Giornalismo dal carcere

 

Federazione Nazionale dell'Informazione dal e sul Carcere

 

 

 

Associazione "Pantagruel

Via Tavanti n° 20 - Firenze

Tel. e fax 055-473070

E-mail: asspantagruel@virgilio.it

 

 

Care amiche e amici,

facciamo brevemente il punto di quanto è stato detto domenica 13 gennaio in occasione dell’incontro tra i rappresentanti di alcuni giornali del carcere dell’area toscana e romana.

 

Erano presenti all’incontro le seguenti realtà: "Il Ponte" di Massa (il volontario Angelo Gatti e tre redattori: Raffaele Coluccia, Odzemir Halil, Patrizio Stupia); "Espressioni" di Lucca (Fortunata De Martinis, coordinatrice del giornale); "Ragazze fuori" di Empoli (Barbara Antoni, coordinatrice); "Spiragli" dell’O.P.G. di Montelupo F.no (Riccardo Gatteschi, direttore responsabile); "Nonsolochiacchiere" di Roma Rebibbia N.C. (il redattore Giulio Valente); "Liberarsi dalla necessità del carcere" (Giuliano Capecchi, coordinatore).

 

 

Molto del tempo è stato dedicato all’esposizione delle singole realtà, dei problemi esistenti e delle prospettive future:

 

"Il Ponte" - giornale della Casa Penale di Massa. E’ iniziato a uscire nel settembre del 1995, i primi anni il giornale era stampato dall’Associazione Pantagruel di Pistoia, poi è diventato il periodico di tutti i gruppi che svolgono attività di volontariato nel carcere di Massa che recentemente hanno costituito, anche sul piano legale, il Coordinamento del volontariato penitenziario. La proprietà de "Il Ponte" è di questo Coordinamento, la redazione del giornale è responsabilità di un gruppo di detenuti. Non vi sono problemi economici e di diffusione: attualmente vengono vendute e distribuite circa 2000 copie dal volontariato e le entrate sono sempre superiori ai costi. Ogni anno escono tre o quattro numeri e il giornale viene completamente preparato, impaginato e stampato all’interno del carcere dalla redazione interna. Nel 2001 sono nate alcune difficoltà sia a proposito di un articolo del giornale che riguardava il problema dei trasferimenti sia per l'incontro mensile che veniva effettuato fra la redazione del giornale e il coordinamento dei volontari.

La redazione de "Il Ponte" si riunisce tutti i mercoledì in biblioteca dalle 14 alle 15,30 ed è composta da oltre venti redattori, la sua segreteria, formata da sei persone, può riunirsi tutti i giorni, anche la domenica. Il periodico è stato anche sostenuto economicamente dall’Amministrazione provinciale.

Dovrebbe uscire a breve un altro numero. Da pochi giorni è arrivato un nuovo direttore e si spera che le difficoltà dell’ultimo anno siano superate.

In prospettiva, la redazione de "Il Ponte" è disponibile a appoggiare altri giornali curandone l’aspetto grafico e di stampa.

 

 

"Espressioni" – Ha iniziato le pubblicazioni nel 1997; la proprietà della testata è di un gruppo di volontariato che gestisce anche la Casa di San Francesco, una struttura che ospita detenuti in permesso e detenuti in affidamento. Attualmente sta attraversando un momento di difficoltà perché due dei redattori più impegnati sono stati trasferiti in altre carceri. Il giornale aveva deciso una trasformazione, non solo nella grafica molto più curata, ma anche nei contenuti che erano divenuti monotematici. L’ultimo numero uscito riguardava la responsabilità, il prossimo doveva affrontare il testo di Cesare Beccaria "Dei delitti e delle pene". Sarebbe interessante che le varie testate esistenti in Toscana mandassero una riflessione sul saggio del Beccaria da pubblicare sul prossimo "Espressioni". Si spera che le difficoltà emerse con la direzione vengano superate e che sia costituita una nuova redazione interna, e che il progetto del giornale riprenda sviluppando le sue ultime caratteristiche.

 

"Ragazze fuori" – Carcere femminile di Empoli. Il gruppo redazionale è composto da 14-15 ragazze, ora alcune delle "fondatrici" sono uscite e quindi è un momento di ricambio. Un ulteriore problema deriva dal fatto che attualmente molte detenute sono straniere o per pene brevi o con poca coscienza su quello che sia il progetto culturale della custodia attenuata. Dal punto di vista finanziario i costi sono sostenuti dal Comune di Empoli e il giornale ha anche una redattrice esterna in affidamento che segue, oltre che "Ragazze fuori" anche il mensile del Comune. Esce ogni tre mesi, viene stampato in una tipografia di Firenze in 2000 copie, 1000 vengono inviate ad un indirizzario scelto e 1000 distribuite in varie iniziative e in vari luoghi pubblici.

 

"Spiragli" – Giornale dell’O.P.G. di Montelupo Fiorentino. E’ completamente scritto dagli internati che si riuniscono due volte la settimana e sono circa 30. La proprietà della testata è della direzione dell’O.P.G. e la redazione è curata da alcuni volontari. Esce in 1000 copie ogni due mesi e viene distribuito nella zona e ad un indirizzario selezionato. Il Ministero stanzia 8 milioni l’anno a copertura dei costi tipografici.

 

"Liberarsi dalla necessità del carcere" – Firenze. Non è legato ad un singolo carcere, anche se stampa quasi esclusivamente scritti, documenti, lettere di detenuti, non solo delle carceri toscane. Esce da 16 anni con frequenza irregolare. Dopo più di un anno di silenzio è riapparso un numero a novembre del 2001 in occasione del 2° convegno su informazione e carcere. L’idea è di far uscire nei prossimi mesi altri due numeri di "prova" e poi decidere sulla sorte futura del periodico.

Da un giornale legato soprattutto alle denunce dei detenuti vorrebbe diventare uno strumento anche di informazione su progetti collegato all’impegno che l’Associazione Pantagruel porta avanti con Informacarcere.

 

"Nonsolochiacchiere" – Roma Rebibbia Nuovo Complesso. Questa esperienza è nata nella Sezione Alta Sicurezza nel 1998 dove il giornale è uscito in alcune copie numero zero. Dal sesto numero zero il giornale è diventato organo ufficiale del Circolo CEU di Legambiente GIANO.

Il problema maggiore è quello economico, si spera in un finanziamento da parte della Regione.

Da parte della Direzione c’è un appoggio solamente verbale che non trova riscontro nella pratica. Il giornale viene stampato in 3000 copie. Dall’8 di novembre 2001 è iniziato un corso di giornalismo per i redattori interni diretto da Enrico Fontana, direttore della rivista "Nuova Ecologia" di Legambiente, che mira a conferire professionalità maggiore al giornale e a chi vi lavora.

La redazione ha anche in ponte il progetto di una trasmissione televisiva di circa un’ora a settimana, o ogni quindici giorni, in fascia oraria successiva alle 23,00 per diffondere notizie sulla vita in carcere. Non essendoci per ora altre significative esperienze editoriali nel Lazio ben volentieri si collegano e partecipano a questo Coordinamento dei giornali toscani.

 

Tutti i presenti sono d’accordo nel costituire un Coordinamento informazione e giornali del carcere della Toscana e del Lazio e condividono l’apertura alla testata di Rebibbia. Ritengono utile di ritrovarsi fra circa un mese per sviluppare alcune proposte emerse:

 

  1. far uscire un catalogo delle testate del coordinamento, da stampare all’interno del carcere di Massa;

  2. partecipare come uno dei soggetti promotori al convegno de "La grande promessa" che si terrà a Porto Azzurro (Isola d’Elba) a maggio per ricordare i 50 anni dell’esistenza di questa che è la più antica testata pubblicata in carcere;

  3. migliorare in genere il livello qualitativo dei giornali, anche facendo circolare scritti, interviste, documenti di particolare importanza;

  4. creare una redazione esterna oltre a quella interna per permettere a chi esce di continuare a lavorare per il giornale;

  5. studiare una possibile distribuzione dei vari giornali nelle librerie, nelle edicole, in particolari momenti di aggregazione ecc.;

  6. inserire in ogni testata uno rubrica fissa dove segnalare e recensire brevemente ciò che fanno e scrivono gli altri giornali del carcere;

  7. creare infine una specie di "carta dei giornali del carcere" dove dare risposta ai seguenti interrogativi:

    1. Che senso ha oggi un giornale del carcere?

    2. Di chi dovrebbe essere la proprietà?

    3. Deve avere un prezzo di vendita e un abbonamento o deve essere gratuito?

    4. È utile una redazione interna al carcere e una esterna nella città?

    5. Ha senso che parli dei bisogni del carcere in cui la redazione si trova o è meglio che affronti problemi di carattere generale?

    6. È importante che il giornale faccia parte di un progetto più ampio, legato all’informazione (trasmissioni radiofoniche, creazione di un sito internet), alla formazione professionale (organizzazione di specifici corsi di video-scrittura, di comunicazione sociale etc.) con eventuali reinserimenti lavorativi?

 

Il prossimo incontro del Coordinamento è fissato per domenica 3 marzo alle ore 9.30 presso il Centro Il Ramo in Fiore, via Tavanti, 20 – tel. e fax 055-473070 – e-mail: asspantagruel@virgilio.it

 

Cordiali saluti, a presto.

 

Firenze, 3 febbraio 2002

 

Per l’Associazione Pantagruel, Camilla Cappuccini

 

 

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