Stati Uniti

 

La vita di Clyde Smith nel braccio della morte

 

Ristretti Orizzonti, n° 3 - 2000

 

Alcuni mesi fa ho chiesto a Carlo Molinari, fondatore dell’associazione Ami.Ca. ("Amici dei carcerati", che si occupano prevalentemente di corrispondere con persone detenute) se gli fosse possibile contattare qualche detenuto nelle carceri americane.

Carlo se ne è occupato subito, e poi mi ha scritto: "Sai, ho ricevuto ieri la prima lettera di Clyde Smith, che ti allego, sarebbe una buona cosa pubblicarla su Ristretti ed avviare un dialogo con lui, che è completamente solo: a te quindi l’organizzazione redazionale del tutto, mi affido a voi. Una nostra simpatizzante, che mi ha suggerito il suo nominativo, lo descrive cosi (è una specie di "scheda"): Clyde Smith - 999088, Ellis one Unit, Huntsville,TX77343,U.S.A. Ha 26 anni ed è nel braccio della morte da 8. Si scusa molte volte per quello che lui chiama "la mia limitata educazione", dovuta al fatto che, già da ragazzino, lo hanno mandato a lavorare, se voleva mangiare (sono parole sue).

La sua famiglia ha accettato la sua sorte come una fatalità, non come un'ingiustizia, e verso di lui mostra un rassegnazione che rasenta l’indifferenza. E’ un ragazzo molto solo. Ti invito a scrivergli almeno una cartolina.

Per la verità, bada che il mio inglese è pessimo, mi pare di aver capito che i suoi sono stati uccisi quando lui era piccolo e che non ha né fratelli né sorelle. Io gli ho già scritto stamattina, mi dice che è alquanto giù e che ha problemi depressivi: meglio che leggi tu la lettera, che saprai interpretare sicuramente meglio di me. Ora ti lascio e fammi sapere, per favore, che cosa si può fare per Clyde a livello di rivista ma non solo: creiamo... delle idee, ma poi la lista è lunghissima. Ci sono centinaia di Clyde Smith in America…" 

Cosa possiamo fare per Clyde lo chiedo anche a tutti voi che ci leggete, intanto gli si può scrivere, io l’ho già fatto, stiamo cercando di incontrare in redazione un rappresentante di Amnesty International e sottoporgli il caso, chi ha qualche idea da suggerirci può scriverci in redazione, si potrebbe pensare anche ad organizzare una raccolta di firme da inviare al Governatore dello Stato del Texas, per dirgli che in Italia siamo in tanti contro la pena di morte e chiedere una revisione del processo per Clyde.

Quella che segue è la traduzione della lettera di Clyde

 

Caro Carlo, spero che questa lettera ti trovi in ottima salute e che tutti gli altri aspetti della tua vita stiano andando bene. Per quanto mi riguarda, ho avuto una lunga battaglia contro le depressione e per gli scorsi mesi sono stato sotto cura nella speranza di superare la crisi. Il solo problema negativo con le medicine è che si fa difficile per me mantenere la mia sanità mentale.

Inoltre, non sono in posizione da permettermi che un mucchio di difficoltà mi obblighino ad arrendermi alla pazzia in questa situazione di vita e di morte. Così, in breve, qui la vita nel braccio della morte è una quotidiana battaglia, ma rifiuto di arrendermi. Ho ricevuto la tua lettera un bel po’ di tempo fa e ti ringrazio sicuramente per avermi scritto. Purtroppo, a causa della mia condizione e di altre circostanze, non sono stato in grado di risponderti molto prima. Quindi, ora che la mia situazione è un po’ migliorata, cercherò di superare le circostanze e di scriverti più spesso se ancora avrai qualche interesse a scrivermi.

La vita qui nel braccio della morte è sempre in cambiamento, ma è rimasta piena di negatività e violenza, ed è molto facile perdere ogni speranza. Per uno nel braccio della morte, perdere la speranza è un segno di mancanza di cura personale e un atteggiamento distruttivo che riempi di negatività e violenza. Non ho proprio famiglia o amici, dato che i miei genitori sono stati uccisi quando ero giovane, e non ho né fratelli né sorelle. Sono cresciuto in una casa missionaria del North Carolina dove ero isolato e antisociale.

Questo è ciò che mi ha impedito di crearmi degli amici, non sono bravo nel descrivermi di persona, mi va meglio quando scrivo, ma parlare di me dal vivo è difficile perché la sensazione di sentirmi attorniato da tante persone mi mette a disagio. So anche che non è tanto facile cercare di sopravvivere da solo, e questo è il motivo per cui ho deciso di scrivere a molti.

La vita nel braccio della morte, la crudeltà dentro queste mura, lo sforzo di vivere giorno per giorno, il lusso della vita e della libertà, è tutta una storia dentro una storia, una inesprimibile emozione di verità che si manifesta dall’interno, silenziosamente, perché all’esterno si deve salvare la faccia, essere coraggiosi e incrollabili pur sapendo che la morte è tutto intorno, e nel braccio della morte è vicina nel modo più crudele...

Bene, mi fermo qui sperando che questa lettera ti trovi, come io spero, ancora interessato a scrivermi. Grazie ancora perché mi scrivi abbi cura di te.....

 

Sinceramente, Clyde

 

Chi volesse scrivere a Clyde può farlo, esclusivamente in inglese. Clyde Smith - 999088, Ellis one Unit, Huntsville,TX 77343, U.S.A. ha 26 anni ed è nel braccio della morte da 8

 

Chinedy Ozokolie

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