Edilizia penitenziaria

 

Edilizia carceraria: il Ministero della Giustizia

privilegia il Nord e penalizza il Sud

 

Seac Notizie, novembre – dicembre 2003

 

Nuovi Istituti

Spesa prevista

Rieti C.C.

39.250.000,00

Marsala C.C.

36.152.000,00

Savona C.C.

40.283.000,00

Rovigo C.C.

36.668.000,00

Sassari C.C.

53.711.000,00

Cagliari C.C. C.R.

57.843.000,00

Tempio Pausania C.C.

33.053.000,00

Forlì C.C.

39.767.000,00

Oristano C.C.

36.152.000,00

Varese C.C.

Locazione finanziaria

Pordenone C.C.

Locazione finanziaria

 

L’edilizia carceraria snobba il Sud Italia. Le nuove carceri sorgeranno solo al Nord e al Centro Italia. E l’unico investimento di rilievo del Mezzogiorno sarà a Marsala, in provincia di Trapani.

Una priorità che sarà rispettata non solo per gli interventi inseriti nella programmazione congiunta dei ministeri della giustizia e delle infrastrutture 2003 - 2005 che ha già individuato i fondi necessari alla loro realizzazione, ma anche per i penitenziari che non possono contare su stanziamenti ad hoc. Gli unici due che saranno costruiti con il ricorso al leasing (una possibilità concessa dalle legge n° 259/02 che contiene le misure per razionalizzare l’amministrazione della giustizia), infatti, sono previsti nel Settentrione: Varese e Pordenone. E sempre in Lombardia sarà attuato l’ampliamento della casa circondariale di Milano Bollate.

È quanto stabilisce il piano straordinario per l’edilizia carceraria così rielaborato (dall’originaria formulazione restano fuori in ogni caso 15 penitenziari, alcuni dei quali in Sicilia) che ha avuto il via libera da parte della commissione giustizia della camera".

Dopo un iter travagliato, però. Lo stesso documento era stato rinviato dai deputati al mittente, il ministro della giustizia, il 15 luglio scorso con la richiesta di specificare i criteri di priorità adottati nell’elaborazione del piano. E via Arenula ha risposto. In primo luogo motivando la restrizione dell’originario programma edilizio, dalle 24 nuove infrastrutture carcerarie previste inizialmente alle sole nove, con il mancato adeguamento delle risorse stanziate dalla Finanziaria del 2003.

La lista sarebbe stata, poi, stilata tenendo conto della necessità di fronteggiare le pesanti condizioni di sovraffollamento registrate negli istituti del Nord Italia. E lo stesso motivo ha spinto il ministero della giustizia a preferire le due sedi di Varese e Pordenone, per la sperimentazione del carcere in leasing. La preferenza accordata al Nord nella realizzazione delle nuove carceri non è, però, sfuggita ai parlamentari della commissione giustizia, sia dell’opposizione sia della maggioranza che sostiene il governo. È il caso di Sergio Cola (An) che ha invitato il ministero della giustizia a tenere conto delle drammatiche condizioni di sovraffollamento in cui versano gli istituti di pena al Sud.

Un caso su tutti è quello di Poggioreale (Na) dove in una cella sono ospitati fino a 16 detenuti. è andata giù dura, invece, l’opposizione che ha accusato il governo di aver scelto le sedi per realizzare i nuovi insediamenti carcerari più che per obiettivi elettoralistici che sulla base delle effettive necessità. Per Enrico Buemi (Misto- Sdi) "i problemi del mondo carcerario sembrano concentrati solo nel collegio elettorale del ministro della giustizia, al punto tale che l’acquisizione di nuovi edifici è stata prevista soltanto al Nord, nonostante le sollecitazioni provenienti da altre realtà. Così anche Francesco Bollito (Ds), secondo cui "il piano straordinario è caratterizzato da una precisa localizzazione geografica".

Il Sud è stato snobbato, insomma, nella lista degli interventi prioritari di edilizia giudiziaria. I detenuti degli istituti di pena presenti nel Mezzogiorno dovranno pazientare. Anzi, sperare che le operazioni di dismissione di quelle vecchie e non più funzionali attraverso la loro acquisizione da parte della patrimonio Spa (società del ministero dell’economia per la valorizzazione del patrimonio pubblico) si concludano al più presto. Le risorse acquisite saranno destinate a finanziare i nuovi istituti.

 

 

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