent’anni la società è profondamente cambiata, ma rimangono più che validi i principi e le istanze che videro nascere il Terzo settore italiano: pace, tutela dei diritti e dell’ambiente, protagonismo della società civile e un modello di sviluppo economico sostenibile e inclusivo. Molto è stato fatto, ma molto resta da fare: e anche la Legge di Bilancio ora in discussione non risponde in modo sufficiente”.
di Laura Zanfrini
Avvenire, 27 novembre 2024 L’uccisione del 19enne di origine egiziana durante un inseguimento dei carabinieri, con le violente proteste che ne sono seguite, accende i riflettori sugli immigrati di seconda generazione. La morte di un 19enne, avvenuta durante un inseguimento dei Carabinieri nel quartiere milanese Corvetto, ha spinto decine di giovani di origine straniera a protestare con atti di vandalismo, roghi e perfino assalti alle forze dell’ordine. Un film già visto, troppe volte, in altre città europee e che ci pone di fronte al carattere sfidante di quella che le scienze sociali hanno definito la seconda generazione proprio per indicare come le biografie di questi giovani siano inevitabilmente inscritte nella storia migratoria familiare.
di Andrea Molle
Italia Oggi, 27 novembre 2024 La (non) posizione dell’Italia rispetto al mandato di cattura emesso dalla Corte Penale Internazionale (CPI) nei confronti di Benjamin Netanyahu può non sorprendere, data la storica ambiguità del nostro paese e l’incapacità istituzionale di assumere una posizione netta e chiara nelle crisi internazionali. Ma il fatto che anche la Germania abbia fatto retromarcia sulla possibilità di arrestare il Primo Ministro Israeliano, dopo un formale iniziale assenso, è la riprova che il tanto decantato Diritto Internazionale, alla fine della favola, si piega sempre alle politiche realiste volte a preservare l’interesse nazionale. In questo caso il rischio di perdere il favore degli Stati Uniti.
di Valeria Parrella
Il Manifesto, 27 novembre 2024 Alaa e gli altri La storia di Alaa Abd El Fattah, come altre, prova l’indifferenza dell’Italia alla tortura. Cerca di opporsi Laila Soueif con lo sciopero della fame: la sua lotta si può sostenere. Salvini tuonò contro le decisioni dei giudici che non autorizzavano un migrante al rimpatrio verso l’Egitto, dal suo Facebook, con una bella grafica pubblicitaria per ricordare, forse al suo elettorato, e sicuramente ad al-Sisi, lui da che parte sta: dalla parte dei turisti. Quei milioni che vanno e vengono. Non da quella di chi potrebbe ritirare l’ambasciatore, mettere un paese confinante - ché il mare è ponte, non separazione - davanti alla propria sanguinosa responsabilità: negare continuamente i diritti civili. Tenere più di sessantamila detenuti politici in stato di pre-detenzione. Torturare nelle carceri.
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