Giornalismo dal carcere

 

Liberarsi dalla necessità del carcere

Agenzia d’informazione dell’Associazione Pantagruel - Firenze

Numero di febbraio 2006

 

La città incontra il carcere femminile

Anche le bambole fanno il carnevale!

I giornali del carcere si incontrano

E il nostro giornale chiede volontari

Incontro romantico con l’asino e le piante

Progetto "a passo d’asino"… per Sollicciano

Il ramo in fiore si presenta

Un documento per conoscerci

La città incontra il carcere femminile

 

A metà marzo e più precisamente lunedì 13, martedì 14 e mercoledì 15 per tre giorni la città potrà ancora una volta incontrare le sezioni del carcere femminile di Sollicciano. Tutte le persone interessate potranno entrare in carcere e conoscere alcune donne detenute e alcuni nostri progetti: in particolare "La poesia delle bambole", che da circa cinque anni, ha creato corsi di formazione e un laboratorio di bambole dentro al carcere e altri due progetti che stanno realizzandosi in questo anno: un periodico e un’asineria. Il periodico delle sezioni femminili del carcere e della città di Firenze vuole coinvolgere e creare dialogo tra l’interno (le sue storie di vita e i suoi problemi) e l’esterno con le sue tante realtà e aprire nuove possibilità per realizzare i propri talenti. L’asineria, ossia il mettere nell’area verde un gruppo di asini, è legato al progetto "A passo d’asino" di cui parliamo anche in questo numero in modo più approfondito.

Le persone che chiederanno di entrare in carcere avranno la possibilità di iniziare la conoscenza di questa realtà, spesso rimossa, che fa parte integrante della nostra città e del nostro territorio.

Nei tre giorni si potrà entrare alle ore 10 (dalle 10 alle 13) o alle ore 13,30 fino alle 16. Chi lo desidera potrà stare anche una intera giornata (dalle 10 alle 16) e potrà venire anche più di un giorno.

Il lunedì vedrà coinvolta nel primo pomeriggio la compagnia teatrale del sindacato pensionati che presenterà un suo spettacolo: "Le Troiane" di Euripide della compagnia teatrale del Laboratorio "Donne: laboratorio vita, società, cultura" dello Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil di Firenze che ha come regista Roberto mazzi; nella stessa giornata saranno presenti esponenti sindacali.

Siete tutti invitati a partecipare a questo momento di incontro, di scambio di conoscenza della realtà del carcere e dei nostri progetti, chi desidera fare questa particolare esperienza deve comunicare alla nostra associazione entro il 1° marzo: nome, cognome, luogo e data di nascita e attuale residenza.

 

Anche le bambole fanno il carnevale!

 

Chi verrà in questi giorni al laboratorio esterno de La poesia delle bambole, che si trova a Firenze in via Tavanti 20 a rosso, troverà accanto alle bambole cuscino, ad abito fisso, snodabili e vestibili anche alcuni dei personaggi del Carnevale: Arlecchino, Pulcinella, Colombina, ecc…e poi altri numerosi piccoli oggetti creati dal laboratorio. Vi aspettiamo!

 

I giornali del carcere si incontrano

 

Domenica 26 febbraio ci sarà un’incontro dei giornali del carcere della Toscana a cui parteciperanno alcune redazioni interne ed esterne attive sul territorio toscano e riunite in un coordinamento regionale. Parleremo del tema dell’informazione (relativamente alla realtà del carcere); delle varie attività portate avanti dalle singole redazioni; del perché del coordinamento regionale; di eventuali progetti su cui lavorare insieme. Inoltre faremo il punto della situazione sul progetto "Informacarcere", finanziato da Cesvot, a cui collaborano varie redazioni, nonché enti pubblici (quali Comune e Provincia di Firenze), il Provveditorato Regionale del Ministero di Giustizia, Istituti Universitari e Associazioni Culturali. L’incontro si terrà a Firenze alla casa del popolo "Il Progresso", via Vittorio Emanuele II. 131, dalle 10.30 alle 17.30. Saranno presenti le realtà di Montelupo Fiorentino, Lucca, Massa, Firenze, Pisa, Porto Azzurro e Pistoia dove sta nascendo un nuovo periodico. L’ingresso è ovviamente aperto a tutte le persone interessate.

 

E il nostro giornale chiede volontari

 

Il nostro giornale del femminile è per ora solo un progetto di cui si parla da vari mesi e che vorrebbe al più presto diventare una realtà…ma non abbiamo sufficienti energie per portarlo avanti e quindi chiediamo a chi ci legge e che vive a Firenze e dintorni di darci una mano sia a livello tecnico (impaginazione e grafica), sia a livello di articoli da fare e di redazione esterna. Il giornale per funzionare ha bisogno di un gruppo redazionale interno al carcere ma anche di un gruppo esterno che coinvolga la città. Speriamo nella tua disponibilità.

 

Incontro romantico con l’asino e le piante

 

Sabato 4 marzo ore 15 presso l’Orto Botanico via Micheli, 3 – Firenze: passeggiata per bambini e ragazzi in groppa d’asino: ripercorriamo le vicende di questo animale domestico, simpatico e generoso, attraverso le piante che ha conosciuto. Vedremo insieme il papiro, l’olivo, le piante mellifere e tante altre curiosità. Ci sarà anche un racconta storie che porterà novelle d’orto e d’ortolani. È possibile prenotarsi fino alle ore 13 di sabato 4 marzo telefonando allo 055 2757402 (tutti i giorni, escluso il mercoledì, dalle ore 9 alle 13).

 

Progetto "a passo d’asino"… per Sollicciano

 

Riportiamo lo stralcio di un articolo scritto da Sandro Useli (presidente Arci Asino Castello) sul settimanale Arci Report, riguardo al progetto sugli asini per il carcere, intitolato… "Spi…ragli di libertà e giustizia".

"Attualmente il carcere è mortificante, nega la verità negando di restituire l’uomo in quanto tale, è incapace di restituire dignità, rigenerare valori e potenzialità sociali dell’individuo. La visione asinina di Arci Asino vuole indagare, senza pregiudizio né discriminazione, il caos di ogni essere umano, per scoprire i significati straordinari, bénefici. Lo vuole nel quotidiano, affinché l’asino sia re non solo per un rito. La sua esperienza con Pantagruel e le ragazze del carcere di Sollicciano ha circa un anno di vita. Il laboratorio della Poesia delle Bambole collabora nella realizzazione di gadget (piccoli somarelli in lana cardata, o di stoffa), e nell’organizzazione di eventi e feste.

Nella sede fiorentina del circolo di Castello si organizzano incontri conviviali (Il buono dentro, tutti piatti farciti) con la partecipazione in cucina (e in veste di commensali) di detenute in permesso di uscita, personale del carcere, e tanti amici venuti a vivere un piacevole momento d’incontro. Sono opportunità per familiarizzare e raccontare storie, rimpianti, progetti futuri, piccoli momenti di libertà per le detenute, un modo per raccogliere risorse economiche necessarie ad affrontare le piccole/grandi necessità di chi è recluso (un bagnoschiuma, un paio di occhiali, i francobolli…).

Nella sezione femminile c’è stato, poi, uno scambio particolare: le asinelle hanno varcato la soglia del carcere, e sono state per una giornata con le detenute. Un incontro che troverà un seguito attraverso progetti di attività, interna ed esterna al carcere, che vedranno coinvolte le ragazze di Sollicciano e le ex detenute in cerca di reinserimento. All’interno di "A passo d’asino per i colli fiorentini" (progetto per il turismo ambientale e le pratiche con l’asino, promosso da Arci Asino e da Pantagruel), è prevista la realizzazione di un’asineria all’interno di Sollicciano. Si partirà con due asinelle, ed i corsi di formazione alle detenute, per operatori in opoterapia, guide someggiate, addestratori. Per fare in modo che le ragazze di Sollicciano siano parte strategica di questo progetto, che già incontra curiosità e l’interesse di tanti." Info: useli@yahoo.it

 

Il ramo in fiore si presenta

 

Se il progetto de "La poesia delle bambole" esiste si deve anche a "Il Ramo in fiore" una associazione culturale fiorentina che fin dall’inizio ha seguito questa iniziativa. Vi riportiamo schematicamente il programma delle attività dell’associazione che ha la sede delle attività in via Nardo di Cione, 9 - Firenze: Medicina Antroposofica

Pittura Terapeutica secondo il metodo Liane Collot D’Herbois ( Olanda) per bambini e adulti - Incontri individuali o in piccoli gruppi a seconda delle necessità e delle esigenze personali

Incontri di lavoro sulla propria biografia:

La difficoltà del cambiamento: ritrovare il filo rosso

Menopausa: la metamorfosi dei talenti

Il "Doppio": il suo compito nella biografia e la sua trasformazione

"Il Signore degli Anelli" e la biografia umana

La morte: il dono degli dei

Consulenze biografiche individuali

Massaggio Pressel

Per richiedere i programmi dettagliati e per ulteriori informazioni: Maria Cristina Bimbi

Tel.: 055.8547980 - Cell.: 333.6461387 - e-mail: cristina.bimbi@libero.it

 

Un documento per conoscerci

 

La nostra esperienza è nata a Pistoia nel 1986 come Cooperativa Culturale. Nel 1991 la Cooperativa fu affiancata da una associazione di volontariato il Circolo Ora d’Aria Pantagruel che si occupava degli interventi nella Casa Circondariale, che poi, nel 1995, cambiò il nome nell’attuale Associazione Pantagruel. Segue da allora le problematiche del carcere e del dopo carcere: interviene con alcuni volontari nelle carceri di Firenze, Pistoia, Massa e continua poi a seguire i detenuti nel periodo del reinserimento nella società; dal 1999 ha sede a Firenze.

Oggi i principali progetti che l’Associazione sta portando avanti sono:

Liberarsi dalla necessità del carcere

La poesia delle bambole

Informacarcere

Il panneggio, giornale delle sezioni femminili di Sollicciano

A passo d’asino per i colli fiorentini (che comprende un’asineria a Sollicciano)

Solidarietà e carcere

 

Alcune caratteristiche sono comuni in questi progetti e le elenchiamo:

partono dai bisogni delle detenute e dei detenuti che ascoltiamo da anni nei colloqui individuali e di gruppo. Bisogni di esprimere la creatività, di farsi sentire, di trovare strumenti terapeutici, di superare le mura del carcere;

non si limitano ad intervenire nel carcere ma cercano di coinvolgere il più possibile la città, creando fin dall’inizio una rete di appoggio (associazioni, realtà varie, enti locali) e poi successivamente organizzando incontri, mostre, dibattiti all’esterno;

creano formazione, crescita di nuove capacità e talenti, posti di lavoro esterno; anche una sola persona che esce dal carcere in misura alternativa alla detenzione è un fatto estremamente positivo;

vogliono aumentare l’informazione sul carcere che è troppo spesso un mondo separato, poco trasparente, mal conosciuto. Il territorio deve conoscere invece come vivono i detenuti e le detenute che dovrebbero essere considerati anche propri cittadini;

non vogliono essere "tutelati" da un contributo pubblico che copra l’intera spesa del progetto; chiedono che gli enti pubblici prendano le loro responsabilità e partecipino in minima parte ai costi, la maggior parte delle risorse necessarie dovranno venire da donazioni di altre istituzioni (come le Fondazioni) e da donazioni di numerosi privati. Poco dovrà essere il costo del personale dell’associazione, molte le risorse che creeranno contratti di lavoro a progetto per persone che potranno spesso iniziare così un cammino fuori dal carcere.

Vi è un sesto progetto quello che abbiamo chiamato: Solidarietà e carcere che risponde alle lettere: a - b - d , ma che non fa richiesta di contributi agli enti locali e che non si pone il problema del far uscire persone dal carcere per portare avanti questa iniziativa.

Attualmente i cinque progetti indicati all’inizio si trovano nella seguente situazione: i primi tre sono già operativi, mentre il quarto e il quinto hanno creato la rete necessaria per concretizzarsi nei prossimi mesi.

 

Liberarsi dalla necessità del carcere

 

Dal 1985 nasce il giornale "Liberarsi dalla necessità del carcere", iniziato come ciclostilato a cura di alcuni volontari della Casa Circondariale di Pistoia e dell’Arci e della Cgil Funzione Pubblica di quella città. Per un certo periodo è stato il giornale di un gruppo di detenuti di Pistoia. Poi è stato la voce di protesta di alcuni reclusi in varie carceri italiane, coordinato da Giuliano Capecchi e Carmelo Musumeci. Ora esce mensilmente in poche pagine diffuse quasi esclusivamente tramite indirizzi di posta elettronica e attraverso qualche decina di copie inviate per posta normale. Sono oltre 6.000 le copie spedite. È tramite Liberarsi che si possono seguire le attività dell’associazione Pantagruel, leggere alcune lettere che ci vengono inviate, e alcune recensioni di libri che ci interessano particolarmente.

 

La poesia delle bambole

 

Il progetto è iniziato nel 2001 e opera sia all’interno delle sezioni femminili del carcere di Sollicciano-Firenze coinvolgendo circa 15 ragazze, sia all’esterno con un laboratorio a cui partecipano quattro persone con contratto a progetto (due a tempo pieno e due a part-time che fanno 4 ore di lavoro e 4 ore di studio in una scuola superiore serale).

Prossimi impegni: partecipazione a Terra Futura (Firenze 31 marzo-2 aprile); alla Mostra dell’Artigianato a Firenze (aprile/maggio), ad Artigianato a Palazzo (Firenze 12 – 14 maggio).

Hanno dato un appoggio al progetto nel 2005 (alcuni sono stati confermati anche per il 2006: Comune di Firenze Assessorato al Terzo Settore, Accoglienza e Integrazione; Fondazione Monte dei Paschi di Siena; Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia; Comunità di Paterno – Bagno a Ripoli (Fi), Parrocchia di S.Martino – Sesto Fiorentino (Fi), Associazione Marco Biagini – Firenze, Gruppo 334 di Brozzi (Fi), Arci Asino di Castello (Fi). Abbiamo bisogno di altre donazioni per poter far uscire altre due ragazze con contratto di lavoro a progetto.

 

Informacarcere

 

È il nostro progetto che da più anni va avanti e che per molto tempo ha caratterizzato la nostra associazione attraverso il lavoro svolto dal periodico "Liberarsi", da "Il ponte", giornale della Casa penale di Massa e con l’organizzazione dei due convegni effettuati nel 1999 e nel 2001 sui Giornali del carcere. Ha ripreso in pieno le attività da alcuni mesi anche con il contributo del Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana), essendo questa nostra iniziativa uno dei progetti vincitori del Concorso di Innovazione 2004.

Stiamo lavorando ad un sito che si aprirà fra qualche mese. Inoltre stiamo coordinando i giornali del carcere della Toscana (una esperienza importante per numero e validità delle esperienze esistenti), stiamo preparando due momenti pubblici: uno su Lavoro e creatività nelle carceri femminili italiane e l’altro sull’ergastolo. Nel 2006 inizierà la pubblicazione di un giornale periodico della Casa Circondariale di Pistoia (in cui avremo l’appoggio della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia). A giugno 2006 terminerà il finanziamento del Cesvot e abbiamo bisogno di trovare altri partner e altre forze che ci aiutino a proseguire soprattutto nel sito.

Appoggia Informacarcere a livello economico anche il Comune di Firenze Assessorato al Terzo Settore, molti i partner sia istituzionali (il Provveditorato Regionale per la Toscana del Ministero della Giustizia, la Provincia e l’Università di Firenze, Dipartimento di Scienza della Politica e Sociologia), sia vari giornali del carcere e associazioni che operano in questo settore nella Toscana.

Altro settore legato a questo progetto è l’intervento di informazione che svolgiamo a livello di scuole (da anni esiste un progetto organizzato con il Comune di Pistoia) e di parrocchie e associazioni che ci invitano a parlare di questo argomento.

 

Il panneggio

 

È un progetto a cui stiamo lavorando da tempo e che inizierà quest’anno 2006. È un periodico che nasce nelle sezioni femminili del carcere di Sollicciano ma che coinvolgerà anche i detenuti del maschile e soprattutto creerà rapporti con la città di Firenze. Ha già creato una ampia rete di partner (gli enti locali, la Chiesa Valdese, la Libreria delle donne, il Giardino dei Ciliegi, Artemisia, la Mediateca Regionale Toscana, la Libreria Libriliberi, il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Firenze…).

 

A passo d’asino

 

È la novità del 2006 che ci vede coinvolti insieme ad: Arci Asino di Castello, Cooperativa Sociale La Pignatta, Mani Tese Centro Le Sieci, Associazione Obiettivo Francesco e al Carcere di Sollicciano (Sezioni Femminili) e ai Comuni di Calenzano, Sesto Fiorentino, Vaglia e Bagni a Ripoli. Il progetto prevede la formazione di alcune asinerie (gruppi di asini) nel territorio fiorentino ed una un po’ particolare all’interno dell’area verde di Sollicciano femminile. Sarà presentato nella prossima edizione di Terra Futura che si volgerà a Firenze alla Fortezza a fine marzo-inizi di aprile.

Abbiamo chiesto un finanziamento al Cesvot presentando l’iniziativa al Concorso percorsi di innovazione 2005. Ma abbiamo anche per questo progetto bisogno di appoggi da associazioni e da privati.

 

Solidarietà e carcere

 

È un tentativo molto parziale di dare alcune risposte concrete ai vari bisogni e richieste delle detenute e dei detenuti di Sollicciano. Sotto questa voce si trovano sia versamenti di piccole cifre sui conti correnti di chi si trova in carcere, acquisto e reperimento di indumenti, biancheria, libri. Ogni anno una somma considerevole viene spesa in acquisto di occhiali da vista. Ma riguarda sempre questo settore anche il pagamento di alcune visite mediche e di prodotti omeopatici e di altri interventi di tipo terapeutico che fanno riferimento alla medicina steineriana.

 

Altri costi e impegni

 

La nostra associazione ha una sede in Firenze e quindi paga un affitto e ha spese di telefono, adsl, elettricità, acqua, riscaldamento. La sede è utilizzata in gran parte dal progetto "La poesia delle bambole" che qui ha il laboratorio esterno e lo spazio mostra dei propri prodotti. Possiede una automobile (600 Fiat) che le è stata donata nel 1999, ma ha i costi della benzina, dell’assicurazione, ecc. Non esiste nessuna persona pagata per la segreteria e per la progettazione dell’associazione, attualmente sono sette le persone che ricevono uno stipendio o un compenso: cinque hanno un contratto a progetto: quattro su "La poesia delle bambole" e uno su "Informacarcere"; le due persone che fanno formazione nel laboratorio interno al carcere hanno compensi soggetti a ritenuta d’acconto. Abbiamo per questo molto bisogno di un volontariato che seriamente appoggi i singoli progetti e che abbia voglia anche di formarsi e acquisire nuove capacità e talenti.

Per questo un punto a cui stiamo dedicando molta importanza è quello della formazione di volontariato che possa intervenire nelle carceri (soprattutto a Sollicciano, ma vorremmo riprendere con maggiore continuità anche l’intervento a Pistoia e a Prato), e nel territorio per facilitare percorsi di reinserimento e in appoggio ai progetti sopra elencati. Si è da poco concluso positivamente un corso di formazione per volontari, e stiamo preparando un nuovo corso dal titolo: "Carcere, città e informazione" che ha avuto recentemente un finanziamento dal Cesvot.

La quota sociale minima di adesione alla nostra Associazione è di euro 10 (euro 5 sono per le spese di gestione e gli altri 5 euro sono per un progetto indicato dalla persona che aderisce). I progetti elencati sono riportati in modo molto sintetico e poco esaustivo, per questo siamo a disposizione per la richiesta di ogni ulteriore approfondimento.

 

 

Precedente Home Su Successiva