Braccialetto elettronico in Svizzera

 

Arresti domiciliari con controllo elettronico

 

(dal Sito www.panopticon.ch)

 

Il 28 aprile 1999 il Consiglio Federale ha autorizzato l’avvio di due progetti pilota (uno per i cantoni di Basilea Città, Basilea Campagna e Berna e uno per i cantoni di Ginevra Vaud e Ticino) per sperimentare una nuova modalità di esecuzione di talune pene, denominata Eletronic Monitoring (EM). Il progetto pilota è autorizzato per una durata di tre anni (inizio: 1.9.1999), durante tutto questo periodo il progetto verrà sottoposto ad una valutazione scientifica condotta da parte del prof. M. Killias, dell’Università di Losanna e dalla ditta di consulenze Entwicklung und Evaluation im Sozialwesen di Zurigo.

Il progetto si indirizza a due categorie di esecuzione delle pene:

quale alternativa alle pene privative di libertà di breve durata (fino a sei mesi)

quale ultima fase di esecuzione, prima della scarcerazione (per un massimo di sei mesi)

La sanzione consiste nella restrizione della libertà di movimento; il condannato viene assegnato al proprio domicilio che è autorizzato ad abbandonare solo nelle fasce orarie prestabilite nella decisione concordata con l’autorità di esecuzione.

Per poter beneficiare di questa nuova modalità di esecuzione il condannato deve:

dare il suo consenso

disporre di un alloggio con l’istallazione di un collegamento telefonico fisso

ottenere l’accordo di eventuali persone adulte che convivono con lui

essere inserito in un’attività lavorativa, di formazione o di volontariato che lo occupa almeno al 50%

sottoporsi ad un programma di presa a carico sociale, comprendente diverse esigenze (per esempio regolari controlli per il consumo di sostanze stupefacenti o alcol)

partecipare alle spese di esecuzione in ragione di 10 franchi al giorno

L’apparecchiatura necessaria consiste in un trasmettitore miniaturizzato fissato in modo inamovibile alla caviglia del condannato, trasmettitore che emette un segnale continuo in un raggio di circa trenta metri; in una stazione ricevente-trasmittente collegata, tramite la linea telefonica, ad una unità centralizzata che registra i segnali e produce regolari rapporti in cui viene indicato se il condannato rispetta il programma di orari stabilito.

In caso di inosservanza delle condizioni stabilite dal programma di esecuzione o di elusione del sistema di sorveglianza saranno prese delle sanzioni, la più grave delle quali essendo la revoca della forma agevolata e il ripristino dell’esecuzione della pena in penitenziario.


Aggiornamento

 

È partito il primo settembre 1999 il progetto pilota Electronic Monitoring. Si tratta della possibilità di eseguire una pena sotto forma di arresti domiciliari, dove la persona può conservare il suo ambiente domestico e le sue abitudini pur essendo in detenzione. La modalità di esecuzione consiste nell’installare un braccialetto emittente alla caviglia del/la condannato/a e un apparecchio con la doppia funzione di ricevente-modem a domicilio. Quest’ultimo segnala alla centrale operativa le entrate e le uscite da casa entro un raggio di 20 metri.

In questo modo la persona addetta al controllo e al sostegno di queste persone può verificare il rispetto degli orari da parte degli interessati. Sono finora 8 le persone che in Ticino beneficiano di questa opportunità, 3 delle quali sono donne. Si può evidenziare l’estrema correttezza con la quale tutti i condannati rispettano il loro programma orario settimanale, che si differenzia a secondo delle peculiarità di ognuno. In questo primo mese di esperimento (non si dimentichi che si tratta di un progetto pilota) si intravede il vantaggio di questa modalità di esecuzione della pena che consiste nella possibilità di un contatto diretto e di un’intima conoscenza della problematica individuale di ogni utente.

 

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