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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di domenica 24 novembre 2024

Ristretti Orizzonti, 24 novembre 2024  Gentili tutti, il Terzo Festival della comunicazione sulle pene e sul carcere, che si è svolto l’11 ottobre a Opera, è stato un momento importante per ritrovarci, e tornare a parlare insieme dei temi che ci sono cari. Il passo successivo è l’organizzazione di una videoconferenza per rilanciare le nostre attività. Noi della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia ci occupiamo da anni di informazione e comunicazione, in particolare con il Festival della comunicazione sulle pene e sul carcere, per questo riteniamo importante chiedervi di manifestarci il vostro interesse a partecipare a un incontro in ZOOM in data da stabilire per sviluppare i temi trattati a Opera con Luigi Ferrarella, anche in considerazione dell’uso delle tecnologie nelle carceri, che riteniamo vada rafforzato e promosso con determinazione.

 

di Giacomo Salvini

Il Fatto Quotidiano, 24 novembre 2024 Mattarella chiede modifiche su madri detenute in cella e divieto delle sim agli irregolari. Scontro col governo: FdI-Lega vogliono andare dritto. I voti non sono ancora iniziati. Per il momento le commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia del Senato lavorano a rilento. Meglio aspettare. E riflettere. Perché il disegno di legge Sicurezza, già approvato alla Camera in prima lettura il 19 settembre scorso e in discussione a Palazzo Madama, non è più solo oggetto di scontro tra il governo da una parte e le opposizioni, i sindacati e le associazioni dall’altra.

 

di Lorenzo Stasi

Il Domani, 24 novembre 2024 C’è un filo rosso che lega gli ultimi episodi con tanti altri casi di violenze nei confronti dei detenuti per opera di agenti della Polizia penitenziaria. Lo scorso aprile 13 arresti per maltrattamenti nei confronti dei minori reclusi al “Beccaria” di Milano, ma la lista delle “mattanze” è molto più lunga. I segni del pestaggio? “Tanto questo è nero e non si vede niente”. “Al detenuto gli si devono dare legnate”. E poi: “Facciamoli coricare. Poi quando sono sul letto prendiamoli a secchiate”. Non di acqua, ma di “pisciazza mischiata con acqua”. E ancora: “Ammazzalo di bastonate, ‘sto pezzo di merda”.

 

di Jacopo Storni

Corriere Fiorentino, 24 novembre 2024 Sono scaduti i 90 giorni fissati dal Dap per migliorare le condizioni, ma tutte le criticità restano. Dal procedimento disciplinare del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria emesso a luglio nei confronti della direttrice Antonella Tuoni per il degrado di Sollicciano, non è cambiato nulla. Il Dap aveva dato 90 giorni per ripristinare condizioni accettabili, ma la situazione di difficoltà del carcere fiorentino è rimasta identica. Intanto la direttrice è in malattia, ed è arrivata una reggente part-time. A Prato il Consiglio comunale sul carcere.

 

di Maria Lardara

La Nazione, 24 novembre 2024 È nato dal Consiglio comunale straordinario. Gli interventi richiesti: allentare la densità detentiva, potenziare gli organi di polizia penitenziaria, migliorare le condizioni dell’immobile. Nascerà anche una “consulta”. Mai così tanti suicidi come nell’ultimo anno: l’ultimo, il quarto, alla fine di ottobre. Sono la punta dell’iceberg: ormai non si contano più i tentati suicidi. Altro che protocollo del rischio suicidario con l’Asl di cui, a quanto si è appreso ieri durante il consiglio comunale straordinario sul carcere, quello di Prato sarebbe stato uno dei primi a dotarsi in Italia. La cruda realtà non è quella dei freddi protocolli e la politica ieri lo ha denunciato a gran voce dai banchi del consiglio trovando la quadra a livello di maggioranza e opposizione.

 

pisatoday.it, 24 novembre 2024 Le problematiche della Casa circondariale pisana sono state affrontate in Seconda commissione grazie all’iniziativa delle consigliere dem Scognamiglio e Ramalli. “Dieci anni: è questo il tempo che è passato da quando è stata segnalata la prima volta l’esigenza di una pensilina esterna per garantire riparo ai familiari in visita ai detenuti, ancora in attesa di essere realizzata. Un anno e mezzo: il tempo che è stato speso per riattivare la presenza dello psicologo”. La Seconda commissione consiliare permanente riaccende i riflettori sulla casa circondariale Don Bosco, attraverso un argomento firmato dalle consigliere Maria Antonietta Scognamiglio e Daria Ramalli (Pd) che arriva a conclusione di un anno di lavoro fortemente voluto dalle minoranze.

 

milanotoday.it, 24 novembre 2024 Riapre l’area industriale all’interno del carcere di Bollate. Il sito sarà gestito da Coimec, azienda attiva nel settore della coibentazione industriale di strutture pubbliche e petrolifere, che ha già formato e assunto 12 detenuti. Il progetto fa parte di una collaborazione tra pubblico e privato per permettere ai detenuti di lavorare ed essere formati. L’area industriale era stata aperta nel 2020 e richiusa pochi mesi fa per mettere in sicurezza i macchinari. A questo punto sarà possibile portare a 25 il numero di lavoratori impiegati.

 

di Roberta Rampini

Il Giorno, 24 novembre 2024 Detenuti a Bollate: il lavoro come strada per il riscatto sociale. Pietro Parisi, 44 anni, racconta come l’opportunità di lavorare in carcere lo stia preparando per il futuro al di fuori delle sbarre. “Nella mia vita non ho mai lavorato e non mi vergogno a dirlo. Qui in carcere invece il lavoro è fondamentale, per quanto mi riguarda è la strada verso il riscatto sociale. Quando uscirò potrò dire che so fare qualcosa e bussare alle porte delle aziende”. È la storia di Pietro Parisi, 44 anni, uno dei detenuti che lavora nell’officina di produzione lamierini di finitura aperta lo scorso agosto da Coimec spa nell’area industriale del carcere di Bollate.

 

di Luca Gigli

Il Gazzettino, 24 novembre 2024 Un anno ancora, forse qualcosa di meno, e la trasformazione della vecchia casa circondariale di via Verdi si concluderà per diventare il carcere minorile previsto. Struttura che ospiterà i minori che sono ospitati al Santa Bona di Treviso. In questi giorni è stato smontato il ponteggio che ha avvolto per lungo tempo la palazzina che dà appunto su via Verdi, quella dell’ingresso alla struttura carceraria e che ospitava gli uffici, cosa che verosimilmente accadrà ancora. Oltre a ciò è stato rifatto il cancello che confinava con il Palazzo di Giustizia, con pure la costruzione di una piccola palazzina dove probabilmente ci saranno impianti tecnici come le caldaie ...

 

di Davide Imeneo

Avvenire di Calabria, 24 novembre 2024 Il progetto del sacerdote. Con “Chiesa in entrata” voglio offrire la possibilità ai parroci e alle associazioni laicali di conoscere da vicino la realtà detentiva. Luoghi cari alla missione della Chiesa. Dentro le mura dei penitenziari reggini: Arghillà e San Pietro. Un viaggio speciale tra dolore, pentimento, ma anche tanta voglia di cambiare davvero. Padre Carlo Cuccomarino, il cappellano delle carceri: “Ecco come il Vangelo può trasformare questi posti di vera sofferenza in spazi di crescita”.

 

di Francesca Di Palma

ilcittadino.ge.it, 24 novembre 2024 Nei giorni scorsi è stato a Genova don Claudio Burgio, Cappellano del Carcere minorile Beccaria e fondatore della Comunità Kayros, che a Vimodrone accoglie minorenni e giovani maggiorenni coinvolti in procedimenti penali. Don Claudio è stato invitato nella nostra città da Emanuel della Libreria San Paolo, che lo ha contattato attraverso il social network Instagram e lo ha invitato a presentare i suoi due libri “Non esistono ragazzi cattivi” e “Il mondo visto da qui”, appena uscito a cura dell’editore Piemme.

di Sara Sonnessa

torinocronaca.it, 24 novembre 2024 “Sapete cosa non dice nessuno? Che le donne che intraprendono un determinato stile di vita spesso sono vittime. Sono abituate a una cultura di violenza”. All’ingresso del carcere, ben visibile da lontano, una panchina rossa, una distesa di scarpe rosse e un totem con una frase che non lascia indifferenti: “Nessuno sa il silenzio quanto rumore fa”. Sono questi i simboli di una giornata che non vuole essere solo un atto di ricordo, ma un grido di speranza, di denuncia e di cambiamento.

 

di Mauro Gentile

La Voce e il Tempo, 24 novembre 2024 Opera Barolo: ciclo di incontri sui temi della detenzione. Esistono un “mondo fuori” e un “mondo dentro”. Il primo è quello dove la stragrande parte delle persone trascorre la propria giornata tra lavoro, scuola, momenti di svago e mille altre attività di vita quotidiana. Il secondo, quello “dentro”, è chiuso dietro le sbarre, spesso in edifici di cemento ai margini delle periferie urbane: è quel microcosmo le persone che hanno commesso reati, e per questo sono state giudicate, punite e recluse per mesi o anni. Due mondi, da una parte quello “fuori”, ogni giorno sotto gli occhi di tutti e che in modo più o meno corretto, può essere raccontato.

 

di Mauro Maffezzoni

cremonaoggi.it, 24 novembre 2024 Nell’ambito del “Festival dei diritti”, è andata in scena la performance “Freed un time. Tempo liberato. Dalla Casa Circondariale di Cremona alla comunità”. Un appuntamento che ha permesso di incontrare e incontrarsi. A partire dal mondo della scuola fino a giungere agli spazi interni alla Casa Circondariale di Cremona, dove alcuni ragazzi hanno parlato mettendosi a nudo, per far sentire la loro voce, per far vedere con i loro occhi e conoscere il mondo a modo loro.

 

di Antonia Fama

collettiva.it, 24 novembre 2024 In sala il documentario di Gianfranco Pannone, che segue il regista Armando Punzo nel suo lavoro all’interno del carcere di Volterra con i detenuti-attori. A Volterra un altro carcere è possibile. A Volterra, anche dietro le sbarre, puoi intravedere il cielo. Qui è nata, ormai diversi anni fa, la Compagnia della Fortezza, sotto la guida di Armando Punzo. Si trova nell’istituto di detenzione collocato all’interno della Fortezza Medicea, dove il regista allestisce i suoi spettacoli.

 

di Valeria Costantini

Corriere della Sera, 24 novembre 2024 Da Roma a Milano e Parigi: adesione enorme ai cortei. Lunedì 25 giornata internazionale di denuncia. Lunghi minuti di intenso silenzio e poi l’urlo di liberazione. Parte così, dalla quiete e dalla ribellione, la manifestazione promossa nella Capitale da “Non una di meno”. Nel nome delle 106 donne uccise nel 2024, contro la violenza di genere e contro il patriarcato, con manifestazioni gemelle anche a Milano, Palermo, Udine, Parigi. Nel nome di Giulia Cecchettin,la ventiduenne veneta massacrata un anno fa dal fidanzato Filippo Turetta: un femminicidio che ha scatenato una lunga onda di emozione e rabbia.

 

di Gennaro Tortorelli

L’Espresso, 24 novembre 2024 Lo invocano i familiari di Giulia Cecchettin, mentre il ministro Valditara squaderna un campionario di segno esattamente contrario agli intenti della Fondazione. A un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin, il preside del liceo Tito Livio di Padova, lo stesso che ha frequentato la ragazza, ha vietato il “minuto di rumore” che gli alunni avevano organizzato in ogni classe. Chiavi, borracce e righelli sbattuti all’unisono contro i banchi in una protesta diventata simbolo della lotta alla violenza di genere. “Per interiorizzare un anno di riflessioni, dibattiti, esternazioni, credo che la nostra strada debba essere il silenzio”, ha scritto in un comunicato il dirigente dell’istituto.

 

di Matilda Ferraris

Il Domani, 24 novembre 2024 Se prima era necessario verificare lo stato di alterazione psicofisica del conducente, adesso non lo sarà più: per la revoca della patente sarà sufficiente un test salivare positivo. L’avvocato: “Norma a rischio di costituzionalità”. Ecco come funzioneranno i controlli. Secondo il nuovo codice della strada, approvato mercoledì 20 novembre in Senato, basterà essere positivi a un test per le sostanze stupefacenti per incorrere nella revoca della patente, che si potrà riacquisire dopo tre anni.

 

di Maurizio Delli Santi

Il Domani, 24 novembre 2024 La Corte penale internazionale va sostenuta, anche per le accuse contro Israele, per fermare le atrocità delle guerre. Il diritto internazionale deve valere per tutti: soprattutto per le democrazie, che riconoscono le Convenzioni di Ginevra. La Corte Penale Internazionale (CPI) era consapevole che non le sarebbero state risparmiate polemiche: l’accusa è di aver messo sullo stesso piano il mandato d’arresto emesso nei confronti di un’organizzazione terroristica responsabile del massacro deliberato del 7 ottobre e quello rivolto ai rappresentanti dello Stato di Israele, che ha reagito all’oltraggio eccedendo nella reazione.

DOCUMENTI

Articolo: "I giudici nemici della patria?", di Glauco Giostra

Articolo: "La criminalità minorile nel Diritto penale italiano", di Andrea Baiguera Altieri

"A passo lento verso il nulla di fatto. Riguardo alla sentenza Corte Costituzionale n. 10/2024", di Cesare Burdese

APPUNTAMENTI

Cooperativa La Ginestra propone il Community group gratuito "Dialoghi sulla giustizia riparativa" (Padova, fino al 25 novembre 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 25 novembre all'1 dicembre 2024

Convegno: "Un incontro per vedere oltre le sbarre" (Verona, 26 novembre 2024)

Conferenza Università Verona: "Il trattamento del reo-folle da una prospettiva multidisciplinare" (Verona, 26 novembre 2024)

Convegno. "Dall'arresto al carcere: un percorso critico tra diritti e garanzie" (Torino, 28 novembre 2024)

Proiezione documentario: "11 giorni tra le mura del carcere" e successivo dibattito (Padova, 29 novembre 2024)

CARITAS-Migrantes: "Presentazione del XXXII Rapporto Immigrazione" (Padova, 3 dicembre 2024)

Associazione Sbarre di Zucchero organizza: "Maratona oratoria davanti ai Tribunali" (Roma e Milano, 4 dicembre 2024)

"Riprendiamoci i diritti". Seconda Conferenza nazionale autogestita per la Salute Mentale (Roma, 6 e 7 dicembre 2024)

Seconda edizione del Festival letterario: "Secondo mestiere. Seconda opportunità" (Roma, 7 e 8 dicembre 2024)

Seminario di formazione: "Comunità e responsabilità: la giustizia riparativa come risorsa" (Novara, 9 dicembre 2024)

Ciclo di incontri e di proiezioni cinematografiche: "Italiani senza meta. Stato. Nazione. Patria. Repubblica" (Ferrara, fino al 10 dicembre 2024)

Convegno. "Teatro e cultura: le leve efficaci del trattamento penitenziario" (Parma, 19 dicembre 2024)

Festival "Trasparenze di Teatro Carcere" (Bologna, Castelfranco Emilia, Ferrara, Forlì, Modena, Parma, Ravenna, Reggio Emilia, fino al 20 dicembre 2024)

Garante detenuti Emilia Romagna: "Conoscere il carcere per progettare il volontariato". Visite formative nelle carceri di Bologna, Rimini e Ferrara (ottobre-dicembre 2024)

CORSI E MASTER

Percorso di informazione e sensibilizzazione: "Spazi e programmi di giustizia riparativa per lo sviluppo di comunità responsabili" (Matera, fino al 6 dicembre 2024)

Fondazione AIGA: "Corso online di Alta Formazione in Giustizia Riparativa" (Piattaforma ZOOM, varie date fino al 16 dicembre 2024)

Master universitario congiunto di I Livello in "Mediatore penale esperto in programmi di giustizia riparativa" (Da novembre 2024 a febbraio 2025)

Alta Scuola "Federico Stella", Università Cattolica. Ciclo seminariale: "Violenza contro le donne: dalle relazioni strette ai crimini contro l’umanità" (Milano, fino al 20 marzo 2025)

Alta Scuola "Federico Stella", Università Cattolica. XV ciclo seminariale "Giustizia e letteratura" (Milano, fino al 10 aprile 2025)

CONCORSI

Premio letterario "Maurizio Battistutta". Riservato alle persone detenute nelle carceri di tutto il territorio nazionale (scadenza 31 dicembre 2024)

Associazione Artisti Dentro: premi "Scrittori Dentro" (scadenza 20 marzo 2025), "Cuochi Dentro" (scadenza 31 maggio 2025), "Pittori Dentro" (scadenza 20 giugno 2025)