La Padania

 

Omicida evade con il permesso

 

(La Padania, 14 luglio 2001)

 

Avrebbe dovuto far rientro nel carcere “Due Palazzi” di Padova entro le 21 del 9 luglio scorso. Ma Andrea Salvatore, 35 anni, romano, condannato per omicidio e rapina, uscito il 2 luglio scorso per un permesso di buona condotta, non vi ha mai fatto rientro.

E così, dopo 12 ore dal mancato rientro, è scattata la segnalazione all’autorità giudiziaria per evasione. Secondo quanto appreso, Salvatore avrebbe dovuto recarsi a Cerveteri dalla famiglia, ma ha fatto perdere le sue tracce. Salvatori era stato condannato nel 1990 a 25 anni di reclusione per aver ucciso nel 1987 la nonna materna e quella paterna. Condannato in primo grado a 28 anni e sei mesi di reclusione, riconosciuto seminfermo di mente, aveva scelto la strada del patteggiamento in appello, ottenendo una diminuzione della pena. La cosa più sconcertante rimane, comunque, il fatto che la direzione dell’istituto di pena si sarebbe dichiarata contraria alla libertà temporanea concessa dal magistrato.

Siamo troppo tolleranti verso simili episodi - ha dichiarato il senatore del Carroccio Luciano Gasperini, esperto in materia giudiziaria - La carcerazione deve puntare al reinserimento del detenuto nella società, siamo tutti d’accordo, ma senza abbassare la guardia. Episodi come quello del Salvatori sono uno smacco per la società intera. Cosa dovrebbero dire i familiari della vittima a quest’uomo? Un conto è fuggire dal carcere, un altro è farlo dopo aver ottenuto un beneficio”.

Il rischio, infatti, è che la giustizia italiana da penale si trasformi in “premiale”, generando il caos e l’illegalità. Cosa fare allora?

Se il direttore di un carcere - continua Gasperini - esprime contrarietà nel concedere permessi bisogna tenerne conto perché egli conosce di certo meglio i suoi detenuti. Ma bisogna anche potenziare il Tribunale di Sorveglianza perché i giudici sono oberati di lavoro, a discapito di un iter lasciato in balia della burocrazia. Il sistema deve essere rivisto e migliorato con la massima attenzione”.

 

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