Roberto Castelli

 

Castelli: non e' vero che mancano agenti di custodia

 

ASCA, 1 aprile 2004

 

Il sistema carcerario italiano non è in crisi per la mancanza di personale di sorveglianza. Ad affermarlo, rispondendo così anche alle affermazioni del sindacato della Polizia penitenziaria, è il Guardasigilli Roberto Castelli che stamane a Roma ha presenziato all'inaugurazione dell'Anno accademico dell'Istituto superiore di studi penitenziari.

Soprattutto dopo la fuga dal carcere fiorentino di Sollicciano e le polemiche scoppiate, Castelli ha fatto notare che l'Italia è ai primi posti in Europa per quanto riguarda il rapporto fra agenti e detenuti. ''Ci battono solo l'Islanda e l'Irlanda con 80 detenuti e 90 agenti. Se la media Europea è di un agente ogni tre detenuti, quella italiana è di un detenuto ogni agente. Il problema – ha spiegato Castelli – è che sono dislocati molto male soprattutto perché, provenendo soprattutto dal Mezzogiorno e dalla Sardegna, non vogliono andare nelle regioni del Centro-Nord, sia per comprensibili motivi familiari, sia per la crisi degli alloggi. Sono due anni che cerco, con l'intesa dei sindacati, una dislocazione migliore mentre stiamo mettendo in atto molte azioni, come la costruzione di alloggi, che però hanno bisogno di molto tempo per la loro realizzazione''.

Per quanto riguarda la fuga da Sollicciano Castelli ha detto che l'ispezione scatterà ''al tempo necessario per verificare esattamente ciò che è accaduto e vi siano responsabilità. Io non accuso nessuno - ha aggiunto il Guardasigilli - anche perché Sollicciano ha evidenti carenze di costruzione, come dimostra anche la modalità della fuga. E' un carcere costruito male ma c'è e ce lo teniamo''.

 

 

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