Le carceri italiane scoppiano

Dossier dei radicali: 56 mila detenuti, +25% della capienza

 

Gazzetta del Sud, 15 agosto 2002

 

Le carceri italiane scoppiano letteralmente con 56 mila detenuti, +25,5% della capienza. Solo un detenuto su quattro ha la possibilità di lavorare nei nostri penitenziari, «polveriere pronte a esplodere». «Preoccupante» è anche la carenza degli organici. È quanto hanno sottolineato inoltre i Radicali, che ieri hanno presentato un dossier sulla situazione in tutte le carceri italiane a cura di Rita Bernardini.

Tra i più sovraffollati, la maglia nera spetta a quello di Massa Carrara, considerato un «piccolo inferno» con il 72,1% di detenuti in più rispetto alla sua capienza.

Il carcere di Poggioreale a Napoli è invece la struttura che ospita il maggior numero di detenuti. Per quanto riguarda i detenuti, secondo i dati, in dodici anni si è quasi dimezzata la percentuale di quelli che lavorano nelle carceri italiane. Sul totale dei detenuti, 13.704 (al 31 dicembre 2001) avevano la possibilità di farlo, in altre parole il 24,79% contro il 43,54% del 1990. Un gruppo di parlamentari della Margherita, stamattina, visiterà intanto le carceri di alcune città italiane.

La visita – informa un comunicato – consentirà di acquisire informazioni utili sulle condizioni in cui vivono i detenuti e operano i dirigenti e gli agenti della polizia penitenziaria nelle carceri italiane. Sulla base anche di queste informazioni verrà approntata una relazione che sarà consegnata, tra gli altri, al Ministero della Giustizia.