Berlusconi: ora dialogo sull'indulto...

 

Berlusconi: "Ora dialogo bipartisan sull’indulto"

 

La Stampa, 15 novembre 2002

 

 

Presidente, le è piaciuto il discorso del Papa?

 

"Certo, il pontefice, dall’alto del suo insegnamento ci ha stimolato su una serie di riflessioni che mi trovano profondamente d’accordo. Anche sulla necessità di un atto di clemenza, sull’ipotesi dell’indulto, io condivido le parole del Santo Padre. Del resto non da ora io sono di questo avviso. Da molto tempo nel nostro paese non c’è un atto di clemenza. E poi io credo nella funzione rieducativa del carcere, una persona che ha provato un’esperienza dura come la detenzione ha il diritto di avere una nuova chance di reinserimento nella società.

Inoltre il sovraffollamento delle carceri pone un problema di difesa della dignità umana. Una questione che, come il Pontefice ci ha ricordato, non va mai dimenticata".

 

Sì, ma nel Governo non tutti sono d’accordo sull’indulto. Fini e Bossi, ad esempio, sono contrari.

 

"Certo, ci sono delle posizioni diverse, ma questo non è un problema solo della maggioranza, è un problema che va oltre, che deve coinvolgere tutti, sul quale si deve aprire un dialogo tra maggioranza e opposizione".

 

Infatti il Ministro della Giustizia lancia l’idea di un’amnistia che dovrebbe favorire un processo di pacificazione nel paese…

 

"Sono d’accordo. Iniziative come l’indulto o l’amnistia non possono essere promosse da una sola parte politica. C’è bisogno di coinvolgere sia la maggioranza che l’opposizione. Ecco perché è necessario riaprire un dialogo tra tutti su questo argomento, come su altri. Io sono il primo ad esserne convinto, sperando che non succeda però quello che già si è ripetuto tante volte in passato: cioè che questo tentativo di dialogo vada sprecato e che le speranze di tanti vadano deluse".

 

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