Suicidio al "Buoncammino"

 

Buoncammino: morto il detenuto ferito

 

L’unione Sarda, 13 giugno 2003

 

Un altro suicidio a Buoncammino, l’ennesimo dall’inizio dell’anno. Roberto Sanna, 37 anni, tossicodipendente in cella da poche ore per un tentato furto d’auto, si è impiccato alle sbarre della sua cella mentre i compagni erano fuori, durante l’ora d’aria. 

Immediatamente soccorso dagli agenti di polizia penitenziaria, è stato ricoverato nel reparto di rianimazione del Santissima Trinità dove è morto mercoledì. Una storia drammatica, la sua. Roberto Sanna era appena uscito dalla comunità terapeutica. Ma non aveva superato la dipendenza dall’eroina.

Per questo aveva tentato di rubare un’auto e l’avevano colto sul fatto. Ma non ha retto al nuovo impatto con il carcere: alla prima occasione in cui è rimasto solo si è impiccato. 

Nei mesi scorsi ci sono stati altri tentativi e altre morti. Seguiti da inevitabili proteste.

Poi dal governo è arrivata la garanzia dello stanziamento di 48 milioni di euro per la costruzione del nuovo penitenziario. 

Nelle scorse settimane, su iniziativa del deputato dei Riformatori Michele Cossa, era stata organizzata anche una raccolta di firme per chiedere al governo di accelerare i tempi in vista chiusura della vecchia casa circondariale. 

Tutte le forze politiche, i rappresentanti delle istituzioni e soprattutto quanti operano all’interno del carcere ora aspettano che il contributo statale venga utilizzato al più presto.

 

 

 

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