Rassegna stampa 24 marzo

 

Giustizia: adesione totale a tre giorni sciopero degli avvocati

 

Apcom, 24 marzo 2007

 

È stata "totale" l’adesione degli avvocati penalisti ai tre giorni di sciopero, da mercoledì a oggi, decisi dall’Unione delle Camere Penali per protestare contro la politica sulla giustizia del governo Prodi. Dal ddl di riforma dell’ordinamento giudiziario agli interventi di modifica del processo penale annunciati dal ministro Mastella. A riferirlo è la stessa Ucpi che, in una nota, esprime "soddisfazione" per i risultati dell’astensione dalle udienze (tranne nei casi di processi con detenuti o per reati prossimi alla prescrizione).

"L’avvocatura intera - sottolineano i penalisti - ha percepito la gravità del provvedimento che intende sacrificare le garanzie processuali e i diritti della difesa senza assumere nessun provvedimento per la effettiva velocizzazione del processo". L’Ucpi si augura che ora "vi sia una riflessione responsabile da parte del Governo per consentire un effettivo funzionamento del processo penale e per stanziare quelle risorse senza le quali l’accelerazione dei processi rappresenterà soltanto una vana speranza ed una trovata demagogica".

Giustizia: accuse ai Radicali, archiviazione per Roberto Castelli

 

Apcom, 24 marzo 2007

 

Va in archivio il procedimento a carico del presidente dei senatori della Lega Nord, Roberto Castelli, in merito alle accuse fatte ad alcuni esponenti del partito Radicale.

A commentare la decisione del gup del tribunale di Roma è lo stesso Castelli, che in un comunicato esprime "grande soddisfazione a seguito dell’archiviazione definitiva del procedimento" a suo carico conseguente alle dichiarazioni fatte, in qualità di ministro della Giustizia, sostenendo che "era da irresponsabili visitare le carceri e illudere i detenuti rispetto a provvedimenti generalizzati di clemenza o riduzione della pena". Perché "tali illusioni avrebbero potuto scatenare poi reazioni incontrollate e violente da parte di alcuni detenuti".

Castelli poi aggiunge: "Ancora una volta (e siamo alla sessantesima) siamo di fronte ad un procedimento contro di me che viene archiviato in sede penale, a riprova del fatto che il mio comportamento è sempre stato cristallino. Sono soddisfatto di questa archiviazione, che per altro lo stesso pm aveva chiesto".

Giustizia: caso Battisti; estradizione sarà discussa in Brasile

 

Asca, 24 marzo 2007

 

La questione dell’estradizione di Cesare Battisti, il terrorista arrestato il 18 marzo scorso a Rio De Janeiro, "sarà discussa" nel corso della visita del Presidente del Consiglio, Romano Prodi, in Brasile, il 26 e 27 marzo. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi. Le stesse fonti hanno annunciato la firma "a breve" di un "accordo bilaterale tra Italia e Brasile per il trasferimento di detenuti".

Roma: sgombero per l’Associazione "Anticaja e Petrella"

 

Garante detenuti del Lazio, 24 marzo 2007

 

Il Garante regionale dei diritti dei detenuti Angiolo Marroni: "Grave mancanza di rispetto verso le istituzioni di questo Paese. Anticaje e Petrella, è una realtà sociale consolidata dove lavorano ex detenuti e portatori di handicap".

Il prossimo lunedì le forze dell’ordine dovranno provvedere a sgomberare i locali di via Monte della Farina, al centro di Roma, occupati dalla storica associazione Anticaja e Putrella, il centro di formazione e di reinserimento occupazionale dedicato alle persone a rischio di emarginazione sociale e lavorativa (fra cui tanti ex detenuti). La richiesta dell’intervento della forza pubblica è stata avanzata dall’A.P.S.A. - ente Vaticano, proprietario dei locali - a conclusione di una vertenza che dura ormai da anni.

"È questa la carità cristiana a cui si ispira la Santa Sede?", si è polemicamente chiesto il Garante regionale dei diritti dei detenuti Angiolo Marroni che nelle scorse settimane aveva sollecitato il Sindaco di Roma Walter Veltroni affinché si arrivasse ad una mediazione tra le parti per trovare un accordo tra Vaticano e l’associazione.

A seguito di ciò la mediazione era avvenuta al Comune di Roma, con gli avvocati delle parti e gli esponenti del Garante regionale dei detenuti, dei rappresentanti dell’amministrazione capitolina e di quelli del I° Municipio. Dopo due riunioni si era giunti ad una proposta che - si pensava -salvaguardando gli interessi legittimi della proprietà permetteva, al tempo stesso ad Anticaja e Petrella di continuare la propria attività. La proposta prevedeva, tra l’altro, una garanzia fideiussoria, a fronte di un canone d’affitto di 3.500 al mese.

"Visto tale accordo mi sarei aspettato quanto meno una pausa di riflessione, visto anche l’interessamento mostrato dalle Istituzioni - ha detto il Garante dei detenuti Angiolo Marroni - Considero questa una grave mancanza di rispetto nei confronti delle Istituzioni e di persone che, pur vivendo in un grave stato di disagio sociale ed economico, hanno intrapreso in questi anni un percorso riabilitativo che è approdato in una piena integrazione nella società.

Faccio appello alle gerarchie ecclesiastiche affinché, in coerenza con gli ideali di cui sono portatori, abbiano un ripensamento. Per quanto mi riguarda cercherò fino all’ultimo di trovare una soluzione per preservare la dignità e la storia di uomini e donne che rischiano di essere di nuovo senza alcuna prospettiva per il loro futuro".

Livorno: messa per il "buon ladrone" con alcuni detenuti

 

Avvenire, 24 marzo 2007

 

"Dismas" o "Disma": era questo il nome del "Buon ladrone", colui che sul Monte Calvario fu crocifisso insieme a Gesù di Nazareth; colui che, dopo aver ammesso le proprie colpe ed essersi pentito, implorò il Figlio di Dio affinché si ricordasse di lui una volta giunto nel suo regno. Questo personaggio, per così dire canonizzato dallo stesso Gesù e che viene considerato patrono dei carcerati, dei prigionieri e dei condannati a morte, sarà ricordato per la prima volta nella diocesi di Livorno domani mattina.

Alle 11 presso il Santuario livornese di Montenero l’amministratore diocesano monsignor Paolo Razzauti presiederà la concelebrazione eucaristica a cui parteciperanno, oltre alle autorità civili e religiose cittadine, alcuni carcerati in rappresentanza degli istituti di pena di tutta la Regione Toscana. Al termine della celebrazione saranno recitate alcune poesie che hanno partecipato al concorso letterario "Emanuele Canalini", pensato e riservato ai detenuti.

Droghe: Manconi a Fini; nessuno chiede la liberalizzazione

 

Ansa, 24 marzo 2007

 

"La liberalizzazione non è mai stata obiettivo di alcuno in Italia; gli antiproibizionisti chiedono la legalizzazione, che è l’esatto contrario e che comunque non è nel programma di governo". A replicare al leader di An Gianfranco Fini è il sottosegretario alla Giustizia Luigi Manconi, che ribadisce di essere personalmente favorevole alla legalizzazione. Sul decreto Turco bocciato dal Tar del Lazio, Manconi osserva che "sapevamo sin dall’inizio che era un provvedimento di emergenza, per tamponare una situazione di grave ingiustizia e che dunque non era la riforma della pessima legge Giovanardi-Fini, che noi vogliamo radicalmente cambiare". La Giovanardi-Fini è "una normativa discriminatrice che penalizza il semplice consumatore e con asineria scientifica mette sullo stesso piano sostanze non assimilabili".

Droghe: Turco; approvare presto ddl su cannabis terapeutica

 

Notiziario Aduc, 24 marzo 2007

 

Il Senato approvi "rapidamente il disegno di legge del Consiglio dei ministri che prevede la semplificazione della prescrizione di tutti i farmaci antidolorifici, allargando l’opportunità non solo ai farmaci a base di oppiacei ma anche a quelli con derivati della cannabis". È la sollecitazione del ministro della Salute Livia Turco, intervenuta questa mattina al convegno "L’attività riabilitativa: ieri, oggi, domani" all’Istituto Leonarda Vaccari di Roma, che festeggia i 70 anni di attività di riabilitazione.

Sollecitata a rispondere sull’utilizzo dei derivati della cannabis per combattere il dolore dal neuropsichiatra dell’ospedale Sant’Andrea di Roma, Andrea Pelliccia, il ministro ha replicato "lei ha pronunciato una parola vietata". E poi ha sottolineato: "Io credo che la terapia antidolore per alcune patologie sia una misura di civiltà per questo Paese. L’utilizzo dei cannabinoidi, mi preme ricordarlo, è scientificamente fondato per combattere il dolore, dunque dovremmo usare ogni mezzo a disposizione".

Droghe: Barra (Cri); discriminare uccide più delle sostanze

 

Notiziario Aduc, 24 marzo 2007

 

"La stigmatizzazione e la discriminazione dei tossicomani in tutto il mondo uccide e crea danno più delle sostanze stesse. Nuove politiche sull’abuso di droga sono necessarie e devono essere basate sulla terapia, la compassione e la presa in carico globale dei tossicomani".

Così, il presidente della Croce Rossa Italiana, Massimo Barra, aprendo oggi i lavori del Simposio Internazionale sulle Tossicodipendenze organizzato a Roma dalla CRI e dal Senlis Council cui prendono parte 70 Presidenti e Segretari Generali di Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa provenienti da cinque continenti.

Il Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa è chiamato ad agire tanto sul terreno quanto a livello di advocacy per orientare in senso umanitario la risposta degli Stati ad una problematica che è oramai una tragedia planetaria.

Droghe: Cri; pronti a sperimentare l'eroina in compresse

 

Notiziario Aduc, 24 marzo 2007

 

La somministrazione medica di eroina per via iniettiva ai tossicodipendenti in Italia non è consentita, ma ora c’è un nuovo tipo di terapia, con eroina per via orale, che in Svizzera sta mostrando esiti positivi e che si potrebbe sperimentare anche da noi: la proposta è stata spiegata ieri, da un gruppo di esperti, nella sede della Croce Rossa Italiana a Villa Maraini a Roma.

Si tratta, ha spiegato il presidente dell’Agenzia comunale per le tossicodipendenze di Roma, Ignazio Marcozzi Rozzi, di una cura destinata a quegli eroinomani che si sono mostrati refrattari ai farmaci sostitutivi, cioè al metadone e alla buprenorfina. Su questo tipo di tossicodipendenti gravi, da molti anni in alcuni Paesi europei - Svizzera, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Regno Uniti, Belgio, Austria - oltre che in Canada e in Australia, sono in atto programmi di cura con la diacetilmorfina, cioè l’eroina farmaco, per via endovenosa, in associazione con cure psicoterapiche e socio-riabilitative.

L’esperienza svizzera, in particolare - ha sottolineato Marcozzi Rossi - ha dato esiti positivi, migliorando le condizioni psico-fisiche e sociali dei pazienti. Tanto che nel Paese elvetico ormai questa terapia è passata dalla fase di sperimentazione a una condizione ordinaria, cioè viene fornita dal servizio sanitario nazionale. Ora c’è questo nuovo studio svizzero - ha concluso - che ha curato per un anno 402 tossicodipendenti con l’eroina in compresse, dimostrando una maggiore ritenzione nel programma (l’80% delle persone non ha abbandonato la cura) e una minore pericolosità rispetto alla somministrazione con siringa".

Il farmacologo Paolo Nencini, dell’Università La Sapienza di Roma, ha spiegato che i tossicodipendenti che non rispondono al trattamento con il metadone o a trattamenti drug free nelle comunità, potrebbero trarre beneficio dalla cura con l’eroina.

Il metadone riduce di un terzo le morti per overdose, ma c’è una parte dei pazienti in terapia che continua a essere dipendente dall’eroina. Ci sono elementi di indizio del fatto che l’eroina, per alcuni, non sia sostituibile con il metadone. Queste persone, insomma, hanno proprio bisogno dell’eroina, non dei suoi sostituti. E quella in pillole è non solo meno pericolosa, ma ha meno effetti collaterali.

Perché quindi non avviare anche in Italia una sperimentazione di questo tipo? Gli esperti propongono quindi uno "studio pilota" della durata di due anni, che coinvolga mille persone divise in due gruppi: uno trattato con metadone e l’altro con eroina in pillole. È un’opportunità terapeutica da non lasciare cadere, la posta in gioco è grande. E non costerebbe neanche delle cifre enormi, visto che la materia prima costa poco. Anche il presidente della Cri, Massimo Barra, si è detto convinto dalla proposta, e ha dato la disponibilità della Cri se le autorità competenti daranno l’ok alla sperimentazione.

"Il problema è verificare la pericolosità delle sostanze". Così il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, intervenuto ieri al simposio. "Viviamo in una società in cui cresce la diffusione dei farmaci, ma anche di psicofarmaci e bevande alcooliche ed è convinzione sempre più diffusa che una pasticca possa risolvere ogni problema. La prevenzione serve proprio a questo: a rompere immaginari come, per esempio, l’idea che l’uomo debba lavorare 20 ore al giorno per raggiungere il successo. Un meccanismo, questo che in sé produce la diffusione di sostanze".

Bologna: fotografie sulle molte facce della dipendenza

 

Redattore Sociale, 24 marzo 2007

 

Scarica il bando del concorso (pdf)

 

La sfida del Centro di accoglienza La Rupe di Bologna: "Il fatto che nuove forme di dipendenza siano legali e socialmente accettate rende stimolante la ricerca dei fotografi".

L’obiettivo è quello di dare vita a una campagna di sensibilizzazione che "metta a fuoco" le molteplici facce della dipendenza. È nato da qui il concorso fotografico "Abitudini Insistenti - Nuove immagini sulle dipendenze" promosso dal Centro di accoglienza La Rupe di Bologna. Attraverso gli scatti e la sensibilità dei partecipanti, chiamati a fissare attimi del quotidiano emblematici e rappresentativi sul tema delle "dipendenze", si vorrebbe uscire all’equazione tra dipendenza e uso di sostanze (come le droghe, l’alcol, etc.), per andare alla scoperta di un mondo molto più articolato, meno visibile e dai contorni sfumati, in cui normalità e patologia spesso si confondono, sovrapponendosi.

"Il fatto che molte delle attività oggi alla base delle nuove forme di dipendenza siano legali e socialmente accettate - spiegano dal Centro La Rupe - rende particolarmente stimolante la ricerca dei fotografi che decideranno di raccogliere la sfida lanciata dal concorso". L’iniziativa viene presentata lunedì 26 marzo alle 18.30 allo Zò Caffè di Bologna, con un aperitivo che ospita Giampiero Rigosi, scrittore bolognese, sceneggiatore cinematografico e televisivo e socio fondatore dell’"Associazione Scrittori" di Bologna. Le iscrizioni al concorso sono aperte fino al 31 agosto 2007.

Il Centro Accoglienza La Rupe, cooperativa sociale onlus bolognese, è nata nel 1984 come realtà emiliano-romagnola della Provincia Lombarda dell’Ordine dei chierici regolari Somaschi e si è poi trasformatasi nel 2004 in Cooperativa sociale. Oltre al lavoro nella conduzione dell’originaria comunità terapeutica per ex-tossicodipendenti, l’intervento della Rupe sì è arricchito negli anni rivolgendosi alla prevenzione, al lavoro di strada, a iniziative di riduzione del danno e di reinserimento lavorativo, all’intervento di prevenzione sul modello comunitario per minori in condizione di grave disagio psico-sociale, all’affido familiare per i bambini che necessitano di un immediato collocamento alternativo alla famiglia di origine e infine alla formazione e all’aggiornamento di responsabili, operatori, volontari e obiettori che operano nei diversi settori.

Il concorso fotografico "Abitudini Insistenti" è realizzato con il patrocinio della regione Emilia-Romagna, Assessorato alle Politiche per la Salute; Provincia di Bologna; Comune di Bologna; Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna; Università di Bologna - Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione e Dipartimento delle Arti Visive; Associazione Culturale U.F.O. - Unione Fotografi Organizzati. 

 

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