Cssa e Centro Mediazione Lavoro

 

Milano: firmato protocollo tra il Cssa e il Centro Mediazione Lavoro

 

Mercoledì 19 ottobre presso la sede del Centro di Servizio Sociale per Adulti di Milano (Cssa), Ufficio del Ministero della Giustizia, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, è stato firmato un protocollo di collaborazione tra il Comune di Milano, Centro di Mediazione Lavoro (Celav) e, appunto, il Cssa, al fine di favorire il reinserimento lavorativo dei condannati che si affacciano alle misure alternative, affidati in prova ai servizi sociali e semiliberi.

Come ha sottolineato il dott. Menegatti, direttore del Settore servizi sociali per Adulti del Comune, settore da cui il Celav dipende, il protocollo attesta la volontà di puntare sulla individuazione di lavori veri che possano rappresentare un’autentica alternativa per chi è reduce da esperienze di privazione della libertà o sta ultimando di scontare una pena. In quest’ottica, a interventi assistenziali e di promozione del lavoro, si affiancheranno, per iniziativa del Comune, anche investimenti di sostegno a cooperative e piccole imprese, anche individuali, che rappresentino occasioni di emancipazione economica per tutti coloro che intendono effettivamente cambiare vita e impegnarsi in attività produttive.

Il dott. Cesare Prina, responsabile del Celav, presente all’atto della firma, ha rimarcato i risultati raggiunti nell’anno 2004, che ha visto oltre 80 condannati inseriti in aziende a tempo indeterminato; tali risultati sono stati resi possibili anche dalla professionalità con cui opera la cooperativa sociale "A&I Onlus" che, dal 2003 gestisce per conto del Comune di Milano azioni di orientamento al lavoro e monitoraggio degli inserimenti lavorativi di soggetti deboli.

Il dott. Claudio Cazzanelli, coordinatore dell’area carcere della cooperativa, anch’egli presente all’atto della firma, ha brevemente illustrato le modalità operative che presiedono all’accompagnamento dei soggetti che chiedono l’ammissione al lavoro (segnalazione mediante una scheda da parte degli operatori penitenziari e gli assistenti sociali del Cssa, colloquio di filtro, presentazione all’azienda, assegnazione di una borsa lavoro - circa 400 euro mensili - erogata con contributo del Comune di Milano).

La dott.ssa Antonietta Pedrinazzi, direttore del Cssa, ha voluto espressamente sottolineare che il consolidamento della collaborazione tra Amministrazione Penitenziaria e Servizi dell’Ente Locale rappresenta una concreta e seria risposta sia ai bisogni della popolazione in esecuzione penale sia alla domanda di sicurezza sociale che esprimono i cittadini quando chiedono interventi tangibili delle istituzioni. Invece di una maggiore "militarizzazione" della città, che non fornisce altro che un deterrente repressivo, questa dovrebbe essere la risposta costruttiva al malessere degli strati più svantaggiati della popolazione.

 

 

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