Associazione "Carcere e Territorio"

Associazione 

Carcere e Territorio

di Brescia

 

Via S. Martino della Battaglia, 11/a

25121 - Brescia

L’associazione Carcere e Territorio di Brescia

 

Sportello lavoro: relazione del primo anno di attività

Sportello lavoro: detenuti stranieri in misura alternativa

L’imprenditore bresciano e il mondo penitenziario

Tossicodipendenza e mondo del lavoro

Pena, rieducazione e lavoro

 

Lo Sportello d'Orientamento al lavoro

 

L’associazione Carcere e Territorio di Brescia gestisce lo Sportello d’orientamento al lavoro per persone detenute o ex-detenute grazie ad una convenzione con L’Amministrazione Provinciale di Brescia, di durata annuale e rinnovabile, stipulata nell’ambito del "Progetto Carcere", promosso dalla Provincia di Brescia stessa e sottoscritto da varie parti sociali ed Istituzionali interessate all’esecuzione penale e all’individuazione di opportunità lavorative per persone condannate e detenute o in misura alternativa al carcere o ex detenute (Associazioni datoriali, Sindacati, CSSA, Direzione Penitenziaria, Tribunale di Sorveglianza, ecc.). Attivo da settembre 2001.

L’attività dello Sportello d’orientamento al lavoro del detenuto, si sostanzia in due fasi principali:

La prima fase è quella della segnalazione del soggetto che può avvenire attraverso differenti canali, la famiglia, operatori sociali delle cooperative che conoscono il progetto e/o aderiscono a consorzi di cooperative sociali convenzionate con Carcere e Territorio, gli stessi operatori penitenziari, educatori che lavorano all’interno delle due Case di Brescia, assistenti sociali CSSA, volontari della stessa associazione Carcere e Territorio oppure della Caritas di Brescia. L’obbiettivo è quello di costruire una rete, fra vari enti Pubblici e privati, in modo tale da riuscire a ricongiungere i singoli interventi sulla persona condannata, al fine di evitare sovvrapposizioni fra le stesse parti e nel tentativo di ottimizzare le risorse predisponendo, dove è possibile, percorsi il più vicino possibile alle esigenze e alle condizioni del soggetto.

Nella fase successiva vengono coinvolte imprese industriali o artigianali, con le quali esistono pregressi rapporti di conoscenza, o cooperative sociali che attualmente si dimostrano lo strumento elettivo per la realizzazione di percorsi di inserimento sociale di persone sottoposte ad esecuzione penale per proporre la persona in carico, tenendo conto delle caratteristiche personali e professionali espresse dalla persona stessa.

Una prima valutazione propedeutica all’azione di orientamento avviene attraverso l’effettuazione di colloqui all’interno del carcere con gli operatori dello sportello, o attraverso incontri esterni nel caso di arresti domiciliari o di detenzione domiciliare. Una volta disegnato il profilo della persona si cerca di individuare la realtà maggiormente consona alle caratteristiche del soggetto. Se la domanda e l’offerta s’incontrano, la presa in carico del detenuto e l’inserimento nell’impresa possono sostanziarsi.

Nel caso invece in cui non si abbia un esito positivo, le persone vengono inserite nell’archivio dello sportello per essere successivamente ricontattate e per monitorare periodicamente la loro situazione, ponendo attenzione all’esigenza di riaggiornare le priorità processuali. Per poter risultare maggiormente fruibile, come servizio sul territorio, ed ottimizzare il proprio operato, l’Associazione Carcere e Territorio ha stipulato una convenzione con il consorzio di cooperative sociali TENDA, attraverso la quale intende implementare l’attività di orientamento al lavoro del detenuto, sfruttando le risorse dello sportello di Integrazione e Lavoro del consorzio già attivo e cercando quindi di rispondere al meglio ai molteplici bisogni espressi dai detenuti ed anche dalle loro famiglie.

Lo sportello prevede un’apertura al pubblico a Brescia, in locali all’uopo messi a disposizione dall’Amministrazione Provinciale, per due mattine alla settimana, oltre alla disponibilità costante proveniente dallo sportello aperto dal consorzio TENDA nel proprio territorio. La supervisione scientifica dello sportello è affidata al Vice Presidente dell’Associazione Carcere e Territorio, criminologo, docente della locale Università.

 

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