Proposta di FI

 

Proposta di legge dei deputati azzurri:

una vita diversa per i detenuti

 

L’Unione Sarda, 26 settembre 2003

 

Ha fondato una casa di accoglienza, Nostra Signora di Bonacatu, ad Arborea, per la rieducazione dei detenuti. E ora il modello di don Giovanni Usai, ex cappellano del carcere di Isili, può essere esportato nella penisola. Questo, almeno, si propongono i due deputati azzurri, Giovanni Marras e Luigi Vitali, che hanno presentato ieri alla Camera una proposta di legge. Il titolo è chiaro: disposizioni per l’affidamento dei condannati a comunità di lavoro e recupero sociale. L’esperimento di don Usai ha avuto successo: è riuscito a dimostrare che è possibile rieducare i detenuti con una rigida disciplina di lavoro, ma fuori dal carcere.

Il modello del suo gruppo di dimenticati dagli uomini, come li chiama, potrebbe essere quindi duplicato in tutta Italia. Sono due gli articoli della legge. Con il primo si introduce l’affidamento a una comunità come nuova misura alternativa al carcere. Potrà richiederlo il giudice di sorveglianza, con l’assenso del condannato, solo se la pena non supera i 4 anni. Il lavoro in comunità dovrà essere retribuito, una volta sottratto il costo di vitto e alloggio.

Nel secondo articolo si dà invece concretezza ai principi: entro due anni dall’entrata in vigore della legge il ministro della Giustizia dovrà individuare le strutture destinate ad accogliere i detenuti. "Questa è una filosofia del carcere diversa, progressista - ha detto Luigi Vitali - visto che già con l’indultino abbiamo perso un’occasione: sono uscite solo 700 persone".

Vitali non nasconde che su questa proposta potranno nascere problemi nel confronto con la maggioranza: "D’altra parte siamo lontani - ha detto - dalle recenti dichiarazioni del vicepresidente del Consiglio Fini su chi fa uso di spinelli". Marras si augura quindi che la proposta non sia relegata "a un solo colore politico", e assicura che la legge muoverà i suoi primi passi sotto la loro protezione: quella di Vitali in commissione Giustizia, e quella di Marras in commissione Bilancio.

 

 

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