Progetto per il Ferrante Aporti

 

Ferrante Aporti a misura di ragazzi

 

Carcere Minorile, progetto di riqualificazione da 30 milioni di euro

 

La Stampa, 16 febbraio 2002

 

 

Previsti un museo, laboratori e corsi di laurea per i detenuti. Si torna a parlare di riqualificazione del Ferrante Aporti: ieri, il sottosegretario alla Giustizia, Michele Vietti, ha visitato il carcere minorile e discusso con il sindaco Chiamparino e il consigliere regionale Costa del progetto che dovrebbe dare un volto nuovo, più funzionale alla struttura che da opificio settecentesco divenne, quasi duecento anni fa, sotto Carlo Alberto, casa correzionale per i giovani sbandati. Vietti e il sindaco, accompagnati da Rosario Priore, l’ex giudice istruttore della tragedia di Ustica che adesso è direttore generale della giustizia minorile, dal direttore del Ferrante Aporti, Domenico Arena, dal comandante, l’ispettore Tralli, ha fatto un giro per il carcere che ospita trenta ragazzi: ventidue maschi e otto femmine. Un quinto, 5 giovani e una adolescente, sono italiani, gli altri stranieri: maghrebini, albanesi, slavi. Sono finiti nella struttura di corso Unione Sovietica per furto, rapina, spaccio di droga, l’ultimo ingresso, quello di un bielorusso. Tra i cinque italiani c’è Omar, il complice di Erika nell’eccidio di Novi Ligure. "In genere - hanno spiegato i responsabili del carcere a Vietti - il periodo di detenzione medio va dai 3 ai 6 mesi, la maggioranza dei detenuti, purtroppo, tende a tornare". L’unico recluso a lungo termine, Omar: deve scontare 14 anni, rimarrà qui sino a quando diventerà maggiorenne, dopo di che sarà trasferito in un penitenziario normale. Dopo la visita, Vietti, Priore, Chiamparino hanno discusso del progetto (si chiama Urban 2) elaborato dall’architetto Burdese che dovrebbe trasformare radicalmente il Ferrante Aporti secondo gli intendimenti del ministero di Grazia e Giustizia, gli enti locali e l’Università che l’11 maggio scorso hanno firmato un accordo per costruire nella vasta area di corso Unione Sovietica 327 una serie di strutture: museo e centro permanente sul diritto minorile, laboratori e atelier, corsi di laurea in servizio sociale e in programmazione delle politiche e servizi sociali, la formazione di un polo universitario per studenti detenuti. Ovviamente, sarà edificata anche una prigione capace di 36 posti maschili e 12 femminili e un centro di prima accoglienza per 10 ragazzi e 6 ragazze. Costo dell’opera, attorno ai 30 milioni di euro (58 miliardi di lire). "Noi - ha spiegato Vietti - dovremmo concorrere alla spesa per 20 milioni e mezzo di euro (40 miliardi di lire). Sette milioni e 230 mila (14 miliardi di lire) sono a carico dell’Università, 1 milione di euro circa del Comune. Non possiamo, come ministero, stanziare 20 milioni di euro, altrimenti non resterà più nulla per gli altri istituti italiani. Bisogna pensare a una ripartizione dei costi più razionale. La visita di oggi dà nuovo impulso al progetto".

 

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