Impronte culturali

 

Impronte culturali

 

Introduzione

 

Fa che le piccole differenze tra i vestiti che coprono i nostri deboli corpi, tra tutte le nostre lingue insufficienti,tra tutti i nostri usi ridicoli, tra tutte le nostre leggi imperfette, tra tutte le nostre opinioni insensate... non siano segnali di odio e di persecuzione

 

Voltaire, trattato della tolleranza

 

Tuttavia, dice Salvatore Natoli, le differenze che separano gli uomini non sono così piccole e irrilevanti, rispetto al valore di un’umanità universale. Saranno insufficienti le lingue, ma inevitabili per capirsi, saranno ridicoli gli usi, ma non se ne può fare a meno per vivere. Nel Corano si legge: chiamatelo Dio, o chiamatelo misericordia: qualunque sia il nome con cui lo chiamerete, Egli ha i più bei nomi. La tolleranza è relativamente facile, non così la reciprocità. Se saremo capaci di costruire relazioni di reciprocità cadranno le differenze, cadranno di fatto perché solo frequentandosi gli uomini diventano simili.

 

Salvatore Natoli, dizionario dei vizi e delle virtù

 

Impronte culturali

 

Un itinerario didattico che ha visto protagonisti corsisti italiani e stranieri, e i loro insegnanti. Attraverso la ricerca e la comunicazione (scritta e orale) in lingua originale, delle proprie origini, tradizioni e storie. Si è voluto far conoscere quel patrimonio culturale fatto di detti, proverbi, nenie, racconti, storie", che i partecipanti alla ricerca hanno offerto, e messo in comune, un bagaglio di saggezza , poesia, preghiera e racconto personale. Dal lavoro emergono "filoni" comuni, che attraversano le culture diverse, le analogie strutturali, anche nel racconto dei riti, delle feste , le preghiere. Speriamo di aver dato un "piccolo contributo" alla reciproca conoscenza e comprensione. Questo lavoro non vuole essere conclusivo o esaustivo , vuole essere uno "stimolo" a continuare, magari l’anno prossimo, a raccogliere materiale, ad arricchire le storie, a portare ulteriori contributi.

 

Bergamo, Casa Circondariale di Via Gleno - giugno 2002

Riflessioni di un detenuto (Giovanni dell’America Latina)

 

Vale la pena

 

Nei momenti in cui sentiamo che tutto va’ male che la nostra vita va giù nel precipizio più profondo che non si riesce a vedere neanche un piccolo spiraglio di luce, in quei momenti desideriamo prendere tutto il nostro amore, il nostro coraggio, il nostro sentimento, la nostra forza e fare di tutto per andare avanti. Tante volte noi abbiamo chiesto se vale la pena svegliarci ancora e solo una cosa posso dire: facciamo che la nostra vita valga la pena di essere vissuta, vale la pena soffrire, perché ho imparato ad amare con tutto il cuore. Vale la pena restare nel buio e andare giù fino in fondo che più non si può. Da quel momento in poi si può andare solo in su fino a rivedere la luce. Vale la pena dar tutto purché ogni sorriso e ogni lacrima sia sincera. Vale la pena abbassare la testa e le mani purché al risveglio sia più forte di cuore. Vale la pena spendere una lacrima perché è lo specchio del mio sentimento attraverso cui mi riconosco fragile come sono. Vale la pena commettere errori, perché mi da più esperienza e maturità. Vale la pena alzare ancora la testa perché un solo sguardo può riempire il vuoto. Vale la pena sorridere ancora perché ciò dimostra che ho imparato un’altra cosa in più. Vale la pena ricordarmi di tutto il male che ho conosciuto, perché sono quelle cose che mi hanno reso come sono ora. Vale la pena guardarsi indietro se c’è qualcuno che mi ricorda. Vale la pena vivere perché ogni minuto che passa è un occasione per ricominciare.

Tutto questo possono sembrare solo parole, solo lettere, allo scopo di dare un’idea alla gente, però tutto dipende da ciascuno di noi, da come ci comportiamo, lasciamo che la nostra vita parli per noi: Per questo facciamo che la nostra vita valga la pena di essere vissuta facendone un mondo migliore.

Ricordi di luoghi….

 

La mia città (di Maizi)

 

Sono nato in una bellissima città della Tunisia, chiamata Ariana. Ariana ha un altro nome d’arte è cioè la città dei fiori perché i fiori vengono coltivati e lavorati per farne mazzi e collane e vengono venduti soprattutto ai turisti.

La sua spiaggia è la più grande della Tunisia è si chiama Rauad ed molto bella. Mi manca moltissimo del mio paese il cibo, in particolare il cuscus, e il sole caloroso.

 

Infanzia in Colombia

 

In montagna ho vissuto con il mio nonno, dove ho trascorso la miglior parte della mia vita. Mio nonno era il fattore di una piccola fattoria dove viveva solo. Io abitavo in città dove all’età di 8 anni sono andato a vivere con lui. Nella fattoria c’era tutto il necessario, ad eccezione dell’energia elettrica. I primi giorni sono stati duri per me convivere con mio nonno perché non aveva energia elettrica.

Quello che mi piaceva era quando mi svegliavo alla 5 di mattina e portavamo le mucche sulle montagne, dove camminavo molto perché tutto era cosi verde e così bello che sembrava di stare in paradiso, la cosa più bella era che stavo da solo e mi sentivo come se fossi stato solo al mondo a sentire il cantar degli uccelli. Nella fattoria aveva tanti alberi di frutta dove io mi arrampicavo per raccogliere i frutti maturi

 

Le Galapagos

 

Las islas Galapagos se encuentran en Ecuador y son uno de los lugares mas bonito del mundo;estas islas son visitadas por muchos turistas debido a que en ellas se encuentran paisajes verdadera mente hermosos;otra de las bellezas de este lugar es la variedad de animales como aves,animales marinos,etc.

Las islas Galapagos son conocidas en todo el mundo como el paraiso debido a su riqueza natural;ya que es un lugar rico en flora y fauna.

Racconti

L’abbandono (da Abdelrahim)

 

C’era una volta un signore molto anziano che viveva con sui figlio.Era talmente anziano che non poteva uscire dalla sua camera neppure per soddisfare i propri bisogni personali. Un giorno il figlio entrò nella camera del padre e sentì un odore terribile, chiese alla moglie la provenienza di quell’odore e lei gli rispose che il padre ormai non aveva più le forse di trattenere i propri bisogni. Capì allora che il padre era diventato un peso.Con tristezza decise di abbandonarlo nel bosco. Il giorno seguente dopo essersi confrontalo con la moglie, lo caricò su un cavallo.

Arrivati nel bosco il padre sentendo i canti degli uccelli e l’acqua del fiume che scorreva chiede al figlio: "Perché mi hai portato nel bosco?" e il figlio a testa in giù gli rispose:"Aspettami! Ti risponderò al mio ritorno" Mentre si allontanava il padre lo chiamò e piangendo gli disse "Anche se ti aspetto non ritornerai più da me perché ho fatto la stessa cosa con mio padre" Dopo aver ascoltato la confessione del padre il figlio lo caricò sul cavallo e lo riportò a casa.

 

التخلّي

كان ذات يوم رجلا مسنا يعيش مع ابنه.وصلت به الشيخوخة إلى درجة أنه لن يستطيع الخروج من غرفته ولو حتى من أجل قضاء حاجياته الضرورية.في يوم ما دخل الابن إلى غرفة أبيه .فشم رائحة كريهة فسأل زوجته عن مصدر هاته الرائحة ,فأجابته الزوجة بأن أباه لم تبقى له القوة والقدرة على إمساك قضاء حاجياته.عند ئد أدرك الابن أن أباه أصبح عبء ثقيلا عليه.فقرر بكل أسف وحزن بعد أن واجه زوجته الذهاب به إلى الغابة والتخلي عنه هناك.وفي اليوم الموالي حمل أباه على الحصان وانطلق وعند وصولهما سمع الأب تغريد الطيور وخرير مياه الوادي ,فسأل ابنه " لماذا أتيت بي إلى الغابة؟" أجاب الابن منحني الرأس:"انتظرني !سأجيبك عند عودتي " حين ابتعاده ناداه الأب وهو يبكي قائلا " حتى وإن انتظرتك فسوف لن تعود إلي ,لأني فعلت نفس الشيء مع أبي " بعدما استمع الابن إلى اعتراف أبيه أخذه وحمله على الحصان وعاد به إلى البيت

 

Verso il mercato (da Abdelrahim)

 

Un giorno un uomo, il figlio e l’asino si recavano al mercato, camminavano tranquillamente parlando del più e del meno. la gente li guardava e diceva:"quei due hanno l’asino scarico e vanno a piedi".

Il padre disse al figlio:"stanno ridendo di noi, sali sull’asino". Il figlio fece un salto sull’asino. Dopo un po’ altre persone cominciarono a bisbigliare"guarda quel giovane è in groppa all’asino, mente il padre anziano va a piedi"

Il padre meravigliato si rivolse al figlio dicendo "hai sentito figlio mio! Scendi dall’asino che salgo io"Continuano la strada incontrano altre persone che ridendo dicono ad alta voce :"Guarda che roba, il figlio mingherlino cammina a piedi e il padre grande e grosso è sopra l’asino". E il padre :" forse hanno ragione, così non va. Salta su!"

Ma giunti quasi al mercato incrociano un gruppo di persone che disgustati urlano:" Povero asino! Lo vogliono proprio ammazzare, sono dei pazzi, crudeli, senza scrupoli"

Il povero padre non sapendo più cosa fare si rivolge al figlio dicendo:" Anche così non va.  Proviamo l’ultima. Scendiamo e carichiamo sulle spalle l’asino, forse è la cosa più giusta"

 

ذات يوم ذهب رجل إلى السوق هو وابنه وحماره,بينما هما في الطريق يتحدثان مر نفر من الناس فقالوا :انظروا إلى هذين الرجلين لهما حمار وهما يمشيان على أرجلهما .فقال الأب لأبنه : إنهم يستهزئون بنا ,تعال اركب على الحمار .قفز الابن وركب على الحمار.بعد مدة قليلة من الوقت مر جمع آخر بجانبهم فقالوا :كيف يعقل هذا ولد شاب صغير السن راكب فوق الحمار وأبوه المسكين كبير في السن ماشيا على رجليه. فنطق الولد : أنزل أنا واركب أنت .بينما هما في الطريق مر جمع آخر وقال : انظروا الابن المسكين يمشي على رجليه والأب على الحمار .فقال الأب ربما أصابوا فهيا اركب معي.فلم تمر إلا بضعة دقائق حتى سمعوا ضجة وصياحا :لا يصح كيف يسمح لكما ضميركما أن تركبان أنتما الاثنين فوق هذا الحمار المسكين ؟أتريدان أن تقتلانه ؟ماذا جرى لعقلكما ؟ الأب المسكين احتار ولن يعرف ماذا يفعل فقال فحتى هكذا غير مقبول , لن يبقى أمامنا إلا محاولة أخيرة وهي أن ننزل نحن الاثنين ونحمل الحمار على أكتافنا ربما اعتبروها فكرة صحيحة وتركونا في حالنا

 

La storia di Fadli

 

Da molti anni vive in Italia, proviene da buona famiglia marocchina abitante a Rabat, il padre controllore di pullman, la madre lavora al ministero dell’agricoltura. Arriva in Italia, giovanissimo perché un fratello lo attira dicendogli che qui ci sono "più possibilità", in Marocco aveva frequentato una scuola tecnico commerciale, gli mancava un anno al diploma.

Arrivato in Italia gli scade il permesso di soggiorno e non lo rinnova, trova lavoro in un paese del Nord come piastrellista , una piccola ditta, il proprietario lo assume e lo introduce nella sua casa, dove conosce la figlia , i due si innamorano e il padre non sembra scontento di questo, intanto continua a lavorare in modo molto intenso(anche 12 ore al giorno), il sabato e la domenica,ma nella famiglia della ragazza da parte di alcune zie comincia a manifestarsi una certa ostilità nei suoi confronti, battute sulla sua provenienza, insomma comincia a sentirsi a "disagio" e dopo un anno decide di andarsene, il padre della ragazza non vuole "regolarizzare". la sua posizione e lui senza permesso, senza niente, va a vivere a Milano dove ha il problema dei soldi, per pagare l’affitto e poi la situazione è irregolare....

 

قصة فضلي

فضلي شاب يعيش في إيطاليا مند سنوات عديدة,نشأ بعائلة مغربية تقطن بالرباط .الأب يعمل مراقب للحافلات ,الأم موظفة بوزارة الفلاحة.أتى إلى إيطاليا لأن أخاه بين له بأن فرص الشغل هنا موجودة بكثرة فباستطاعته العمل لتحسين ظروفه الإجتماعية وضمان مستقبله. لذا اضطر أن يتخلى عن الدراسة رغم أنه كان على خطوة للحصول على الشهاذة بالمدرسة الثقنية التجارية .عند وصوله إلى إيطاليا انتهت مدة صلاحية الإقامة ولم يستطع تجديدها .بحث عن عمل فوجده بشركة صغيرة .طيلة النهار يعمل وفي الليل يستظيفه صاحب الشركة ببيته هذا الأخير له بنت في مقتبل العمر ,نشأت بينه وبينها علاقة حب وطيدة دامت لمدة ثلاث سنوات تقريبا .استمر في العمل مع أبي ها لمدة طويلة ,يعمل 12ساعة في اليوم حتى يوم السبت والأحد . غير أن أعمامها وعماتها في الأشهر الأخيرة بدأوا عملية الإستفزاز

والمعاني مما أدى في الأخير إلى تأزم الأوضاع وكثرة المشاكل وبالتالي إلى التخلي عن كل شيء والسفر الى مدينة أخرى غير أنه وجد نفسه بدون أوراق وبدون عمل وبالتالي بدون نقود للعيش وكانت النتيجة الإنسياق مع التيار اللامرغوب فيه

Storie

 

La storia di Nadir

 

Mio nonno era una persona molto potente, possedeva molte terre, preziosi, cavalli era "sindaco" e attraversava tutto il Marocco a cavallo, aveva 7 mogli e ebbe 35 figli maschi, ma quando morì mio padre ereditò una parte delle terre e cercò di coltivarle,occupandosi anche dei suoi fratelli ma uno di questi, uno zio, volle vendere la terra. Così alla fine anche a causa della siccità mio fratello venne in Europa e dopo qualche anno venni anch’io.

 

حكاية ندير

جدي كان شخصية جد قويةدا سلطة ونفوذ ,كان يمتلك أراضي كثيرة وجواهر متينة وخيول أصيلة.كان قائد تلك المنطقة.عبر بحصا نه مسافات كبيرة كان له سبعة حريم .أنجب منهم خمس وثلاثين ولد.عندما توفي ترك لأبي أراضي كثيرة قام بزراعتها وفي نفس الوقت العناية بجميع إخوانه غير أن واحد من هؤلاء أراد بيع الأرض مما أدى إلى خلق مجموعة من المشاكل فبدأت العائلة تتفرق شيئا فشيئا مما أدى إلى هجرة أخي الأكبر إلى أوربا وبعدها بسنوات لحقت به

 

La storia di Mador

 

Ho 18 anni, sono marocchino, sono venuto dal Marocco in Spagna 8 anni fa, dalla Spagna in treno sono arrivato in Italia, a Milano, ho dormito in una casa abbandonata, poi ho spacciato, ho fatto tre mesi al Beccaria, poi altri sei mesi, poi sono arrivato a Bergamo, alla stazione mi hanno arrestato. Adesso sono qui.

Spero di imparare un mestiere.

 

حكاية مدور

عمري ثمانية عشر سنة ,مغربي الجنسية .أتيت من المغرب إلى إسبانيا ثمان سنوات مضت .ومن إسبانيا ركبت القطار وذهبت إلى إيطاليا .كنت أنام بدار مهجورة ,قمت بعمليات غير قانونية كالسرقة والمخدرات مما أدى في النهاية إلى سجني لمدة ثلاثة أشهر ثم ستة أشهر بسجن القاصرين ومن ميلانو اتجهت إلى بيرغامو حيث تم القبض علي بالمحطة والآن أنا هنا .أتمنى أن أتعلم أي حرفة تنفعني عندما يطلق سراحي

 

La storia di Isam

 

Il nonno di mio padre è morto a 126 anni, era nato nel 1989 ed è morto nel 1963, era basso, mangiava poco, aveva avuto 16 mogli (l’ultima a 93 anni!), ha avuto solo 5 figli dalla prima moglie, era di nazionalità palestinese, prima del 48 era in Palestina, parlava molto seriamente, era lucido e la sua parola era legge, diceva sempre la verità, e dava consigli ai suoi figli e nipoti: non vendete la terra! la terra è sacra!

 

قصة عصام

جد أبي توفي وهو عمره 126سنة ازداد سنة 1989 وتوفي سنة 1963 كان قصير القامة ,يأكل قليلا .تزوج ب16 زوجة أخر زواج كان له لما كان عمره 93 سنة لم ينجب أولاد إلا من الزوجة الأولى خمسة .هو فلسطيني الجنسية ,قبل سنة 1948 كان يعيش بفلسطين كانت له أراضي كثيرة رغم كبر سنه فانه كان واعيا بكل ما يقوله ويفعله والوصية التي كان ينصحنا بها وهي أن لانبيعواالأرض مهما كانت الظروف لأنه يعتبرها شيئا مقدسا

Detti e proverbi arabi

 

Nota:la scrittura araba è quella della "parlata", non l’arabo classico. 

Chi ti ama amalo e fai che il tuo amore per lui sia sincero, e chi ti odia non odiarlo, lascialo vivere nell’inferno e nel fuoco

للي حّبك حّبو وكون خالص في محبتو. وللي كرهك لاتكرهو وخّليه يلقى العوافي

 

Colui che veste gli abiti degli altri è nudo

المكسي بحوايج الناس عريا

 

Se ti muore il padre ti appoggi sul ginocchio della mamma e se muore la mamma ti appoggi sullo scalino. (nel senso: la morte del padre ti addolora, ma hai ancora la mamma, se ti muore la madre il dolore è molto più forte)

إيلا مات الأب وسد الركبة وإيلا ماتت الأم وسد العتبة

 

Chi non ti conosce ti ignora

لّلي ما عرفك يجهلك

 

Ha fatto come il piatto di sale, ha passato la notte e poi è sparito al mattino(nel senso:il sale, con l’acqua si scioglie, come nel cielo le stelle, al mattino non si vedono)

ْعمل بحال طبق لملح بات ما صب

 

L’uccello vola con le sue ali

الطير كيطير بجناحه

 

Non sa nessuno cosa c’è in un piatto coperto (nel senso, una persona riservata, non vuole raccontare a nessuno i suoi problemi)

طبق مغطي ما عرف حد أش فيه

 

Io con il bocconcino alla sua bocca e lui col bastoncino nei miei occhi (nel senso della mancanza di riconoscimento)

أنا باللقمة لفمه وهو بالعود لعيني

 

Io gli insegno a nuotare e lui mi affonda. (nel senso del precedente)

أنا نعلموالعوم وهو يغرقني

 

Sono ricca e mi piacciono i regali (nel senso: nonostante sia ricca, mi fa piacere ricevere regali)

أنا غنية ونحب الهدية

 

Sei ben cambiato da fuori, chissà come sei (cambiato) dentro: nel senso che le apparenze ingannano

المزّوق من برا أش أخبارك من داخل

 

Dietro ogni uomo "grande", c’è una donna

وراء كلّ رجل عظيم امرأة

 

Il tempo è come la spada: se non lo tagli, ti taglia (devi sfruttare il tempo e non perderlo)

الوقت كالسيف إن لم تقطعه قطعك

 

Chi mostra la forza, muore con la debolezza

للي دعا بالقوة يموت بالضعف

 

Un uomo nudo, senza vestiti né scarpe, alla domanda: "di che cosa hai bisogno?", risponde di volere un anello

أش خاصك العريان الخواتم آمولاي

 

Il miglior discorso è quello che con poche parole riesce a essere significativo

خير الكلام ماقلّ ود لّ

 

Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei

قولّي مع من كتمشي نقلّك شكون أنت

 

Il pesce grande mangia il pesce piccolo

حوت يأكل حوت وقليل الجهد يموت

 

L’occhio che non ti ha visto, è come se non avesse mai visto niente, il cuore che non ti ha amato è come se non avesse mai vissuto. (un complimento rivolto alla persona amata)

العين للي ما شفتك يا خسارة لكل لّي راتو والقلب لّي ما حبّكش قولّي شن هي حياتو

 

Imparare un mestiere, se non ti fa arricchire, ti allunga la vita

الصنعة إيلا ما غنات تزيد في العمر

 

Il catrame del mio paese è meglio del miele del paese degli altri

قطران بلادي ولاعسل بلاد النّاس

 

Prima di tagliare con la forbice devi pensare cento volte(=pensare tanto prima di fare qualcosa)

ميات تخميمة وتخميمة ولا ضربة بالمقص

 

Chi vuole il miele deve sopportare le punture delle api

للي بغى العسل يصبر لقرص النحل

 

E’ rimasto come un serpente senza testa(si dice di persona che non sa cosa deve fare quando ha dei problemi)

بقى بحال الحنش للي مقطوع راسو

 

Quando si trova un amico nuovo, non bisogna dimenticare quello vecchio

الجديد ليه جدة والبالي لاتفرط فيه

 

Stai lontano dalle persone cattive e non frequentarle perché prima o poi ti portano sulla cattiva strada

بعد من البلا لايبليك

 

Come la scimmia che se la prendi ti chiede scusa, perdono e se la lasci ti fa le linguacce.

بحال القرد,قبضه يرغبك طلقه يعوجك

 

Viene detto di persone che si interessano solo a raccogliere soldi senza pensare che un giorno si muore e si avrà tutto, e per quello bisogna pensare di fare il bene anche per l’altra vita

بنى وعلى ومشى وخلى. اعمل لدنياك كأنك تعيش أبدا واعمل لآخرتك كأنك تموت غدا

 

Come la pulce della notte, morde e poi si nasconde

بحال برغوث الليل ,يعض ويتخبع

 

Ninna nanna dal Senegal

 

يارسىّ قرمرْلينم دكلُ توت مو عْليُر جد ينُو رامْ مُرْجدُ يكْرنكْ نتْ ورْنايرُ تدُنيوتْ يوتدُياغْ تاييتدُ كاىْياونْ تدُياقْ جقْلفْ تادُ رمْثق سُقمُ لْ مُقمْلُ سُقمى قمْل يرمْ ذوْي يا تلْمكجسُكُد فى جرجُ وسلام.

بنُوب جارو جتو بجا نْت يالى بُمكاودا بتاب جبْتل تلى تل مكُمْ دارُ ولى دارُقملْ جاخارْ بتاب جمْرُب رُبا دقر كاجْ كنارْ كسبْر ورْورانُو ثيكْ جاثلْم سبْ جامْ تيكْ قبْ جُلى ياريا جرْجُوجتْ سيرْ واكْوالْ مرْم جكرْ ّكتوُ لنْكار

Ninna nanna dal Ghana (Adarkwa)

 

Paa Akwasi, dee, wo pe suu, je wo suu

A na ekom na edi no;moma no koko, moma

No nufuos, mo se kete ma no da

Wo be da-a-a

traduzione

A Paa akwasi, non piace piangere, se piange forse ha fame

Allattalo, dagli del brodo, dagli un letto per dormire

Lui dormirà, dormirà….

Preghiere di Natale dell’America latina

 

Noche de Paz

 

Noche de Paz, noche de amor,

Todo duerme en derredor,

Sòlo suenan en la oscuridad,

Armonìas de paz, armonìas de paz.

Noche de paz, noche de amor

Llena el cielo un esplendor.

En la altura resuena un cantar,

os anuncia una dicha sin par:

en la tierra ha nacido Dios,

hoy en Belèn de Judà.

 

Notte di pace

 

Notte di pace, notte d’amore,

tutto all’intorno dorme soltanto risuonano nell’oscurità,

armonie di pace armonie di pace.

Notte di pace , notte d’amore,

riempie il cielo uno splendore.

Sulla cima risuona un canto,

ci annuncia una felicità incomparabile:

sulla terra è nato Dio,

oggi a Betlemme di Giuda

 

Zagalillos del valle

 

Zagalillos de valle, venid,

Pastorcillos del monte, llegad,

esperando que el Dios

prometido

Ya vendrà, ya vendrà

Ya vendrà.

La esperanza,

la gloria y la dicha

la tendremos en El,

equien lo duda ?

Desdichado de aquel

Que no acuda

Con la fe

Que lo debe animar.

Zagalillos del valle,

venid…

Hoy venimos,

Niñito del alma,

a entonarte

estos cantos de amor,

esperando que en cambio

nos digas:

"Herminatos:

la paz mìa os doy"

 

Pastorelli della valle

 

Pastorelli della valle, venite,

pastorelli del monte, arrivate

nell’attesa che il Dio

promesso

poi verrà, poi verrà

poi verrà.

La speranza,

la gloria e la buona sorte

le possederemo con lui

chi ne dubita?

Sventurato colui che non obbedisce prontamente

Alla fede

che lo anima

Pastorelli della valle venite….

Oggi giungeremo

Bimbetto dello spirito,

per intonarti

questi canti d’amore,

sperando che in cambio

tu di dica

"Fratellini,

vi do la mia pace"

Ninna nanne dall’America Latina

 

VILLANCICOS ANTON TIRULIRULIRU

 

Duèrmete,nino chiquito,

Que la noche viene ya,

Cierra pronto tus ojitos,

que el viento te arrullarà.

Antòn tiruliruliru

Antòn tirulirulà (bis)

Jesùs al pesebre

Vamos a adorar (bis)

Duèrmete,nino chiquito,

Que tu madre velarà

Cierra pronto tus ojitos

Porque la entristeceràs.

Antòn tiruliruliru

Antòn tirulirulà (bis)

Jesùs al pesebre

Vamos a adorar (bis).

 

VILLANCICOS ANTON TIRULIRULIRU

 

Dormi,bimbo piccoletto,

perchè già giunge la notte

chiude velocemente i tuoi occhietti,

che il vento ti cullerà.

Antòn tiruliruliru

Antòn tirulirulà (bis)

Jesùs nella mangiatoia

Andiamo ad adorare (bis)

Dormi, bimbo piccoletto,

che tua madre ti veglierà,

chiudi velocemente i tuoi occhietti,

perché la rattristerai.

Antòn tiruliruliru

Antòn tirulirulà (bis)

Jesùs nella mangiatoia

Andiamo ad adorare.

 

A LA NANITA NANA

 

A la nanita nana,

nanita nana,

nanita ea,

mi Jesùs tiene sueño,

bendito sea,bendito sea.

Fuentecilla

Que courres,

Clare y Sonora,

Ruiseñor que en la selva,

Cantando lloras,

Callad mientras la cuna

Se balancea,

Manojito de rosas

Y de alelìes,

Que es lo que

Estàs soñando

Que te sonerìes?

cuàles son sus ensueños ?

Dilo alma mìa.

Màs, equé es

Lo que murmuras

Eucaristìa

 

NINNA NANNA DELLA NONNINA

 

Ninna nanna della nonnina,

nonnina ninna nanna,

nonnina suvvia,

il mio Gesù ha sonno,

benedetto sia

benedetto sia.

Piccola sorgente

che corri, limpida e sonora

usignolo che nella selva,

cantando piangi,

tacete mentre la culla si dondola,

ninna nanna della nonnina,

nonnina suvvia.

Mazzetto di rose

e di violacciocche

cosa sta sognando poiché ti sorride?

Quali sono i suoi sogni?

Dillo, anima mia.

E cosa si sussurra

nell’Eucarestia?

MUSICA SALSA MODERNA DE SUDAMERICA

 

Me doy cuenta amigos que no dejamos la cuartada,que nos seguimos metiendo en camisas de onze varas;no queremos nada con lo bueno,que lo bueno para mi no vale nada. Pasamos la vida de estrada en estrada entre vicios raros mujerzuelas y cantinas,no creemos nada lo del sida que de algo hay que morirse en esta vida.La estrada es como sodoma,nuestra madre dice que nos perdona,no lo tomemos tan ala ligera volvamos hacer por dios lo que antes eramos,dale la espalda a ese viejo delirante.dile no alas drogas,al robo,toma mi mano amigo date un chance no ves que tenemos un futuro por delante. Dile si a la vida.

 

MUSICA SALSA MODERNA DE SUDAMERICA

 

Mi rendo conto amici che se non lasciamo la cattiva strada continuiamo a cadere nel vizio.

Non desideriamo nulla con il buono, perché il buono non vale nulla. Trascorriamo la vita di strada in strada tra rari vizi, prostitute e cabaret. Non ci spaventano l’aids e la morte la strada è come Sodoma,dice nostra madre, che ci perdona. Non prendiamola tanto alla leggera:accidenti (per dio)

Torniamo ad essere quello che eravamo. Volgi le spalle a questo vecchio delirante di no alla droga,al furto.prendi la mia mano amico,dacci una opportunità non vedi che abbiamo un futuro davanti e noi. Dì di sì alla vita.

Tiritere (gioco di gruppo) dalla Sicilia (Luisa)

 

Sutta u letto ra za cicca

C’è n’à Gatta sicca sicca

Cu parra prima sa va licca

Sugno figghiu ru spizzale

Pozzo ririri e pozzu parrai.

 

Traduzione

 

Sotto il letto della zia cecca

C’è una gatta magra, magra

Chi parla prima va a leccarla

Io sono il figlio farmacista

Posso ridere e posso parlare

 

Detto da ripetere durante il temporale

 

Tronu, tronu vattinni a rassu

Chista e casa di santo Ignazio

Santu Ignazio e San Simuni

Chista è di nostro Signuri

 

Traduzione

 

Tuono, tuono, vai lontano

Questa è la casa di Sant’Ignazio

Sant’ Ignazio e San Simone

Questa è la casa del nostro

Signore.

Le gridate dei venditori: abbaniati o abbanniatini

 

Aju patati vugghiuti cuotti e cavuri!!!! (ho patate cotte e calde)

Chi su belli mmenzu a pasta i cocuzzi!!! (che sono belle in mezzo le zucchine)

Cianciti picciriddi ca la mamma v’accatta la cirasa! (piangete bambini, che la mamma vi compra le ciliegie)

Er è brunn comu l’uoro lu zibibbu!!! (ed è buono come l’oro lo zibibbo)

Va stufatini i pisci, va fritivi i pisci!!! (andate a cuocere in umido i pesci)

Sicilia, terra dai mille volti, dalle mille lingue, dove le dominazioni che si sono susseguite continuano a far sentire la loro presenza, attraverso una grande eredità fatta di usi costumi, credenze e tradizioni.

Il matrimonio in Marocco

 

Il Marocco è un paese di tradizioni costumi e cultura molto antichi. La nostra religione è l’Islam, la nostra cultura è molto diversa da quella occidentale.

I nostri nonni, non permettevano alle donne di apparire in pubblico, finché non si presentava un uomo a chiedere la loro mano.

I nostri matrimoni si combinavano tramite i genitori dei due sposi e i figli erano obbligati ad accettare le loro scelte:solo in certi casi il figlio maschio poteva opporsi, mai la figlia femmina. Oggi comunque non è più così , tranne in qualche zona del paese.

Il fidanzamento:la famiglia dello sposo si presenta alla casa della sposa, portando dei doni(zucchero, latte, carne, frutta e verdura...).

Le due famiglie si mettono d’accordo per la dote, e fissano il giorno del matrimonio.

Il matrimonio: la festa dura normalmente tre giorni, nei giorni precedenti si preparano tanti tipi di dolci, i vestiti per gli sposi...Il primo giorno i due sposi stanno ciascuno nella propria casa: la famiglia dello sposo e i suoi amici gli fanno l’ "henne", cantano, ballano, mangiano, anche nella casa della sposa si festeggia il giorno dell’ ’ henne, con disegni sulle mani e sui piedi della sposa.

Il secondo giorno a casa degli sposi si ammazzano gli animali (mucche, agnelli, polli) e si cucina per tutti gli invitati, dopo pranzo si fa della musica, si balla. Si mangiano i dolci , si bevono le bibite, gli invitati portano i regali di tutti i tipi.Più tardi, la famiglia dello sposo, lo sposo, un gruppo di musica arrivano alla casa della sposa, la accompagnano a piedi o a cavallo o con la macchina (a seconda della distanza e della zona)e alla casa di lui.

La prima notte di nozze: la sposa deve rimanere vergine fino al giorno del matrimonio, e deve fornire la prova della sua verginità), altrimenti viene "ripudiata" dalle famiglie, maltrattata e allontanata dalla casa, considerata una poco di buono.La verginità femminile resta un valore molto importante.

Al contrario, verginità rende la sposa accettata e benvoluta, riempita di regali e "coccole".

Al pomeriggio del terzo giorno si continua la festa con musica , canti balli,cibi...questa volta tutte e due le famiglie assieme.

E vissero insieme felici e contenti....

 

المغرب بلد عربي إسلامي له عاداته وتقاليده التي تختلف تمام الاختلاف عن حضارة وثقافة الدول الغربية. فإذا أخذنا على سبيل المثال طريقة الزواج فإننا نجد أنها تختلف باختلاف الزمان والمكان فأجدادنا في القديم لم يكونوا يسمحوا للفتيات بالظهور أمام العامة إلى حين أن يتقدم أحد لطلب يدهن .الزواج كان يتم باتفاق بين العائلتين دون أخد بعين الاعتبار إرادة العروس أو العروسة وما على هذين الأخيرين إلا القبول

غير أن مع مرور الزمن وتطور الأوضاع استطاع الفتى أن يتحرر من هذه القيود وأن يفرض رأيه ويعبر عن إرادته بالرفض أو القبول لكن الفتاة لازالت تعاني من هذا المشكل في كثير من المناطق المغربية لحد يومنا هذا . الخطوبة: تذهب عائلة العروس إلى منزل العروسة وتقدم لها السكر والحليب واللحم والخضر والفواكه.....ويتم الاتفاق على قدر

الصداق وتحديد يوم الزفاف . العرس: عادة الحفلة تستغرق ثلاثة أيام ,قبلها بأسابيع تهيئ الملابس للعروس والعروسة وجميع أنواع الحلويات .ففي اليوم الأول والذي هو يوم الحناء كل من العروس والعروسةفي منزله مع عائلته وأصدقائه ,واليوم الثاني كذلك ,في الصباح تذبح الذبائح ويهيئ الطعام لجميع المدعوين .وبعد الغذاء تبدأ الموسيقى والرقص والغناء وتفرق جميع أنواع الحلويات والمشروبات,وفي المساء يأتي كل ون العروس وعائلته إلى منزل العروسة لاصطحابها إلى بيت زوجها .فالعروسة في هذه يجب أن تكون عذراء وإلا فإنها ستفقد قيمتها أمام الجميع ويتم إبعادها وبالتالي طلاقها .وأما التي حافظت على بكارتها إلى يوم زفافها فإنها تبقى في بيت زوجها معززة مكرمة وتملئ بالهدايا من طرف العائلتين

Principi fondamentali dell’ISLAM


Tutti i musulmani credono in alcuni concetti base e imprescindibili, ma al contempo ciascuno di loro li mette in pratica in base alla tradizione e alle condizioni dell'area in cui vive. Il credo islamico può essere riassunto da quelli che vengono comunemente chiamati i cinque pilastri dell'islam (in arabo arkan al-islam):

la professione di fede (in arabo shahada) che consiste nel recitare con intenzione la seguente frase: "Professo che non esiste altro dio all'infuori di Iddio e Maometto è l'Inviato d'Iddio" (in ambito sciita si aggiunge: "E Ali è il suo Prediletto");

la preghiera rituale (in arabo sala) è rappresentata dalle cinque preghiere giornaliere: all'alba, a mezzogiorno, nel pomeriggio, al tramonto e alla sera. Per compiere la preghiera il musulmano deve trovarsi in stato di purità rituale - questo è il motivo per cui nelle moschee v'è sempre una fontana per le abluzioni - e deve rivolgersi verso la qibla, ovvero verso la Kaaba della Mecca. La preghiera comunitaria è quella del venerdì a mezzogiorno;

l'elemosina sociale purificatrice (in arabo zaka) che è una somma che ogni musulmano deve versare annualmente, il cui ammontare è stabilito in base al suo reddito e che viene usata per aiutare i poveri e i bisognosi;

il digiuno (in arabo sawm) del mese di ramadan, nono mese del calendario lunare. Durante questo mese il musulmano si deve astenere nelle ore diurne soprattutto dal mangiare e dal bere;

il pellegrinaggio (in arabo hagg) alla Mecca che è obbligatorio per ogni musulmano adulto almeno una volta nella vita. Anche il pellegrinaggio ha luogo in un mese stabilito del calendario lunare.

Nota bene: questa "sintesi" è stata ricavata dal sito www.tolerance.it, è il risultato di una "accesa" discussione nella classe, dove c’erano pareri discordi su alcune questioni, ad esempio sull’ultima, il viaggio alla Mecca, ci è sembrato giusto cercare un’informazione chiara anche per i lettori non esperti di questo problema.

 

Hanno collaborato

 

Luisa Petrucci, l’ideatrice del lavoro, alfabetizzatrice

Latifa El Brichi, la mediatrice culturale

Maria Grazia Bonicelli insegnante di informatica e coordinatrice del lavoro

Tutti gli studenti del corso di alfabetizzazione e della scuola media, corso di informatica : Francisco, Nadir, Abdul, Isam, Giovanni, Maaizi, Mador, Fadli, Maurizio, Francesco, Michele…e molti altri.

Grazie anche a Elda Masseroli , Maria Grazia Agostinelli, per le traduzioni.

Numerosi sono stati i siti internet consultati, per le immagini e per alcuni testi, si vuole ringraziare in particolare il sito www.gruppoutopia.com per aver messo a disposizione un forum sul tema.

 

 

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