Protocollo d'intesa

    

Protocollo d’intesa sul carcere

 

Il Gazzettino, 25 febbraio 2003

 

Regione Veneto e Ministero della Giustizia si apprestano a rinnovare e aggiornare il protocollo d'intesa sulle carceri per disciplinare la programmazione degli interventi regionali nel settore. "Il precedente protocollo era stato sottoscritto nel lontano 1988 - spiega l'assessore alle politiche sociali, Antonio De Poli, informando che la Giunta veneta ha approvato il testo del nuovo accordo che sarà prossimamente firmato - un'epoca in cui, ad esempio, non era ancora presente il fenomeno dell'immigrazione, che ora è molto diffuso nelle carceri venete con ricadute inevitabili e specifiche sulla gestione delle carceri e sugli interventi necessari da parte delle istituzioni".

Il protocollo d'intesa intende regolare la realizzazione di programmi d'intervento condivisi e rivolti in particolare alla territorializzazione della pena, all'edilizia penitenziaria, alla tutela, promozione ed educazione alla salute dei detenuti, all'assistenza sanitaria e socio-riabilitativa dei detenuti tossicodipendenti e alcoldipendenti, dei detenuti nelle carceri minorili, dei detenuti stranieri.

E, ancora, il nuovo protocollo disciplina gli interventi nei settori dell'istruzione, della formazione professionale e del reinserimento lavorativo e sociale, delle iniziative culturali, sportive e ricreative, dell'area penale esterna, delle attività di riparazione del danno e di mediazione culturale, di iniziative congiunte di formazione del personale del ministero, della Regione, degli enti locali, del volontariato e del terzo settore.

Tali linee di indirizzo si realizzeranno attraverso forme e modalità d'intesa tra le direzioni degli istituti penali del Veneto, dei centri di servizio sociale per adulti, degli uffici di servizio sociale per minorenni, degli enti locali, delle Asl, del volontariato e del terzo settore.

 

 

 

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