Ass. Volontariato Penitenziario

 

Associazione Volontariato Penitenziario

O. N. L. U. S. 

Comune di Firenze C/O Tribunale di Sorveglianza

assessore Via Cavour, 57, 50129 Firenze

Tel. 486140 - C. P. 18276

 

 

 

politiche del lavoro

immigrazione

area carcere

"Attavante"

 

Centro ricreativo e sociale per detenuti, internati, ex detenuti e persone che fruiscono delle misure alternative alla detenzione.

 

Attavante è un progetto di centro ricreativo e sociale, diurno, per persone in misura alternativa che necessitano di un periodo di sostegno e tutoraggio per il reinserimento sociale, sia a livello pratico per i pasti, l’igiene personale, la lavanderia, sia a livello relazionale, con gruppi d’auto aiuto o sostegno individuale.

Del progetto è titolare il Comune di Firenze, mentre la gestione è affidata con convenzione all’AVP, Associazione Volontariato Penitenziario, come capofila di una rete di Associazioni che operano direttamente o collaborano con il centro.

La Regione Toscana finanzia il progetto nell’ambito di "Toscana Sociale" - Pirs 2002.

Attavante si connette alla rete esterna di associazioni che operano nel settore dell’esecuzione penale.

L’attività è iniziata con un contributo, nel 2003, dell’Amministrazione Comunale di Firenze per il sostegno al progetto di counseeling a detenuti semiliberi, parte significativa del progetto "Attavante".

È stato quindi presentato sul Piano degli Investimenti 2002, all’interno del PDZ della Zona Fiorentina, un progetto di ristrutturazione dei locali, poi eseguita dalla Scuola Professionale Edile di Firenze, con ragazzi in semilibertà provenienti dalla C.C. Mario Gozzini (Solliccianino).

Gli Enti coinvolti nel progetto sono il carcere NCP di Sollicciano; il carcere di "Solliccianino" (Mario Gozzini); il Centro Servizio Sociale della Giustizia (CSSA) di Firenze, la Scuola Edile di Firenze, l’Ikea (arredamento), l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze;

I Soggetti beneficiari: Detenuti in permesso, persone in misura alternativa (affidati, semiliberi, detenuti domiciliari), internati, ex-detenuti e loro familiari. Uomini e donne, italiani e stranieri.

 

Le persone che fruiscono di misure alternative quali la semilibertà, l’affidamento o la detenzione domiciliare o che fruiscono di brevi permessi dal carcere sono circa 350 sul territorio comunale di Firenze e 600 nel territorio provinciale (alla data dell’1.09.03), spesso assommano in sé tematiche di tipo psicologico e relazionale con problemi tipici di reinserimento a livello lavorativo: soprattutto nei primi tempi, se è stata loro concessa la misura alternativa, spesso hanno un lavoro ma sono carenti di relazioni sociali o disabituati alle relazioni stesse.

 

Alcuni non hanno nessuna relazione nella città in cui fruiscono della misura alternativa al carcere, per esempio gli stranieri.

 

La possibilità di essere seguiti e sostenuti nel primo periodo di uscita dal circuito carcere, sia a livello lavorativo (facilitazione dei rapporti col datore di lavori ed i colleghi), sia a livello personale, con aiuti sul piano relazionale, possono essere determinanti nel far riuscire o fallire una misura alternativa.

 

Allo stesso modo, tutti i soggetti in misura alternativa al carcere, anche coloro che non presentano problemi particolari d’integrazione sociale, sono avvantaggiati dalla possibilità di utilizzare una risorsa di appoggio che copra le problematiche del tempo non-lavorativo, talvolta presenti quanto quelle del tempo di lavoro.

 

L’A.V.P. (Associazione di Volontariato Penitenziario) è un’associazione non a scopo di lucro (ONLUS) che opera da più di 10 anni nelle carceri di Firenze, Prato e nell’OPG di Montelupo Fiorentino e che nasce nel 1984 per l’assegnazione di fondi ministeriali destinati ai detenuti indigenti (Opera Carlo Naldi).

Ha sede presso il Tribunale di Sorveglianza di Firenze.

L’A.V.P. ha ottenuto dal Comune di Firenze, in locazione dal giugno 2001 e quindi in Convenzione, lo spazio sito a Firenze, in Via Attavante 2, destinato alle attività del Centro Ricreativo e Sociale.

 

Le Associazioni coinvolte nel progetto di rete

 

Il progetto coinvolge le associazioni Aisme, Ciao, Arci, che operano a favore di persone coinvolte in procedimenti penali con attività interne o esterne agli istituti, iniziative ricreative, sportive, di sostegno che tengono conto della disomogeneità per nazionalità, cultura e percorsi e delle esigenze spesso rese particolari e urgenti da bisogni primari.

Il Centro Attavante s’inserisce in un progetto più ampio che vuole offrire una pluralità di servizi e interventi mirati che diano sostanza ai progetti individuali.

 

Obiettivi

  1. Offrire alle persone in misura alternativa o che potrebbero fruirne, che siano in condizione di grande svantaggio sociale, una "accoglienza" e una "sponda relazionale" che permetta di rientrare in contatto con un ambiente sociale equilibrato;

  2. garantire un reinserimento graduale assistito e il proseguimento del lavoro personale già avviato;

  3. sollecitare la riappropriazione della dignità personale e dell’autoconsapevolezza;

  4. dare sostegno psicologico alle famiglie dei detenuti per ricucire rapporti che il periodo di carcerazione ha logorato;

  5. offrire appoggio e sostegno agli studenti che intendono proseguire il percorso di studi iniziato in carcere (scuola media, avviamento al lavoro, scuola professionale, università).

Servizi offerti

 

 Accoglienza; sostegno psicologico per detenuti, ex detenuti, famigliari;

Corsi di recupero per studenti; uso del computer: come strumento di lavoro e di studio.

Corsi di formazione;

Punto di socializzazione, con possibilità di ritrovo assistito: attività culturali (visione di filmati); ricreative; di ristoro (panini, bibite, caffè).

Centro d’igiene: possibilità di usare la lavatrice, di stirare indumenti, di fare la doccia.

Servizio di recapito postale;

Corsi per volontari;

Incontri di sensibilizzazione con la cittadinanza e in particolare la gente del quartiere;

 

Orari

 

Il Centro Attavante resterà aperto tutti i giorni della settimana, indicativamente nella fascia dalle 14.00 alle 21.00, compresi i festivi, usufruendo delle risorse umane reperibili all’interno delle Associazioni coinvolte nel progetto e del contributo di personale in servizio civile e di tirocinanti dell’Università di Firenze - Facoltà di Scienze della Formazione e di Psicologia..

 

Locali

 

1 spazio per attività di sostegno psicologico e per gruppi d’auto aiuto;

1 spazio e sala computer;

1 zona studio, socializzazione e biblioteca;

1 spazio per le attività peculiari delle 4 associazioni attive nel progetto;

2 bagni con doccia - 1 zona lavanderia/stireria;

1 area ricreativa con possibilità di consumo alimenti.

 

Personale impiegato

 

1 coordinatore; 1 operatore per attività di sostegno psicologico; circa 10/15 volontari fra cui 2 giovani in servizio civile; tirocinanti delle facoltà di Psicologia e Scienze della formazione.

 

Tempi

 

Il Comune di Firenze e l’Avp hanno aperto il centro il 18.10.2003; in questa fase vengono realizzate le prime attività.

 

 

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