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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di martedì 26 novembre 2024

di Mattia Feltri

La Stampa, 26 novembre 2024 Di recente ho firmato un appello indirizzato ai parlamentari affinché prendano in considerazione l’ipotesi di un provvedimento di clemenza, amnistia o indulto, per liberare le carceri dove sono rinchiuse 62 mila persone, in spazi previsti per 51 mila e oggi sufficienti per 48 mila. Ieri il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, ha confermato il prevedibile: lui, e dunque si presume l’intera maggioranza di governo, o ampia parte di essa, sono contrari. Sarebbe una resa dello Stato, ha detto Delmastro, che ha promesso di recuperare entro la fine della legislatura i posti mancanti. Ci si può augurare che Delmastro ci riesca, e ci si può chiedere che succederà nel frattempo. Perché quest’anno, e mancano ancora trentacinque giorni alla fine, i suicidi in carcere sono stati 82, e il record è di 84 del 2022; i morti totali, quindi compreso chi è morto per malattia, sono 223, polverizzato il record di 177 del 2002; bisogna poi aggiungere il suicidio di sette guardie carcerarie: l’anno scorso se ne suicidò una soltanto, nel 2022 si suicidarono in cinque.

 

di Anna Garofalo

La Discussione, 26 novembre 2024 Fondo assegnato dalla Repubblica Digitale, con il Cnel e il Ministero della Giustizia. Si chiama “Fuoriclasse”, ed ha un obiettivo importante, quello di sostenere progetti per il reinserimento sociale delle persone detenute attraverso la formazione digitale, per contrastare il fenomeno della recidiva. Il nuovo bando di “Fuoriclasse”, è promosso e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (Cnel) e il Ministero della Giustizia - Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

 

di Errico Novi

Il Dubbio, 26 novembre 2024 Scompare dal Consiglio dei ministri di oggi il provvedimento con il nuovo illecito disciplinare per i magistrati che, pur in presenza di “gravi ragioni di convenienza”, non si astengono. Sullo sfondo, la linea dura di Lega e FdI che Forza Italia non condivide. Che ci sia agitazione, nel governo, per la guerra fredda in corso con i magistrati, è evidente. Ed è a quelle contraddizioni che si è pensato ieri, quando si è saputo che il Consiglio dei ministri aveva deciso di rinviare il via libera al decreto Giustizia e alla norma che introduce un nuovo illecito disciplinare per i magistrati.

 

di Ermes Antonucci

Il Foglio, 26 novembre 2024 È slittato al prossimo Consiglio dei ministri l’esame del Decreto giustizia previsto nel Cdm di ieri sera. Ufficialmente, come specificato in una nota, il rinvio è avvenuto su richiesta del vicepresidente del Consiglio e capodelegazione di Forza Italia al governo, Antonio Tajani, vista l’assenza per diversi impegni dei ministri del partito azzurro. Fonti di FI, consultate dal Foglio, restituiscono uno scenario diverso basato sullo scarso coinvolgimento del partito nell’elaborazione dei provvedimenti: “Vorremmo confrontarci prima, e non solo dopo l’approvazione dei testi in Cdm”. La richiesta di far slittare l’esame del decreto giustizia sarebbe dunque un messaggio critico di Tajani al governo per il metodo usato finora.

 

di Mariano Croce*

Il Domani, 26 novembre 2024 Sulla scia del modello ungherese, la destra aspira a riabilitare un rapporto primo-novecentesco tra politica e giustizia, che sottoponga a vaglio governativo l’azione dei giudici e restituisca preminenza normativa alla legislazione nazionale. Questa fascinazione nostalgica si traduce sempre più in progetti di riforma illiberale dei sistemi di giustizia. Il governo Meloni vuol ripristinare un’idea piuttosto datata del rapporto tra politica e giustizia: il parlamento sovrano fa le leggi, i tribunali si limitano ad applicarle.

 

di Lucio Motta

filodiritto.com, 26 novembre 2024 Il Governo cavalca il tema dell’immigrazione esasperando le tensioni sociali che seguono scontri e fatti di cronaca in cui sono coinvolti immigrati, spende 653 milioni di euro per realizzare due hotspot in Albania, dove inviare disperati clandestini che cercano di approdare sulle coste italiane e che il Governo respinge a difesa dei confini nazionali. Sembra una apocalisse, invece è la cronaca di un conflitto sociale essenzialmente figlio di una duplice incapacità di chi ci governa: da un lato l’incapacità di mettere in atto una reale politica sociale di integrazione (il che non significa solo integrazione tra cittadini ed immigrati, ma bensì integrazione tra le classi sociali, tra i soggetti diversi, tra le generazioni, tra le diverse provenienze).

 

srlive.it, 26 novembre 2024 Lorenzo Vasile lo scorso anno aveva ottenuto dal giudice di sorveglianza il beneficio degli arresti domiciliari per poi tornare alla Casa circondariale di Cavadonna. Il suo caso è stato al centro dell’attenzione del Garante dei detenuti, che aveva constatato che le condizioni di salute di Vasile non fossero più compatibili con la detenzione in carcere. Vasile aveva a lungo collaborato con la giustizia, ottenendo una nuova identità e un lavoro in una località protetta. Poi, a causa di una leggerezza, gli sono stati revocati i benefici della collaborazione.

 

ilpost.it, 26 novembre 2024 Il ministero della Giustizia aveva dato tre mesi di tempo per fare una serie di interventi, multando la direttrice, ma le cose semmai sono peggiorate. Il carcere di Sollicciano è tra i peggiori del sistema penitenziario italiano, già di per sé molto problematico. Ai noti problemi di fatiscenza e sovraffollamento della struttura da mesi si è aggiunta una controversia legale che riguarda la direttrice, Antonella Tuoni: a metà luglio il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (Dap) aveva emesso un procedimento disciplinare nei suoi confronti per le pessime condizioni in cui si trova il carcere, compresa una sanzione di 25mila euro, e aveva disposto di rimediare entro 90 giorni con alcuni interventi mirati. Il termine è scaduto e le cose non sono cambiate, anzi.

 

di Andrea Bucci e Giuseppe Legato

La Stampa, 26 novembre 2024 L’ombra di un modus operandi nel penitenziario eporediese: “Al detenuto bisogna dire che i colleghi non si toccano”. L’ombra di altre botte ai detenuti avvenute negli anni scorsi nel carcere di Ivrea, tra gli istituti problematici del nostro Paese, si affaccia dalle intercettazioni di un’operazione contro le presunte torture nel penitenziario di Trapani che conta 46 indagati tra agenti e personale interno al carcere.

 

di Eleonora Martini

Il Manifesto, 26 novembre 2024 Condanne fino a cinque anni e otto mesi di reclusione, per alcuni dei dieci agenti di Polizia penitenziaria del carcere di Reggio Emilia accusati a vario titolo di tortura, lesioni e falso. È quanto richiesto dalla pm Maria Rita Pantani, al termine di quattro ore di requisitoria, nel processo ai poliziotti accusati del pestaggio di un detenuto tunisino avvenuto il 3 aprile 2023 nei corridoi del penitenziario e nella sua cella. Le prove a loro carico sono contenute nei video registrati dalle telecamere interne al carcere che l’avvocato Luca Sebastiani è riuscito a salvare.

di Alessandra Codeluppi

Il Resto del Carlino, 26 novembre 2024 Il pubblico ministero ha descritto un’azione “brutale, punitiva e preordinata”. Il detenuto fu incappucciato, denudato e picchiato con calci e pugni, anche quando era a terra. Il filmato delle telecamere interne ha mostrato la violenza inaudita. Dieci agenti di Polizia penitenziaria sono imputati nel processo sul pestaggio, subito da un detenuto in carcere a Reggio Emilia, il 3 aprile 2023. Al termine di una requisitoria durata quattro ore, il pubblico ministero Maria Rita Pantani ha formulato le richieste di pena per i dieci agenti della polizia penitenziaria accusati a vario titolo dei reati di tortura e lesioni verso un detenuto tunisino, oggi 44enne, che allora si trovava nel carcere della Pulce, oltreché di falso nelle relazioni riguardanti l’episodio contestato, avvenuto il 3 aprile 2023 ...

 

di Marcello Zasso

sassarioggi.it, 26 novembre 2024 La Garante dei detenuti ha già segnalato i gravi problemi di salute di un ospite di Bancali. “Quando l’ho visto, sono rimasta impressionata”, la Garante dei detenuti ha già segnalato invano i problemi di un uomo a Bancali. In cella da un anno, con altri tre da affrontare, c’è un padre di famiglia con un bozzo in testa che continua a crescere. La moglie ha lanciato l’allarme sulle sue condizioni perché il dolore insopportabile l’ha spinto a tentare il suicidio. Non un gesto simbolico per attirare l’attenzione: è stato rianimato e salvato per miracolo.

 

di Lara De Luna

ilgusto.it, 26 novembre 2024 “Insegniamo loro non solo un lavoro, ma li accompagniamo verso un reinserimento alla vita”. Sono parole intense quelle con cui Ada Stefani del ristorante perugino Ada Gourmet, racconta un progetto a cui ha aderito in collaborazione con la cooperativa sociale Frontiera Lavoro: un corso di cucina con finalità di reinserimento lavorativo dedicato ai detenuti del Nuovo Complesso Penitenziario di Perugia. Un corso giunto alla sua ottava edizione che ha come focus quella che è una delle sfide più importanti della società: rieducare e riposizionare nella vita civile un detenuto che ha terminato il suo percorso.

 

ansa.it, 26 novembre 2024 Unità mobile di Ispro a Sollicciano per 4 giorni. Una delle unità mobili di Ispro, l’istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica in Toscana, si trova da oggi, lunedì 25 novembre, al carcere di Sollicciano, a Firenze, e vi rimarrà per quattro giorni, fino al 29 novembre per promuovere attività di prevenzione contro i tumori. L’iniziativa, spiega la Regione Toscana in una nota, costituisce un progetto pilota promosso dalla Regione e coordinato da Ispro e Asl Toscana Centro e si inserisce all’interno della manifestazione La Toscana delle donne.

 

di Riccardo Zingaro

luceraweb.eu, 26 novembre 2024 Il carcere è già di per sé un luogo particolare, e nella speciale tipologia quello di Lucera lo è ancora di più, perché la struttura da qualche anno è per buona parte destinata agli autori di reati legati ai maltrattamenti o alle condotte anomale di natura sessuale. È quindi evidente che la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne assuma in Piazza Tribunali un significato decisamente straordinario. Ma il lavoro di recupero, sensibilizzazione e valorizzazione dei reclusi che viene svolto al suo interno stamattina lo si può vedere anche senza entrarci, perché davanti alla porta sono stati posti dei simboli che intendono quindi dimostrare adesione e impegno sul tema, con l’apposizione di palloncini rossi e un paio di scarpette dello stesso colore, ormai emblema riconosciuto della ricorrenza e ...

 

garantedetenutilazio.it, 26 novembre 2024 Carcere e Costituzione al centro del convegno del Coordinamento enti e associazioni di volontariato penitenziario- Seac. Il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, è intervenuto alla seconda sessione del convegno del Coordinamento enti e associazioni di volontariato penitenziario- Seac, dedicata ai 50 anni dell’Ordinamento penitenziario, che si è svolta venerdì 22 novembre, nella sala convegni dell’Istituto suore Maria Bambina a Roma.

 

di Giuseppe Gariazzo

Il Manifesto, 26 novembre 2024 Due registi, tre studenti, dieci detenuti, un gruppo di attrici professioniste. Sono le persone coinvolte nel progetto, nato all’interno dell’università Iulm di Milano, dal quale è scaturito “Il pianto degli eroi. L’Iliade e Le troiane nel carcere di Bollate”. Il film di Bruno Bigoni e Francesca Lolli, nuova tappa della loro collaborazione, è stato presentato nelle giornate di Filmmaker e ha rappresentato uno dei lavori più significativi. Per tanti aspetti. C’è una riflessione sulle guerre, sull’oggi, partendo dall’attualità del poema di Omero e della tragedia di Euripide. C’è il pre-testo di coinvolgere chi sta dentro e fuori un penitenziario in un’operazione collettiva, un laboratorio atto a stimolare uno scambio culturale, sociale, artistico.

 

di Lorenzo Quirini

Il Messaggero, 26 novembre 2024 Un buon libro arricchisce sempre chi lo legge. È quello che è successo anche nella casa circondariale di Rieti, dove il Teatro Rigodon diretto da Alessandro Cavoli, ha portato un corso di recitazione partendo da “Le Cosmicomiche” libro di Italo Calvino uscito nel 1965. Così nasce una piccola magia tra i detenuti della struttura, che si sono impegnati per mesi nella creazione di uno spettacolo, partendo dagli spunti offerti dal libro: il risultato finale andrà in scena nel carcere, a porte chiuse, il prossimo 28 novembre.

 

sardegnaierioggidomani.com, 26 novembre 2024 Il 28 novembre al Teatro del Segno di Cagliari. Dare voce ai detenuti attraverso i loro testi. Ecco l’obbiettivo dello spettacolo “La luna del pomeriggio - Dal carcere al teatro” in scena il 28 novembre alle ore 20:30 al Teatro del Segno di Cagliari. La pièce, con la regia di Simone Gelsomino, è liberamente ispirata al libro “La luna del pomeriggio” a cura di Giovanni Gelsomino, che raccoglie i testi originali della popolazione detenuta della Casa di Reclusione ad Alta Sicurezza “Paolo Pittalis” di Nuchis.

 

di Elisabetta Del Curto

laprovinciaunicatv.it, 26 novembre 2024 Domenica mattina la presentazione della mostra “Uno sguardo da dentro, il carcere visto attraverso l’occhio fotografico dei detenuti” nei corridoi della casa circondariale di via Caimi, a Sondrio, trasformatisi per alcune ore in una vera e propria galleria d’arte, ma non solo, perché le 29 stampe fotografiche saranno visibili a tutti, giovedì pomeriggio, nella sede Enaip (Ente nazionale Acli di istruzione professionale) di Morbegno promotrice dell’iniziativa e la vorrebbe ospitare a palazzo Pretorio, a Sondrio, anche Maurizio Piasini, assessore comunale ai Servizi sociali.

 

di Piero Di Domenico

Corriere della Sera, 26 novembre 2024 Bologna, la scrittrice e il dialogo con il linguista Antonelli: “Noi adulti siamo i primi a usare un linguaggio violento”. Alla scrittrice Silvia Avallone le parole sono da sempre molto care, come racconterà anche questa sera, martedì 26 novembre, alle ore 21 al Cubo Torre Unipol, in via Larga 6/b, in dialogo con il linguista Giuseppe Antonelli per “Le vie della parola. Conversazioni sull’italiano di oggi”. L’autrice del recente “Cuore nero” (Rizzoli), bolognese d’adozione, si concentrerà soprattutto sul ruolo delle parole nel romanzo.

 

di Valeria Valente

Il Domani, 26 novembre 2024 La violenza maschile contro le donne è un problema degli uomini che ricade sulle donne, le quali subiscono violenza proprio in ragione dei traguardi raggiunti. Siamo più colpite perché più libere. E non è un paradosso perché il patriarcato, superato in teoria dal 1975 con il nuovo diritto di famiglia, è la cultura della supremazia maschile sulle donne e incide ancora nella società, sulle relazioni affettive e di potere, sull’educazione.

 

di Alice Dominese

L’Espresso, 26 novembre 2024 Centotredici femminicidi dopo quello di Giulia Cecchettin, ciò che altrove fa parte della formazione, in Italia resta affidato a iniziative spontanee ed episodiche. Nulla di istituzionale. A un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin per mano dell’ex fidanzato Filippo Turetta e dall’uccisione di altre 113 donne dopo di lei, il dibattito sull’insegnamento dell’educazione affettiva nelle scuole italiane è solo ripreso. L’11 novembre, due sindacati studenteschi, l’Unione degli universitari e la Rete degli studenti medi, hanno chiesto di ricordare Giulia Cecchettin nelle aule con un minuto di rumore rivolgendo un appello a introdurre “l’educazione sessuale, affettiva e al consenso in ogni scuola”.

 

di Daniela Preziosi

Il Domani, 26 novembre 2024 La presidente del Consiglio rilancia la tesi di Valditara e Salvini. Roccella annuncia un testo unico da scrivere entro l’8 marzo. Il governo e il parlamento illuminano le facciate delle loro sedi di luci color arancio per aderire alla campagna mondiale dell’Onu “Orange the World”; così è successo a Montecitorio e alla Farnesina. Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, anche nei palazzi, oltreché nelle strade delle città dove sono tornate le giovani attiviste, si sono svolte decine di iniziative per rinnovare l’impegno, anche delle istituzioni, contro la violenza di genere.

 

Ristretti Orizzonti, 26 novembre 2024 Filomena Gallo (Associazione Coscioni): “Oggi, più che mai, è fondamentale chiedere con forza l’aggiornamento delle leggi italiane che riguardano la libera scelta, il diritto alla salute e i diritti riproduttivi. Le donne non possono più subire una discriminazione che ne limita la libertà di scelta in ogni fase della vita. L’Italia deve rispettare le donne nelle loro scelte, non poggiarsi sul loro tempo e sul loro lavoro di cura a causa di politiche inadeguate di welfare, garantire l’accesso alla contraccezione gratuita, eliminare gli ultimi divieti sulla PMA (legge 40) e regolare la gravidanza per altri in una forma solidale. È tempo di un cambiamento che rispetti pienamente i diritti fondamentali di tutte le donne”.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 26 novembre 2024 “La gatta frettolosa fece i gattini ciechi” dice il famoso proverbio napoletano che si addice perfettamente alla maggioranza di Governo. Incredibilmente ieri, infatti, il decreto flussi, dopo essere sbarcato nell’Aula della Camera, già con una compressione dei tempi di discussione nella Commissione Affari costituzionali, è tornato indietro proprio su richiesta del presidente della Prima di Montecitorio, Nazario Pagano: “purtroppo è emersa l’esigenza di adeguare la disposizione transitoria di cui all’articolo 19 alla luce delle modifiche introdotte in sede referente al Capo IV del testo medesimo”.

 

di Virginia Piccolillo

Corriere della Sera, 26 novembre 2024 Fiducia sul decreto Flussi, protestano le opposizioni. Modificato all’ultimo momento utile dal governo, su segnalazione del Quirinale, il decreto Flussi. Rinviato ad altra data, in Consiglio dei ministri, il decreto Giustizia. L’Anm denuncia: “Il magistrato rischia di non poter parlare più di niente”. Ma il ministro Carlo Nordio insiste: “Se commenta un settore non si pronunci”.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 26 novembre 2024 Il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale ha reso pubblico un rapporto dettagliato sulla visita effettuata l’11 maggio scorso presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri (Cpr) di Caltanissetta, evidenziando una situazione preoccupante di stallo nelle condizioni della struttura. La delegazione del Garante, composta da Mario Serio e Massimiliano Bagaglini, ha rilevato con particolare preoccupazione che, nonostante gli interventi di ristrutturazione del 2020, non si siano registrati miglioramenti significativi nelle condizioni materiali della struttura rispetto all’ultima visita effettuata il 24 novembre 2019 sotto la presidenza di Mauro Palma.

 

di Antonio Maria Mira

Avvenire, 26 novembre 2024 Il governo e i sindaci hanno definito un piano per superare la situazione scandalosa degli “insediamenti” informali, ma senza sostituirli con “campi container”. Case vere e integrazione. Diciotto mesi per eliminare i ghetti dei braccianti migranti. Ma senza l’obbligo di sostituirli con “campi container”. È quanto stabilito ieri nell’incontro a Roma tra i sindaci del Foggiano e i responsabili del Dipartimento per la coesione territoriale e per il Sud, sui fondi previsti dal Pnrr per superare i cosiddetti “insediamenti” informali. Tempi stretti, dunque, nessuna proroga rispetto al 30 giugno 2026, e quindi i Comuni dovranno rimodulare i propri progetti, in stretta collaborazione con la Regione Puglia che ha assicurato il proprio sostegno anche economico.

 

di Eleonora Camilli

La Stampa, 26 novembre 2024 L’ultima strage dei bambini, che allunga la contabilità tragica delle morti in mare dei migranti, si è consumata ieri nel silenzio davanti all’isola greca di Samos. Nel tratto di costa che la separa dalla Turchia, il mar Egeo ha restituito i corpi di sei bambini e due donne. Di loro non sappiamo quasi nulla, solo che viaggiavano su un gommone semi sgonfio. In tutto circa 50 persone, 36 delle quali sono riuscite a mettersi in salvo raggiungendo l’isola a nuoto. Una volta arrivati hanno acceso un fuoco per scaldarsi davanti alla piccola chiesa di Agios Antonios.

di Federica Olivo

huffingtonpost.it, 26 novembre 2024 Intervista con l’attivista curdo-iraniana accusata (sulla base di testimonianze false) di essere una scafista: “In galera ho visto tante donne accoltellate, picchiate, vittime di matrimoni precoci, violenza e analfabetismo. Donne che hanno ucciso il marito in una lite domestica e quindi condannate. Il loro corpo raccontava la loro storia di sofferenza”. Quando ha deciso di partire verso l’Europa, Maysoon Majidi, fuggendo dall’Iran, sperava di trovare un posto sicuro, dove poter continuare la sua vita di artista e attivista curdo iraniana, in prima linea per il suo popolo e per i diritti delle donne. Non avrebbe mai potuto immaginare che la prima cosa che avrebbe conosciuto dell’Occidente (e dell’Italia) sarebbe stato il carcere. Con un’accusa pesantissima, quella di essere una scafista.

 

di Gennaro Grimolizzi

Il Dubbio, 26 novembre 2024 “Nessuno può ridicolizzare o strumentalizzare il lavoro di chi si dedica alla missione della Corte penale internazionale. Nessuno Stato parte può cercare di sfuggire ad obblighi pregnanti di eseguire le decisioni della Corte”. Silvana Arbia, magistrata dalla grande esperienza internazionale - ha ricoperto, tra i vari incarichi, quello di Prosecutor del Tribunale penale internazionale per il Ruanda -, sottolinea il ruolo fondamentale della Cpi, dopo i mandati di arresto nei confronti del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, dell’ex ministro della difesa israeliano, Yoav Gallant, e dell’esponente di Hamas, Mohammed Al-Masri.

 

di Riccardo Noury*

Il Fatto Quotidiano, 26 novembre 2024 Nei record negativi sulla pena di morte che l’Arabia Saudita non si stanca di battere ce n’è uno che riguarda i cittadini di altri stati impiccati o decapitati. Secondo l’Organizzazione europea saudita per i diritti umani, un’associazione della diaspora che ha sede a Berlino, degli almeno 274 prigionieri messi a morte dall’inizio del 2024, oltre 100 (101 alla metà di novembre, per l’esattezza) erano cittadini stranieri. Sia nel 2022 che 2023 i cittadini stranieri impiccati erano stati 34.

 

L’Unità, 26 novembre 2024 Non si è saputo niente per giorni di Boualem Sansal, scrittore franco-algerino di fama mondiale. È stato arrestato lo scorso 16 novembre e da allora non si avevano sue notizie. Il suo avvocato François Zimeray ha dichiarato alla radio francese RTL che oggi il suo assistito “vedrà un procuratore”. Il legale ha comunque ammesso di non avere “nessuna notizia precisa”. L’arresto era stato confermato dall’agenzia governativa algerina APS. Alcuni Premi Nobel per la Letteratura hanno lanciato un appello per l’”immediata liberazione”. Lui stesso era stato candidato al Nobel nel 2014.

 

DOCUMENTI

Garante nazionale. Studio aggiornato al 25 novembre 2024 degli eventi suicidari negli istituti penitenziari ed analisi dei dati sul sistema penitenziario

Articolo. "Dalla giustizia minorile al voto in condotta. Gli adulti sono sempre più in difficoltà di fronte a comportamenti adolescenziali problematici", di Ermanno Giuca

Articolo. "Femminicidi: in Italia cento vittime in meno di undici mesi", di Lorenza Pleuteri

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

Progetto "A scuola di libertà". Anno scolastico 2024-2025: prossimi incontri online il 28 novembre e il 12 dicembre

APPUNTAMENTI

Convegno: "Un incontro per vedere oltre le sbarre" (Verona, 26 novembre 2024)

Conferenza Università Verona: "Il trattamento del reo-folle da una prospettiva multidisciplinare" (Verona, 26 novembre 2024)

Convegno. "Dall'arresto al carcere: un percorso critico tra diritti e garanzie" (Torino, 28 novembre 2024)

Presentazione del libro e mostra fotografica: "I volti della povertà in carcere" (Roma, 28 novembre 2024)

Proiezione documentario: "11 giorni tra le mura del carcere" e successivo dibattito (Padova, 29 novembre 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino all'1 dicembre 2024

CARITAS-Migrantes: "Presentazione del XXXII Rapporto Immigrazione" (Padova, 3 dicembre 2024)

Incontro-dibattito: "Essere donne in carcere" (Brescia, 3 dicembre 2024)

Associazione Sbarre di Zucchero organizza: "Maratona oratoria davanti ai Tribunali" (Roma e Milano, 4 dicembre 2024)

"Riprendiamoci i diritti". Seconda Conferenza nazionale autogestita per la Salute Mentale (Roma, 6 e 7 dicembre 2024)

Seconda edizione del Festival letterario: "Secondo mestiere. Seconda opportunità" (Roma, 7 e 8 dicembre 2024)

Seminario di formazione: "Comunità e responsabilità: la giustizia riparativa come risorsa" (Novara, 9 dicembre 2024)

Ciclo di incontri e di proiezioni cinematografiche: "Italiani senza meta. Stato. Nazione. Patria. Repubblica" (Ferrara, fino al 10 dicembre 2024)

Convegno. "Teatro e cultura: le leve efficaci del trattamento penitenziario" (Parma, 19 dicembre 2024)

Festival "Trasparenze di Teatro Carcere" (Bologna, Castelfranco Emilia, Ferrara, Forlì, Modena, Parma, Ravenna, Reggio Emilia, fino al 20 dicembre 2024)

Garante detenuti Emilia Romagna: "Conoscere il carcere per progettare il volontariato". Visite formative nelle carceri di Bologna, Rimini e Ferrara (ottobre-dicembre 2024)

CORSI E MASTER

Percorso di informazione e sensibilizzazione: "Spazi e programmi di giustizia riparativa per lo sviluppo di comunità responsabili" (Matera, fino al 6 dicembre 2024)

Fondazione AIGA: "Corso online di Alta Formazione in Giustizia Riparativa" (Piattaforma ZOOM, varie date fino al 16 dicembre 2024)

Master universitario congiunto di I Livello in "Mediatore penale esperto in programmi di giustizia riparativa" (Da novembre 2024 a febbraio 2025)

Alta Scuola "Federico Stella", Università Cattolica. Ciclo seminariale: "Violenza contro le donne: dalle relazioni strette ai crimini contro l’umanità" (Milano, fino al 20 marzo 2025)

Alta Scuola "Federico Stella", Università Cattolica. XV ciclo seminariale "Giustizia e letteratura" (Milano, fino al 10 aprile 2025)

CONCORSI

Premio letterario "Maurizio Battistutta". Riservato alle persone detenute nelle carceri di tutto il territorio nazionale (scadenza 31 dicembre 2024)

Associazione Artisti Dentro: premi "Scrittori Dentro" (scadenza 20 marzo 2025), "Cuochi Dentro" (scadenza 31 maggio 2025), "Pittori Dentro" (scadenza 20 giugno 2025)