Giornalismo dal carcere

 

 

Coordinamento Nordest dei giornali dal carcere

Incontro del 29 marzo nella Redazione di Ristretti Orizzonti

 

 

La delineazione di un comune progetto di prevenzione della devianza e un maggiore coinvolgimento del mondo del volontariato, attualmente piuttosto latitante, sono gli obiettivi che il Coordinamento Nord-Est dei giornali del carcere si è prefissato per l’immediato futuro nel corso della riunione che si è tenuta il 29 marzo nella Casa di Reclusione di Padova.

Il progetto di prevenzione della devianza, che ha già visto alcune positive sperimentazioni sia da parte della redazione di Ristretti Orizzonti, che in altre situazioni (per esempio, il concorso di scrittura di Piacenza ha coinvolto gli studenti delle scuole superiori nella selezione dei racconti scritti dai detenuti) dovrebbe essere esteso a tutte le realtà del Triveneto e prevede incontri tra i detenuti e ragazzi delle scuole, delle parrocchie e di tutti i principali centri di aggregazione giovanile.

 

Per quanto riguarda invece il mondo del volontariato, nel corso della riunione sono emersi aspetti positivi, ma anche limiti delle risposte che questa realtà, sulla carta enorme, riesce a fornire alla popolazione reclusa. A fronte di una intensa richiesta di interventi mirati e di "qualità", l’offerta dei volontari si caratterizza in alcune situazioni per la sua natura di sostegno morale, in altre per un impegno sociale organizzato anche sul territorio, ma con grandi difficoltà a unire le forze per rendere più incisiva la propria attività.

Per questi motivi il Coordinamento ha deciso di stilare un questionario da distribuire tra i detenuti delle carceri del NordEst dove è presente una redazione, per individuare con precisione le esigenze e i problemi della popolazione reclusa che potrebbero essere alla base dell’intervento del volontariato. Alcuni significativi passi in questo senso sono già stati compiuti presso la Casa Circondariale di Verona. Paola Tacchella, responsabile di Microcosmo, il giornale del carcere di Verona, ha spiegato come, in occasione del Sinodo, il Vescovo di Verona abbia chiesto ai detenuti di specificargli le loro necessità. Da questa richiesta è nata una serie di proposte distribuite a tutte le parrocchie e alle associazioni religiose della provincia. Anche il Comune si è unito all’iniziativa e nei prossimi giorni dovrebbero formarsi delle commissioni di studio per i vari settori alle quali si spera di poter far partecipare anche i detenuti.

 

Sul fronte dei giornali dalle carceri si registrano i soliti problemi e in particolare il forte turn-over di detenuti, ultimamente aggravato dagli sfollamenti dovuti a lavori di ristrutturazione, che sguarnisce le redazioni delle Case Circondariali. In particolare a essere colpite da questi "tagli di personale" sono le redazioni di Udine, di Trento e di Rovereto. Oltre che con la riduzione dei numeri pubblicati, come è previsto nel caso di Udine, la crisi viene affrontata anche cercando di accorpare il lavoro delle redazioni di più carceri, come si sta tentando di fare a Trento e Rovereto. Per far fronte in modo definitivo a questo problema strutturale delle Case Circondariali, la responsabile del giornale di Piacenza La Ricerca, Carla Chiappini, sta cercando di realizzare il progetto di un unico giornale che riunisca il lavoro delle carceri di Piacenza, Modena e Parma.

 

Per quel che riguarda il settore minori, Stefania Guiotto ha illustrato la seconda edizione del progetto di concorso di scrittura di una sceneggiatura per un prodotto multimediale, che coinvolge gli istituti penali minorili. A Civitas, la fiera del Terzo settore, ci sarà un appuntamento dedicato al concorso.

 

Per concludere, attenzione puntata su:

 

Ruolo del volontariato e rilevazione dei bisogni e delle aspettative dei detenuti;

Necessità di rafforzare le singole realtà, anche allargando le esperienze a più città e più carceri;

Scelta di temi comuni da discutere nelle redazioni (per esempio anche temi spinosi, come la mediazione penale e il concetto di responsabilità);

Allargamento delle esperienze di sensibilizzazione sui temi della devianza e del carcere nelle scuole, all’Università, nelle parrocchie etc.;

Possibilità di fare un inserto centrale, staccabile, su Ristretti Orizzonti, con notizie riguardanti il Coordinamento e le realtà nelle quali è attivo.

 

 

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