Il carcere dimenticato

 

Uno sguardo agli Istituti della Campania

 

Abbiamo richiesto una serie d’informazioni relative agli Istituti Penitenziari della Campania. La richiesta è stata avanzata al Provveditorato della Campania, che l’ha inoltrata agli Istituti. La consegna dei dati è stata poi autorizzata dalla sede centrale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

Hanno risposto ai quesiti, nel termine indicato, la Casa Circondariale di Napoli- Poggioreale, di Napoli – Secondigliano, di Pozzuoli, di Carinola, di Eboli, di Arienzo, di Lauro, di Sala Consilina e l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Napoli.

Non hanno risposto, o comunque le notizie non sono a noi giunte nel termine stabilito finalizzato alla elaborazione dei dati, l’Istituto di Avellino-Bellizzi, di Benevento, di Salerno, di S.Maria Capua Vetere, di Vallo della Lucania, l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Aversa.

I dati coprono più della metà delle strutture e, pertanto, il quadro d’insieme può considerarsi abbastanza completo. Va detto che alcune risposte sono sembrate, a chi ha esperienza in merito, politicamente corrette. Nonostante tutto riteniamo che, dall’analisi incrociata delle informazioni, emerge una lettura complessiva abbastanza obiettiva e comunque senz’altro utile.

 

Regolamento Interno

 

Non vi è negli Istituti un Regolamento Interno, pur previsto esplicitamente dall’Ordinamento Penitenziario, che certo non è norma recente. L’unico Istituto che ha risposto alla nostra richiesta sul punto è quello di Napoli – Poggioreale nel quale il Regolamento è in fase di "avanzata stesura". Abbiamo poi visto il Regolamento preparato dalla Casa Circondariale di Pozzuoli, che, però, non è ancora ufficiale.

Al detenuto che chieda, al momento del suo ingresso, quali siano le regole di comportamento, quali i suoi doveri, ma anche quali diritti egli ha all’interno dell’organizzazione dell’Istituto, non è possibile fornire alcun documento scritto se non il D.P.R. 30 giugno 2000, N.230, Regolamento relativo alla L.26 luglio 1975, N.354, che prevede le norme sull’ordinamento penitenziario e sull’esecuzione delle misure privative e limitative della libertà.

È evidente che il Regolamento di carattere generale non può trovare concreta applicazione in ogni singolo Istituto, dove lo stesso va rimodellato a seconda delle esigenze strutturali e del numero dei detenuti.

È questa, riteniamo, una gravissima omissione che deve essere immediatamente sanata, anche per garantire quella trasparenza che, proprio nel carcere, è più che necessaria. La Stato punisce l’individuo che non ha rispettato la Legge, togliendogli la libertà. Questi viene rinchiuso, ma nel luogo di detenzione, non trova una Legge certa da rispettare e far rispettare. Si è così costretti, spesso, ad adeguarsi a comportamenti che possano garantire una detenzione "tranquilla".

 

2. Capienza dell’istituto, unità detenute. descrizione della struttura

 

Napoli Poggioreale

 

Alla data della comunicazione, inviataci il 25 maggio 2003, i detenuti erano circa 2.300, a fronte di una capienza ottimale di 1.359. In proposito rileviamo che la relazione per l’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2003, indicava una capienza massima, per Poggioreale, di 1276 unità. Negli ultimi tre anni, i detenuti, sono stati tra i 2.100 e i 2.500, con punte di un sovraffollamento pari al doppio del sopportabile. La maggior parte dei detenuti, più dei due terzi, sono in attesa di giudizio, cioè non sono stati condannati con sentenza passata in giudicato. Gli stranieri sono circa 200 (meno del 10%), prevalentemente tunisini, marocchini ed algerini.

Vi sono 13 padiglioni, circa 500 celle. Vi sono anche stanze con due posti letto, ma la maggior parte sono con un numero ben più elevato e si arriva anche a celle con 16 detenuti, con un unico servizio igienico. Le docce sono in comune nel padiglione ed il loro uso è ridotto per l’elevato numero di presenze. Il servizio igienico è nelle celle.

Sono necessari urgenti interventi strutturali e di manutenzione – ad es. al padiglione Avellino – ma non si riesce ad intervenire perché non c’è possibilità di spostare i detenuti.

Vi è un reparto per i tossicodipendenti, tre ad alta sicurezza, un reparto per il centro diagnostico terapeutico, un reparto per i lavoranti, un reparto per i primari. Vanno in sezioni apposite e diverse anche omosessuali, transessuali e responsabili di reati sessuali. Negli altri reparti vanno i detenuti comuni. Vi è 1 ambulatorio ogni padiglione, 1 pronto soccorso, un centro diagnostico terapeutico con 2 sale operatorie, 1 laboratorio di analisi, un centro fisiochinesi, laboratori di radiologia ed odontoiatria, una cucina sani ed una cucina per coloro che necessitano di un’alimentazione particolare, un SERT per l’assistenza ai tossicodipendenti con personale sanitario, psicologi, infermieri. Vi sono,inoltre, due chiese, una utilizzata anche per spettacoli teatrali, una sala yoga.

Nel reparto scuola funziona una sala computer, c’è una videoteca e sala proiezioni, anche con dvd. Per la formazione professionale c’è una falegnameria, una sartoria, una tipografia, un’officina fabbri. Funziona una biblioteca centrale con oltre 2000 volumi, più una biblioteca per ogni reparto, con esclusione dei padiglioni Venezia ed Avellino e del centro clinico.

 

Napoli Secondigliano

 

La capienza ottimale è di 900 detenuti, mentre quella tollerabile è di 1.326. Vi sono stati, in media, nel 2001, 1282 presenze, nel 2002, 1171 e nel 2003 si è arrivati a 1267. La maggior parte sono in esecuzione di reclusione, mentre circa il 25% in custodia cautelare.

Il totale delle celle è di 568. Le dimensioni delle camere che ospitano i detenuti sono: lunghezza: mt.4,43; larghezza mt.2,85, per un totale di mq. 12.63. In media tre detenuti per ciascuna cella. Non sono stati riferiti dati relativi ad un numero più alto. Per i detenuti in semi-libertà sono previsti 6 posti letto per ogni camera. Ogni camera è dotata di annesso bagno munito di porta e dotato di lavabo, lavapiedi e bidet. L’acqua è potabile. L’acqua calda c’è nel locale adibito alle docce, che sono tre per ogni sezione e vengono usate in giorni stabiliti.

I reparti sono 9, più 1 reparto per i semi-liberi. Le sezioni sono così suddivise: alta sicurezza, 41 bis, collaboratori, promiscua, custodia attenuata, trattamentale. Le assegnazioni avvengono in base alla tipologia del reato, al fine pena, alle indicazioni che vengono dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e dal Provveditorato Regionale della Campania all’atto dell’assegnazione in Istituto. Vi è un centro Diagnostico e Terapeutico, un’infermeria centrale dotata di un Pronto Soccorso. Ogni reparto è dotato di un ambulatorio con servizio infermieristico garantito per le 24 ore. Vi è una mensa, ma solo al Reparto Verde, dove si applica la custodia attenuata per il recupero dei tossicodipendenti ed alcoldipendenti. Vi è una biblioteca centralizzata che si compone di circa 1300 testi. La direzione de "il Mattino" invia, quotidianamente, 1000 copie del giornale. Vi è un campo sportivo regolamentare, una palestra centrale attrezzata ed una al reparto per detenuti tossico-dipendenti.

Vi è una videoteca, una sala computer, uno spaccio, per l’acquisto di generi vari a proprie spese, un teatro, una sala proiezioni, locali per attività comuni, laboratori per attività lavorative ed artigianali (giardinaggio, arte presepiale, ecc.).

 

Napoli Pozzuoli

 

La capienza media dell’Istituto è di N.84 detenute. Le presenze medie negli ultimi tre anni sono state: per l’anno 2001, 137 detenute + 3 semi-libere; per l’anno 2002, 150 detenute + 3 semi-libere; per l’anno 2003, 160 detenute + 4 semi-libere. La struttura comprende un reparto detentivo a regime ordinario con un numero totale di 24 camere suddivise su tre piani. Presenta una varia tipologia di detenute: soggetti ristretti in attesa di primo giudizio, in custodia cautelare, in espiazione pena ed, ospitati in un’autonoma sezione, soggetti beneficiari del regime di semi-libertà

L’assegnazione delle detenute alle sezioni e quindi alle camere detentive avviene nel rispetto del criterio generale della separazione in base alla posizione giuridica (giudicabili e definitive) e di eventuali disposizioni particolari, inerenti alla categoria relativa alla pericolosità sociale del soggetto o alla eventuale appartenenza alla criminalità organizzata.

Le dimensioni delle camere detentive sono medio-grandi, le condizioni di luminosità sono soddisfacenti, i servizi igienici sono collocati in un vano annesso con acqua corrente calda e fredda, lavabi, bidet. Ogni camera è dotata di doccia. L’assistenza sanitaria alle detenute è assicurata dalla presenza di una struttura medica che comprende un’infermeria e attrezzature sanitarie per le branche specialistiche in oculistica, odontoiatria, radiologia e per l’effettuazione di esami ecografici. Vi è una biblioteca, con un’ampia scelta di libri.

 

Arienzo

 

La capienza regolamentare dell’Istituto è di 104 unità. La capienza media giornaliera dal 14 ottobre 2000 al 19 maggio 2003 è di circa 100 detenuti. La tipologia dei detenuti presenti è composta per la maggior parte di detenuti definitivi (circa il 90%), mentre pochi sono gli appellanti (circa il 10%), talvolta è presente qualche giudicabile fino al 1° grado. La popolazione detenuta può essere annoverata tra i c.d. comuni e non vi sono internati. Vi sono 2 sezioni, 53 camere, 26 al piano terra e 27 al primo piano, due sale di socialità (una per sezione); una sala polivalente, ossia multiuso per celebrazioni religiose, spettacoli teatrali, riunioni sindacali, convegni e manifestazioni. Non esistono sezioni specifiche o speciali. Le due esistenti sono uguali ed ospitano la stessa tipologia di detenuti. Si favorisce la collocazione nella stessa cella dei giovani adulti (fino a 25 anni di età).

La dimensione delle camere è di circa 24 metri quadrati, comprensivi del vano bagno separato dalla zona abitata. Presenza di acqua calda e fredda, del bidet. Le docce sono in un vano separato per ciascuna sezione. Esiste un’infermeria con varie attrezzature specialistiche di base. Non è stata segnalata la presenza di una biblioteca, ma la media giornaliera di disponibilità pro capite di un libro ed uno o più periodici.

 

Carinola

 

La capienza è di N.306 detenuti. La presenza media di detenuti negli anni 2001, 2002 e 2003 è di N. 320 detenuti. Sono presenti detenuti in esecuzione reclusione ed in custodia cautelare. Non sono presenti semi-liberi. L’Istituto è composto da N. 3 reparti con relative aree di passeggio. 251 camere di detenzione. Le camere singole hanno le dimensioni di circa 20m.cubi e sono dotate di servizi igienici con separazione. I cameroncini da quattro posti sono di circa 50m. cubi e sono dotati di servizi igienici in vano annesso, acqua corrente fredda e lavabi.

Vi è un’infermeria centrale e 4 ambulatori di reparto. Una cucina per i detenuti ed una per il personale, con annessa mensa. Una biblioteca e 10 aule per attività scolastiche e formative. Un campo sportivo ad uso dei reclusi ed un complesso sportivo esterno all’intercinta ed interno alla colonia agricola utilizzato dal personale. Un teatro e sala proiezioni per i detenuti. 6 sale polivalenti dotate di attrezzature ginniche. Un bar –spaccio per il personale.

Per le attrezzature sanitarie l’istituto è dotato d’impianto di radiologia, riunito odontoiatrico, sala per interventi di chirurgia, ecografo, elettrocardiografo, strumentazione oculistica.

Vi sono attrezzature per l’istruzione scolastica e professionale, ricreativa e culturale: aula trrezzata con PC per corso d’informatica, aula attrezzata per corso cuochi, per corso di ceramica e per corso di pittura, aule attrezzate per corso di scuola d’istruzione secondaria di primo e secondo grado, televisori, videoregistratori, fotocopiatrici destinate all’attività scolastica. Vi è una biblioteca con 2000 pubblicazioni. Sono disponibili quotidiani e periodici. È in atto un progetto per una camera destinata ai colloqui con i figli minori di anni dieci, tinteggiata con colori vivaci e dipinti che richiamano l’infanzia.

 

Eboli

 

La capienza è di N.50 detenuti. La media di presenze nel 2001 è stata di 37 detenuti; nel 2002 di 6,; nel 2003 di 48. È un Istituto a Custodia Attenuata per detenuti tossicodipendenti, in esecuzione di reclusione. Non vi sono beneficiari del regime di semi-libertà. I padiglioni sono 3, con tre camere ciascuno, per un totale di 9 camere, con varie dimensioni: Padiglione N.1: una stanza di mq. 27,33; una di mq.40; una di mq.36,8. Padiglione N.2: una stanza di mq. 42,18; una di mq.3,82, una di mq.28,73. Padiglione N.3: una stanza di mq.39,95, una di mq.37,44, una di mq.47,88. Servizi igienici collocati in un vano annesso alle camere con docce istallate una per ogni bagno. Non vi è cucina. Vengono consegnati i generi crudi ai detenuti che provvedono a cucinare nell’ambito dei refettori previsti; uno per ogni sezione. Per ogni refettorio è individuato un lavoratore cuoco munito di regolare libretto sanitario. Non è consentito l’uso di fornelli nelle camere.

È attivo un laboratorio di falegnameria, un laboratorio orto florovivaista, un laboratorio di decorazione del vetro. Tutti forniti delle attrezzature necessarie per la realizzazione dei manufatti. Esistono spazi adeguati per la formazione scolastica e professionale, per le attività ricreative e sportive: palestre, sala polivalente, biblioteca, sala redazione giornali di istituto. La biblioteca è fornita di 713 volumi. Nell’emeroteca si possono leggere 3 quotidiani, una rivista settimanale ed una mensile.

 

Lauro

 

L’Istituto è una ex Casa Mandamentale. Nel 1963 è diventato Casa Circondariale. Dal 1996 funziona come Istituto a sicurezza attenuata per tossicodipendenti in esecuzione di reclusione. La capienza è di 54 unità. La media di presenze nel 2001 è stata di 39 detenuti, nel 2002 di 42, nel 2003 di 46. Ha due sezioni di 13 e 14 camere, per un totale di 27 camere tutte a due posti. Le stanze misurano 16 mq., con servizi igienici. Nei WC vi è acqua corrente fredda, lavabo e lavatoio. I locali doccia, situati nelle sezioni, sono fruibili con budge personale, programmato per erogare 8 minuti di acqua calda al giorno e, per i lavoranti, 2 volte al giorno. Ciascuna sezione è dotata di sala socialità e di un piccolo locale per il biliardino.

Vi è una cucina, una biblioteca, un’aula scolastica, una sala computer, una videoteca, una sala teatro, 4 locali per attività in comune, un bar, uno spaccio agenti ed una mensa agenti. Vi è un’infermeria, un laboratorio odontoiatrico di buon livello. Un laboratorio di primo intervento di buon livello. L’Istituto è fornito di attrezzature adeguate per gli svariati corsi e attività organizzate. La biblioteca è fornita di 1578 volumi. Tre abbonamenti a quotidiani e periodici.

 

Sala Consilina

 

La capienza dell’Istituto è di N.26 posti. La media di presenze nel 2001 è stata di 24 detenuti; nel 2002 di 26; nel 2003, di 22. Sono presenti detenuti in custodia cautelare, esecuzione reclusione ed in esecuzione di arresto. Allo stato sono presenti N.2 detenuti in semi-libertà.

Vi è un’unica sezione con 7 camere di varie dimensioni. In ogni camera è presente il servizio igienico (WC e lavabo) separato. Le docce sono in comune.

La biblioteca contiene 1458 volumi. I quotidiani ed i periodici sono a richiesta. Vi è una sala giochi.

Vi è un ambulatorio e la qualità e la tipologia delle attrezzature sanitarie sono di carattere ordinario.

Sono disponibili pannelli per i corsi didattici.

 

Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Napoli

 

La capienza ottimale dell’Istituto è di N. 150 unità. Quella massima tollerata può essere elevata a N.190 unità. La presenza media calcolata negli anni 2001,2002,2003 è di N.168 unità. Alla data del 27 maggio 2003 la tipologia degli internati e/o detenuti presenti è la seguente: N. 7 detenuti in custodia cautelare; N.44 ion esecuzione della pena; N.136 in esecuzione di M.S.D.. Non sono presenti persone che beneficiano di semi-libertà.

L’Istituto è formatola N.14 sezioni di cui 3 chiuse per ristrutturazione, per un totale di 72 stanze di degenza, ove sono ospitati gli internati. Le dimensioni delle camere vanno da un minimo di mq.8,70 ad un massimo di mq.46,00 (c.d. "cameroni), tutte con annessi servizi igienici, acqua corrente calda e fredda, lavabi e sale doccia collocate all’interno di ogni sezione detentiva.

Vi sono 4 sale mensa dove viene consumato il vitto; 1 cucina; 1 biblioteca; 1 spaccio; 1 teatro, adibito anche a sala proiezioni e videoteca; 1 palestra; 3 sale per attività in comune.

Gli ambulatori sono 6, con attrezzature sanitarie acquistate in epoche diverse. Pertanto affianco ad apparecchiature moderne vi sono apparecchiature vetuste, ma comunque efficienti.

Esiste una biblioteca contenente 1800 libri di testo di vario genere.

 

Dati relativi alla capienza per gli Istituti che non hanno fatto pervenire le informazioni

 

 

Ariano Irpino: Cap. regol.: 164 - Detenuti presenti al 31.12.02: 192

Avellino Bellizzi – 266 - 398

Aversa (O.P.G.) – 189 - 197

Benevento – 254 - 438

Salerno – 402 - 429

S. M. C. Vetere – 527 - 867

 

3. Trattamento e rieducazione

 

Napoli – Poggioreale

 

Gli educatori sono dieci. Tenuto conto degli orari di lavoro vi è un rapporto di 1 educatore per 400 detenuti. Rapporto che azzera, di fatto, qualsiasi possibilità d’intervento. Stessa situazione, se non addirittura peggiore, è quella relativa agli psicologi, la maggior parte dei quali lavora circa 16 ore alla settimana, cioè 4 ore al giorno. Il trattamento rieducativo individuale e/o comune è, in tale drammatica situazione, oggettivamente impossibile.

Per l’attività di recupero dei detenuti tossicodipendenti, è operativo un Ser.t.

Vi sono sette classi di scuola elementare, ma bisogna tener presente che la percentuale di analfabetismo si aggira intorno al 30%. Vi sono, cioè, circa 600 detenuti analfabeti. Vi sono due moduli di scuola media inferiore, per un totale di otto classi. Un corso d’inglese, un corso di alfabetizzazione per stranieri, un corso di educazione alla legalità, un laboratorio di arte etnica.

Per la formazione professionale, vi sono un corso di assemblatore hardware, un corso di operatore computer, un corso di elettricista. Alcuni corsi culturali sono tenuti da organizzazioni di volontariato. Vengono favorite le conferenze e gli incontri con realtà esterne.

I programmi di trattamento vengono proposti al Magistrato di Sorveglianza e contengono gli elementi del trattamento previsti dall’Ordinamento.

Vi sono detenuti autorizzati ad avere il PC nella camera. Vi sono TV a colori in tutte le stanze. Possibilità d’iscriversi a corsi vari. Sono applicate le normative vigenti sulla libertà di professare la propria religione. Viene distribuito il calendario del Ramadan e svolgono la loro attività anche Ministri non di culto cattolico.

 

Napoli – Secondigliano

 

Nell’Istituto funzionano 2 classi elementari, due moduli di scuola media inferiore ed un intero corso dell’Istituto Tecnico Commerciale, per un totale complessivo dicirca 250 frequentanti. Vi sono 4 corsi professionali gestiti dalla Regione Campania, per un totale di 40 partecipanti.

Tutti i detenuti conposizione giuridica definitiva vengono sottoposti all’osservazione scientifica della personalità e viene redatto il programma individualizzato di trattamento. Alla stesura di questo documento partecipano il Direttore del reparto, l’educatore, l’istettore di polizia penitenziaria, l’assistente sociale e lo psicologo. Gli educatori sono nove. Gli assistenti sociali partecipano all’attività di osservazione e trattamento e s’interessano alle problematiche inerenti i rapporti con le famiglie. Gli assistenti volontari svolgono attività di catechesi, sostegno morale ed alcuni s’interessano di problemi di natura pensionistica e previdenziale. I detenuti possono professare qualsiasi religione e l’Istituto è frequentato da due cappellani, dal pastore evangelico, dai testimoni di Geova.

 

Napoli – Pozzuoli

 

Le attività lavorative svolte dalle detenute sono di tipo domestico. Le attrezzature per le attività d’istruzione scolastica, professionale, ricreative e culturali prevedono un’aula didattica ed una sala teatro predisposta ad ospitare il laboratorio teatrale. I corsi scolastici e di addestramento professionale sono: 1 corso di scuola elementare, 1 corso per l’educazione in età adulta per il conseguimento della licenza media e vari corsi di formazione professionale tenuti dalla Regione Campania.

Gli educatori sono 3. L’osservazione scientifica della personalità delle detenute, svolta nell’aria educativa, assicura la predisposizione di un programma di trattamento individualizzato da parte del gruppo di osservazione e trattamento, che periodicamente svolge riunioni di equipe all’interno dell’Istituto. La partecipazione esterna all’azione rieducativi è assicurata da un congruo numero di assistenti volontari, che svolge un’azione di sostegno delle attività trattamentali, in particolare nel settore culturale e scolastico, in favore di quelle detenute che manifestano la volontà di un approfondimento dello studio di alcune materie scolastiche.

La sottoscrizione di una convenzione con la Asl Napoli 2 ha favorito la partecipazione da parte degli operatori del Sert territorialmente competente, all’attività di recupero delle detenute tossicodipendenti, con la realizzazione di programmi terapeutici specifici. In base a tale convenzione, perfezionata a seguito del Protocollo D’Intesa tra il Ministero della Giustizia e la Regione Campania del 3 ottobre 2000, accedono in Istituto altri tre Dipartimenti dell’Asl Napoli 2: Dipartimento di salute Mentale, Dipartimento Materno ed Infantile e Dipartimento di Prevenzione. La possibilità di utilizzo del PC da parte della popolazione detenuta viene concessa a richiesta.

La cura dei rapporti tra le detenute madri ed i loro figli è garantita dalla previsione di un colloquio straordinario mensile, tenuto all’aperto presso un’apposita area verde attrezzata all’interno dell’Istituto. È assicurata alla popolazione detenuta la libertà di professare qualsiasi confessione religiosa, garantendo concretamente la pratica delle stesse, ad esempio con la diversificazione delle tabelle alimentari.

 

Arienzo

 

Le attività lavorative sono solo quelle c.d. domestiche. Esiste una programmazione scolastica del corso di scuola media inferiore e quello di scuola elementare che svolgono attività didattica compensata. Esiste un corso di formazione professionale regionale per elettricisti. Sono stati effettuati un corso di serigrafia ed uno di recitazione, gestiti da un’associazione culturale, solo per i detenuti tossico ed alcol dipendenti. Gli educatori sono 2. Buona possibilità di offrire offerte di trattamento individualmente ed anche quelle di trattamento rieducativo in comune.

Per le modalità del programma individualizzato di trattamento si seguono gli schemi ed i criteri di lavoro di gruppo, nella definizione e nel rispetto delle competenze reciproche dei singoli operatori.

Per la partecipazione esterna all’azione rieducativa è stato ampiamente promosso e pubblicizzato il carcere sul territorio a livello provinciale, ma anche regionale. Ad esempio, per far conoscere il carcere al mondo del volontariato è stato promosso un bando di concorso fra tutte le associazioni con sedi limitrofe, avente ad oggetto le attività che si sarebbero potute espletare.

Vi è comunque la necessità d’incentivare il territorio, carente dal punto di vista di volontariato in carcere.

L’uso del PC nella stanza è possibile, ma non vi è mai stata richiesta in tal senso. Le stanze sono fornite di TV. La cura dei rapporti tra i detenuti e le famiglie è in collaborazione con il Centro di Servizio Sociale del Dipartimento competente per territorio.

Per il tempo libero nella stanza, i detenuti leggono e vedono i programmi televisivi. All’esterno praticano attività sportive. È stato organizzato anche qualche torneo di calcetto o di calcio balilla. È garantita la massima libertà religiosa.

 

Carinola

 

Sono attivi un corso di scuola media, un corso per geometri e cinque corsi professionali: cuoco, pittura, ceramica, informatica, apicoltura. Gli educatori sono 3.

Il gruppo di osservazione e trattamento dell’Istituto elabora ipotesi trattamentali individualizzate per i detenuti per i quali sia stata conclusa l’osservazione.

Il trattamento avviene attraverso l’inserimento graduale in attività lavorative prima domestiche e, successivamente, attraverso attività di maggiore responsabilità, attraverso l’inserimento in attività formative e scolastiche, nonché attraverso la partecipazione ad attività di tipo collettivo o individuale, come la pittura o la realizzazione di piccoli lavori artigianali o concorsi di poesia o tornei di calcio, dama, pin-pong, scacchi, e favorendo la partecipazione a riti religiosi.

Per quanto riguarda i contatti con l’esterno sono attive commissioni didattiche con i docenti delle scuole medie inferiori e superiori; numerosi i contatti con enti locali e centri di formazione professionale del territorio. Si cerca d’incentivare la partecipazione all’opera rieducativa di agenzie esterne scolastiche e formative ed è in atto un progetto di educazione alla legalità condotto da docente esterno volontario.

Due assistenti sociali, dipendenti dal CSSA di S.Maria Capua Vetere, si recano in Istituto settimanalmente per interventi professionali e per l’osservazione ed il trattamento.

Qualora sussistano ragionevoli motivi, come la frequenza di un corso scolastico, viene valutata la possibilità di uso del PC da parte dei detenuti nelle sale attrezzate per i corsi professionali, sotto l’attento controllo del personale di sorveglianza. È in fase progettuale l’inserimento, nelle sale polivalenti di ciascuna sezione, di attrezzature informatiche. Per il tempo libero sono organizzati tornei di calcio. Buona parte dei detenuti si dedica alla pittura o pratica attività ginnica, pallacanestro, ping-pong, pallavolo, calcio balilla. Sono consentiti il gioco della dama, delle carte, degli scacchi ed i puzzle.

È garantita l’assistenza religiosa da parte dei ministri di culto cattolico e ministri di culto appartenenti ad altre fedi religiose.

 

Eboli

 

L’Istituto da molto spazio alle attività trattamentali quali il lavoro, la scuola, la formazione professionale e le attività culturali in genere. Vi è un corso di scuola dell’obbligo per il conseguimento del diploma di 3^ media. Non esiste un corso di istruzione di 2° grado. È stato attuato un corso di addestramento professionale per la qualifica di operatore di computer. Gli educatori sono 2. Gli assistenti sociali fanno parte dell’equipe integrata, curano i rapporti con il territorio e partecipano alla progettazione ed esecuzione delle diverse iniziative poste in essere. I volontari collaborano con l’equipe nella realizzazione delle attività trattamentali.

Vengono realizzati percorsi individualizzati di recupero. Detti programmi vengono strutturati dall’equipe integrata a conclusione dell’osservazione della personalità e prevedono oltre che percorsi singoli, percorsi anche comuni.

Il programma di trattamento individua l’obiettivo da raggiungere e stabilisce le attività formative, lavorative, terapeutiche e trattamentali in genere che il detenuto deve seguire. Vengono ipotizzati anche eventuali percorsi in art. 21 L.P., permessi premiali e collettivi.

La realtà esterna partecipa all’azione rieducativa del soggetto detenuto attraverso dei progetti mirati, intra o extramurari. È consentito l’uso del PC, anche nella camera, a richiesta dell’interessato per motivi di studio o lavoro.

Sono organizzate attività di tempo libero che impegnino i detenuti negli spazi vuoti della giornata: manutenzione degli spazi verdi o piccoli lavori domestici all’interno delle sezioni e/o degli spazi comuni.

I rapporti tra i detenuti ed i loro familiari vengono curati con particolare attenzione. Vengono effettuati incontri tra l’utente, la famiglia e gli operatori, laddove è previsto nel programma di trattamento, viene altresì reso operativo quanto previsto dall’art. 61 del D.P.R. 230/00.

Al momento non vi sono richieste di professare culti diversi da quello cattolico.

 

Lauro

 

Sono vigenti Protocolli d’Intesa con il Comune di Lauro, Associazioni, Cooperative e con l’Istituto Tecnico IPIA di Avellino,per il conseguimento della patente europea per il computer.

Per ciascun detenuto è formulato un programma di trattamento, che è redatto dall’equipe di osservazione e trattamento dell’Istituto in genere formata dal direttore, educatore, assistente sociale, esperto psicologo e comandante ed integrato, a seconda dei casi, dai rappresentanti del SERT di Avellino e dallo psichiatra.

Dopo un’osservazione che va da tre mesi a nove mesi, si riescono a edigere le relazioni di equipe. La lentezza è determinata dalla circostanza che i detenuti provengono, nel 75% dei casi, dalle aree metropolitane napoletane e le relazioni socio-familiari,che devono essere svolte dal CSSA di Napoli, vengono inviate dopo molto tempo. Tra le prescrizioni del programma di trattamento, vengono previsti, a seconda del soggetto e dei risultati dell’osservazione, prescrizioni da seguire all’interno dell’istituto o anche previsioni di ammissione a benefici esterni (lavoro, permessi, ecc.).

Risulta fondamentale la verifica del progetto. Dallo scorso anno è finanziato una parte di un progetto di follow-up che prevede la sottoscrizione, durante la detenzione, di un accordo tra il detenuto e lo psicologo dell’istituto di continuare, dopo la fine della pena, i contatti con l’istituzione. Il follow-up per l’anno 2002 ha consentito di seguire 24 ex-detenuti. Fino a marzo del 2003 sono stati seguiti 10 detenuti.

Sono organizzati e promossi tutti gli incontri possibili per integrare il carcere all’esterno. Sono promossi e stati realizzati incontri con scuole, comunità, gruppi teatrali e musicali, aziende, enti pubblici ed enti locali. Settimanalmente vengono svolti colloqui con le famiglie ed i detenuti da parte degli psicologi.

Gli assistenti sociali partecipano alle attività ricreative. Sono presenti solo due volontari che seguono il giornalino dell’istituto e, da giugno 2003, seguiranno il progetto regionale "ripar / azione". I detenuti sono autorizzati ad accedere alla sala computer in tre fasce orarie. Non vi è alcun computer nelle camere, per le dimensioni molto ridotte delle stesse.

L’Istituto è fornito di attrezzature adeguate per gli svariati corsi e attività organizzate. Vi è un corso di scuola media; un corso d’informatica; due corsi professionali regionali; un corso di video-maker, un corso di yoga, di teatro, lettura e per il giornalino. Da quest’anno, per mancanza di fondi, non sono stati attivati i corsi di pittura, musica ed attività sportiva guidata, che si sono svolti negli anni passati.

 

Sala Consilina

 

Non vi sono educatori. Vi è la presenza per due giorni al mese di un educatore mandato in servizio di missione. Per tale ragione non vi è alcuna possibilità di trattamento. Gli assistenti sociali sviluppano i programmi istituzionali previsti in carico per il normale servizio dell’esecuzione penale all’esterno. I volontari, che pure in passato hanno operato, attualmente non sono presenti in questo istituto.

Si svolgono corsi d’istruzione elementare, corso d’impiantista elettrico. La partecipazione esterna all’azione rieducativi si concretizza ogni qualvolta che vi sono richieste d’intervento volontario a tal fine. Non è previsto l’uso del PC, né in camera, né in gruppo, perché non possibile da attuare nel contesto dell’Istituto. Le attività di tempo libero sono passeggio, calcio balilla, ping-pong.

Le attività per la cura dei rapporti con i familiari sono colloqui e telefonate. Vi è libertà di professare altre religioni oltre quella cattolica.

 

Ospedale Psichiatrico Giudiziario – Napoli

 

La popolazione internata è impegnata in attività lavorative ordinarie, nei corsi di formazione professionale, scolastica primaria e secondaria ed attività ergoterapeutiche. Sono operativi corsi professionali della Regione Campania, compreso un laboratorio teatrale. Corsi di scuola elementare e corsi di scuola media.

Per l’individualizzazione del trattamento esiste, sulla base della predisposizione di ogni soggetto, un trattamento particolare, oltre a quello di trattamento comune in occasione di gite di gruppo, modulo teatrale, ecc. Trattandosi di soggetti affetti da patologie psichiatriche si tende a promuovere iniziative finalizzate al reinserimento sociale, tramite l’apporto degli Enti sanitari territoriali (inserimento in strutture protette, case famiglia, comunità).

La Direzione ha stipulato convenzioni con varie ASL della regione Campania per il prosieguo assistenziale dei ricoverati dimessi. Non esistono Associazioni che partecipano all’azione rieducativi. Gli assistenti volontari non svolgono attività fissa in istituto, ma si limitano a venire sporadicamente per anamnesi socio-familiari e raramente per colloqui con gli internati.

È prevista la possibilità di PC all’interno delle camere detentive. Il tempo libero viene occupato con il teatro, spettacoli musicali, cineforum, attività psico-motorie. I rapporti con le famiglie vengono agevolati e disciplinati da parte dell’area educativa ed avvengono tramite contatti telefonici e colloqui tra operatori e familiari dei ristretti. I ricoverati sono agevolati nel poter professare il loro credo religioso.

 

4. colloqui con i familiari

 

Napoli – Poggioreale

 

Sono effettuati dal lunedì al venerdì. Ogni detenuto ha diritto a sei colloqui di un’ora al mese.

Come da previsione regolamentare, è prevista una telefonata a settimana, della durata di dieci minuti.

 

Napoli- Secondigliano

 

I colloqui vengono fruiti in giorni della settimana prestabiliti da un apposito calendario portato a conoscenza dei ristretti e dei familiari. Ad ogni reparto è assegnato un giorno in cui i detenuti fruiscono del colloquio. A causa dell’insufficienza delle linee telefoniche, non è possibile garantire equamente, per tutti i reparti, i colloqui telefonici previsti, di uno a settimana, della durata di dieci minuti.

 

Napoli – Pozzuoli

 

Le detenute possono usufruire di sei colloqui al mese, secondo le seguenti modalità: due giorni a settimana ed il secondo e quarto mercoledì del mese. La possibilità di corrispondenza telefonica è prevista quattro volte al mese, per una durata massima, per ciascuna telefonata, di dieci minuti.

 

Arienzo

 

I colloqui sono quelli previsti dalla legge, con possibilità di cumulare fino a sei colloqui ordinari mensili. Possibili anche quelli straordinari per motivi eccezionali, ad esempio per gravissimi e comprovati motivi di salute del detenuto, ricoverato all’esterno. I colloqui si svolgono in un’unica sala con accesso possibile di otto colloqui per volta solo per ragioni di spazio e quindi anche di sicurezza. Anche la corrispondenza telefonica è quella prevista per legge fino ad un massimo di una telefonata a settimana, per la durata di dieci minuti, considerando la volontà e la disponibilità del detenuto, perché è a sue spese.

 

Carinola

 

Il numero dei colloqui è di sei o quattro al mese, in ossequio alle disposizioni ministeriali. Si svolgono nelle giornate del martedì, mercoledì, giovedì, con un criterio di rotazione per sezione, elle sale all’uopo predisposte sotto il controllo visivo e non auditivo del personale di sorveglianza. I detenuti fruiscono di una telefonata a settimana o di due mensili, nel rispetto delle disposizioni vigenti. La durata della telefonata è di dieci minuti.

 

Eboli

 

Sei colloqui mensili. Vengono effettuati nella saletta sprovvista di vetro divisorio e presso l’area verde nei casi in cui ciò è previsto. Mediante un apparecchio telefonico vengono effettuate le telefonate tra i detenuti con persone aventi diritto. La durata è di dieci minuti. Rari i casi di richieste per telefonate straordinarie.

 

Lauro

 

Sei colloqui al mese per ciascun detenuto, con possibilità di richiederli congiunti. Una volta al mese, in occasione di particolari ricorrenze, è concesso a tutti i detenuti un colloquio di 5 ore (10.00 – 15.00) con i loro familiari. Per quei detenuti per i quali è formulata, nel programma di trattamento, la prescrizione d’incentivare i rapporti familiari, è autorizzato uno o più colloqui al mese di 5 ore, a cui, in parte, è presente lo psicologo. È prevista una telefonata a settimana, tramite operatore, della durata di dieci minuti, con orario 9/14. Un giorno alla settimana, dalle 16.00 fino ad esaurimento delle richieste.

 

Sala Consilina

 

Il numero dei colloqui concessi è di sei al mese. Vengono effettuate telefonate da parte dei detenuti, settimanalmente con durata di dieci minuti.

 

Ospedale Psichiatrico Giudiziario

 

I colloqui vengono concessi, così come previsto dall’Ordinamento Penitenziario, avendo cura di agevolare i familiari che provengono da fuori regione prolungando loro i colloqui da una a due ore. Sono organizzati con cadenza bisettimanale – martedì e sabato – e si svolgono in una sala all’uopo attrezzata; ultimamente si sta sperimentando, come modalità, quella di svolgere l’ora di colloquio in uno spazio verde dell’istituto, attrezzato con tavolini e sedie, privilegiando coloro che hanno prole di età inferiore ai dieci anni. La corrispondenza telefonica è disciplinata così come previsto per legge ed avendo cura di agevolare coloro che, pur non essendo nei termini, hanno la necessità di dover avvisare i propri familiari, allorquando vengono concessi benefici con affidamento.

 

5. Visite mediche di controllo

 

Napoli- Poggioreale

 

Una visita medica di controllo è effettuata all’ingresso. Successivamente ogni qual volta sia ritenuta necessaria dal sanitario o richiesta dal detenuto.

 

Napoli - Secondigliano

 

La frequenza di visite sanitarie di controllo è di tre a settimana.

 

Napoli – Pozzuoli

 

(dato non fornito)

 

Arienzo

 

Il sanitario effettua visite quotidiane

 

Carinola

 

Le visite sanitarie di controllo hanno frequenza mensile. Quotidianamente funziona il servizio di guardia medica permanente.

 

Eboli

 

Le visite sanitarie di controllo vengono effettuate con frequenza periodica a tutti i detenuti.

 

Lauro

 

Il sanitario dell’Istituto è presente quotidianamente. Le visite sono molto frequenti. L’ASL visita annualmente l’istituto.

 

Sala Consilina

 

Le visite sanitarie di controllo, intese come normale monitoraggio nel contesto quotidiano delle normali attività ambulatoriali dell’Ufficio Sanitario, avvengono settimanalmente, considerata la modesta dimensioner della struttura.

 

Ospedale Psichiatrico Giudiziario –Napoli

 

Durante l’arco dell’anno solare vengono effettuate, come per legge, 2 visite sanitarie di controllo, da parte dell’ASL competente.

 

6. Ore di aria

 

Napoli – Poggioreale

 

Sono concesse due ore di aria al giorno. Una la mattina, l’altra il pomeriggio

 

Napoli – Secondigliano

 

Sono previste quattro ore di aria al giorno, che possono diminuire in considerazione della tipologia dei detenuti, nonché di determinate patologie di salute, come isolamenti sanitari, giudiziari, ecc..

 

Napoli – Pozzuoli

 

È possibile usufruire di tre ore di aria al giorno. Un’ora e trenta minuti al mattino, un’ora e trenta minuti al pomeriggio.

 

Arienzo

 

Sono previste quattro ore di aria, suddivise tra mattina e pomeriggio.

 

Carinola

 

I detenuti fruiscono di quattro ore di aria al giorno

 

Eboli

 

Sono concesse due ore di aria la mattina e due ore il pomeriggio

 

Lauro

 

I detenuti fruiscono di quattro ore di aria al giorno. Le celle sono comunque aperte dalle 7.00 alle 23.00. Le Sezioni sono aperte dalle 8.30 alle 20.00

 

Sala Consilina

 

Sono concesse quattro ore di aria al giorno

 

Ospedale Psichiatrico Giudiziario

 

Sono concesse quattro ore di aria, così suddivise: 9.00/11.00 ; 13.00/15.00. Inoltre nel periodo estivo viene introdotto un ulteriore periodo d’aria che va dalle 16.30 alle 18.30.

 

7. Modalità di consumo dei pasti

 

Napoli - Poggioreale

 

La cucina prepara circa 5.000 pasti al giorno. Il vitto è consumato nelle celle dove è consentito l’uso di fornelli. I detenuti possono ricevere, dalle famiglie, 4 pacchi al mese, per un totale di 20 Kg.. Sono destinatari soprattutto di generi alimentari, in quanto in minoranza usufruiscono del servizio mensa e la maggior parte preferisce cucinare nelle celle.

 

Napoli – Secondigliano

 

La cucina prepara, in media 3800 pasti al giorno, che sono preparati avendo cura delle varie patologie di ogni soggetto, nonché l’eventuale appartenenza religiosa. È consentito l’uso dei fornelli nelle camere, per riscaldare vivande e preparare cibi di facile approntamento. Il vitto è consumato nelle celle, mentre al Reparto Verde viene consumato nei refettori delle sezioni. I detenuti ricevono dai familiari 4 pacchi mensili che devono avere complessivamente un peso non superiore a 20 kg.

 

Napoli – Pozzuoli

 

Il vitto viene consumato all’interno della camera detentiva. È consentito, nelle camere, l’uso dei fornelli alimentati a gas, per riscaldare gli alimenti e per cucinare quelli di facile cottura. Le detenute possono ricevere, dalle famiglie, 4 pacchi al mese per un peso complessivo di 20 Kg.

 

Arienzo

 

Il vitto è consumato nella camera. Non esiste la sala per la refezione. È previsto anche il c.d. menù bianco, solo sulla base di un referto sanitario. È consentito l’uso di forellini nelle camere per riscaldare cibi. I detenuti possono ricevere quattro pacchi al mese dai familiari, complessivamente di peso non superiore ai 20 Kg., contenenti solo generi di abbigliamento e generi alimentari che non richiedono manomissioni nelle operazioni di controllo e che non siano facilmente deteriorabili.

 

Carinola

 

Il vitto è consumato in cella. È consentito l’uso di fornelli nelle camere solo per i generi alimentari elencati nel Mod.72, per la preparazione di cibi di facile preparazione o per riscaldare liquidi o cibi già cotti. I detenuti possono ricevere quattro pacchi al mese.

 

Eboli

 

Non vi è più cucina. Vengono consegnati i generi crudi ai detenuti che provvedono a cucinare nell’ambito dei refettori previsti, dove è anche consumato il vitto. Non è consentito l’uso di fornelli nelle camere. I detenuti possono ricevere dai familiari quattro pacchi al mese.

 

Lauro

 

Il vitto è consumato nella socialità delle due Sezioni. È consentito l’uso di fornelletti nelle camere, per riscaldare i cibi già cotti, oppure un uovo o un’hamburger acquistato al sopravitto. I detenuti possono ricevere dai familiari quattro pacchi al mese.

 

Sala Consilina

 

La cucina prepara mediamente 30 pasti per il giorno e 30 pasti serali. Il vitto è consumato nelle celle. È consentito l’uso di fornelli per alimenti di facile cottura. I detenuti possono ricevere dai familiari quattro pacchi al mese, per un totale di 20 Kg.

 

Ospedale Psichiatrico Giudiziario

 

La cucina prepara cibi differenziali in ragione dello stato di salute dei singoli ricoverati, secondo le varie patologie, e rispettando i vari credi religiosi. Il vitto è consumato all’interno dei refettori, nelle sezioni ove sono esistenti ed all’interno delle camere, dove è consentito l’uso di fornelli a gas, occorrenti per lo più per riscaldare cibi precotti acquistabili presso il sopravitto e per la preparazione di bevande calde. I ricoverati ricevono 4 pacchi mensili per un peso complessivo di 20 kg.

 

 

8. Visite da parte di: ministri, membri del parlamento, componenti csm, presidenti di corte di appello, procuratori generali, presidenti di tribunale, procuratori della repubblica, magistrati di sorveglianza, consiglieri regionali, prefetti, questori, capo gabinetto dell’amministrazione penitenziaria, provveditore.

 

Napoli- Poggioreale