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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di lunedì 11 dicembre 2023

di Goffredo Buccini

Corriere della Sera, 11 dicembre 2023 Nato oltre trent’anni fa sull’onda dell’orrore e dell’indignazione per le stragi di Capaci e via D’Amelio, il cosiddetto carcere duro è stato applicato quasi esclusivamente ai mafiosi (ancora oggi, su 730 solo quattro sono i condannati per reati non connessi a Cosa nostra, camorra e ‘ndrangheta). Più delle intercettazioni col loro potenziale infamante. Più dell’avviso di garanzia tramutato in lettera scarlatta. Più dell’abuso d’ufficio con annessa paura della firma. C’è una materia che meglio d’ogni altra rivela la torsione dialettica tra garantismo e massimalismo penale, anche in una maggioranza solida come quella che sostiene il governo.

 

camerepenali.it, 11 dicembre 2023

Tre suicidi per impiccagione si sono tragicamente susseguiti in questi ultimi giorni nella Casa di reclusione di Parma, nella Casa Circondariale di Milano San Vittore e in quella di Verona-Montorio, portando a sessantasei il numero complessivo delle persone che si sono tolte la vita in carcere in questo ultimo anno. E non vale certo la pena di ragionare sulle unità in più o in meno di questo atroce conteggio come fosse il freddo bilancio consuntivo di un’azienda a fine anno. Quando è in conto la vita di persone affidate alle cure dello Stato nessuno mai dovrebbe essere lasciato morire, in nessun modo e in nessun caso.

 

di Giulia Merlo

Il Domani, 11 dicembre 2023 La riforma della prescrizione rischia di far saltare i risultati positivi raggiunti sulla durata dei processi penali. I buoni propositi del ministro per le assunzioni sono smentiti dal fatto che in finanziaria non ci sono fondi. Il Pnrr non è fatto di sole rate incassate, ma anche di obiettivi da raggiungere entro una scadenza precisa - giugno 2026 - e la riforma dell’assetto giudiziario italiano (a cui sono destinati 2,7 miliardi) è uno dei pilastri su cui si fonda l’intero progetto. Per questo, nella scorsa legislatura, l’allora ministra della Giustizia Marta Cartabia ha fatto approvare tre pacchetti di riforme sotto forma di legge delega al governo: penale, civile e ordinamento giudiziario.

 

di Milena Gabanelli e Simona Ravizza

Corriere della Sera, 11 dicembre 2023 È un’emergenza collettiva che ci riguarda molto da vicino, ma la vediamo solo quando diventa il titolo di un tg o di un giornale. Parliamo della sofferenza sociale e psichica di bambini e adolescenti: se non curata tempestivamente finisce troppo spesso con l’aggravarsi, fino a procurare danni irreparabili e condizionare o compromette la loro vita adulta. Il fenomeno delle baby gang, la delinquenza minorile, i giovanissimi che abbandonano la scuola, i bambini stranieri senza famiglia, i minori orfani di violenza domestica, vittime di abusi o figli di alcolisti o tossicodipendenti rappresentano solo alcune delle situazioni che richiedono valutazioni adeguate, interventi rapidi e sorveglianza sulla corretta applicazione delle misure.

 

di Ilaria Sacchettoni

Corriere della Sera, 11 dicembre 2023 Mai fissata la data del secondo grado. Prescritti tutti i reati fra 2009 e 2015. Inutile la sollecitazione dell’avvocato di parte civile Maccioni. Ilaria Cucchi esce di scena. Il generale Alessandro Casarsa che, secondo i giudici di primo grado, diede l’ordine di falsificare l’annotazione relativa alla notte dell’arresto di Stefano Cucchi, dando il via alla catena di manipolazioni che porterà a imbastire un processo nei confronti della polizia penitenziaria, non patirà conseguenze per la sua decisione benché sanzionata con cinque anni di carcere. Tutto è infatti pacificamente prescritto, considerato che stiamo parlando di un reato (il falso) commesso nel 2009.

 

di Michela Bompani

La Repubblica, 11 dicembre 2023 La figlia dello statista ucciso ha ricevuto il premio Primo Levi per il suo impegno nella “giustizia riparativa”. Primo ad applaudire Bonisoli, l’ex terrorista che partecipò al rapimento. “Non si ripara l’irreparabile, ma abbiamo attraversato insieme i nostri inferni, io e i miei amici difficili e improbabili, i miei amici preziosi”: Agnese Moro parla di chi ha ucciso suo padre, Aldo Moro, 45 anni fa, nel silenzio assoluto del Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, a Genova, ieri sera, dopo aver ricevuto dalle mani del sindaco Marco Bucci il Premio internazionale Primo Levi, istituito da Piero Dello Strologo presidente del Centro Culturale Primo Levi di Genova nel 1992, e assegnato ad Agnese Moro per il suo impegno nella “giustizia riparativa”.

 

di Rocco Vazzana

Il Dubbio, 11 dicembre 2023 Nel libro pubblicato per le edizioni “Chiarelettere”, il giudice milanese Guido Salvini ripercorre la sua inchiesta sulla strage: una ricerca di verità finita nel mirino de media e dei colleghi. Quella di Piazza Fontana non è solo la storia di una strage senza condanne e di indagini depistate, è anche il racconto di una vera e propria guerra tra magistrati che ha prodotto come unico risultato il mancato raggiungimento di una verità giudiziaria. Con grande soddisfazione dei responsabili. Un conflitto senza esclusione di colpi a cui Guido Salvini, giudice istruttore a Milano negli anni Novanta, dedica un intero capitolo de “La maledizione di Piazza Fontana” (Chiarelettere).

 

di Domenico Tomassetti

Il Dubbio, 11 dicembre 2023 12 dicembre 1969. Venerdì, pochi giorni prima di Natale. Sono le quattro e mezza di pomeriggio. Fuori è già buio e fa freddo, come è normale in quegli inverni milanesi. A Piazza Fontana, nel salone centrale della Banca dell’Agricoltura si stanno svolgendo, per antica consuetudine, le contrattazioni dei fittavoli, dei coltivatori diretti e dei vari imprenditori agricoli che sono venuti dalla provincia per discutere i loro affari ed attendere alle operazioni bancarie presso gli sportelli. Le contrattazioni stanno finendo, la filiale sta per chiudere. C’è voglia di tornare a casa, soprattutto per chi viene da fuori Milano e ha paura della nebbia sulla strada del ritorno.

 

di Domenico Tomassetti

Il Dubbio, 11 dicembre 2023 Pochissime ore dopo, a notte fonda, di fronte ad uno sparuto gruppo di giornalisti, fra cui Camilla Cederna, Corrado Stajano e Aldo Palumbo, il questore Guida dichiara che Pinelli “era fortemente indiziato di concorso in strage… era un anarchico individualista… il suo alibi era crollato … non posso dire altro… si è visto perduto… è stato un gesto disperato… una specie di autoaccusa insomma”, avvalorando l’ipotesi del suicidio. Pinelli, secondo Guida, avrebbe avuto uno scatto improvviso, si è gettato verso la finestra, che era socchiusa perché il locale era pieno di fumo, lanciandosi nel vuoto. Calabresi è in piedi dietro di lui, sa che le cose che dice il questore sono false. Pinelli non aveva confessato.

 

di Mario Calabresi*

Il Dubbio, 11 dicembre 2023 “Non era una giornata “normale” quando venne ucciso, nel senso che non era inaspettata. Da molto tempo nessun giorno era più normale: i presagi peggiori, le paure improvvise, le angosce e perfino i pianti erano diventati compagni di strada dei miei genitori. Nessuno potrebbe più dire da quando. O forse sì, dalla sera in cui mio padre rincasò sconvolto: “Gemma, Pinelli è morto”. E poi, dal momento in cui le prime scritte apparvero sui muri della città, indicandolo come il commissario “assassino”. Dalla mattina in cui cominciò quella feroce campagna di stampa, carica di violenza e sarcasmo, fatta di minacce, promesse, sfide e anche vignette.

 

di Giuseppe Pietrobelli

Il Fatto Quotidiano, 11 dicembre 2023 Tre suicidi in 28 giorni nel carcere di Montorio, alle porte di Verona, la casa di detenzione dove si trova anche Filippo Turetta, estradato in Italia dopo l’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. La notizia della tragica sequenza di disperazione e di morte è stata data dall’associazione Sbarre di Zucchero, che si occupa dei problemi dei detenuti.

 

veronasera.it, 11 dicembre 2023 L’avvocatura penale scaligera chiede un cambio di rotta dalla “visione carcerocentrica” della sicurezza. L’associazione Sbarre di Zucchero: “Carcere non è luogo adatto per fare scontare la pena a soggetti fragili”. Tre suicidi in un mese nel carcere veronese di Montorio. L’ultimo si è verificato venerdì scorso, 8 dicembre, e a compierlo è stato un ragazzo straniero che aveva scontato una pena di tre anni di detenzione e sarebbe tornato in libertà tra tre mesi. Un episodio che, insieme agli altri avvenuti nelle settimane scorse, ha spinto la Camera Penale Veronese a una riflessione, vista “la sistematicità con cui tali eventi oramai accadono, segno di una sofferenza interiore tanto diffusa quanto poco conosciuta”.

 

di Giovanni Iannucci

estense.com, 11 dicembre 2023 Presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara si è svolto un incontro relativo all’impegno delle università italiane per il diritto allo studio di detenute e detenuti. Un tema di grande importanza perché il diritto allo studio, come previsto dall’articolo 34 della Costituzione che tutela il diritto all’accesso agli studi superiori e universitari anche alle persone capaci e meritevoli ma prive di mezzi, deve essere inequivocabilmente rispettato e garantito.

 

di Giuseppe Motisi

Il Messaggero, 11 dicembre 2023 I “corti” degli studenti del Von Neumann raccontano Rebibbia e la vita dei detenuti iscritti alla scuola. Lo sguardo, le voci e le riflessioni degli studenti dell’istituto tecnico Von Neumann sui detenuti di Rebibbia e su quanti di loro, tra le mura del carcere, hanno scelto di iscriversi alla scuola superiore di via Pollenza per ottenere un diploma ed una nuova chance di vita una volta fuori della casa circondariale.

 

di Francesca Morandi

laprovinciacr.it, 11 dicembre 2023 Conferenza organizzata dal Soroptimist club, e tenuta dalla Garante Ornella Bellezza in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani. Si parla poco di carcere al femminile, “eppure, le donne detenute esistono, ma da sempre sono legate ad una tradizione che le vede come minoritas, una minoranza, perché, da sempre il carcere è stato concepito per gli uomini e, da sempre, le donne hanno avuto una relegazione, anche per quanto riguarda la detenzione, in un ambito molto, molto chiuso. Al 30 giugno di quest’anno, le donne negli istituti penitenziari italiani erano 2.512, il 4, 37%”. Sedici le donne madri con figli in istituto, 17 le donne madri con figli minori di 3 anni, 6 le donne gravide in carcere.

 

di Marco Olivieri

tempostretto.it, 11 dicembre 2023 Antonio non è più a Gazzi ma è rimasto nella “Libera compagnia del teatro per sognare”. E martedì recita in cattedrale in “InCanti sacri”. “Fare il teatro all’interno di un carcere, come detenuto, è un’opportunità che dovrebbero provare tutti. In uno spazio chiuso, di reclusione e dove spesso si fanno sempre le stesse cose, essere inserito in un progetto come quello della Libera compagnia del teatro per sognare significa sentirsi non più recluso. Ma, al contrario, una persona un po’ libera. Ti spogli di tutto e recitare ti aiuta ad affrontare meglio le giornate. Soprattutto esprimi le tue emozioni, che in altri modi non saresti in grado d’esprimere”.

 

lavitadelpopolo.it, 11 dicembre 2023 Il lancio dell’iniziativa solidale martedì 12 dicembre alle ore 17.30 alla Libreria Paoline di Treviso, in piazza Duomo. Partecipano anche il sindaco Mario Conte, il dg dell’Ulss 2 Francesco Benazzi, la presidente di Advar Annamaria Mancini. Anche quest’anno, e non in un’obbligata consuetudine o dovere, come Cittadinanzattiva Treviso abbiamo deciso di rinnovare l’iniziativa “Il libro sospeso 2024” per i carcerati della struttura di Santa Bona. Come nelle due precedenti edizioni lo facciamo insieme alla Libreria Paoline, in raccordo e collaborazione con la Direzione e il Cappellano della Casa Circondariale di Treviso. I periodi dedicati per il dono del “libro sospeso” saranno per noi l’Avvento e la Quaresima.

 

di Enpa Viterbo

tusciaweb.eu, 11 dicembre 2023 Il 19 dicembre alle ore 16 presso la Sala del Cunicchio della Camera di Commercio di Viterbo saranno presentati i risultati del progetto “Qua la zampa”, percorso inclusivo di recupero dell’emotività, finanziato dalla regione Lazio e realizzato dall’Ente Nazionale Protezione Animali-Enpa della sezione provinciale di Viterbo in collaborazione con la casa circondariale Mammagialla. Il progetto ha previsto un percorso terapeutico di conoscenza, relazione e interazione con i cani provenienti da realtà e storie di vita differenti. Lezioni frontali accompagnate da sessioni di prova e di pratica, altamente esperienziali e con personale qualificato, si sono susseguite per 10 mesi.

 

bariviva.it, 11 dicembre 2023 “Umiltà e Umanità: per un Natale di vera rinascita”: questo il tema dell’iniziativa. I giovani e gli adulti della Casa Circondariale di Bari e i ragazzi dell’Istituto Penale per i Minorenni Fornelli di Bari, in occasione della festività del Santo Natale 2023, presentano un piccolo presepe artigianale corredato di auguri natalizi, opera-segno che li ha visti protagonisti di un laboratorio sinodale realizzato nel dialogo, nella creatività, nel confronto e nella manualità artistica. Quest’anno questa opera presepiale si incastona nella memoria del presepe di Greccio che celebra il suo 800° anniversario dalla sua “invenzione” ad opera di San Francesco D’Assisi. Il tema centrale per la riflessione è quello dell’umiltà e dell’umanità: a Natale, infatti, tutto ci parla di ciò.

 

di Daniele Manca

Corriere della Sera, 11 dicembre 2023 Ci sono alcuni dati che non fanno ben sperare per le giovani generazioni e quindi per il nostro Paese. Dati che possono trovare una comune spiegazione nella poca attenzione che prestiamo al futuro potenziale dell’Italia. Essere un Paese dove lavora una donna su due significa privarsi del contributo che la metà dei cittadini, anzi delle cittadine, può dare non solo alla crescita ma in generale al miglioramento dell’Italia. Anche il dato che 44 mila donne hanno lasciato il lavoro lo scorso anno deve far pensare. Soprattutto se il 63% di loro lo ha fatto per l’impossibilità di conciliare gli impegni di lavoro e famiglia.

di Alessandro De Angelis

La Stampa, 11 dicembre 2023 Mancano esattamente sei mesi, ovvero ben centottanta giorni, oltre quattromila ore alle Europee. Praticamente un’eternità, ma sembra già domani: Salvini, dopo aver aperto la sua campagna elettorale con i “mostri” a Firenze, va comiziando sul gioielliere pistolero per prendere voti da destra; Giorgia Meloni pur di aprire - ammesso che ci riesca - i famosi centri in Albania, stanzia uno sproposito di denari ma vuoi mettere il gran finale a Durazzo. E nel frattempo, stoppa pure la nomina di Paola Concia (per non perdere voti a destra); Conte ha alzato i decibel sognando il sorpasso a sinistra; Elly Schlein per l’occasione ri-arruola la triade dei riservisti democristiani (Prodi, Letta e Gentiloni); Renzi invece è già capolista.

 

di Lucetta Scaraffia

La Stampa, 11 dicembre 2023 Dopo l’efferato omicidio di Giulia Cecchettin si è verificato, come al solito, l’effetto imitazione: si susseguono violenze e femminicidi, in alcuni casi chiaramente collegati al delitto di Giulia dal colpevole stesso. Si tratta di un fenomeno che si è più volte presentato nella nostra società mediatica: le denunce, le manifestazioni di solidarietà alle vittime, la ricerca dei metodi utili a frenare questo o quel tipo di violenza si rovesciano nel loro contrario. Troppo spesso tutti i discorsi, le manifestazioni, le condanne suscitate dai femminicidi, così come succede del resto per le continue condanne dell’antisemitismo, sembrano non servire ad altro che a favorire la diffusione degli uni e dell’altro.

 

di Gianluca Nicoletti

La Stampa, 11 dicembre 2023 Il tribunale della “gente per bene da tastiera” ha sentenziato che Gino Cecchettin dovrebbe tacere e scomparire. Nei social, e non solo, è partita la gara al massacro di un padre che ha appena seppellito la sua ragazza, ammazzata a coltellate. Qualcuno ora pretende di insegnargli come comportarsi nella gestione del suo dolore. Perché nulla possa essere concesso a quest’uomo trapassato da una tragedia inimmaginabile, gli è stato anche ricordato come Gesù avesse perdonato i suoi carnefici. Gli indignati peraltro si erano già ampiamente espressi nei confronti della sorella di Giulia, il suo discorso sulle responsabilità dei maschi in generale non è piaciuto ai difensori della virilità cosmica, che il femminismo vorrebbe delegittimare.

 

di Davide Frattini

Corriere della Sera, 11 dicembre 2023 Netanyahu: “Arrendetevi, non morite per Sinwar”. Dura telefonata del premier con Putin. Per l’intelligence solo il 10-15% dei palestinesi catturati appartiene ad Hamas. Un sacco di farina costa 450 shekel, oltre 110 euro, lo zucchero è scomparso dai negozi e lo si compra al mercato nero, caffè, uova, biscotti sono lussi che nessuno si può permettere perché sono introvabili. L’autunno mediorientale non ha ancora portato il freddo più intenso, i palestinesi tagliano la legna dove la trovano - alberi o porte delle case distrutte - per bollire l’acqua. Oltre 1,8 milioni di sfollati interni sono scappati a sud lungo le vie di evacuazione ordinate dall’esercito israeliano, adesso premono verso Rafah e il confine con l’Egitto.

 

di Riccardo Noury*

Il Fatto Quotidiano, 11 dicembre 2023 “Una volta ero una combattente. Anche quando la Repubblica islamica cercava di demolirmi, io andavo avanti. Ma recentemente penso spesso al suicidio. Passo tutto il giorno in attesa che arrivi la notte per addormentarmi”. “Non credo che sarò mai di nuovo la persona che ero prima. Non trovo nulla che mi riporti a com’ero prima, che mi restituisca l’anima. Spero che la mia testimonianza favorisca la giustizia, non solo per me”. Sono due delle tante testimonianze contenute in un rapporto di Amnesty International che, in 120 pagine, denuncia come durante la rivolta del movimento Donna Vita Libertà del 2022 le forze di sicurezza iraniane abbiano usato lo stupro e altre forme di violenza sessuale per intimidire e punire chi aveva manifestato in forma pacifica.

 

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DOCUMENTI

Articolo: "In Italia non esiste un diritto alla sessualità e all’affettività in carcere", di Federica Delogu

Radio Carcere, di Riccardo Arena. Puntata del 7 dicembre 2023: "32 anni in carcere da innocente? Il caso di Beniamino Zuncheddu"

Radio Radicale. Registrazione video Convention radiofonica sul caso Zuncheddu, in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dall'11 al 17 dicembre 2023

Presentazione del Rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione, a cura della Fondazione Leone Moressa (Padova, 11 dicembre 2023)

Incontro di studio Università della Calabria: "Politica criminale e diritto penale: un confronto tra Stati Uniti e Italia" (Rende-CS, 12 dicembre 2023)

Laboratori "aperti" dell'Università di Parma: "Costruire ponti e cucire biografie" (Parma, 12 e 21 dicembre 2023)

Teatro dei Venti al Carcere di Modena con "Io sono Cassandra" e "Sognalib(e)ro", dal 12 al 15 dicembre 2023

Incontro-dibattito: "Il carcere minorile contemporaneo: continuiamo a parlarne!" (Torino, 13 dicembre 2023)

Tavola rotonda: "Giustizia riparativa. Aspetti critici e problemi di applicabilità in concreto" (Firenze, 13 dicembre 2023)

Incontro-dibattito AIGA: "Sessualità e detenzione. Problematiche e prospettive alla luce della nuova rimessione della questione alla Corte costituzionale" (Online, 13 dicembre 2023)

Seminario: "Garanzie e efficienza nella giustizia in una prospettiva multidisciplinare" (Milano, 14 e 15 dicembre 2023)

Convegno: "Governare attraverso la criminalità nell'epoca dei populismi" (Roma, 15 dicembre 2023)

Inaugurazione del Centro per la Giustizia riparativa del Comune di Torino (Torino, 15 dicembre 2023)

"È vietata la tortura". Presentazione XIX Rapporto sulle condizioni di detenzione dell'Osservatorio di Antigone (Napoli, 15 dicembre 2023)

Mercatini di Natale al carcere di Bollate (Casa di Reclusione di Milano-Bollate, 16 dicembre 2023)

Mostra fotografica: "Ritratti in carcere", di Margherita Lazzati (Milano, fino al 7 gennaio 2024)

Winter School Università Insubria: "Victims' rights in the light of the Council of Europe Recommendation CM/Rec 2023(2)" (Como, 29 gennaio - 2 febbraio 2024)

"5° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria" (Assisi-PG, dal 24 al 27 aprile 2024)

CORSI E MASTER

Università "Aldo Moro" di Bari. Corso di Alta Formazione: "Mediatore esperto in programmi di Giustizia Riparativa" (Domande ammissione fino al 13.12.2023)

Master Interateneo di Primo Livello in "Criminologia Critica e Sicurezza Sociale" (Padova, da novembre 2023 a settembre 2024)

A.S.G.I. e Ordine Avvocati Padova: "Corso annuale di formazione in Diritto degli stranieri - IV Edizione (Online, fino al 15 dicembre 2023)

Corso formazione promosso dal Garante detenuti Emilia Romagna: "Il permesso di soggiorno per cittadini stranieri presenti in carcere" (Bologna, fino a dicembre 2023)

Master di II livello in "Diritto penitenziario e Costituzione" dell'Università degli Studi Roma Tre (Domande di ammissione fino al 19 gennaio 2024)

 

 

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