Marocco

 

L’attività del PRI nel Maghreb

 

Il 2001 ha segnato una nuova tappa per il PRI nel Maghreb. Dopo il dialogo degli anni 90, e il sostegno in favore della riforma in alcuni paesi, la Commissione europea ha accettato nel 2000 di finanziare un programma di due anni per il Marocco, il Libano e la Giordania.

Per la risposta alle richieste, frequenti e pressanti da parte delle Nazioni Unite, centro per i diritti dell’uomo, il PRI ha partecipato all’attività dentro i territori palestinese autonomi nel corso dell’anno. Inoltre, il PRI ha concluso un accordo con l’autorità algerina per la preparazione di un progetto di grande apertura, della durata di tre anni e finanziato dalla Commissione Europea, che è iniziato a gennaio 2002. Per la prima volta, il PRI ha lanciato altre attività uguali in Iran.

Visto che è membro di rete Euromediterane, il PRI ha rafforzato sua partecipazione giocando un ruolo partecipe in più attività, incoraggiando e promovendo la partecipazione della società civile in questo campo. Il PRI ha promosso lo sviluppo e la solidità dei suoi partner: organizzazioni e associazioni attive nel campo dei diritti dell’uomo e della formazione, coinvolgendo in particolare l’Istituto Arabo dei diritti dell’uomo con sede in Tunisia.

A dispetto di un contesto politico internazionale in continua fluttuazione, il PRI continua sempre a sostenere le autorità nazionali, le associazioni locali e le organizzazioni che svolgono la loro opera in questo settore.

Nel 2001, l’obbiettivo principale del PRI in queste regioni è stato quello di assicurare, secondo le proprie possibilità, la durata e la fruibilità del suo programma. I lavori preparatori che sono stati effettuati dimostrano gli sforzi del PRI in questo senso.

 

Marocco

 

In Marocco, un processo di riforma penale e penitenziario è cominciato già da oltre due anni, con l’emanazione di una nuova legge sulle carceri pubblicata nel 1999. Con una popolazione carceraria di oltre 50.000 detenuti, il Marocco si aspetta molto dal progresso e da questo insieme di riforme, che dovrebbero cambiare radicalmente il sistema.

 

In settembre e in dicembre, due delegazione del PRI si sono recate in Marocco per rincontrare i rappresentanti al più alto livello delle autorità interessate e in qualche modo coinvolte nella riforma, prevalentemente Ministero della Giustizia e Amministrazione delle carceri. A seguito dei cambiamenti previsti dalle riforme e in base agli accordi presi con le autorità, la decisone finale è stata quella di orientare e concentrare il programma del PRI sul Centro di rieducazione giovanile di Oukacha, a Casablanca. L’obbiettivo è di rinforzare lo sviluppo di questi centri, a livello nazionale, cominciando da Oukacha, che diventerà il centro di orientamento dell’intero progetto. Di conseguenza, il segno del PRI in questi paesi consisterà nell’integrare e appoggiare i programmi di riforma nazionale preesistenti, cominciando proprio dai centri di giustizia minorili.

 

 

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