Sandro Chiovini

 

La morte di Sandro Chiovini (Roma, 25 maggio 2000)

 

Procedimenti avviati

Reati ipotizzati

A carico di

Esito

Procura di Roma

Morte in conseguenza di altro reato

-

Sconosciuto

Ministero della Giustizia

-

-

Sconosciuto

 

 

10 maggio 2000: Sandro Chiovini, 36 anni, tossicodipendente, entra a Regina Coeli dopo che gli è stata revocata la detenzione domiciliare, dove scontava una condanna di 4 mesi per il furto di un’autoradio. I Carabinieri lo fermano sotto casa, mentre sta andando al bar.

17 maggio 2000: Al colloquio con il padre Sandro Chiovini si presenta in stato confusionale, con una maglietta sporca di sangue, lividi sul viso e sul collo. Il colloquio non avviene nelle normali sale e nei normali orari, ma in una stanzetta riservata e a sera tarda.

22 maggio 2000: Sandro Chiovini viene portato in Ospedale, ha la febbre altissima e i medici dicono di non riuscire a capire quale sia l’origine del suo malessere.

25 maggio 2000: Trasferito nel Reparto rianimazione dell’Aurelia Hospital, muore per arresto cardiaco.

28 maggio 2000: Il padre di Sandro Chiovini denuncia alla Procura di Roma il pestaggio subito dal figlio, che si sarebbe verificato nella caserma dei carabinieri il 10 maggio e dal quale il giovane non si sarebbe più ripreso. Il Pm Giuseppe Saieva apre un’inchiesta al riguardo.

29 maggio 2000: La vicepresidente del Senato, Ersilia Salvato, rivolge un’interrogazione al Ministro della Giustizia chiedendo che si accertino le responsabilità sulla morte di Chiovini.

 

Fonte: La Repubblica, 30 maggio 2000

 

 

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